Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
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Autore: paoletta76    07/07/2014    2 recensioni
La verità era che dopo Praga non riusciva più a dormire. Gli bastava chiudere gli occhi, e lei era lì. Non l'immagine strafottente uscita dal cappuccio dopo il modo non convenzionale in cui l'avevano invitata a bordo, non quella allegra dei rari momenti di pausa. E neppure quella triste con cui gli aveva raccontato di non aver mai avuto una famiglia che l'amasse.
Il sorriso di Skye non si apriva. E quelle labbra appena socchiuse colavano sangue.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Skye, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio. Rotto soltanto dal -bip!- continuo e monotono della macchina accanto a quel letto.
 
Il battito del cuore del suo nemico.
 
Sara raccolse il respiro, esitando a lungo coi palmi stesi sul vetro che la separava da quella stanza.
Poi uno scatto, senza pensarci più. Ed era dentro.
 
La luce azzurrognola lo illuminava a malapena. Il suo profilo scuro, leggermente inasprito da quel filo di barba. Le spalle nude, abbandonate fra i cuscini. Le braccia legate da un fitto reticolo di tubi e tubicini.
Flebo, soluzione salina, antidolorifico.. avanzò una manciata di passi, osservando e quasi contandoli, con addosso uno spiacevole senso di deja-vu.
 
Non una parola, solo il rumore degli stivaletti sul pavimento. Il viso del nemico che si voltava verso di lei, il suo sguardo scuro ad indagarle negli occhi.
Ti aspettavo.. Skye.
 
- Avresti fatto meglio a parlare con l'altro Coulson.- replicò a quel pensiero, leggera ed aspra - quello che forse ti odia di meno.
Io non lo sapevo..- fu la risposta di quelle labbra appena socchiuse.
 
Aggrottò le sopracciglia. Quella risposta non aveva alcun senso, si disse, piegando appena il viso.
Grant prese un respiro, lento e profondo. Chiuse gli occhi per un lunghissimo istante e poi tornò a parlarle, di nuovo soltanto col pensiero.
 
Non sono uno di loro, Skye..
 
- E allora chi diavolo sei? - lei strinse i pugni, avanzando fino al bordo del letto - perché hai lasciato che mi sparassero, per poi fingere rimorso e.. e provarci di nuovo con le tue mani?
- Non sono..- replicò quella voce, ridotta ad un filo.
- CHI sei? Che vuoi da me? Il mio sangue, no? O cosa..?
 
Irritata. Adesso era irritata da morire. E ferita.
- Bugie. Sei riuscito a sommergermi di bugie. A Sommergerci tutti, di bugie. A fare del male a tutti quelli che si fidavano di te. Ti consideravamo un amico. Fitz un fratello.. e io.. e io ti amavo.. e invece adesso.. adesso vorrei solo-
La mia morte..? - replicò quella voce, scura, di nuovo ridotta ad un pensiero e rotta in mille pezzi.
 
- Voglio sapere PERCHE'.- ringhiò lei, tendendo le dita a stringere la sponda del letto fino a farsi sbiancare le nocche.
Il tuo sangue serviva a Garrett per.. per la rigenerazione dei soldati perfetti.. per.. per l'esercito che l'Hydra prepara da quando ha iniziato ad infiltrarsi nello Shield.. eri solo un mito, all'inizio.. la figlia dell'asgardiana che legge i pensieri.. sono stati loro ad uccidere tua madre, loro a perseguitarla.. nessuno sapeva che..
 
-..Che mio padre era Phil?
 
Lui.. il siero che hanno usato.. lui era considerato uno dei Vendicatori.. quando mi hanno mandato..
 
- Tu lo sapevi, chi m'ha sparato. L'hai sempre saputo.
Adesso la voce le tremava, mentre cresceva il rancore.
 
Garrett.. la mia missione era quella di portargli un campione del tuo sangue.. non di ucciderti.. e allora lui..
-..Ha chiamato qualcun altro, a premere il grilletto. E visto che anche quello ha fallito, ti ha ordinato di portarmi da lui, che ci avrebbe pensato di persona.
Un impercettibile annuire, mentre la presa delle sue dita sul metallo si faceva più debole.
Non volevo.. io non volevo, Skye.. ho cercato di prendere tempo in tutti i modi.. mi.. mi dispiace..
 
- Ma alla fine l'hai fatto. Hai fatto tutto quello che voleva lui. E poi gli hai voltato le spalle, ma sei stato troppo vigliacco per ucciderlo da solo.- lo vide chiudere gli occhi, e per un attimo fremette. Aveva colpito nel segno. -..sbaglio?
Non.. non potevo ucciderlo, Skye.. lui.. lui mi ha liberato dalla mia famiglia, da quella vita.. ero solo un ragazzino e..
 
- Come un padre, più di un padre.- lei si morse le labbra, sporgendosi appena oltre le sbarre che orlavano il letto -..ma l'hai comunque tradito, alla fine. Non gliel'hai detto. Eppure eri l'unico, a sapere della Stark Tower, a sapere che ora sono un agente, a conoscere il mio livello. E a lui non hai detto tutto. Perché? Mi avevi lì, fra le mani. Se eri davvero così in debito, così.. fedele, potevi uccidere me, invece che lui. Non l'hai fatto. PERCHE'?
 
Io.. io ti amo, Skye..
 
- Bugiardo. Sei un bugiardo.- lei lasciò andare la sbarra di scatto, sollevando le dita tese ed indietreggiando di una manciata di passi.
Ho mentito.. ho mentito su tante cose.. troppe.. ma questa è stata l'unica cosa vera..
-..In tutta la mia vita..- quella voce si fece reale, chiudendosi in un sospiro. Lento, profondo, come avesse cercato ossigeno con quelle parole.
 
Sara abbassò lo sguardo. Un solo istante, poi tese le dita a raccogliere qualcosa, oltre le proprie spalle. E quando quel qualcosa andò a chiudergli il polso, Il respiro di Grant si fece tranquillo e regolare.
 
Un bracciale elettronico. Come quello che le avevano messo, tanto tempo fa. Quello destinato ai traditori.
 
Nessuno l'avrebbe ucciso. Neppure lei.
 
  
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