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Autore: anaiv    08/07/2014    7 recensioni
Sana Kurata sta per compiere 18 anni, ma tre giorni prima del suo compleanno commette un errore che manderà Akito su tutte le furie. Come risolveranno la questione?!? Piccola one shot senza pretese :)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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< Bruco!>.
< Gallina.>
Non lo sopporto! Perché deve farmi sempre innervosire?!? Se avessi ancora dodici anni gli darei una martellata delle mie, ma Ei, ora ho diciassette anni e devo dare la parvenza di una persona quasi adulta.
< Smettila Kurata. Domani c'é il compito. Vuoi studiare o no?> Ma come diavolo fa?!? Con quella sua calma serafica e quel suo ghigno maledetto. Lo odio così tanto. Gli rivolgo uno sguardo truce e poco femminile ma lui, da bravo stronzo quale é, fa spallucce e aggiunge < do you understand?>. Santo cielo! Potrei strangolarlo in questo momento, Sa perfettamente quanto non sopporti il fatto che parli in inglese. Probabilmente piccole nuvolette di fumo rabbioso escono dalle mie narici, ma non posso farci niente, mi sta provocando.
< sai che c'è di nuovo? Me ne vado Hayama! Tanti saluti e buona vita!> sono infuriata.
< non fare la bambina. Dobbiamo studiare>.
< studierò per conto mio ciao!> urlo sbattendo la porta della sua camera alle mie spalle. É davvero irritante! Continua a prendermi in giro e fare il saputello. Se qualcuno ci vedesse ora, di certo direbbe " Ei ma voi due non siete cresciuti nemmeno un po'?" Bè la risposta sarebbe ovvia...no! Dopo tutto quello che abbiamo passato, siamo ancora qui a litigare come bambini. Cammino come una furia per le strade di Tokyo, al diavolo il compito di matematica, al diavolo Hayama...al diavolo tutto! 
< Sana!> Oh no! Matsui no. Adoro Fuka, ma quando sono di questo pessimo umore non reggo la sua calma diplomatica. Cerco un modo per sfuggire alla mia amica, ma ahimè é più furba e atletica di me.
< dove corri? Eh? Non vuoi parlarmi? Se ti ho fatto qualcosa, é il caso che tu me ne parli. Non é scappando che si risolvono i problemi!> é buffa quando si innervosisce, quel suo accento strano si fa più acuto e risulta complicato prenderla sul serio. Mi blocca e mi costringe a guardarla; ora sono due le strade che potrei intraprendere, una é quella della verità e cioè dirle che ho litigato con Hayama, l'altra sarebbe una grande balla e cioè magari dirle che ce l'ho su con lei per.... Per non so cosa! No non reggerebbe, mi tocca dirle la verità e so già che riceverò una ramanzina di almeno trenta minuti, dove la mia amica non farà altro che ripetere quanto sono testona io e quanto sia stupido Hayama.
Sospiro e tento un approccio tranquillo < non ho alcun problema con te Fuka, é che ho litigato con Hayama.>.
< oh cielo! Ancora ?!? Sei una testona!> ladies and gentlemen Sana Kurata, l'attrice veggente.
< possibile che tu è quello stupido dobbiate sempre litigare?!? Non vi sopporto più! Lasciatevi una buona volta così forse la smetterete di incasinarvi e di incasinare tutti noi!> sbatte un paio di volte i piedi per terra poi, come suo solito, torna calma, mi rivolge uno sguardo tranquillo e se ne va. Odio le incursioni di Fuka nella mia vita sentimentale. In realtà tutti i nostri amici non fanno altro che intromettersi....non siamo io e Hayama a chiedere il loro stupido parere! Camminando verso casa, rifletto sulle parole di Fuka, forse ha ragione, forse io e Hayama dovremmo lasciarci. lo amo, ma a volte sembra che lui sia lontano da me anni luce... Bè, gli parlerò! Alzo il pugno in segno di vittoria "torneremo ad essere amici, il fidanzamento non fa per noi." 
< Mamina sono a casa!>.
< Sana cara! Bentornata. Come é andata da Hayama?> chiede avvicinandomi con fare circospetto. La osservo e balbetto che é andata come al solito.
< avete preso le giuste precauzioni vero?> mi tingo di rosso, più di un pomodoro e inizio ad agitare le mani come una che ha perso il senno.
< Mamina ma che dici!!! Dovevamo studiare nulla più!!! Smettila di dire queste cose!>.
< tesoro Smettila di fare la bambina! Hai quasi diciotto anni!> bene oggi tutti mi danno della bambina. Forse dovrei comportarmi da poppante, così avrebbero ragione.
< oh sana cara, per la festa di sabato, invito anche Naozumi Kamura?> mmmm. Sabato festeggerò i diciott'anni e sarebbe carino se ci fosse anche Nao.
< si ottima idea!>.
< Hayama non la prenderà male?>. Bè si potrebbe, ma non é un problema visto che più tardi lo mollerò e torneremo ad essere solo amici.
< no! Tranquilla.> rispondo evasiva camminando verso la mia camera.
< povero Hayama! devi sopportare l'ingenuita di questa giovane donna che si affaccia al mondo.> odio quando mia madre fa i monologhi da sola solo per insultarmi. Oggi odio tutti.
< pronto Akito>.
< Kurata dimmi >.
< ci vediamo al parco tra mezz'ora? Ho bisogno di parlarti.> silenzio dall'altra parte, cosa piuttosto consueta. Tuttavia é un silenzio strano, carico di tensione.
< ok. A dopo.> non mi da il tempo di contraccambiare che chiude la conversazione. Ecco, questo il problema. É sempre così ermetico e poco espansivo....non so più cosa pensare.
Nel gelo di marzo, mi incammino verso il parco, un luogo decisamente importante per me è per Haysma; é ricco di ricordi,di baci rubati e di carezze nascoste. Una piccola lacrima mi solca il viso senza chiedere il mio permesso. Non so perché sto piangendo, infondo sto facendo solo la cosa più giusta per noi, lo pensa anche Fuka.
< ciao.>.
< oh Aki già sei qui!> improvvisamente gambe e braccia prendono a tremare, ma non per il freddo. Ho paura.
< già. Cosa c'é,perché tremi?> mi accomodo sulla panchina sotto il gazebo accanto ad Hayama, mi fa posto per poi tornare accanto a me. Mi cinge le spalle con un braccio, talvolta Sa essere così premuroso.
< hai freddo?> chiede gentile, cosa che non é affatto da lui.
< senti Akito....io ci ho pensato....forse é meglio tornare ad essere amici. Non funziona questo nostro "essere fidanzati". Anche Fuka la pensa come me.> lo sguardo di Hayama si fa di ghiaccio, quasi mi intimidisce e io divento ogni secondo che passa più piccola.
< mi stai mollando perché te lo ha detto Matsui ?>.
< no, cioè in parte.>.
< Sana ma mi prendi in giro? Io e te stiamo insieme da cinque maledetti anni e vuoi rompere all'improvviso senza uno straccio di motivo?!> é infuriato! Lo sapevo dannazione! Non capisce! Si alza dalla panchina e si pianta di fronte a me. Aspetta una risposta che non sono in grado di dargli.
< io ti amo Aki, ma sarebbe meglio se fossimo solo amici.>.
< questa poi le batte tutte! Mi ami, ma vuoi essermi amica? Kurata tu hai perso il senno! Io me ne torno a casa. Addio.> detto questo, mi volta le spalle e corre via. Dio, vorrei così tanto che capisse il motivo per cui l'ho fatto. Litighiamo troppo e di solito le coppie non dovrebbero litigare giusto?!? Sono così confusa!
< pronto Fuka...sono Sana, mi raggiungi al bar?> ho chiamato Matsui, lei é l'unica che può capirmi.
Il freddo della notte avvolge la mia figura, perciò una volta entrata al bar cerco un posto non troppo lontano dalla stufa.
< Sana! Che succede? Perché mi hai chiamata a quest'ora?> Fuka si accomoda accanto a me è ordina una cioccolata calda.
< Bé ecco...io... Ho parlato con Hayama >.
< no Sana. Ti prego dimmi che non lo hai fatto!!!! Lo hai lasciato?>.
< si.> sospiro e cerco nel suo sguardo un po' di comprensione.
< testona che non sei altro!!!! Oggi non dicevo sulserio!>.
< come? Pensavo tu fossi d'accordo!>.
< Sana sei proprio una bambina! Io oggi cercavo di spronarti! Corri a riprenderti quello stupido di Akito!> ma come?!?! Io non ci capisco più nulla! Qui tutti mi danno della bambina, ma nessuno si comporta granché da adulto! Mi alzo e senza dire una parola, lascio il bar...corro verso casa e piango. In cinque ore ho rovinato la mia vita!
7 marzo
< buongiorno figlia mia! Buon diciottesimo compleanno!>. Ma insomma, nessuno ha mai insegnato a mia madre, che é buona educazione bussare prima di entrare in una stanza?!? Piano apro gli occhi e mi accorgo che insieme a lei ci sono Rei e la signora Shimura. Tutti e tre sorridono e impazienti aspettano una mia reazione. Cavoli! Io non ho nessuno voglia di festeggiare! Sono tre giorni che non vedo Hayama e anche Fuka é ancora arrabbiata con me. La mia festa sarà un disastro.
< buongiorno ragazzi> abbozzo un sorriso. Certo sono un attrice, ma ancora non sono diventata granché brava a recitare nella vita reale.
< avanti piccola alzati! Ti abbiamo preparato una fantastica colazione.> dice Rei raggiante.
< tra un po' verrà qui Asako, ci aiuterà a sistemare le decorazioni per il party di questa sera.>.
< bè grazie a tutti, datemi il tempo di farmi un bagno e vi raggiungo.> devo essere riconoscente alla mia famiglia,si stanno dando tanto da fare per me.
Cavoli, sono maggiorenne! Adesso nessuno più potrà darmi della bambina. Prima di dare inizio a questa lunga giornata,decido di chiamare Fuka, ho bisogno del suo sostegno.
< amica!!! Auguri! Mi hai preceduta, stavo per telefonarti!>.
< davvero? Non sei più arrabbiata con me?> chiedo confusa.
< ma io non sono mai stat arrabbiata con te sciocchina! Mi é solo parso assurdo, che tu avessi buttato all'aria tutta una vita con il tuo grande amore.> bè se la mette così....
< non verrà Fuka. Oggi Akito non ci sarà.> dico più a me stessa che a lei.
< dai sana magari passa lo stesso.> é poco convinta. Lo capisco dal suo tono di voce molto insicuro.
< passi a darci una mano per le decorazioni?> chiedo speranzosa. Ho bisogno di lei qui.
< ma certo! Chiamo anche Aya e Hisae! A più tardi diciottenne!> chiude la conversazione e io mi getto sul letto. Cosa farò senza Hayama?!? Che diamine mi é preso ?!? Chiudo i miei pensieri in una scatola e cerco di fingermi felice per le attenzioni che la mia famiglia mi riserva.
Passiamo tutto il giorno ad addobbare la veranda e il salone, verranno tutti i miei amici di scuola e alcuni colleghi della tv. Sono agitata perché la persona a cui tengo di più al mondo mancherà. Alle 18.00 io e le miei amiche iniziamo a prepararci. Tutto sembra sereno e tranquillo, ma dentro di me alberga un'insana inquietudine.
< oh non sapete cosa ho visto ieri! Akito era con una ragazza al centro commerciale!> ed é in questo esatto momento che Hisae ha preso il mio cuore e lo ha fatto a brandelli. Forse sono morta non lo so, non percepisco più nulla accanto a me.
< Sana tesoro Sana!> é Aya che cerca disperatamente di riportarmi alla realtà.
< oh andiamo Hisae ma sei impazzita! Si sono lasciati da tre giorni!!! Come ti viene in mente di dirle una cosa del genere!> questa invece é Fuka che inveisce contro una povera Hisae che adesso ha il viso color scarlatto.
< oh mi dispiace io...> cerca di giustificarsi ma io non la sento. Sono lontana da questa stanza, dalle mie amiche e da me stessa. É tutto finito per davvero. Akito già è andato avanti. Forse ho fatto bene a lasciarlo, forse eravamo rimasti insieme solo per abitudine.
< tranquille ragazze. É single, ne ha tutto il diritto.> le rassicuro e mando giù un disgustoso boccone di dolore. Non posso deludere chi stasera verrà per festeggiare, ne tantomeno chi si é dato tanto da fare per me e per organizzare questo parti. Devo ricompormi e sorridere. Domani cadrò nel baratro del dolore.
< su prepariamoci! Aya truccami!> fingo entusiasmo e le mie amiche mi assecondando.
Alle 20.00 in punto, tutti i miei amici sono qui e il party può cominciare. Prima di scendere in salone, osservo il mio riflesso allo specchio, ho un abito blu, non molto lungo che fascia il mio corpo, dei graziosissimi boccoli mogano che mi ricadono sulle spalle e un trucco leggero ma efficace. All'apparenza sembro una ragazza radiosa e felice pronta a festeggiare la sua maggiore età, ma dentro, sento il cuore sciogliersi nel petto. Nulla ha senso se non c'é lui. Scendo di sotto e tutti mi vengono incontro, sono tutti eleganti e hanno un gigantesco sorriso stampato sulle labbra. La festa procede bene, ogni volta che il dolore cerca di assalirmi, lo respingo buttando giù dello champagne.
< va bene che sei maggiorenne, ma forse non é il caso di bere così!>.
< Nao! Che bella sorpresa!> lo abbraccio e di rimando, mi chiede di ballare. Accetto volentieri, ho bisogno di distrarmi. Quando finalmente il dolore sembra essersi allentato, vedo in giardino una figura a me conosciuta.
< scusa Nao! devo uscire un secondo.> quello é Hayama! Come diavolo si é permesso di presentarsi qui. Presa da una furia incontrollabile corro in giardino e mi fermo a pochi centimetri dal biondo di fronte a me.
< che ci fai qui? La tua ragazza era impegnata?> chiedo sarcastica.
< può essere. Auguri Kurata.> muove qualche passo in avanti e il mio cuore smette di battare. Si avvicina pericolosamente al mio viso e mi posa una bacio dolcissimo sulle labbra. Quando interrompe il contatto, mi passo l'indice sulle labbra che Akito ha appena baciato. Sono incredula.... Che significa?
< che significa?>.
< che anche se sei diventata maggiorenne, sei la solita bambina di sempre! Tu non mi lasci Kurata é chiaro? E ho detto io ad Hisae di inventare quella balla, volevo fartela pagare. Mi hai fatto soffrire sciocca ragazzina!> dice per poi puntarmi un dito sulla fronte.
< non mi dispiace il tuo vestito.> soffia ad un centimetro dal mio viso. E io sono sempre più confusa. Vuole stare con me? Mi ha perdonata! Sono arrabbiata ma allo stesso tempo non sto nei panni dalla gioia.
< Aki io vorrei strangolarti.> sorrido e lui ghigna.
< vieni con me ragazzina.> mi prende per mano e mi trascina per il giardino.
< Ei no! Non posso andarmene! Qui sono tutti venuti per me!> .
< non preoccuparti. Adesso seguimi e non fare la gallina.> questo ragazzo mi manderà al manicomio.
Camminiamo verso il parco, fino a quando giungiamo al nostro gazebo e... No, non posso credere ai miei occhi! Ci sono tanti pupazzi di neve uno più carino dell'altro! Uno dei pupazzi ( forse quello più bello) regge un piccolo cartello con su scritto " happy birthday Kurata." Quando realizzo che questo é il regalo di Akito, mi scoppia il cuore di gioia!
< Akito é meraviglioso! É il regalo più bello che abbia mai ricevuto>. Si gratta il capo imbarazzato e io sorrido nel vederlo così. É l'amore della mia vita, lo terrò sempre con me, non commetterò mai più stupidi errori. Mi porge la mano e io la stringo forte, arriviamo al centro del gazebo e io gli getto le braccia al collo per poi baciarlo. Il nostro bacio é bellissimo.
< ti amo Akito. Scusa. Non accadrà mai più.>.
< vorrei ben dire! Anche tu non mi dispiaci Kurata.> sorride e io mi sento completa. Il miglior compleanno di sempre!



Ciao a tutti! Questa piccola one shot sul diciottesimo compleanno di Sana nasce dalla mia follia post-studio! Spero vi piaccia! Un bacio grande. Viviana.











  
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