It's all that matter
La macchina si fermò, forse con qualche tossito di troppo, e Stiles si premurò immediatamente che niente fosse accaduto alla sua piccina. Insomma, fra lupi, lucertole e mostri cattivi, non c’era da meravigliarsi che la jeep avesse qualche acciacco qua e là ma, checché ne dicesse Scott, restava comunque in splendida forma.
Derek, vicino a lui, ruotò gli occhi al cielo.
«Cosa?» replicò Stiles, infastidito, nel vano tentativo di difendere se stesso e la sua vettura di tutto rispetto.
«Raggiungo Scott, vedi di levarti dai piedi, siamo intesi?» Stiles emise un verso a metà fra un gorgoglio di soddisfazione e un vero e proprio finto pianto di commozione.
«Ti preoccupi per me, dillo, bel lupone!» Derek non si sprecò neanche nel rispondergli, alzò solamente le sopracciglia e saettò gli occhi sulla magra figura dell’adolescente, con uno sguardo a dir poco perplesso.
«Oh, andiamo! Mostra un po’ di affetto.» lo stuzzicò Stiles, punzecchiandolo con un dito.
Derek non se lo fece ripetere due volte e, con una smorfia di goduria stampata in visto, gli sbatté la testa sul voltante dell’auto. Di nuovo. Stava diventando un’abitudine e a Stiles iniziavano a non piacere più i bernoccoli sulla fronte, neanche fosse un maledetto unicorno!
«Sei cattivo.» piagnucolò, toccandosi la parte colpita.
«Fuori dai piedi, Stiles.» Il ragazzo alzò le mani e scosse il capo.
«Come al solito, il piccolo Stiles sta in panchina, a fare le cose del piccolo Stiles ma non vi preoccupate, sopravvivrò, forse… potrei anche morire di noia, per quanto ne sappiate, ma ok, va bene, accetto il mio crudele destino… starò qui come una brava donnina di casa, mentre i mie uomini, grandi, grossi e lupi mannari combattono per il mio onore e poi…»
L’impatto delle loro labbra fece saltare un battito al povero Stiles che cercò di non imbarazzarsi – dopo tutto quel tempo, ancora come la prima volta – mentre le sue guance si tingevano comunque di un rosa tenue.
«Tu parli troppo, Stiles.» disse, atono, Derek, dopo avergli scompigliato i capelli.
«Qualcuno fra noi due dovrà pur farlo.»
Il licantropo roteò ancora gli occhi, poi sbuffò. «Ci vediamo a casa.»
Stiles sorrise, per poi rimettere in moto.
«Come sempre.»