“Ti amo.”
Ricordi ancora quando me l’hai detto per la prima volta? Avevo le lacrime agli occhi e una voragine di emozioni dentro.
Me lo hai detto il giorno del mio diciottesimo compleanno.
Stavamo insieme da cinque mesi.
Avevamo litigato il giorno prima. Io ero sempre stata fin troppo gelosa, tanto da non riuscire a condividerti nemmeno con i tuoi amici.
Ti ricordi tutte le mie sfuriate? Tu, puntualmente, scoppiavi a ridere, mi baciavi la guancia e mi dicevi di stare tranquilla. Me lo sussurravi all’orecchio e a me venivano i brividi. E l’arrabbiatura mi passava in un secondo, e ti baciavo e finivamo sempre a fare l’amore, sul mio letto, sul tuo, sul divano.
Ricordi l’ultimo Natale al liceo? Il maglione nero che ti ho regalato lo adoravi.
Ogni tanto lo indossi ancora e a me viene da piangere quando te lo vedo addosso, ripensando a quanto tempo sia passato.
Io di amarti te l’ho detto poche volte, ma in fondo tu lo sai come sono io. Le emozioni me le tengo tutte dentro. Riesco a comunicare più attraverso lo sguardo che con le parole.
E tu me l’hai confessato: mi ami anche per questo. Me l’hai detto tante volte che non sono come le altre e io me ne sto convincendo. Ora ne sono consapevole. Io non sono come le altre ragazze: io sono più fortunata. Io ho te.
Mi ha detto tante di quelle volte che noi due insieme siamo più forti. Me l'hai sussurrata tante volte all'orecchio quella canzone che ha scritto Niall, Stronger with you. Me la cantavi ogni volta, stringendomi a te, dopo aver fatto l'amore.
E col tempo ho comincato a crederci anch'io, che oggi insieme a te mi sento di poter fare tutto.
Oggi insieme a te sono diventata più forte.
Di ferite ne avevo tante, troppe, quando ti ho conosciuto. Ma grazie a te quelle ferite col tempo sono diventate sempre più lievi.
Oggi ci sono solo le cicatrici.
E le conservo con cure, tutte queste cicatrici dentro di me, perchè so che se non ci fossi stato tu esse non sarebbero mai diventate tali.
Mi sono resa conto che non avrei potuto mai amare qualcuno come faccio con te, quando, quel pomeriggio di aprile, hai bussato alla mia porta.
Eri sorridente, più degli altri giorni.
Quel sorriso non lo dimenticherò mai.
“Perché sei così entusiasta, Lou?”
“Ho fatto un nuovo tatuaggio.” mi dicesti e nemmeno un attimo dopo ti scopristi il braccio.
Ti eri tatuato il mio nome sul polso.
Piansi quel pomeriggio. Ti abbracciai forte e continuai a piangere. Fu quella la prima volta in cui te lo dissi io per prima quel “Ti amo.”
Adesso sei qui accanto a me nel nostro letto, nell’appartamento che abbiamo comprato insieme e che condividiamo da un anno.
Le tue braccia mi avvolgono e ti sto stringendo una mano, così troppo grande in confronto alla mia.
Ti osservo e penso che più bella cosa di te non esista.
Non c’è cosa migliore di te in questo momento, di prima mattina, con i capelli arruffati, il tipico broncio che ti si forma sul viso quando dormi che a volte si trasforma in un mezzo sorriso, le tue braccia che mi stringono, le nostre gambe intrecciate.
Ed ora ti stai svegliando, lasci uno sbadiglio nell’aria, mi sorridi e mi baci nell’incavo del mio collo.
E io vorrei dirtelo adesso, “Ti amo Louis.”, ma come al solito non ce la faccio.
Ti guardo negli occhi e cerco di fartelo capire. Tu annuisci e mi baci la fronte.
E sento che non c’è niente di meglio.
Ti guardo negli occhi e vorrei dirti di amarmi per sempre.
Amami per sempre perché ho bisogno di te.
Semplicemente ho bisogno che tu ti prenda cura di me.
Semplicemente questo.
Semplicemente.

 
 
 

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazze.
So che in questo momento dovrei essere a scrivere il prossimo capitolo per Goosebumps e invece sono qui a parlare con voi di questa OS. Ma non preoccupatevi, il capitolo è a buon punto e conto di pubblicarlo prima di sabato.
Ma questa OS era nel mio PC da troppo tempo e se non l’avessi pubblicata avrei rischiato di esplodere.
Sono parole sentite quelle che ho usato. E questa è una storia che mi è passata per la mente un sabato pomeriggio di qualche mese fa. L’ho scritta in nemmeno dieci minuti ed adesso vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Adesso mi dileguo. Non dimenticatevi di continuare a seguire Goosebumps.
Vi amo.