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Autore: focus_niam    08/07/2014    4 recensioni
Niall è l'angelo custode di Liam.
Tutto qua.
Tutto qua?
..............................
DAL TESTO:
- A scuola ci hanno spiegato cosa è l’amore ma proprio non riesco ad immaginarlo.
Guardai Josh sorpreso. Quell'argomento io stranamente l’avevo capito subito.
- [...] Penso che l’amore sia quando hai il coraggio di perdere tutto per un’altra persona sapendo che quello che ha da offrirti ti basta in qualunque caso.
Josh era rimasto a bocca aperta.
- E TU dove le hai sentite queste cose? Non mi ricordo che la insegnante di sensazioni e sentimenti le avesse spiegate.
- Io… Io…
La sua espressione era sempre più incredula.
- L’ho sentita dire da qualche angelo custode.
- Ne conosci?
- Ehm…
..............................
- E tu saresti disposto?
Mi venne in mente ciò che avevo detto a Josh molto tempo fa.
Parlai subito senza dubitare.
- In base alla mia idea di amore, sì. Io ti amo Liam.
- Anch'io ti amo Niall.
..............................
- Non potrete mai stare insieme.
- PERCHE'?
- C'è un motivo ben preciso.
..............................
Beatamente Niam.
(Accenni Zarry)
(Amicizia Nosh)
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Josh Devine, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov. Niall:
"Niall, sveglia!"
Josh mi tirò una gomitata facendomi sobbalzare.
"C-che c’è?"
"Ti stava per beccare!"
Spalancai gli occhi.
"Come? Cosa?"
"E’ una delle lezioni più importanti e tu dormi??"
Ridacchiai.
"Ma io sto seguendo! Mi sto abituando ai ritmi terrestri!"
"Ma allora non hai studiato niente! I terrestri non dormono quando splende il loro sole!"
"Adesso sta splendendo, il mio orologio terrestre indica che…"
"Quello non è un orologio della Terra! E’ di Saturno"
"Ahh, ops"
"ANGELI MIEI, c'è qualche problema?"
L’arcangelo Simon, insegnate di usi e costumi degli universi, si ritrovò in mezzo a noi due in un batter di ciglia.
"N-no!" si affrettò a dire Josh gesticolandomi di nascondere l’orologio sbagliato.
L’arcangelo Simon fissò attentamente Josh prima di rivolgersi a me.
"Ha indossato l'orologio sbagliato, angiol Niall?"
"Ehm… Io…" rimasi senza parole.
La classe scoppiò a ridere e io abbassai lo sguardo imbarazzato mentre Josh si mordeva il labbro inferiore.
"Di cosa stavamo discutendo, angiol Niall?" chiese l'arcangelo Simon.
"Che dopo essere andati al bagno…" cercò di intervenire Josh credendo che non stessi ascoltando.
"NON STAVO PARLANDO CON LEI, angiol Josh" lo interruppe l'arcangelo Simon.
Josh abbassò lo sguardo.
Qualche mio compagno cercò di suggerirmelo ma io non ne avevo bisogno. Era facilissima la risposta.
"Che dopo essere andati al bagno bisogno far scorrere…"
Soffocai una risatina e l’arcangelo Simon mi fissò come se fosse sorpreso.
"…lo sciacquone"
Trattenni un’altra risatina mentre l’insegnante mi guardava sempre più sospetto; poi parlò rivolto a tutta la classe.
"E successivamente, angeli miei?"
"Bisogna sciacquarsi le mani" risposero tutti in coro.
Mi girai verso Josh, che anche lui aveva risposto insieme a tutti gli altri, e scoppiai a ridere.
"Perché ridi, Niall?" mi chiese.
Spalancai gli occhi sorpreso.
"Come perché?! Non ti fa ridere questa cosa?"
Josh corrugò la fronte confuso.
"No… Dovrebbe?"
"Josh! Ma si tratta dei bagni"
"Niall, noi qui non abbiamo questi…"
Fece una pausa per richiamare la parola alla mente.
"…”bagni”. L’arcangelo Simon ci ha solo mostrato delle immagini di questi locali e degli umani che li utilizzano ma non mi sembra che facciano ridere…"
Proprio non lo capivo Josh. Certo che faceva ridere! Tirare lo sciacquone, lavarsi le mani. E durante la lezione in cui l'arcangelo Simon aveva appunto mostrato le immagini, avevo riso tutto il tempo. Forse ero stato anche cacciato fuori dalla classe, ma quella volta l'insegnante non sembrava arrabbiato, più che altro incredulo..
L’arcangelo Simon, con quello che a noi sembrò un solo passo, ritornò alla cattedra.
"Angeli miei, ve lo devo ripetere ogni volta? La mia materia è molto importante"
Josh mi mise una mano sul braccio e sorrise.
"Ecco che ricomincia…"
L’arcangelo Simon spalancò le ali infastidito dall'interruzione e tutti noi della classe indietreggiammo spaventati.
Erano delle ali bellissime, lucenti come l’avorio, ciascuna piuma circondata da un bordo dorato, e infine sporche di polvere alla base di alcune piume. Ma ciò che ci colpiva sempre erano delle chiazze rosse di sangue degli angeli ribelli, poiché l’arcangelo Simon aveva partecipato alla resistenza contro la settantaduesima ribellione della terza era.
Promisi a me stesso che un giorno avrei avuto anch'io un paio di ali così magnifiche. Con il sangue e tutto il resto!
Adesso noi tutti, essendo novizi, avevamo un delle ali bianche come il latte ma modeste e di piccole dimensioni.
Però c’era qualcuno che aveva qualche particolarità. Per esempio Josh aveva delle fantastiche sfumature arancioni che aveva ereditato che gli invidiavo un sacco!
E lui continuava a ripetermi che non erano niente di che, forse preoccupato che avvertissi un sentimento peccaminoso come l’invidia. Anch'io ne ero abbastanza spaventato ma non riuscivo ad evitarlo.
L’arcangelo Simon richiuse le ali e riprese a parlare.
"Angeli miei, dicevo; la mia materia è una delle più importanti dato che vi è necessario conoscere le abitudini degli uomini per capire come intervenire. Capisco che fare l’azione più o meno giusta dipende solo da voi; ma innanzitutto dovete comprendere quali gesti terrestri siano rilevanti e quali no. La mia materia serve per farvi diventare veri e propri angeli custodi."
Annuimmo come sempre.
Angelo custode? L'avevo sempre ritenuta una professione molto nobile.
Discese un angelo messaggero.
"Arcangelo Simon, una riunione di emergenza dall'arcangelo preside superiore" disse. Il cosiddetto APS, quando interveniva direttamente lui significava che c'era qualcosa di serio in ballo.
"Arrivo subito. Angeli miei, adesso provvedete al cosiddetto pranzo e studiate per la prossima volta gli argomenti spiegati questa volta; in più ripassate anche le festività tradizionali cristiane, induiste e anche…"
Si mise una mano sotto il mento per pensare come riempirci di nuovo di compiti.
"…e anche musulmane e buddhiste. Vi risparmio quelle taoiste."
"Oh grazie!" Sbuffò Josh facendomi ridacchiare. Anche il resto della classe sospirò annoiata.
L’arcangelo fu sul punto di andarsene quando si fermò improvvisamente.
"Lei, angiol Josh, potrà studiare anche quelle ed esporle al resto della classe la prossima volta"
E si allontanò dall'aula mentre io fissavo a denti stretti Josh che emetteva un verso di lamento.
"Mi spiace Joshy! Andiamo a mangiare" cercai di dire per risollevargli il morale.
Non che noi angeli necessitavamo veramente di mangiare ma era come una lezione di abitudini terrestri. E poi mi piaceva questo “mangiare”…
Uffa Niall! La gola! Altro peccato.


Mentre mangiavo cercando di conservare il mio ritegno, Josh era seduto di fronte a me con le gambe sul tavolo che leggeva un libro.
"Ohh angiol Josh! Giù i piedi dal tavolo!" lo sgridò l’angelo cuoco scuotendo un mestolo in aria.
Ridacchiammo entrambi e Josh mi mise a sedere composto.
"Cosa leggi?" chiesi senza alzare lo sguardo dal mio piatto.
"Si chiama Le pagine della nostra vita, ora che abbiamo imparato la lingua terrestre mi piacciono tanto i loro elaborati."
"Ah sì? Forte!" dissi cercando di mascherare il completo disinteresse.
"Però c’è qualcosa che non capisco…" aggiunse Josh.
"Cioè?" alzai lo sguardo ora incuriosito.
"A scuola ci hanno spiegato cosa è l’amore ma proprio non riesco ad immaginarlo" disse con molta naturalezza.
Lo guardai sorpreso. Quell'argomento io stranamente l’avevo capito subito. Ci pensai un attimo ma la risposta mi venne spontanea.
"E’ quando incontri qualcuno, e ti rendi conto che passare il cosiddetto “tempo” con lui o lei è meraviglioso, e sei completamente felice e euforico, e ti senti in grado di affrontare tutto e tutti senza temerne le conseguenze. Penso che l’amore sia quando hai il coraggio di perdere tutto per un’altra persona sapendo che quello che ha da offrirti ti basta in qualunque caso."
Presi un bel respiro.
Josh era rimasto a bocca aperta.
"E TU dove le hai sentite queste cose? Non mi ricordo che la insegnante di sensazioni e sentimenti le avesse spiegate"
"Io… Beh..." In effetti mi chiedevo anch'io come facessi a saperle.
La sua espressione era sempre più incredula.
"Le ho sentite dire da qualche angelo custode" mentii.
"Noi non ne conosciamo!" mi fece notare Josh.
"Ehm…"
"Angeli miei"
Sobbalzai dal mio posto per l’improvvisa voce che sentii dietro di me.
Questo arcangelo Simon compariva e scompariva in un attimo da qualunque posto per quanto era veloce.
"Di cosa stavate parlando?" ci chiese.
"Di niente!" mi affrettai a dire come se fossi preoccupato neanch'io sapevo di cosa.
Josh infatti chiuse il libro e mi squadrò come confuso per la mia vaga risposta.
"Stavamo parlando di amore. E Niall mi stava spiegando che…" disse Josh all'arcangelo Simon.
"Non è importante!" lo interruppi, e Josh divenne ancora più confuso.
L’arcangelo Simon invece annuì sorridendo come se sapesse già tutto. Cosa che non era possibile.
"Andiamo angiol Niall" mi disse.
"Dove?" chiesi aggrottando le sopracciglia.
"In presidenza"
Mi gelai sul posto. Come in presidenza???
L’espressione di Josh era della più completa preoccupazione.
Anche gli altri compagni che erano seduti di fianco a noi e avevano sentito, mi stavano fissando con ambiguità.
"Niall non ha fatto niente di male!"
Sorrisi nonostante la situazione. Josh era sempre pronto a difendermi.
"Non è affar suo, angiol Josh" disse pazientemente l'arcangelo Simon.
"Ma…" cercò di insistere Josh.
L’arcangelo Simon mi prese per un braccio e mi fece alzare.
Ora che ero in piedi tutta la mensa si zittì per fissarmi e la voce che ero stato convocato in presidenza si diffuse più veloce di quanto volava l’arcangelo Joshua, il nostro insegnate di volo nonché detentore di molti record in tutto il Regno dei Cieli.
Quando fummo fuori dalla mensa tutto imbarazzato cominciai a parlare.
"Cosa è successo? E’ per la storia dell’orologio?? Mi sono confuso, tutto qua!" dissi frettolosamente.
L’arcangelo Simon mollò la presa del mio braccio come se credesse che fosse troppo stretta, e mi sorrise gentilmente.
Una cosa che non faceva mai. Era piuttosto strano da vedere.
"Non ti preoccupare. Niente di grave" mi rassicurò.
"Ah. Allora perché…"
"Abbi pazienza. Te lo diremo quando saremo arrivati in presidenza. Seguimi"
Non usava mai il “tu” per parlare agli studenti… Usava sempre il “lei”.
"In che senso “te lo diremo”?"
"Pazienza angiol Niall. Pazienza"
Sentivo l’agitazione pervadermi tutto e ansimavo forte.
Cosa poteva essere?
L’arcangelo Simon aprì la porta della stanza lanciandomi un’occhiata per infondere sicurezza.
Mi trovai davanti ad una stanza enorme, con milioni di libri riposti su altrettanti scaffali.
Ma ciò che mi colpì soprattutto fu vedere l’APS (arcangelo preside superiore) circondato da tutti i miei insegnanti.
"Oh" fu tutto ciò che dissi.
Parlò la mia insegnante di lingue degli universi, l’arcangelo vicepreside superiore (AVS) Nicole.
"Benvenuto angiol Niall."
Rimasi fermo senza spiccare parola mentre in qualche modo l’arcangelo Simon mi spinse all'interno della stanza.
"Si chiederà come mai ti abbiamo convocato" continuò l'AVS Nicole.
Anche lei mi dava del “tu”?
"Eggià! Cioè, no! Volevo dire… Sì, infatti."
Mi mordicchiai il labbro per la figuraccia.
"No arcangelo Simon, riportalo indietro! Non è pronto" disse il mio insegnante di geografia degli universi, l’arcangelo Louis [piccolo chiarimento: s'intende Louis Walsh, spiegato meglio nella nota finale].
"Io vi dico che è prontissimo" ribatté l'arcangelo Simon.
"P-pronto per cosa?"
Come se non avessi parlato intervenne il mio insegnate di storia angelica, l’arcangelo Dermot.
"Vi ricordate cosa era successo quando ne avevamo mandato uno così giovane?"
"Sì, ma lui è diverso! A questa età ha già una forte connessione" continuava a ribattere l'arcangelo Simon.
"Mandato dove?!?!"
Cercai di nuovo di parlare venendo di nuovo ignorato. Però poco dopo l’arcangelo Simon mi rivolse la parola.
"Angiol Niall, ti aveva fatto ridere quando in classe abbiamo parlato dei bagni terrestri, vero?"
Non capii a cosa mirava la domanda.
"N-no, certo che no!" dissi colto alla sprovvista.
L’arcangelo Louis sbuffò rumorosamente e incrociò le braccia mentre l’arcangelo Simon mi mise una mano sulla spalla.
"Angiol Niall, puoi rispondere sinceramente."
Mi guardai intorno e notai tutti gli sguardi attenti degli insegnati fissi su di me.
"Beh, sì… Un po’… Ma mi sembrava normale! Non capivo perché Josh non ridesse" cercai di giustificarmi.
L’arcangelo Simon non mi rispose e si limitò a guardare i colleghi.
"Angeli miei, a voi."
"Non dimostra niente!" parlò ancora il mio insegnate di geografia degli universi. Sembrava essere quello che si opponesse di più qualunque fosse la cosa. L’arcangelo Simon mi guardò di nuovo.
"Angiol Niall, vuoi dire agli altri insegnanti ciò che hai detto a Josh a proposito dell’amore?"
E lui come lo sapeva?? La mia insegnante di sensazioni ed emozioni, l’arcangelo Katy, si avvicinò incuriosita.
"Beh, niente di importante. Non lo ricordo nemmeno bene..." Mi grattai la testa, la situazione mi stava mettendo a disagio.
"Ha detto testualmente: “E’ quando incontri qualcuno, e ti rendi conto che passare il cosiddetto “tempo” con lui o lei è meraviglioso, e sei completamente felice e euforico, e ti senti in grado di affrontare tutto e tutti senza temerne le conseguenze.” Vuoi finire tu, angiol Niall?"
Questo era sorprendente… Come era riuscito l’arcangelo Simon a sentire tutta la nostra conversazione??? Timidamente mi feci avanti.
"“Penso che l’amore sia quando hai il coraggio di perdere tutto per un’altra persona sapendo che quello che ha da offrirti ti basta in qualunque caso.”"
Abbassai lo sguardo imbarazzato. Però non potei non notare tutte le sopracciglia dei miei insegnati sollevarsi stupite; anche l’espressione dell’APS, rimasta la stessa impassibile per tutto il dibattito cambiò impercettibilmente in una di stupore.
L’arcangelo Katy si avvicinò ancora di più e mi accarezzò una guancia.
"Angiol Niall tesoro, lo pensi veramente?"
Era sempre stata molto… Come si diceva? “Materna” nei nostri confronti.
"Sì" mi limitai a dire.
Calò il silenzio nella stanza e il tutto durò abbastanza da mettermi molto più a disagio.
Per fortuna che dopo un po’ parlò il mio insegnante di volo, l’arcangelo Joshua (che tutti ritenevano fosse non solo l'angelo più veloce ma anche più bello che ci fosse in tutto il Regno dei Cieli) intervenne.
"Con il volo se la cava molto bene…" disse con tono vago.
Calò di nuovo il silenzio.
"Allora è deciso" disse improvvisamente l'AVS Nicole.
Guardò un attimo l’APS che annuì.
"Angiol Niall, vuoi…" fu in procinto di aggiungere l'AVS Nicole quando venne interrotta.
"Glielo dico io."
Alzai lo sguardo verso l’arcangelo Simon. Stava succedendo tutto in modo confuso.
"Angiol Niall, vuoi diventare un… un angelo custode... un angelo custode superiore?"
Mi cadde la mascella.
"S-superiore? Non vuol dire tipo che opera direttamente sul campo?"
"Ti ricordi la mia lezione di gerarchie degli angeli!" intervenne entusiasta l’arcangelo Dermot, il mio insegnate di storia angelica, che venne però fulminato subito dalle occhiatacce di tutti.
"Perché? E perché io??" chiesi incredulo.
"Vedi angiol Niall, abbiamo un’emergenza. La richiesta di andare a intervenire proviene da molto in alto. Abbiamo bisogno che tu vegli su una persona…"
"PERCHE’ IO? C’è gente che ha punteggi molto migliori rispetto ai miei nel corso per diventare un angelo custode"
"Non hanno la tua connessione" disse l'arcangelo Simon.
"Connessione?"
"E’ la comprensione della Terra ma soprattutto degli uomini. Non abbiamo mai visto nessuno giovane come te che avesse questa connessione."
"No… No… Io…" balbettai in modo confuso.
"Angiol Niall, abbiamo davvero poco tempo" disse l'arcangelo Simon con uno sguardo quasi preoccupato.
Cosa sarebbe successo? Cosa mi riservava il futuro? Non ci capivo più nulla.
"Io…"
Guardai in alto come per cercare una risposta.
Noi angeli guardiamo sempre in alto per cercare una risposta.
Sospirai.
"Io credo di sì."
L’arcangelo Simon mi sorrise, l’arcangelo Louis incrociò le braccia e simulò una specie di sorriso anche lui mentre l’arcangelo Katy si mise una mano sul cuore con un’espressione commossa.
"Perfetto"parlò per la prima volta l’APS.
La sua voce profonda fece eco per tutta la sala rimbombandomi nelle orecchie. Probabilmente ero uno dei pochissimi in tutta l'Accademia che avesse mai sentito la sua voce.
Si alzò dalla sedia e io azzardai una domanda.
"Cosa dovrò fare?"
Mi rispose l’AVS Nicole.
"Dovrai occuparti di un ragazzo in particolare…"
"Ma gli angeli custodi che intervengono direttamente sono rarissimi!"
Mi lanciò un’occhiataccia per averla interrotta.
"Sì, ma questo ragazzo, come ti stavo dicendo, è particolare."
"In che senso?" chiesi diventando sempre più insistente. Se dovevo avere una così grande responsabilità, dovevo essere preparato.
"Lo saprai a tempo debito" mi rispose invece.
"Perché?"
L’arcangelo Simon mi mise di nuovo una mano sulla spalla.
"Abbi pazienza, angiol Niall. Fidati di noi"
Probabilmente la sua voce era diventata l'unica rassicurante per me.
"Io… D’accordo" dissi sospirando.
"Qui c’è scritto chi sarai."
L’AVS Nicole mi porse un fascicolo.
"Ti abbiamo trovato una famiglia. Crederanno di averti sempre avuto come figlio."
Wow… Ero stupito di cosa fossero capaci di fare.
Sfogliai il fascicolo con sopra tutte le informazioni che mi riguardavano.
"I-irlanda?"
"L’avevo detto che non andava bene!" sbraitò improvvisamente l’arcangelo Louis, proprio l’insegnante di geografia degli universi.
"L’avevo anche già spiegata, angiol Niall!" aggiunse con tono di rimprovero.
"Non ho detto che io non sappia cosa sia! Intendevo solo che è un paese strano."
Lanciai al mio stesso insegnante un’occhiata annoiata di sfida.
L’arcangelo Simon ridacchiò leggermente ma tornò subito serio guardando in direzione dell’AVS Nicole che mi porse un altro fascicolo.
"E questo è lui."
Lessi.
Liam Payne.


Non feci in tempo nemmeno ad assimilare molte informazioni riguardanti quel giovane ragazzo terrestre che parlò per la seconda volta l’APS.
"Angiol Niall, faremo una cerimonia abbreviata"
Si avvicinò lentamente verso di me e io indietreggiai di un passo colto alla sprovvista. L’aura che emanava era meravigliosa, forse troppo intensa per i miei occhi di novizio.
"Poi scenderai subito; è una situazione di emergenza"
Cerimonia? Emergenza? Chi era poi questo Liam? Perché necessitava di un angelo custode superiore?
Tuttavia l’uso della parola “scendere” mi fece sorridere. Questo era un privilegio che capita ad un angelo su un milione. E a me stava accadendo tutto così in fretta.
Solo l’altro giorno ero a stuzzicare le nuvole per farle tuonare insieme a Josh e… JOSH!
"No!" urlai.
L’arcangelo Simon mi guardò confuso.
"N-no cosa?"
"Devo almeno salutare Josh!" dissi frettolosamente.
L’AVS Nicole mi guardò seriamente.
"Non c’è tempo" disse ancora più severamente.
L’arcangelo Simon la interruppe con un gesto della mano e guardò tutti i colleghi con un’espressione che non riuscii a interpretare.
L’AVS Nicole abbassò incredibilmente lo sguardo.
"D’accordo, ma fai in fretta" disse paradossalmente alla frase di prima.
Rimasi lì fermo come una statua senza sapere cosa dovevo fare adesso.
"Su, vai a cercarlo!" mi incitò l’arcangelo Simon spingendomi fuori dalla porta. Mi ritrovai sul corridoio.
"Vai!!!" disse alzando la voce.
Come risvegliatomi da un sonno eterno, spalancai gli occhi, spiegazzai le ali e volai a tutta velocità verso la mensa. Non era consentito volare all’interno dell’Accademia se non per le emergenze.
E questa era un’emergenza.
Durante il tragitto infatti ricevetti qualche sguardo ambiguo da parte degli altri angeli. Molto ambiguo.
Lo trovai seduto al suo stesso posto che non leggeva più il libro ma si mordeva l’unghia del pollice ossessionatamente.
Appena mi vide si alzò di scatto rovesciando la panca su cui era seduto. Cos'era tutta questa agitazione?
"NIALL!" urlò.
"Josh! Ti devo assolutamente…"
"Lo so, lo so! Lo sa tutta l'Accademia che sarai angelo custode superiore!" disse alla velocità della luce.
Mi prese per le spalle e mi girò con forza. Notai tutti gli sguardi degli altri angeli fissi su di me che, appena si resero conto che li stavo guardando a mia volta, si voltarono da un’altra parte in fretta e furia.
"Ma come? Ma cosa?" chiesi confuso.
Josh mi abbracciò fortissimo stritolandomi.
"Niall! E’ incredibile! E’ davvero in-cre-di-bi-le!"
Misi anch'io le mie mani sulla sua schiena e appoggiai il mio mento nell'incavo del suo collo. Mi scese una piccola lacrima che racchiudeva sia gioia che tristezza.
"Non capisco perché…"
"Ma non dire stupidaggini! L’ho sempre saputo che eri speciale" disse subito Josh.
Sciolse l’abbraccio solo per impugnarmi per le spalle e guardarmi dritto negli occhi.
"Congratulazioni biondino! Sarai un angelo perfetto"
Sorrisi a trentadue denti prima che la realtà mi piombasse addosso come un meteorite di qualche tonnellata che cascasse giù dal cielo.
Sarei disceso sulla Terra… Non sapevo quando sarei tornato. Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
"J-josh… Non ti rivedrò mai più…"
Lui spalancò la bocca resosi conto della verità delle mie parole e notai che cercò in tutti i modi di trattenere le lacrime e sorridermi.
"Ma no scemotto! Vieni qui…"
Mi regalò un altro abbraccio e mi accarezzò la schiena gentilmente. Ma io continuavo a piangere.
"Ma è così! E' così…"
Lo sentii tirare su con il naso prima di allontanarsi di nuovo da me fissandomi con un sorriso che nascondeva grande tristezza.
Rimanemmo in silenzio per qualche attimo prima che notai le sue sopracciglia alzarsi improvvisamente.
"Che c’è Josh? A cosa stai…"
"Niall! Zitto! Ho un'idea"
"L'avevo capito, mi chiedevo quale…"
E senza lasciarmi il tempo per finire di parlare appoggiò con uno scatto la sua fronte alla mia.
Sentii un calore indescrivibile e immenso ed ebbi l’istinto di allontanarmi; però il corpo non mi rispose e le nostre fronti rimasero attaccate una all"altra.
Qualche attimo dopo una intensa luce bianca accecante nacque dal punto di contatto delle nostre fronti e illuminò con una velocità incredibile tutta la mensa, tutta l’Accademia, e non esageravo dicendo tutto il Regno dei Cieli.
Sentii tutto il mio corpo tremare appena la luce si spense e Josh staccò la sua fronte dalla mia.
Sentivo i brividi, sentivo caldo, sentivo freddo.
"C-c-cosa hai fatto?" chiesi sbalordito.
La sua espressione era tanto strabiliata quanto la mia.
"N-non lo so… Sentivo solo la necessità di farlo" mi rispose.
"Ah."
Rimanemmo un attimo in silenzio finché non scoppiammo a ridere mentre il resto della sala si stropicciava ancora gli occhi senza aver capito niente.
Mentre Josh si asciugava un’ultima lacrimuccia provocate sia dalle risate che dal prossimo congedo, mi mise una mano sul braccio.
“Ci vediamo Niall. Mi mancherai.”
Spostai con un gesto secco la sua mano e mi buttai su di lui per un ultimo violento e inaspettato abbraccio.
“Anche tu Josh!”
Era meglio non dirci nient’altro; mi alzai, gli sorrisi e mi incamminai di nuovo verso il corridoio. Appena stavo per andarmene mi girai un’ultima volta per sventolare la mano in segno di saluto e ricevetti in risposta un gesto molto buffo che prevedeva una combinazione di un occhiolino, una linguaccia e la mano destra, di cui erano aperti solo indice e pollice, che mi puntava come fosse una pistola.
Scoppiai a ridere scuotendo la testa e andandomene per il corridoio.
Forse era l’ultima volta che Josh mi avrebbe fatto ridere.


“Niall! Cosa è successo?? Abbiamo avvertito una grande energia di cui facevi parte” mi disse l’arcangelo Simon appena rientrai nella stanza della presidenza.
“Non lo so neanch'io…” gli risposi e mi guardò leggermente contrariato.
“Ehm… Fa niente. Vieni, ti stiamo tutti aspettando. Comunque sarà molto veloce come cerimonia.”
“Cerimonia?” mi decisi finalmente di chiedere.
I miei insegnanti erano tutti in cerchio e c’erano altri angeli che non conoscevo che mi circondavano. Erano tutti vestiti di tuniche di un viola intenso. Non ne avevo mai visto di questo genere, noi angeli siamo abituati a indossarne di colori pastello.
Anche l’APS aveva la stessa veste ma portava anche un fascia argentea sul busto.
“Il candidato è pregato di recarsi al centro della sala” disse con la sua voce profonda.
Camminai lentamente verso dove mi fu indicato. C’era una candela appoggiata sul pavimento.
“Il candidato è invitato a raccogliere la candela.”
Obbedii e appena la toccai si accese da sola e la sala calò nel buio più totale.
Non vedevo più niente se non la luce della fiamma della candela.
Il pavimento che stavo pestando prima non mi risultava lo stesso. Sembrava quasi fossi sospeso nel vuoto ma con i piedi appoggiati a qualcosa.
E il fatto strano è che prima aveva notato molte fonti di luce nella stanza. Erano scomparse.
I miei pensieri vennero interrotti da una voce, ma non era più quella APS.
Era un’infinita moltitudine di voci che, in qualche modo, era racchiusa in un’unica.
“Prometti di difendere il prossimo?”
“Lo prometto.”
La risposta mi uscì istintivamente e con convinzione come se avesse sempre fatto parte del mio essere.
“Prometti di giudicare con saggezza?”
“Lo prometto.”
“Prometti di sacrificare te stesso?”
“Lo prometto.”
“Prometti di sperare negli altri?”
“Lo prometto.”
“Prometti di amare?”
Amare? Cosa intendeva?
“Lo prometto.”
Dalla fiamma della candela si diffuse una luce bianca intensa, simile a quella che avevo appena sperimentato con Josh, che trasformò tutto il nero in bianco.
Era una dimensione inimmaginabile.
Dei passi si avvicinarono in fretta a me e riconobbi l’arcangelo preside superiore.
Quando fu mi fronte a me, spense la candela con un soffio.
Fui quasi sul punto di corrucciare la fronte confuso quando spalancò le ali.
Rimasi a bocca aperta.
Erano magnifiche.
Avevano un’apertura gigantesca, le piume erano completamente di un oro metallico e circondate da un bordo verde scuro.
Erano le ali più belle che avessi mai visto.
Prima che potessi fare qualcos'altro che non ammirare quello splendore mi mise il pollice della mano destra sulla mia fronte con le altre dita dei miei capelli.
Sentii due scariche partire una dal punto dove mi aveva toccato e contemporaneamente l’altra dalla punta di miei piedi, per poi congiungersi nella mie scapole facendomi inarcare istintivamente la schiena e chiudere gli occhi ispirando profondamente.
Quando li riaprii mi ritrovai nella stessa stanza iniziale, con i libri e tutto il resto.
Mi arrivò alle orecchie di nuovo la “normale” voce dell’APS.
“Benvenuto, angelo custode superiore Niall.”
E senza aggiungere altro se ne uscì dalla stanza seguito da tutti gli altri angeli che non conoscevo vestiti di viola.
Rimasi lì, solo con tutto lo stuolo dei miei insegnati alle mie spalle.
Mi girai e vidi il volto sorridente dell’arcangelo Simon.
“Seguimi, andiamo” mi disse.
E mi portò fuori dall’aula di nuovo su quel corridoio mentre tutti gli altri insegnanti mi lanciavano dei cenni o annuivano come per approvare.
Cominciammo a camminare per i corridoio con me che ero sempre più spaesato.
“Sei andato benissimo” interruppe il silenzio con queste parole l’arcangelo Simon.
“Ma non ho dovuto far niente” gli feci notare io.
“Quella non era solo una cerimonia, era anche un test” mi spiegò.
“Ah…”
Abbassai lo sguardo fissando i miei piedi che continuavano a camminare.
“Cosa faccio adesso?”
“Lo chiedi a me? Adesso deciderai tu” rispose l’arcangelo Simon divertito.
“Ma no! Intendo dove sto andando in questo preciso istante!” ribattei io.
L’arcangelo Simon ridacchiò. Era sempre stato un insegnante severo ma non mi aveva mai punito per le mie marachelle. Tuttavia prima di oggi non mi ero mai reso conto quanto fosse un angelo cordiale.
“Stiamo andando ad una pista di decollo.”
“Eh?”
Ammiccò spalancando una porta colorata di un azzurro acceso.
Che strano. Io e Josh avevamo vagato per tutta l’Accademia in cerca di passaggi segreti e non avevamo mai trovato questa porta.
Una luce calda mi colpì la pelle e mi misi una mano davanti agli occhi per pararmi.
“Da dove viene questa luce?”
“E’ il Sole. E quella laggiù è la Terra.”
Mi ritrovai su una torre molto alta e ampia dell’Accademia.
“Siamo sempre stati sopra la Terra?!?!” chiesi incredulo.
“Certo che no, angiol custode Niall” rispose l’arcangelo Simon.
“Ma… ma… Prima hai detto che quaggiù c’è la Terra” aggiunsi confuso.
“Lo capirai un’altra volta.”
Da non sapevo dove tirò fuori quella che avevo studiato essere una comune borsa a tracolla terrestre e me la passò.
“Dentro ci sono dei vestiti tipici. Vestiti appena arrivato al Nascondiglio.”
“Nascondiglio? Quale Nascondiglio? E come ci vado se è sulla Terra?”
“Che domande! Volando! Hai sentito come ti ha lodato l’arcangelo Joshua, il tuo insegnante di volo. Ecco le indicazioni per raggiungere il Nascondiglio, un luogo appartato che userai solo per cambiarti prima di andare…”
Riguardò un attimo il foglio.
“Ecco, prima andrai subito a scuola e poi, quando finisce, dalla tua famiglia.”
Gli presi il foglio con le indicazioni dalle mani e lo misi insieme a quei fogli su di me e su quel tale Liam.
La mia famiglia…
Ma poi il mio pensiero fu rivolto a un’altra cosa.
“Volando con queste ali?!”
“Con quali ali, angiol custode Niall?” disse e mi sorrise in modo strano.
Roteai gli occhi e spalancai annoiato le mie ali prima di rimanerci senza parole.
Erano cambiate!
Ero a tutti gli effetti un angelo custode superiore.
Erano molto più grandi di prima, dalle piume morbide e lucenti circondate da un leggerissimo bordo nero.
Ma soprattutto il bianco delle piume possedeva delle bellissime sfumature arancioni.
Le sfumature arancioni di… Josh.
Me le aveva regalate.
Ora ero pronto.





NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti! :)
Okay, forse è il più lungo capitolo di una serie che io abbia mai scritto… XD
Il fatto è che dovevo far discendere Niall già nel prologo per iniziare dopo la vera Niam!
Questa idea degli angeli mi è venuta in mente quando ho ripensato a un libro che avevo letto mooolti anni fa! Si chiamava “Feha Gibùss e il Libro delle Profezie”! Mi aveva fatto sognare in un modo…
Vediamo cosa ho da dire!
La Nosh è venuta più romantica del previsto!
NB! E’ solo un’amicizia!!! Che questo sia chiaro!
Niente va in mezzo alla mia venerata Niam! Ahahah! ;)
Uhh! Poi!
Il divertente corpo docenti!
Come potete notare ho usato più o meno i nomi dei giudici di X Factor dell’anno in cui c’erano i 1D… Ma andiamo per ordine! Vi faccio l’elenco:
- l’arcangelo (scusate se ho usato tante volte questa parola) preside superiore (ignoto!)
- l’arcangelo vicepreside superiore Nicole (Scherzinger), insegnante di lingue degli universi
- l’arcangelo Simon (Cowell), insegnate di usi e costumi degli universi
- l’arcangelo Louis (Walsh), insegnante di geografia degli universi
- l’arcangelo Katy (Perry), insegnate di emozioni e sensazioni
- l’arcangelo Dermot (O’Leary, sarebbe il presentatore. Non avevo voglia di usare Cheryl Cole o Dannii Minogue), insegnate di storia angelica
- l’arcangelo Joshua (ooookay, questo è stato un mio piccolo vezzo… Intendo l’attore Joshua Bowman! Il fatto è che ho testualmente detto “l’angelo più bello che ci fosse”; e io lo penso veramente. Dopotutto a me piace pensare alla Niam come una coppia mentre a quell'altro come la persona da ammirare… Ahah! Sto delirando!), insegnante di volo
Ahahah! Fine! Mi c’è voluto non poco per pensarci.
Ohh! Un’ultima cosa! Scusate il lungo commento!
Anche per gli aspetti delle ali mi c’è voluto molto impegno! Spero siate riusciti ad immaginarvele bene. ;)
Infine non so come mi sia venuta quella cosa, che scalda il cuore persino a me, che Josh regala le sue tanto invidiate sfumature arancioni a Niall… Aww! :D
Ho finito davvero!
Spero proprio che questo prologo vi sia piaciuto e adorerei sapere cosa ne pensate!
Ho già in mente come far procedere la storia!
Ciauuu! :)
  
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