08/07/2014
5 recensioniOnly you can save me
Ho dimenticato cosa si provi a stringerti tra le braccia. Ho dimenticato il calore del tuo corpo, ho dimenticato il profumo dei tuoi capelli e il solletico sul collo. Ho dimenticato il suono della tua risata contro il mio orecchio, il suono delle tue labbra sulla mia pelle, il suono del tuo corpo contro il mio. Ho dimenticato come sia svegliarsi nel cuore della notte e scoprire che ti sei aggrovigliato nelle coperte come un gatto nel suo gomitolo, ho dimenticato il senso di pace che mi invadeva dopo un incubo se guardavo il tuo corpo enorme, scomposto accanto a me, il tuo eterno profumo di pulito mi riempiva le narici pungendomi dentro, lasciando uscire qualche lacrima di sfogo. Ero salvo, solo tu puoi salvarmi ed ero al sicuro solo tra le tue braccia.
Ho dimenticato quanto fosse grande il tuo corpo, accanto al mio, e ho dimenticato come la differenza di età si annullasse nelle notti in cui non eravamo che un'unica anima. Ho dimenticato il suono di noi due, insieme. Dimenticato l'odore forte dei nostri corpi schiacciati. E ho dimenticato il dolore dei tuoi graffi, ho dimenticato i suoni del dormiveglia, quelli delle 4 del mattino, quando perfino alzarsi presto non era poi così pesante. Ho dimenticato il suono di tutto. Non ne restano che le immagini che via via vanno scomparendo, non mi resta proprio niente.
Mi chiedo come sia stringerti, come sarebbe, stringerti ora. Coi tuoi record in altezza, come sarebbe? Far scorrere i polpastrelli sui muscoli da ragazzino. Perché non importa quanto tu possa superarmi in altezza, quanto la tua voce sia bassa, in confronto al ridicolo suono della mia, tu sarai sempre il mio ragazzino. Come sarebbe ora, assaggiare la tua pelle? Che sapore avrebbe? E come sarebbe strofinare la barba incolta contro il tuo viso da eterno bambino? E stringermi? Ora che peso quasi la metà di quel che pesavo prima. E farmi guardare nudo dai tuoi occhioni verdi? Ora che ho il doppio dei tatuaggi, ora che hai il doppio dei tatuaggi. Come sarebbe leggerti sulla mia pelle? E come sarebbe ritrovarmi tra l'inchiostro che imbratta la tua? Come sarebbe stringerti dopo anni di vuoto? Come sarebbe annullare la distanza dopo averti guardato ogni singolo secondo, minuto, ora, giorno? Come sarebbe stringerti, ora che siamo poco più che due estranei? Ora che hanno distrutto ciò che eravamo insieme, ciò che era sbocciato nel modo più naturale possibile. Sei sempre lì, sono sempre qui, Haz, ma non è devastante sapere che, per quanto lo desideri, niente tornerà più come prima? Un vetro frantumato continuerà ad avere le crepe, ogni tassello tornando al proprio posto recherà le sue cicatrici. Perché per quanto faccia male vederti e non poterti avere, non oso immaginare il male che farebbe toccarti e scoprire che della magia che accendevamo, ora non ce n'è più traccia.
Per sempre tuo,
Louis.
grazie di tutto :)