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Autore: Astrea9993    08/07/2014    1 recensioni
"tu non hai davvero osato farlo!" sbraitava Elizabeth mentre gli occhi neri e profondi risplendevano come braci, la carnagione normalmente diafana arrossata sulle gote.
Chiunque conoscesse superficialmente la giovane caposcuola di Serpeverde avrebbe compreso facilmente che la cosa più saggia da fare in quel momento era allontanarsi molto velocemente da lei e preferibilmente mettere più metri di distanza possibile dalla ragazza perché un' Elizabeth White arrabbiata era peggio di un ippogrifo imbizzarrito, peggio di un basilisco, peggio di un esercito di Mangiamorte capeggiato da Voldemort in persona e se la causa della rabbia della ragazza era uno dei gemelli Weasley (o peggio, entrambi) questo voleva dire che la bocca dell'inferno si stava per spalancare ed ingoiare l'intera Hogwarts.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Elizabeth Black'
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Capelli rosso e oro



"tu non hai davvero osato farlo!" sbraitava Elizabeth mentre gli occhi neri e profondi risplendevano come braci, la carnagione normalmente diafana arrossata sulle gote.
Chiunque conoscesse superficialmente la giovane caposcuola di Serpeverde avrebbe  compreso facilmente che la cosa più saggia da fare in quel momento era allontanarsi molto velocemente da lei e preferibilmente mettere più metri di distanza possibile dalla ragazza perché un' Elizabeth White arrabbiata era peggio di un ippogrifo imbizzarrito, peggio di un basilisco, peggio di un esercito di Mangiamorte capeggiato da Voldemort in persona e se la causa della rabbia della ragazza era uno dei gemelli Weasley (o peggio, entrambi) questo voleva dire che la bocca dell'inferno si stava per spalancare ed ingoiare l'intera Hogwarts.
Ma come aveva ormai compreso Elizabeth, Hogwarts era un covo di vecchie pettegole, pertanto nonostante i possibili pericoli per la propria incolumità, uno stuolo di curiosi aveva ormai attorniato lei ed i Gemelli Weasley.
Era dal primo anno che lei e quei ragazzi aveva dato inizio ad una lotta senza quartiere, anzi a dirla tutta era da quando era nata che lei e i due cloni non facevano altro che litigare visto che per sua sfortuna sua madre, Antonella White, e la signora Weasley erano molto amiche e quei due erano disgraziatamente i suoi amici d'infanzia o qualcosa del genere... ma se già fin da bambini quei tre non riuscivano ad andare d'accordo con l'inizio degli studi ad Hogwarts e la crescita delle loro abilità magiche gli scontri avevano finito col farsi più accessi e frequenti.
Inutile dire che se gli scherzi dei Gemelli erano sempre creativi ed appariscenti Elizabeth, da brava Serpeverde, aveva ormai imparato a vendicarsi in modo sottile ed astuto, rivendicando le proprie azioni senza lasciare prove ed evitando il più delle volte qualche sgradevole punizione. Eppure, alcune volte, Fred riusciva a farle perdere la calma e la compostezza e ultimamente quegli scoppi d'ira incontrollabile erano divenuti così frequenti da incuriosire gli altri studenti.
O forse ciò che davvero quella mattina li incuriosiva era il fatto che un'arrabbiata Elizabeth White stesse sbarrando la strada che portava alla Sala Grande a dei divertiti gemelli Weasley mentre continuava ad indicare convulsamente i propri capelli che erano tinti di uno sgargiante rosso e oro...
"io vi uccido. Giuro sul grande Salazar che questa volta ti uccido!" esclamò piuttosto stravolta la ragazza mentre puntava la bacchetta alla gola di uno dei due gemelli, apparentemente sembrava aver operato la propria scelta a caso.
Per un attimo un fitto mormorio si diffuse tra la folla: i Grifondoro, seppur abituati alle minacce della ragazza parevano infastiditi mentre i Serpeverde sembravano sperare che la ragazza si fosse finalmente decisa a mettere in atto le proprie minaccia: dei Grifondoro in meno e, se fossero stati fortunati, anche la White sarebbe finita ad Azkaban.
La giovane Serpeverde infatti non riscuoteva un grande successo all'interno della propria casa, in fine dei conti lei era una Mezzosangue di cui nessuno conosceva il padre, era una Mezzosangue intelligente (molto più intelligente di molti pomposi purosangue) ed ambiziosa e come se ciò non bastasse Elizabeth era stata prima Prefetto e poi Caposcuola. Quei viziati purosangue non riuscivano a sopportare il fatto che lei fosse più in gamba di loro o, come avrebbe detto Elizabeth non sopportavano la sua sincerità e la sua schiettezza.
Eppure se Elizabeth non era amata era di certo ammirata per i suoi modi eleganti, quasi svogliati, e per quell'orgoglio feroce e quasi sdegnoso. Elizabeth non era di certo amata ma era rispettata e a volte forse anche un po' temuta ed invidiata.
Eppure quando discuteva con i gemelli Weasley appariva più umana, più avvicinabile.
"Lizzie cara, come potresti mai compiere un'azione del genere?! Il mondo piangerebbe la perdita della mia bellezza, e poi come fai ad essere così certa che sia stato io?" intervenne il ragazzo che nonostante la bacchetta puntata contro sembrava essere pienamente a proprio agio.
Per tutta risposta Elizabeth gli rivolse un occhiata degna di un basilisco che per un attimo fece fremere dei primini di Tassorosso.
"perché le uniche persone che sembrano godere nel rovinarmi la vita siete tu e il tuo clone. Lo shampoo che mi ha tinto i capelli lo avevo comprato ieri ad Hogsmeade e George ha passato tutta la giornata in punizione, pertanto, Fred, ne consegue che il colpevole sei tu"
"interessante teoria, Lizzie" rispose quello che doveva essere Fred sorridendo divertito e calcando volutamente il tono sul nomignolo
"non chiamarmi Lizzie, lo sai che lo odio" protestò infatti la ragazza
"come vuoi, Lizzie" continuò lui ignorandola "comunque dimmi, come fai ad essere certa che io sia Fred? Il mio fascino ha fatto forse breccia nel tuo algido cuore da serpe?"
"come se questo fosse possibile!" lo schernì la ragazza ridendo, la sua era una risata fredda e carica di sarcasmo "sono semplicemente diventata brava a riconoscere la tua stupidità innata"
"e poi, è evidente che tra i due io sia quello più bello, non trovi Elizabeth?" intervenne George che fino a quel momento si era tenuto un po' in disparte: Fred sembrava divertirsi molto a far saltare i nervi ad Elizabeth e lei sembrava provare uno strano e sadico piacere nel minacciarlo e nel vendicarsi quindi, in fin dei conti, chi era lui per privarli di questi passatempi?!
"hai perfettamente ragione, George" convenne lei senza riuscire ad evitare di farsi sfuggire  un sorriso.
In fin dei conti dopo i primi anni di scontri e guerra continua Elizabeth e George erano riusciti ad instaurare un rapporto quasi civile, a patto che Fred fosse lontano si intende e, purtroppo per gli insegnati che continuavano a sperare in giorni più tranquilli, era estremamente raro che Fred e George non fossero assieme...
"ma davvero?!" si limitò a dire Fred, non era ben chiaro se si rivolgesse alla Serpeverde o al fratello
"esatto Weasley, se pensi di poter esercitare una qualche influenza su di me ti sbagli di grosso"
"ne sei davvero certa, White?!"
"sicurissima" sentenziò la ragazza che all'apparenza sembrava essersi scordata delle condizioni pietose in cui vertevano quelli che un tempo erano stati i suoi lucenti boccoli neri ma Fred sapeva bene che per quanto potesse depistarla quella ragazza non dimenticava mai...
"se lo dici tu" disse il ragazzo apparentemente arresosi all'evidenza, poi con uno scatto fulmineo attirò Elizabeth a se, la sua era stata una mossa rischiosa, sapeva che la ragazza non avrebbe esitato due volte a schiantarlo ma si sa che se c'è una cosa che non manca ai Grifondoro quello è il coraggio e il fegato di Fred fu ripagato dato che per la sorpresa Elizabeth lasciò cadere a terra la bacchetta.
In un battito di ciglia la Serpeverde si era ritrovata tra le braccia di Fred Weasley, le labbra del ragazzo a pochi centimetri dalle sue...
"ne sei ancora sicura" soffio il ragazzo solleticandole il volto.
Per un attimo Elizabeth rimase immobile, la solita espressione impassibile che le aveva fatto guadagnare il soprannome di regina dei ghiacci, poi le sue labbra si aprirono in un sorriso all'apparenza dolce
"meno 50 punti per Grifondoro" sentenziò
"solo? La Granger non ci metterà più di cinque minuti a recuperare quei punti!" replicò Fred ridendo come se la freddezza della ragazza non lo toccasse minimamente
"e altri 100 punti in meno in virtù di ciò che hai fatto ai miei capelli" aggiunse poi mentre il sorriso sul suo volto si allargava ancora di più.
Poi dopo essersi liberata dalla stretta del ragazzo si allontanò dalla sala grande. Le era passata la fame.
Fred Weasley glie l'avrebbe fatta pagare, questo era certo. 
 
 
 
 
"mi devi dieci galeoni" si limitò a dire Fred mentre osservava Elizabeth allontanarsi senza poter fare a meno di sorridere, quei capelli erano davvero ridicoli...
"per quanto mi dolga ammetterlo, mio gemello non altrettanto bello, hai ragione: si è limitata a togliere 150 punti a Grifondoro, questa volta ero certo che ti avrebbe schiantato..." ammise George che aveva appena perso la scommessa
"avrebbe potuto farlo se avesse notato la mia vena artistica" disse Fred mentre osservava pensieroso le iniziali F e W che lampeggiavano sulla chioma di Elizabeth e che si scorgevano anche da lontano
"suppongo che le sue compagne di stanza temessero troppo la sua reazione per farglielo notare... In fin dei conti i Serpeverde sono furbi" intervenne George
"però ha comunque capito che eri stato tu" si intromise Lee Jordan mentre finiva di contare i galeoni che aveva guadagnato prendendo le scommesse su come sarebbe andato finire lo scontro tra la Serpeverde ed il suo amico
"non provare a fregarmi Jordan e sgancia la mia parte" lo redarguì prontamente Fred.
Elizabeth aveva svoltato a destra sparendo alla sua vista, probabilmente era diretta al proprio dormitorio ma il ragazzo era certo che ben presto avrebbe rivisto la ragazza e questa volta sarebbero stati soli, poteva solo sperare che per quel momento la sua Lizzie non avesse scoperto che la tintura per capelli non sarebbe svanita prima di due settimane, non voleva di certo finire in infermeria...
 
 
 
 
******
 
 
 

Ancora prima che aprisse la porta dell'aula abbandonata del settimo piano Fred avrebbe potuto dire che lei era arrivata.
Riconosceva il suo passo lento eppure deciso.
non aveva bisogno di vederla per sapere che ora si era arrestata dinanzi alla porta mordendosi il labbro come faceva sempre quand'era tesa, quello era l'unico segno di debolezza che si concedeva quando era certa di non essere vista. Poi dopo essersi ricomposta ed essersi nascosta dietro la sua maschera di fredda perfezione avrebbe aperto la porta.
Come da copione Elizabeth entrò, la divisa ordinata che fasciava le morbide curve del suo corpo perfetto.
Tutto di lei sapeva di nobiltà ed eleganza, solo i capelli tinti di rosso ed oro che ora Lizzie aveva raccolto in una morbida crocchia, stonavano e Fred nello scrutarla non poté fare a meno di sorridere.
Con un colpo di bacchetta Elizabeth si affrettò a sigillare e ad insonorizzare la stanza. Da brava Serpeverde la ragazza non dimenticava mai la prudenza anche se Fred adorava cercare di spingerla oltre cercando di farle perdere il controllo.
"Weasley" esordì a quel punto Lizzie mentre si avvicinava al ragazzo che fino a quell'istante era rimasto ad attenderla seduto svogliatamente su di un banco "per quale ragione mi hai chiesto di venire qui?" chiese mentre gli mostrava il piccolo pezzo di pergamena col quale lui le aveva dato appuntamento.
"da quando in qua ho bisogno di un motivo per volerti vedere?" replicò lui maliziosamente mentre si alzava in piedi e si avvicinava a propria volta ad Elizabeth, molte ragazze al suo posto sarebbero arrossite ma Lizzie rimase impassibile come sempre. Fred adorava quell'impassibilità che gli faceva venire voglia di provocarla ancora di più come amava quell'ostinazione che spingeva Lizzie a non cedere o per lo meno a provarci...
"e da quando in qua il modo migliore per chiedermi di vederti è palparmi il sedere al fine di consegnarmi un biglietto?! Fallo un'altra volta Fred Weasley e giuro che ti schianto!"
"oh be' non mi sembrava che le mie mani addosso ti dessero poi tanto fastidio ieri sera, Black" la canzonò lui lieto di aver scorto un lieve rossore imporporare le guance della ragazza ma tutto era avvenuto così velocemente da apparire una semplice illusione ottica.
"quante volte ti ho detto di non chiamarmi Black?! Sai bene che le mie origini devono essere tenute nascoste, almeno fino a quando non riusciremo a provare l'innocenza di mio padre" lo rimproverò Elizabeth decisa ad ignorare le insinuazioni di Fred
"ti ricordo che ora siamo da soli e che la stanza è insonorizzata"
"con la Umbridge in giro per Hogwarts preferisco non lasciare nulla al caso"
"te l'ho mai detto che sei piuttosto noiosa?!" si lamentò Fred passandosi una mano tra i capelli vagamente esasperato
"ma davvero?!" rispose Lizzie con lo stesso tono neutro "non mi sembrava che ieri mi trovassi così noiosa..." aggiunse poi facendosi improvvisamente maliziosa mentre afferrava Fred per la cravatta e lo costringeva a piegarsi su di lei, per la seconda volta nel corso della giornata le loro labbra a pochi centimetri di distanza.
Elizabeth non avrebbe saputo dire con precisione da quanto tempo lei e Fred avessero dato inizio a quella relazione fatta di baci appassionati e di segreti, non sapeva con esattezza da quanto andasse a letto con Fred Weasley sapeva solo che era successo e che tutto le era parso così naturale... Lui che per molto tempo Elizabeth aveva considerato alla stregua di un rivale se non di un nemico era divenuto colui che più di ogni altro amava, perché lei, anche se non lo avrebbe mai ammesso, amava quel ragazzo scapestrato, geniale ed imprudente, quel ragazzo che continuava a farla impazzire con i propri scherzi...
"non così in fretta" sussurrò Lizzie sulle labbra di Fred, la distanza tra loro era oramai stata quasi totalmente colmata e la ragazza sentiva il fiato caldo di Fred su di se
"visto che sono una persona noiosa trovo giusto parlare di cosa diavolo ti è saltato in mente quando hai deciso di tingermi i capelli" sibilò tagliente la ragazza
"taci una buona volta" replicò lui mentre si decideva a colmare quella distanza e catturava le labbra di Elizabeth tra le proprie, finalmente la baciava, la baciava come se ne andasse della propria vita, come se lei fosse ossigeno, come se la volesse divorare.
Presa dalla passione la ragazza lasciò andare la cravatta di Fred per spostare le braccia sulla nuca di lui e stringere i suoi capelli tra le mani.
Le mani di Fred percorrevano freneticamente la schiena di Lizzie con possesso, come se temesse che lei potesse sfuggirgli tra le dita perché lei era sempre stata inafferrabile, era uno spirito libero che non poteva essere domato...
Con una mossa fulminea Fred la prese tra le proprie braccia per poi adagiarla su di una vecchia cattedra dimenticata mentre, dopo averle slacciato la cravatta coi colori di Serpeverde, si affrettava a ricoprire quel collo lungo e candido di baci, quanto amava mordere delicatamente quella pelle di alabastro e lasciarvi il segno del proprio passaggio....
"F-Fred" mormorò Lizzie
Lo sguardo languido, le labbra gonfie ed arrossate dai baci e la camicetta ormai sbottonata, le mani posate sul petto nudo del ragazzo che la sovrastava.
Elizabeth non ricordava proprio come avesse fatto a finire a terra la camicia di Fred, a dirla tutta non ricordava neppure dove fosse finita la propria bacchetta... Ma se c'era qualcosa che era chiaro era che si dovevano fermare prima che fosse troppo tardi perché Lizzie sapeva che di certo Fred l'aveva convocata per dirle qualcosa di importante e non per fare del sesso, per quanto questo fosse appagante, dovevano parlare prima che fossero risucchiati dal vortice delle emozioni.
"Elizabeth" la chiamò lui, non Lizzie, non Black, ne tantomeno prefetto perfetto...
La ragazza non credeva che essere chiamata per nome potesse essere così dolce e nel contempo disarmante...
"dobbiamo fermarci" mormorò Lizzie mentre richiamava a se la poca lucidità che le restava
"devo essere stata colpita da un incantesimo confundus perché mi pare che tu abbia detto che dobbiamo fermarci" disse Fred, la voce roca, gli occhi fissi nei suoi
"mi hai chiesto di venire qui per parlare di qualcosa e sai meglio di me che se non ci fermiamo ora dopo non riusciremo più a parlare lucidamente"
"e da quando la mia vicinanza ti causa problemi di concentrazione?" la canzonò Fred mentre con la mano destra percorreva la pelle nuda di Elizabeth tracciando invisibili arabeschi, moriva dalla voglia di leccare quel ventre candido e piatto...
"io non mi preoccupo per me stessa, mi preoccupo per te" replicò lei sorridendo divertita
"molto divertente" disse Fred ma, seppur di malavoglia, si scostò leggermente da Elizabeth per permetterle di rialzarsi e di sedersi
"Hermione mi ha detto di dirti che la prossima lezione dell'ES è posticipata, ultimamente la squadra di inquisizione ci sta col fiato sul collo" spiegò lui rivolgendole un occhiata in tralice
"ehi" protestò Lizzie "non prendertela con me, lo sai che faccio parte della squadra di inquisizione solo allo scopo di raccogliere informazioni, informazioni che se non sbaglio vi sono piuttosto utili"
"e in virtù di queste informazioni sei costretta ad isolarti dai tuoi amici e a recitare la parte della spocchiosa Serpeverde"
"i miei amici sanno chi sono e non mi importa di quello che pensa il resto della scuola. Siamo in guerra Fred e intendo fare tutto il possibile per aiutare le persone che amo e poi ormai dovresti saperlo che io sono una spocchiosa Serpeverde"
Oh Fred sapeva bene quanto quella ragazza fosse spocchiosa ed arrogante, aveva passato anni a litigarci e poi un giorno, senza sapere neppure come, si era ritrovato a baciarla, un attimo prima stavano litigando e un attimo dopo si era ritrovato ad accarezzare con la propria quella lingua tagliente e biforcuta.
Nessuno sapeva di loro, solo George era al corrente della loro storia e forse Hermione e Ginny avevano ormai intuito qualcosa.
Nessuno sapeva cosa ci fosse tra loro, per il mondo loro erano sempre gli stessi Fred Weasley ed Elizabeth White (perché nessuno tranne Harry, Hermione e i suoi fratelli sapevano che in verità Elizabeth non era altri che Elizabeth Black, la figlia del ricercato Sirius Black), per Hogwarts loro erano nemici per natura, i Babbani avrebbero detto che erano come cane e gatto.
Ed effettivamente lui ed Elizabeth erano tutt'ora come cane e gatto ma non erano solo questo, il loro rapporto era cambiato, si era evoluto ed era diventato più profondo.
Neppure Fred avrebbe saputo dare un'esatta definizione al loro legame.
Elizabeth non era la sua ragazza ma non era neppure una delle tante, anzi era l'unica. Tra loro non c'erano inutili romanticherie, non ce ne era bisogno perché ogni volta che la baciava Fred leggeva negli occhi di Lizzie che lei lo sapeva, sapeva quanto lui l'amasse e il ragazzo non dubitava di essere ricambiato.
"lo so che sei una degna Serpeverde, l'ho scoperto sulla mia pelle" disse Fred dopo un attimo di silenzio
"e questo sarebbe un insulto o un complimento?" domandò Elizabeth "e attento a quello che dici, non ti ho ancora perdonato per la storia dei capelli"
"non essere permalosa, il rosso e l'oro ti donano davvero molto..."
"il rosse e l'oro sono dei colori davvero pacchiani!"
"dovevo pur attirare la tua attenzione per portarti qui"
"ci sono modi migliori per attirare la mia attenzione..."
"ma questi modi migliori sono altrettanto divertenti?"
"ehi!" esclamò Fred "dovresti essere meno violenta" si lamentò il ragazzo mentre si massaggiava il braccio dove Elizabeth lo aveva colpito.
"potrei essere meno violenta se tu mi dicessi come far tornare i miei capelli normali, girare per Hogwarts con le iniziali F W tatuate sulla nuca non è divertente" rispose la ragazza incrociando le braccia al petto severamente
"l'effetto svanirà da solo" rispose Fred ma per i gusti di Lizzie il suo tono era fin troppo guardingo, il ragazzo stava nascondendo qualcosa e la ragazza era certa che non le sarebbe piaciuto sapere cosa stesse evitando di dirle...
"e quando dovrebbe svanire l'effetto?" domandò cautamente Elizabeth
"be' chi lo sa... Non credo durerà più di un mese... Sai quella che ho usato su di te è una nuova pozione che io e George stiamo ancora testando..."
"Fred Weasley come hai osato usare me come cavia!" sbottò Lizzie perdendo la consueta calma ma le risate di Fred la riportarono subito alla realtà
"ti stai prendendo gioco di me" protestò quindi la ragazza, il tono adirato che aveva lasciato il posto al solito freddo distacco
"non testerei mai qualche strana pozione su di te... Per quello c'è Ronnie... I tuo capelli torneranno normali e belli come sempre entro due settimane" la rassicurò il ragazzo
"in compenso domani, mentre guarderai la partita di Quidditch Grifondoro contro Serpeverde, sarai l'unica serpe a sfoggiare una magnifica chioma rosso e oro..."
"lo sai che non farò il tifo per te" disse Elizabeth senza poter fare a meno di sorridere, a volte Fred era come un bambino...
"lo so, lo so, l'amore per la tua casa viene prima di tutto e non puoi permettere che quel rospo della Umbridge sospetti che la punta di diamante della sua squadre d'inquisizione sia amica di coloro che cospirano contro il ministero"
"vedo che hai fatto i compiti, Weasley" disse Lizzie sorridendo "comunque voi Grifondoro fareste bene a prepararvi, questo è il mio ultimo anno e non vi permetterò di vincere la coppa delle case né tantomeno quella di Quidditch"
"se fossi in te, Lizzie, metterei in guardia Montague, non vorrei spappolargli accidentalmente la faccia a suon di bolidi..."
"lo sai che l'unico motivo per cui ho baciato quella testa di Troll era evitare che vedesse quell'idiota di Smith uscire dalla stanza delle necessità?!"
"ne sono pienamente consapevole ma questo è il mio ultimo anno e Grifondoro deve assolutamente vincere la coppa delle case e la coppa di Quidditch" le fece il verso Fred
"se vuoi vincere dovresti evitare di far perdere alla tua casa 150 punti al giorno"
"oppure potrei sedurti e convincerti a smetterla di togliere punti alla mia casa..." propose il ragazzo con malizia tornando a piegarsi su di Elizabeth
"sono un giudice imparziale e se le tue azioni quotidiane saranno buone Grifondoro non perderà altri punti" replicò Lizzie sorridendo "ad ogni modo puoi sempre provare a sedurmi... Ho tutta la notte a disposizione" concluse con altrettanta malizia la ragazza mentre accarezzava il petto ancora nudo di Fred.
"domani c'è la partita..." mormorò il ragazzo, avrebbe davvero voluto avere tutta la notte a disposizione ma la mattina seguente doveva essere in forma per l'incontro...
"lo so, mi pare di averti detto che voglio vincere e sono disposta a tutto pur di riuscirci e poi ricorda, Weasley, che intendo vendicarmi per ciò che hai fatto ai miei capelli" replicò la ragazza sorridendo
"si, sei senza dubbio una serpe..." concluse Fred prima di catturare nuovamente quelle labbra tra le sue ed affondare le mani tra quei capelli rosso e oro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti!
Lo so che è da una vita che non aggiorno "Persona Priva di Poteri Magici" e che sono imperdonabile dato che oltretutto al posto di postare un nuovo capitolo della long ho scritto questa one shot. Mi scuso con le persone (ammesso che ve ne siano) che attendono il nuovo capitolo, prometto di postarlo il prima possibile!
A mia discolpa posso solo dire che in questo periodo sono stata sepolta dai libri, gli esami mi stanno uccidendo T.T
Per quanto concerne questa One Shot devo dire che era un po' che pensavo al personaggio di Elizabeth e quando è giunta l'ispirazione non ho potuto fare a meno di mettere per iscritto i miei pensieri.
Grazie a tutti quelli che hanno letto questa storia!
Astrea
  
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