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Autore: Mauro Raul    08/07/2014    0 recensioni
Autore di vari best seller, vincitore dei più prestigiosi premi in campo letterario, rispettato dai più famosi scrittori del suo tempo oggi, Will, ha il blocco dello scrittore.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia di questo personaggio è semplice. O per lo meno quella che a noi interessa.
Will fa lo scrittore. E lo fa da professionista. Ha circa trentadue anni ma nonostante l'età ha già avuto le maggiori soddisfazioni che la sua carriera gli possa offrire.
Autore di vari best seller, vincitore dei più prestigiosi premi in campo letterario, rispettato dai più famosi scrittori del suo tempo, oggi, Will, ha il blocco dello scrittore.
Questa è, in breve, la storia di Will.
-Cazzo- Pensa -sono riuscito a lasciare vuota la pagina anche oggi-
Will è già in ritardo con la stesura del suo nuovo romanzo. Dopo una gratificante serata di sesso la sua libidine creativa, non del tutto spenta, ha eiaculato la trama di un romanzo. Il migliore di sempre. Facendo mattina (e lasciando da sola sul letto la giovane) Will ha creato lo schema del libro, con tanto di nomi dei personaggi e storia d'amore.
Stte mesi dopo, il libro ha solo il titolo.
 
Quella di Will è una vita agiata, la vendita dei libri va ancora alla grande, nonostante la sua ultima uscita risalga ormai a due anni prima. L'ultimo suo romanzo si può dire sia stato il picco della sua carriera. Il libro più equilibrato mai scritto, frutto di anni di esperienze e critiche.
E' tardi, Will è frustrato, decide così di rifugiarsi nel letto, dove nessuna responsabilità lo può più raggiungere.
Il nostro protagonista odia gli psicologi, i preti, i cartomanti e chiunque abbia l’arroganza di dirgli come “dovrebbe” comportarsi. Quindi non fa affidamento su nessuno per superare il suo blocco.
Quando si sveglia, la prima cosa che vede è un suo laptop che lo saluta. La notte prima ha scordato di chiuderlo e ora lo guarda invitandolo a tornare al lavoro. La sua abitazione è un artistico open space all’ultimo piano di un edificio nel centro della città.
In mutande va in cucina a far colazione. Latte, probabilmente scaduto e biscotti. Accende la tv tanto per iniziare a tornare nel mondo reale.
Tg, cambia, Tom e Jerry, cambia, pubblicità assorbenti, cambia, documentario sulla fisica quantistica, cambia, i simpsons… Appoggia il telecomando. Sono appena iniziati, per fortuna. La giornata inizia bene! Finiti i Simpsons, si accorge di aver finito anche la colazione e di star uccidendo la piantina sul tavolo col suo alito. Si alza per andare in bagno e gli cade il telecomando… Va a lavarsi i denti. Quando torna in sala, la tv è di nuovo sintonizzata su quel noioso documentario sulla fisica quantistica. Ma non è ancora finito?? Si siede sul divano per leggere qualche mail e controllare Facebook sul telefono.
“..Il progetto PERA (Princeton Engineering Anomalies Research) dopo vari esperimenti è giunto conclusione che la mente umana interferisce con la realtà fisica..”
Will sente questa frase mentre guarda il video di un gatto che cade dal tavolo.
-Si, certo! Come no! E abbiamo anche il potere di piegare i cucchiai col pensiero, mah! Sti scienziati..-
Ancora borbottando, si alza dal divano, va a fare la doccia e scende in città.
 
Torna dopo pranzo con una camicia nuova, determinato a scrivere qualcosa. E’ convinto che con una trama del genere il libro sarà il suo capolavoro, già s’immagina la reazione del suo pittoresco editore, e l’accoglienza della critica “il miglior libro degli ultimi anni”, “un’opera travolgente e magnetica”  e, non ultimo, i guadagni! La casa al mare e il Ferrari nuovo.
Si siede davanti al computer, impreca per la calma serafica con cui si accende, apre il file di testo. Abbozza qualche frase banale, guarda il telefono sperando in una notifica. Dopo qualche minuto, la ventola del PC inizia a far rumore, come fosse annoiata.
-Dai apriamo Facebook, che mi svago un po'-
Ancora gatti, tette, “Rilassati e lascia che l’energia dell’universo fluisca dentro di te, troverai quello che cerchi”
-Come sei saggio seduto dietro uno schermo, non sarà nemmeno tua quella frase, non ha manco senso!-
Gli squilla il cellulare. Numero privato
“Pronto?” – “Mamma, Ciao! Ancora mi chiami col telefono di casa? Ti ho anche regalato un cellulare nuovo!” – “Ancora? Ma è semplicissimo da usare!” – “Ah niente, cerco ancora di scrivere questo dannato libro” – “Poca roba” – “Dimmi, qual è la soluzione?” – “ Lo sai che non credo in queste cose” – “Non mi costa niente, ma se non ci credo, è inutile provarci no?” – “Dovrei smettere di pensarci?? Dai mamma ho da fare ci vediamo domani” – “Ciao, anch’io” – “Ciao”.
-Che rompi scatole, tutti saggi oggi! Mah..-
Il pomeriggio passò in totale improduttività. La sera per fortuna birra con Tip, il suo migliore amico. Si prepara, ma nemmeno troppo e parte.
 
Tip è già arrivato, lo saluta con la mano e gli indica dove parcheggiare. Ha un’aria particolarmente felice.
Ultimamente le uscite con Tip sono un modo per entrambi di fuggire dalla realtà, il suo amico ha una situazione economica al limite della povertà. Se non fosse per Will, sarebbe già in mezzo alla strada.
Scende dalla macchina, ed entrano nel bar. Si siedono nel tavolo di fronte a due ragazze.
“Non male eh?” dice Will
“no, Will..” ha un sorriso incontenibile ”Ho trovato lavoro!”
“Oh grande! Finalmente”
“ E che lavoro! Mi pagano anche il dentista!”
“Però! E come l’hai trovato?”
“Ah guarda mi ero rassegnato, non potevo chiederti altri soldi, ho mandato l’ultimo curriculum e messo in vendita la casa. Orm…”
“Messo in vendita la casa!! Non ti vedo per due giorni e ti vendi la casa?!”
“Aspetta, aspetta” Dice Tip un po’ imbarazzato “Come ti dicevo, mi ero rassegnato, ho mollato. In un certo senso ero anche un po’ rilassato. Ho accettato la situazione e via. Ieri mi chiama quest’azienda, nel pomeriggio il colloquio, firma del contratto e domani è il primo giorno!”
“Minchia! Non ci hai pensato molto” dice Will ridendo e gli sorge un dubbio “Sei sicuro che non sia qualche truffa, sai tutto così di fretta..”
“Ci ho pensato anch’io! Ho cercato su internet e fatto vedere il contratto al sindacato. Mi hanno confermato che è tutto in regola. Per altro uno del sindacato conosce l’azienda e mi ha detto che sono molto seri”
“te pensa… Dai” Complimenti!”
 E così se ne va la serata tra chiacchiere e rinnovate risate.
 
Tornando indietro, un po’ intontito dalla birra, nonostante sia contento per il suo amico, prova un po’ d’invidia. -Gli è caduta dal cielo la soluzione al suo problema, che culo! Io invece non riesco a scrivere un dannato libro!-
Va a dormire un po’ ubriaco e frustrato.
 
Il giorno seguente non si dimostra particolarmente eccitante. Va a pranzo insieme ad un altro scrittore, di meno successo per aver adottato uno stile di nicchia; tuttavia molto rispettato nel suo genere.  Flair il suo nome.
Si fermano ad un bar con servizio di ristorazione esterno.
“Come va Will col nuovo romanzo?”
“Niente di nuovo, non riesco ancora a scrivere qualcosa di decente”
“Come no?”
“Non ho idee…”
“Strano.. a me non è mai successa una cosa del genere”
“Mai?”
“Mai.. mi basta sedermi, rilassarmi e le parole fluiscono tranquillamente”
“Beato te.. Invece i libri come vanno?”
“Non tanto bene, mi sono scese le vendite in un momento economico un po’ delicato.. A te?”
“Quelle per fortuna non mi danno pensieri”
“Ecco vedi? Desideriamo tutti ciò che ci manca”
“E’ proprio vero”
Will s’incanta, preso da una “quasi-intuizione”, come se la sua mente avesse fatto un collegamento a livello inconscio, non abbastanza chiaro da poter essere visualizzato concretamente. Centrava qualcosa con l’ultima frase di Flair ma non riusciva a capirne il perché.
“…così per poco non davo fuoco all’ufficio… Will?”
“Eh… Dimmi!”
“Alfa Centauri?”
“Cosa??”
“La stella dov’eri finito?” dice Flair ridendo.
 
Tornato a casa, quella sorta d’idea non lo lascia in pace. Ma più ci pensa più quel pensiero si allontana. A un passo dall’arrendersi, guarda dalla finestra come per schiarirsi le idee e nota un uomo d’affari che si affretta per la strada, squilla il telefono e il telecomando gli cade di nuovo. Eventi che presi singolarmente non hanno importanza, ma che la sua mente intreccia all’istante. E quello che era il riflesso sbiadito di un’intuizione diventa un’immagine chiara e molto articolata.
Ancora eccitato e preso da questa nuova consapevolezza, va nel suo studio, accende il computer, apre il file di testo e di nuovo non gli esce una parola. Ma questa volta ne è felice.
Chiude il laptop, va in bagno e riempie la vasca fino all’orlo, dove si abbandona e lascia che l’agitazione della scoperta si calmi. In effetti, più che una scoperta è un ritrovamento. Will ritrova dopo mesi la chiave che del baule che contiene la sua capacità narrativa.
Fama, denaro e ambizione gli avevano offuscato le idee, l’ansia di rispettare una scadenza, chiuso il rubinetto della creatività. E così, accecato dai problemi e dai successi del passato, aveva dimenticato la cosa più importante. La calma. Una calma libera da desideri e necessità. Una vera e propria chiave di lettura della vita.
Will cestina definitivamente l’idea iniziale di quel libro incompiuto e ne inizia un altro, forte di un’esperienza personale, il libro si rivela un altro grande successo degno del suo stile.
Will non si arrabbia più per la lentezza del suo computer, nonostante possa permettersi di acquistarne uno più potente, decide di tenersi il suo. La calma con cui si accende gli ricorda ogni volta lo stato d’animo che gli serve per lavorare. Per vivere.
   
 
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