Something in your eyes
Autore: Ayumi
CAP. 3
You got a feeling lost inside
It just won't let you go
Life is sneaking up behind
It won't just let you go
It won't just let you go
Il tempo passava, ma Sakumi non riusciva lasciarsi alle spalle tutte le inquietudini che da quel giorno non le davano tregua.
Yumiko era sempre più preoccupata per l'amica. A volte pensava addirittura che fosse meglio lasciarla perdere, visto che sembrava che tutti i tentativi che facesse per aiutarla fossero inutili e nemmeno apprezzati. In questi momenti avrebbe tanto voluto essere in grado di comportarsi da egoista, e dedicarsi esclusivamente a Miyagi e alla loro storia. Purtroppo però vedere Sakumi in quello stato la faceva realmente soffrire…le mancavano le sue risate, i suoi scherzi e addirittura le sue sfuriate.
La persona che vedeva non aveva niente di Sakumi: era così apatica, sembrava vivere su un pianeta a parte, aveva perso qualsiasi interesse e i suoi rapporti sociali erano diventati praticamente inesistenti. Usciva solo per recarsi a scuola e alle lezioni di danza, e perfino tutto l'entusiasmo che aveva nel parlare dello spettacolo ormai alle porte era svanito.
Non osava neanche pensare che avesse rinunciato al suo sogno, a ciò che più desiderava. Sapeva quanto quello spettacolo fosse importante per lei: non si trattava solo di una semplice esibizione di un club scolastico…rappresentava la possibilità per mettersi in luce, per farsi notare dalle scuole di danza più importanti del paese, per poter ballare un giorno con i corpi di ballo più prestigiosi. Yumiko non voleva che l'amica gettasse così al vento tutti i sacrifici sostenuti fino a quel momento, non voleva che smettesse di ballare… Se lei era stata costretta ad abbandonare le sue aspirazioni, Sakumi non doveva assolutamente farlo, perché aveva la libertà e la possibilità di continuare a lottare…
Solo grazie ad un episodio fortuito la ragazza capì quale probabilmente era
la direzione in cui muoversi per aiutare l'amica: una mattina Miyagi l'aveva
raggiunta in classe per renderle un libro, e con lui c'era anche Mitsui. Notò
subito come per qualche istante lui e Sakumi si fissarono in modo intenso, ma
senza dirsi neppure una sola parola, e senza che i loro volti assumessero particolari
espressioni.
"…Amica mia… perché non ti vuoi confidare con me?" pensava con amarezza.
Sakumi appoggiò la sua borsa su una panca dello spogliatoio.
Mentre le sue compagne chiacchieravano animatamente circa i preparativi per
lo spettacolo, lei se ne stava in disparte, silenziosa e seria. Indossò un top
nero e un paio di pantaloni aderenti, lunghi fino a metà polpaccio, dello stesso
colore. Si infilò le scarpette, e poi gli scaldamuscoli. Infine legò i capelli
in una coda alta sulla nuca… finalmente le erano cresciuti e, a parte qualche
ciocca ribelle, riusciva a tenerli fermi in quell'acconciatura, di modo che
non le ricadessero più davanti agli occhi.
Lasciò lo spogliatoio, e seguendo le altre si mise in posizione alla sbarra, pronta per gli esercizi di riscaldamento.
- Sakumi, ti prego, vuoi concentrarti? Mettici un po' di passione in quei movimenti!
- la sgridò la signorina Masuda.
- …Mi scusi… deve trattarsi solo di un po' di stanchezza… - tentò di giustificarsi,
anche se in maniera poco convincente.
La signorina Masuda si era vista costretta a rimproverarla in quel modo davanti
alle compagne. Si aspettava grandi cose da lei, con Mikiko era senz'altro la
migliore del gruppo: oltre a poter contare su di un'ottima preparazione tecnica
dovuta ad anni di allenamento, Sakumi aveva un modo di ballare speciale. Lo
faceva con una passionalità e determinazione incredibili, riuscendo a trasmettere
grandi emozioni a chi la stava a guardare.
Da alcuni giorni invece sembrava aver perso queste sue innate qualità. I suoi
movimenti erano meccanici, impersonali, privi di sentimento. Anche se eseguiva
correttamente le coreografie, mancava di espressività, come se non ci fosse
da parte sua nessun coinvolgimento emotivo.
Sapeva quanto la ragazza tenesse alla buona riuscita dello spettacolo, e conosceva
le sue aspirazioni. Oltre a questo era consapevole del fatto che Sakumi avesse
tutte le carte in regola per poter accedere alle migliori accademie, e quindi
non riusciva a spiegarsi il motivo di questo calo di rendimento improvviso.
" Che disastro…" pensava la ragazza mentre si incamminava verso casa
"Non posso più permettermi di essere rimproverata così, soprattutto arrivata
a questo punto…anche se lui… se i suoi occhi… No, devo essere forte! Lo spettacolo
è la cosa più importante…Manca così poco al grande giorno, non voglio sprecare
questa opportunità…"
Un'altra settimana di scuola era trascorsa, senza però portare alcun cambiamento nel comportamento di Sakumi.
"Basta, non la sopporto più!" pensava Yumiko quella domenica mentre preparava il pranzo. "A questo punto devo proprio fare qualcosa per far sì che si riprenda da questo stato di torpore in cui è caduta… così capirò anche se le mie supposizioni sono fondate… e chissà magari…"
- Pronto, Sakumi? Sono Yumiko!
- Yumiko, ciao…
- Hai dei programmi per questo pomeriggio?
- Beh…io veramente no…
- Lo immaginavo! Ti va di accompagnarmi a vedere una partita dei ragazzi? Sai,
Ryota ci tiene, ma non mi va proprio di andarci da sola…
- Non so…non c'è proprio nessun'altro con cui ci puoi andare?
- Sakumi, sveglia! Si può sapere cos' hai? Ti ho chiesto di venire ad una partita,
mica di andare ad un funerale… Ci divertiremo!
- …scusami, è che io non credo di…
- No no cara, non accetto rifiuti! Da quanto tempo è che te ne stai chiusa in
casa? Due, tre settimane? Oggi devi assolutamente uscire con me!
- …allora non ho scelta…
- Brava, vedo che cominci a ragionare! Ci incontriamo al parco verso le due
allora! Ciao!
"Accidenti a Yumiko… Non sono proprio dell'umore adatto per uscire… sento la testa così pesante… Ci mancava solo questa seccatura! Così quando Mitsui mi vedrà penserà che sono soltanto una delle loro stupide ammiratrici… Che situazione…So già che mi sentirò a disagio… Poi con tutti questi pensieri …"
Sakumi si recò nella sua stanza, e si fermò davanti allo specchio posto di fianco al suo letto. Quello che vide non le piacque per nulla…un'immagine così opaca, così spenta. Non si riconosceva quasi più.
"Guardati Sakumi…Sei tesa come una corda di violino…Perché? … No, non posso stare qui a torturarmi per qualcosa che non riesco a capire. Forse questa sarà una buona occasione per distrarmi, chissà…"
Scostò una ciocca di capelli che le era ricaduta sul viso, poi si buttò sul letto e chiuse gli occhi, cercando per quanto possibile di rilassarsi e tranquillizzarsi.
" Coraggio Sakumi… ok, credo di poter affrontare la situazione…credo di poter affrontare lui… Ma ora sarà meglio prepararsi, e basta con tutte queste storie…vada come vada, voglio divertirmi!"
Circa un'ora dopo, al parco, una ragazza dai capelli biondi, che portava un paio di jeans a vita bassa e una maglietta aderente fucsia, correva verso un'altra ragazza dai capelli lunghi e mossi, che indossava un paio di pantaloni in lino rossi e una maglietta bianca.
- Ciao Yumiko!
- Sakumi…ciao!
- Beh, che hai da fissarmi così?
- …io non ti riesco più a capire…fino a ieri eri così, così…grigia! E ora guardati!
- Cos' ho che non va?
- Niente, al contrario! Sembri serena… e vestita così stai proprio bene!
- Quanti complimenti… - sussurrò Sakumi arrossendo - Non è che ti vuoi far perdonare
per avermi costretta a venire con te?
- Stupida! - rispose ridendo - no credimi, ti ho detto la verità! E ora sarà
meglio andare!
Durante la partita Yumiko cercò di osservare attentamente Sakumi: infatti quella
della partita era solo una scusa…lei di basket non ci capiva un' acca, e se
aveva iniziato a seguire questo sport era solo grazie a Miyagi.
Quello che notò fu un'ulteriore conferma delle sue ipotesi: l'amica non staccava
un attimo gli occhi da Mitsui, era così concentrata a seguire tutti i movimenti
del ragazzo che quasi non le dava retta.
Ed in effetti era proprio così: l'attenzione di Sakumi fu totalmente catturata
dal modo di giocare del ragazzo, le sembrava che non avesse fatto altro dalla
nascita, ed da quel suo sguardo così determinato e battagliero. Era più forte
di lei, non riusciva a staccare gli occhi dalla sua figura.
"Certo che sarebbero proprio una bella coppia…Sakumi e Mitsui…!" a questo pensiero Yumiko non riuscì a reprimere una risatina, e l'amica se ne accorse.
- Yumiko, sei impazzita? Ridi da sola? - chiese guardandola stupita.
- Eh?
- Stavi ridendo Yumiko, da sola… Stavi pensando al tuo Ryota, vero?
- Eh eh… non ti si può nascondere niente…- rispose tentando di utilizzare un
tono credibile - Devo dire che in pantaloncini corti sta proprio bene! Però
anche Mitsui non scherza, non credi?
- …
- Sakumi?
- …ehm…Mitsui…beh, sì ecco… - blaterò, arrossendo improvvisamente e distogliendo
lo sguardo.
"Centro!" pensò Yumiko soddisfatta "A questo punto è chiaro che Mitsui non le è indifferente…"
Al termine della partita, mentre i ragazzi erano negli spogliatoi, Sakumi e Yumiko raggiunsero Ayako.
- Ciao ragazze! Siete venute allora!
- Ciao Ayako! Ci siamo divertite, vero Sakumi?
- …
- Sakumi?!?
- …Cosa? Ah, certo, mi sono divertita…
Sakumi non riusciva proprio a chiacchierare tranquillamente con le amiche. Il pensiero che di lì a poco sarebbero arrivati i ragazzi, e soprattutto Mitsui, le faceva venire voglia di scappare via, era più forte di lei. Era dibattuta tra questa paura e il desiderio di scambiare con lui solo qualche parola. Inoltre il sospetto che Yumiko si fosse fatta delle strane idee era motivo di maggiore ansia.
Ayako e Yumiko si scambiarono uno sguardo di intesa. Per cercare di far si che Sakumi si rilassasse, tentarono di coinvolgerla il più possibile nella conversazione, e questo sembrò funzionare, tanto che quasi non si accorsero dell'arrivo dei ragazzi.
Hanamichi fu il primo a presentarsi.
- Ehi Ayako, dove la tenevi nascosta la tua amica?
- Il solito idiota…Scusalo Sakumi…ti presento Hanamichi!
- Piacere mio Hanamichi…
- Sicuramente ti avranno parlato di me…io sono il genio, il re dei rimbalzi,
il… ahi!!! - un pugno in testa da parte di Akagi fermò il monologo di Hananmichi,
provocando le risa delle tre ragazze.
- Piacere Sakumi, io sono Akagi.
- Piacere…tu sei il capitano… - le parole quasi le morirono in bocca quando
vide avvicinarsi Mitsui, che subito le tese la mano per presentarsi.
- Piacere, io sono Mitsui.
- …piacere…Sakumi…
Yumiko e Ayako osservavano poco distanti la scena.
- Hai visto come si guardano?
- Sì Yumiko…
Mitsui se ne andò quasi subito, e così per Sakumi non ci fu modo di poter parlare con lui.
"Che peccato, già se ne va…" pensò la ragazza seguendolo con lo sguardo
mentre lasciava la palestra. "Non mi ha riconosciuta…Ma cosa voglio pretendere?…Sono
passati quattro anni, e sicuramente io mi ricordo di lui solo perché tutti lo
conoscevano, era il MVP… Perché allora mi sento così delusa? Che cosa mi sarei
dovuta aspettare? Sono proprio una sciocca…"
*© Oasis
CAP 4
Everywhere I look I see her smile
Her absent minded eyes
(...)
It seems to me
That we're both the same
Playing the same game*
Mitsui aveva deciso di lasciare subito i compagni perché si sentiva profondamente stanco. Giocare una partita intera lo stremava, ma si era ripromesso di tornare forte come un tempo, e non voleva certo arrendersi alla prima difficoltà.
Prima di tornarsene a casa decise di fare una passeggiata al mare, era da tanto
che non ci andava.
Il mare era stato il suo unico compagno durante il periodo più buio della sua
vita. Anche se dentro di lui si agitavano sentimenti di rabbia e rancore, lo
stare seduto sulla sabbia gli permetteva di trovare un po' di pace, di accantonare
almeno per pochi momenti tutte le sue preoccupazioni.
"…Sakumi…è questo il suo nome…Perché sempre nella mia mente? Non può essere solo perché è così carina…tremendamente carina… Perché quando mi guarda non riesco a staccarle gli occhi di dosso?"
Dal giorno che l'aveva vista entrare in palestra, si era reso conto di conoscerla di vista: gli era capitato diverse volte di incrociarla a scuola, ma non si erano mai parlati, e non le aveva mai prestato attenzione. Probabilmente era troppo concentrato prima sul basket, e poi sui suoi problemi.
Era davvero confuso, e non riusciva a spiegarsi come mai quella ragazza avesse
il potere di annientare le sue difese… Era come se quegli occhi potessero vedere
oltre lo spesso muro di difesa che si era costruito in quegli ultimi anni, come
se potesse percepire tutte le sue debolezze, le sue paure, ma anche i suoi sogni.
Non aveva mai provato queste sensazioni, le quali se da una parte lo disarmavano,
dall'altra riuscivano ad infondergli una certa sicurezza, e ne era fortemente
attratto.
"…Sakumi… perché ho la sensazione che riesca a vedermi dentro, come se fossi un libro aperto? Non mi era mai capitato…con nessuno… E il contatto con la sua mano… L' ho sentita così vicina a me, com'è possibile? Non la conosco…cosa diavolo mi sta succedendo?"
Rimase ancora per qualche attimo a guardare il mare,in compagnia del solo rumore
delle onde, a ricamare con lo sguardo chissà quali immagini e quali figure.
Poi si alzò, prese la sua borsa, e si avviò verso casa.
Anche quella sera Yumiko sarebbe rimasta a casa di Sakumi.
Fortunatamente sembrava che l'amica si fosse in qualche modo ripresa, e quindi
voleva approfittarne per sapere che cosa le stesse passando per la mente.
- Allora Sakumi, mi sembra che ti sia divertita! Dimmi, come ti sembrano i
ragazzi?
- Sono davvero simpatici Yumiko, avevi ragione tu! E poi quel Sakuragi! E' troppo
buffo, non si può essere tristi in sua compagnia!
- E di Mitsui cosa dici? - Yumiko non avrebbe voluto essere così diretta, ma
la curiosità ebbe il sopravvento e non riuscì a trattenersi.
- Ma cosa vuoi dire? - rispose Sakumi, subito sulla difensiva - Mitsui, Mitsui…
è una fissa la tua!
- Non credo, sai? Anzi, secondo me quella che ce l' ha sempre in testa sei tu…
Non negarlo Sakumi, ti conosco troppo bene! Non mi è sfuggito nulla del tuo
comportamento di queste ultime settimane,sai? Né tanto meno gli sguardi che
vi siete scambiati durante i vostri sporadici incontri…- le appoggiò una mano
sulla spalla - …ti va di parlarmene?
Sakumi abbassò lo sguardo. Dopo aver preso fiato cominciò a raccontare.
- …Non sai cosa darei per riuscire a spiegarti come mi sento…Te lo giuro, lo
vorrei davvero… Il fatto è che non ci capisco niente, sono così confusa… Non
riesco a levarmelo dalla testa, mi sembra di riuscire a sentire quello che prova…
E poi nei suoi occhi… mi sembra di vedere una serie contrastante di sentimenti,
e la cosa che mi sconvolge è che li sento come se appartenessero a me. Non ne
capisco il motivo, dopotutto non lo conosco, non ci siamo mai parlati…
- Ma oggi mi è parso che in qualche modo ti sentissi più serena, o sbaglio?
- No, non sbagli affatto! In effetti penso che mi abbia giovato venire con te…
Sai, prima cercavo solo di cacciare via dalla mia mente la sua immagine e tutti
questi pensieri, ma inutilmente. Ma ora credo che la soluzione migliore sia
affrontare direttamente questa situazione così incomprensibile…Magari se potessi
diventare sua amica…
- Meno male, mi fa piacere sentirti parlare in questo modo! Non ce la facevo
più a vederti sempre così triste e distante! Ma ora che mi sembri rinsavita
mi devi raccontare proprio tutto amica mia… - un'espressione molto inquisitrice
e maliziosa si dipinse sul volto di Yumiko.
- …Yumiko… quel tuo sorrisetto non mi piace per niente… - si volse a guardarla
preoccupata.
- …Non puoi più nascondermi niente…Dimmi Sakumi…sei veramente sicura di voler
diventare solo una sua amica? Oggi te lo stavi mangiando con gli occhi…beh,
non posso darti torto, è veramente molto carino…
- …cosa??! - Sakumi arrossì, imbarazzatissima.
- Certo cara…non fare la finta ingenua, con me non attacca! Ammettilo!
- …uffa… e va bene! Lo ammetto. E' così …così… Vedi, non ho nemmeno le parole
per descriverlo!
- Ah!! Lo sapevo! E sei contenta di averci parlato?
- Sì, anche se non è stato molto loquace…Del resto deve trovarsi in un periodo
molto difficile…
- Sono d'accordo, anche se Ryota mi ha detto che comunque non è un tipo molto
estroverso, e che ha un carattere piuttosto chiuso…
Restarono per un po' in silenzio: Sakumi chiuse la finestra e poi si misero a letto.
- Yumiko… Ti posso confessare una cosa un po'…stupida?
- Dimmi…
- Quando mi ha stretto la mano ho desiderato che il tempo si fermasse… Non sapevo
che cosa dire… Vederlo così vicino…
- Ti piace tanto, vero?
- Credo di sì… comunque ti ho spiegato che è una cosa piuttosto complessa… Ad
ogni modo non credo di avere speranze con uno come lui…
- Non dirlo neanche per scherzo! Tu non te ne sarai accorta, ma a me e Ayako
non è certo sfuggito il modo in cui ti ha squadrata quando ti ha vista…
- Non ti credo, lo dici per essere gentile…
- Pensa quello che ti pare, ma ad ogni modo la realtà è questa! Dai, sareste
così carini insieme!
Un cuscino si schiantò sulla testa della povera Yumiko.
- Smettila di prendermi in giro!
- Sakumi, sei impazzita?? Comunque io non sto scherzando! Perché non cerchi
di parlargli, di stare un po' con lui…vedrai che questo ti dimostrerà quanto
ho ragione!
- …Figurati… chissà quante ragazze gli stanno dietro… Secondo te dovrebbe interessarsi
a me?
- Non ti sopporto quando fai la modesta per niente… Sei proprio noiosa con questa
storia! Smettila di sottovalutarti! E se ti posso dare un ultimo consiglio,
cerca di vivere questo sentimento in maniera positiva! Io non voglio più vederti
triste, ti voglio troppo bene!
- Yumiko, grazie…anch'io te ne voglio!
Caro Diario, ciao!
Oggi per la prima volta dopo tanto tempo, mi sono sentita più tranquilla serena!
E tutto per merito di Yumiko, come farei senza di lei?
Mi ha letteralmente costretta ad andare con lei alla partita, e io avevo paura
perché avrei dovuto affrontare Mitsui… Non so come spiegarmi… Io volevo solo
che la sua immagine e tutte quelle sensazioni che sentivo non mi ossessionassero
più, volevo cercare di cancellarle, seppellirle da qualche parte, fare finta
che non esistessero. Ma più insistevo e più ottenevo l'effetto contrario… E
poi le poche volte che mi sono trovata vicino a lui, è stato come se un'ondata
di emozioni mi travolgesse: le mie, ma anche e soprattutto le sue… Le ho sentite
anch'io sai? Le sue paure, le sue insicurezze e i suoi dubbi… Non so come, ma
sono riuscita a sentirli.
Dire che questo mi ha spaventato è poco… E di conseguenza ero spaventata all'idea
di doverlo vedere di nuovo.
Invece è stato diverso…forse perché era diverso il mio stato d'animo, forse
perché avevo già deciso di non farmi prendere dall'angoscia… Sta di fatto che
quando l' ho visto giocare, e quando poi gli ho stretto la mano, ho percepito
chiaramente la passione, il coraggio, la volontà che sta impiegando per cercare
di essere una persona migliore… e non ho più provato sensazioni spiacevoli,
ma grande ammirazione e uno strano desiderio di stargli vicino e dargli coraggio!
Yumiko è stata paziente con me in questo periodo… Ed ora che sono riuscita ad
ammettere soprattutto a me stessa di provare qualcosa di bello per Mitsui…beh,
sono quasi felice sai?
Mi sento molto attratta da lui, ma è una sensazione strana, diversa dalle altre
volte… Non è solo perché è bellissimo, atletico, e ha quel fascino misterioso…cioè,
è anche per questo, inutile negarlo… C'è però qualcosa in più, come se ci fosse
un filo invisibile che mi legasse a lui…
Certo che la vita è proprio strana… o forse queste sensazioni le provano tutti
coloro che sono veramente innamorati… che lo sia anch'io?
Ora che credo di stare un po' meglio riuscirò finalmente a impegnarmi al massimo
per lo spettacolo… Lo devo fare per me, per Yumiko e anche per la signorina
Masuda… Ho ancora una settimana di tempo per prepararmi…mi allenerò ogni giorno
e dovrà essere tutto perfetto! Sono solo un po' preoccupata per la coreografia
che dovrò eseguire con la signorina Masuda e con Mikiko… Chissà se riuscirò
ad essere alla loro altezza…
Ora vado a dormire…sono molto stanca…purtroppo ultimamente ho passato troppe
notti in bianco…
* © Roxette