Prologo 
È quasi un'anno che ogni giorno dopo scuola vengo qua, nel mio posto isolato dal mondo. Solo io, la musica e questo palazzo altissimo, con le gambe che penzolano al di fuori del limite. Un solo movimento brusco e cadrei nel buio, così chiamo la città. Buio. Non so bene il perché ma a mio parere sembra il nome più adatto, la città è come il buio se tu piangi loro non se ne accorgono, ma se tu ridi, beh in quel caso se ne accorgono tutti perché la risata è rumorosa, mentre il pianto no il pianto lo sento solo io. Solo io perché è un pianto nascosto un pianto che nessuno può ne vedere, ne sentire, un pianto che sta dentro di me.
Dopo un'anno non so perché ma sono costantemente triste e depressa solo che nessuno lo sa a casa sorrido sempre ne mia madre ne mia sorella hanno ancora capito che è finto e forse è un bene.
Qua su, con questo leggero venticello mi sento stranamente protetta, cosa che non capita da almeno quando avevo 3 anni da quando dalla mia vita è uscita la persona che avrebbe dovuto proteggere mia madre, mia sorella e me, loro la sentono poco questa mancanza ma io la sento tanto, vorrei veramente tornare una persona che mi faccia sentire protetta, al sicuro con lui o lei che sia, ma sono 16 fottuti anni che aspetto e non ho ancora trovato quella persona. 
Solo adesso mi rendo conto di quanto io sia veramente sola.