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Autore: tanky    09/07/2014    4 recensioni
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Harry quasi balbettava dalle parole che si rendeva conto non riusciva più a contenere dentro di lui.
"Potter, ma che cazz stai dicendo?"
"Oh sta zitto Malfoy, stai zitto ed esci con me."
***
Una piccola storia piena di dolcezza.
L'amore fra Harry e Draco cresce e si rafforza.
Piccoli istanti, alcuni frammenti di vita quotidiana.
Ho voluto raccontare alcune tappe della loro vita insieme. Spero di riuscire a strapparvi un sorriso.
Ps. in realtà ho sbagliato a selezionare "contenuti forti" non c'è nessuna avvertimento particolare!
Genere: Fluff, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Precisazioni: la storia si discosta molto dagli avvenimenti del libro, Harry torna ad Hogwarts dopo aver salvato il mondo magico e nel suo settimo anno si avvicina a Draco. La storia non precisa gli avvenimenti accaduti nel sesto libro ecc... si concentra più sui sentimenti dei due personaggi.
 
 
Istanti di una vita insieme.
 
 
 
Hogwarts settimo anno.
 
La  vita di Draco era decisamente incasinata.
Dopo tanta esitazione, dopo l'insicurezza, dopo aver superato le battutine e i giochetti, l'astio e il rancore. Dopo aver accantonato l'invidia e aver superato le sfide, Harry e Draco piano, piano si erano avvicinati: c'era stata l'indifferenza, poi la sopportazione, il rispetto, i cenni del capo in segno di saluto, c'erano stati i sorrisi. Poi c'era stato: "forse Malfoy non è poi così tanto male" e c'era voluto tempo, tanto, tanto tempo, ma alla fine si era arrivato a qualcosa di simile a :"Quello sfregiato di Potter in fondo è uno a posto, è uno spaccone, insopportabile Grifondoro e prima o poi lo faccio cadere dalla scopa, ma diciamo che posso evitare di ucciderlo se mi rivolge la parola", ed era stata dura. Harry ci aveva dovuto lavorare, giorno e notte, sopportare la stizza e il silenzio di Draco, le smorfie e le incazzature. Rischiando, i primi periodi, di mandare tutto al diavolo, ma non si era arreso e ora era arrivato al traguardo.
Erano cresciuti insieme. Il loro rapporto si era costruito con fatica, facendo affidamento solo sulle loro spalle, sulla forza di essere abbastanza coraggiosi da abbattere l'orgoglio, insieme.
"Senti Draco, non c'è un modo indolore per dirlo" a Harry scappò un sorriso mentre ci pensava "non c'è un modo per evitare che quello che sto per dire ribalti completamente il mondo di entrambi... ma tu mi piaci, porca di una miseria mi piaci davvero" Il Grifondoro quasi non riusciva a contenere la gioia che scoppiò genuina in un sorriso aperto: aperto a qualsiasi cosa la vita avesse in riservo per lui.
Potter era il primo ad esserne stupito, a non capire la marea di sentimenti contrastanti e disordinati che facevano a cazzotti nel suo stomaco, forse era successo quando erano bambini, quando per attirare l'attenzione di chi ti piace inizi a prenderlo in giro con un pizzico di cattiveria, forse invece Harry  aveva imparato con calma ad amare Draco , col tempo, capendo i suoi silenzi e decifrando cosa si nasconde sotto la buccia delle sue sfuriate.
"Io...io davvero non lo so come sia potuto succedere, probabilmente quando siamo diventati amici il mio cuore si è affezionato a te più di quanto avrebbe dovuto..."Harry quasi balbettava dalle parole che si rendeva conto non riusciva più a contenere dentro di lui.
"Potter, ma che cazz stai dicendo?"
"Oh sta zitto Malfoy, stai zitto ed esci con me."
Harry era serio, guardava Draco dritto negli occhi nella maniera più intesa che poteva, nonostante quell'assurdo teatrino di prima dove aveva dato prova di inciampare nei sentimenti come un imbranato.
Stava cercando di rimediare << Santo cielo Harry, che ti prende? Hai salvato il mondo magico già una volta, hai tenuto a bada Malfoy per un anno e adesso fai il sentimentale? >> Pensò il moro cercando di riprendere il controllo di sé.
"Harry  davvero?"
"Si, non accetterò un no come risposta Draco."
Harry sorrise ancora.
Il Serpeverde era letteralmente sbalordito.
"Non ti è bastato che ti rovinassi la vita nell'ultimo anno Potter?"Dentro il suo cuore sperò con tutto se stesso che Harry lo contraddisse.
Draco amava quando il moro lo smentiva e lo faceva sempre: ribaltava le carte. Lo sorprendeva in un modo che col tempo aveva fatto sciogliere il suo cuore fino a concedergli un piccolo spazio.
Trascorsero pochi secondi che a Harry sembrarono un'eternità passata a guardare la faccia incredula del suo compagno che gli era di fronte. Prese coraggio e si avvicino a Draco, in quel corridoio deserto del settimo piano, lo spinse con delicatezza contro il muro e fece aderire la parete alla schiena di Malfoy, gli cinse la vita e si accostò a lui  tanto da sentire il suo respiro soffiargli sul mento.
Era arrivato il momento, Harry lo riconobbe con urgenza e con facilità, come mai gli era capitato prima: poteva sentire, sotto la camicia, la pelle di Draco in prossimità della sua.
"No, non mi è bastato e probabilmente non mi farò bastare più niente con te, di te."
Fece combaciare le loro labbra, e sentiva che i loro corpi non stavano mentendo.
C'era tutto quello che gli era mancato ed era come tornare a casa.
A Harry girava la testa, la sensazione di essere improvvisamente invincibile lo invase, strinse Draco più forte e approfondì il bacio.
Malfoy non si ritrasse, sentiva il cuore del Grifondoro battere più forte contro il suo petto e per qualche strana ragione questo pensiero lo fece intenerire, quasi sorrise sulle labbra di Harry e si sentiva un bambino ma in qualche modo la sua stretta  era così adulta che lo fece rabbrividire, sapeva di tante cose, tante cose lontane al cuore di Draco.
Attesero entrambi che il bacio morì da sé, nell'aria si sentiva il peso di qualche frase non detta e lasciata appesa a mezza voce.
Harry sorrise per primo: era sempre il primo a sorridere.
Draco teneva ancora gli occhi chiusi.
Quando Malfoy si sentì pronto si accostò all'orecchio del Grifondoro e sussurrò appena.
"Potter sei fregato, non ti libererai di me facilmente ora."
"è un si vero?"
"Si, è un si, uscirò con te."
Harry si allontanò da Draco leggermente, la distanza giusta per consentirgli di fare qualche movimento, estrasse la bacchetta e diede le spalle al biondo. Quando si voltò la sua espressione era divertita e furba e teneva qualcosa fra le mani,  dietro la schiena.
"Chiudi gli occhi."
"Harry non fare scherzi, eh"
"Dai Malfoy chiudi gli occhi, è da un anno che ti sto alle costole e non hai ancora imparato a fidarti di me?"Sorrise angelico.
"Certo che no, Sfregiato non so se ti rendi conto della situazione...mi hai appena baciato e conoscendoti, come minimo la tua prossima mossa sarà schiantarmi. Credo che il tuo sia stato solo un diversivo per distrarmi adesso che ci penso." Potter aveva il sopracciglio alzato e sorrideva divertito, passarono pochi secondi di silenzio e entrambi scoppiarono in una risata.
"Non ti sfugge niente." si avvicinò Harry e gli diede un lieve bacio a fior di labbra."Adesso però chiudi gli occhi e dammi le mani."
Draco obbedì. Quando riaprì gli occhi vide legato al suo polso un piccolo braccialetto che poteva stare ben nascosto sotto la manica della camicia, non dando nell'occhio : il cinturino era Rosso e Oro, come i colori della casa di Harry e il ciondolo era un piccolo Grifone.
<< Maledettamente da Harry, stupito, romantico, ingenuo Grifondoro >> pensò fra sé Draco, ma sentì dentro di lui un piccolissimo frammento del suo cuore, quasi impercettibile, sgretolarsi piano.
"Cosi mi terrai sempre con te fino al nostro appuntamento" dichiarò Harry.
Draco abbassò gli occhi e come troppo spesso accadeva con Potter, da un anno a quella parte, si concesse di abbassare le difese, ma solo con lui, solo per questa volta.
Potter gli aveva regalato un ciondolo che in qualche modo, per Harry, doveva rappresentare un piccolo pezzetto di sé. Draco non era il tipo da queste cose e davvero non le capiva, le trovava un po' stupide a dirla tutta, ma ora aveva un piccolo pezzetto di Harry attaccato al polso, fanculo al resto.
Le sue difese non funzionavano con il Prescelto, ogni tentativo di barricarsi dietro la sua finta indifferenza con Harry non andava.
"Grazie " e fu un secondo, quasi irrilevante ma a Draco tremò la voce.
"Adesso non metterti a piangere però Malfoy"lo canzonò Potter smorzando l'imbarazzo e lo abbracciò stretto.
Draco provò a divincolarsi senza successo. Ridevano, ridevano da matti.
"Sei proprio uno scemo! Forse, forse non mi sono sbagliato su di te in questi anni dove non ti rivolgevo la parola se non per insultarti."
"Draco adesso non fare il sentimentale perdendoti nei vecchi ricordi del nostro corteggiamento."
"Ripeto, sei proprio un cretino."
"Forse si, forse non ti sei mai sbagliato sul mio conto"
Risero ancora entrambi di gusto, finché Harry disse che si era fatto tardi e lasciò Draco da solo con i suoi pensieri, aveva capito che necessitava di un po' di tempo per digerire quello che era appena accaduto.
Prima di congedarsi però gli diede appuntamento tre sere dopo in quel corridoio.
E Draco sapeva che il tempo trascorso ad aspettare quel momento sarebbe stato infinito.
 
 
***
 
"Harry!" Draco chiamò il suo compagno dal divano del salotto dove si trovava. Stava leggendo un giornale.
Le luci della stanza erano soffuse, era sera e c'era solo una lampada accesa, appoggiata su un vecchio tavolino di fianco al divano.
Il salotto si presentava accogliente, di buon gusto anche se un po' disordinato, c'erano ancora parecchi scatoloni accatastati uno sopra l'altro: non avevano ancora finito di sistemare le loro cose nel nuovo appartamento.
Potter uscì dal bagno con ancora l'accappatoio e i capelli bagnati.
"Dimmi" andò a sedersi vicino al biondo e si mise comodo.
Baciò la testa di Draco che chiuse gli occhi per una frazione di secondo.
"Domani devo vedere Pansy e Blaise e tu dovresti fare lo stesso con Ron e Hermione, sai non manca molto..."
"Draco sono stanco, possiamo parlarne domani? Ora vorrei solo rimanere qui, leggere un libro con te accanto e non dovermi preoccupare neanche di mettermi le mutande."
Draco sorrise ma fece finta di non averlo sentito, in effetti se fosse stato un altro momento non si sarebbe fatto ripetere due volte l'allusione di Harry, ma questo argomento era decisamente importante.
"Mi ha scritto la Granger, era appunto curiosa di sapere qualcosa di più sui preparativi."
Potter sbuffò.
"Allora domani le comunicherò che una mattina, quando mi sarò svegliato di buon umore, ho intenzione di rapirti, cucirti la bocca, legarti, (poi approfitterò per qualche ora di quella piacevole situazione) ti porterò lontano, magari su una spiaggia babbana, di quelle che si vede l'inizio del mare ma non la fine, una volta lì manderò un Gufo a lei e a Ron, scriveremo anche a Pansy e Blaise di raggiungerci immediatamente e ti sposerò lì, in meno di una giornata, facciamo circa quattro ore se contiamo anche quello che ti farò di prima mattina e..."
Draco alzò gli occhi al cielo e gli sfuggì un sorriso."Sempre così romantico eh Potter?"
"Non è forse questo che ti ha convinto a sposarmi?"
"No, probabilmente una botta in testa mi ha convinto ad accettare."
"Adesso chi è che fa il romantico?" disse Harry ridendo e chiuse la bocca di Draco con un bacio.
"Poi, se vogliamo essere sinceri ce lo siamo chiesti insieme. Insomma, mi hai anticipato solo di qualche ora, Blaise può confermarti che avevo intenzione di darti l'anello due sere dopo, il giorno dell'anniversario del nostro primo appuntamento: al ristorante. Ma tu da inguaribile romantico quale sei, non hai saputo aspettare e me lo hai dato proprio su questo divano mentre mangiavamo la pizza guardando la tv. Cosa dici a tua discolpa?"
"La cosa più divertente in tutta questa storia è che quando hai dovuto dirlo a Narcissa (che già era un'impresa dirglielo di per sé,  figuriamoci raccontarle il modo disdicevole in cui è accaduto) ammetti che hai cambiato completamente il racconto inserendo un paio di colombe e una proposta molto virile da vero Malfoy, non è così?" Chiese Harry che quasi piangeva dal ridere.
"Ridi, ridi Potter, che se non mi ricordo male la signora Weasley quando l'ha saputo voleva quasi che mi rifacessi la proposta davanti a lei, per poter fare da regista della scena"
Harry riprese fiato, mentre il sorriso sul suo volto si spegneva si fece serio.
"Non sono mai stato così felice Draco, davvero. Con nessuno in tutta la mia vita."
"Non è che tu abbia avuto una vita così allegra."Lo prese in giro Draco.
Harry sorrise a sua volta ma abbassò lo sguardo suoi cuscini del divano. Malfoy capì che era serio per davvero e che stavolta avrebbe dovuto mettere da parte il sarcasmo, anche se Harry non glielo diceva capiva quando si rabbuiava su un pensiero, anche solo per poco. Aveva imparato a conoscerlo.
Draco prese la mano del suo compagno nella sua, lui decisamente non era un tipo da gesti eclatanti: quelli di solito spettavano a Harry ma il momento richiedeva un'eccezione e Draco nell'intimità della loro nuova casa poteva mettere a tacere il suo dannato orgoglio.
"Hei, guardami..."
Harry tirò su lo sguardo e trovo gli occhi di Draco che lo incatenarono.
"Ti amo Harry"
Potter gli si avvicinò, mise la sua fronte contro la fronte del compagno e chiuse gli occhi poi iniziò a baciarlo piano: sulla guancia, sul mento, baciò il suo zigomo, gli baciò la palpebra, le ciglia, lo baciò sul naso e sulle labbra, uno, due, tre, dieci, cento, mille volte.
 
***
 
"Allora ci siamo Amico" Ron diede una pacca sulla spalla ad Harry che ricambiò con un sorriso ed un cenno del capo. Ron c'era sempre stato ed era bello, davvero bello. Nonostante fosse stata dura in questi anni far combaciare tutti i pezzi della sua vita: far accettare a Ron e Hermione la presenza di Draco come suo compagno, fare capire alla famiglia Weasley che stava facendo sul serio, nessun scherzo e poi era stata dura dirlo a Ginny, spiegarglielo guardandola negli occhi. E ora, era davvero bello averlo lì al suo fianco, proprio in questo giorno, come se dovesse andare così fin dall'inizio. Questo voleva dire camminare insieme, intraprendere un viaggio.
"Ron Dobbiamo sbrigarci, Pansy e Blaise sono già pronti nelle loro postazioni..."
Hermione entrò e si fermò all'improvviso, bloccata, fu colpita da un brivido dritto al cuore e si portò una mano sulle labbra.
Sorrideva a Harry e aveva gli occhi lucidi.
"Oggi ti sposi, ti sposi davvero."
Si lanciarono uno sguardo intenso che durò per alcuni secondi: la sua migliore amica lo capiva sul serio, fra di loro nient'altro importava.
"Lo amo davvero Herm, è quello giusto." Hermione corse incontro a Harry e gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo stretto.
"Ora andiamo, altrimenti Draco ti farà il terzo grado. Non puoi farlo aspettare, sopratutto sull'altare."
"Credimi Ron sarebbe capace di tirarmi dietro tutte le tazze della credenza una volta a casa, è davvero l'ultima cosa che voglio. Mai fare aspettare un Malfoy".
 
***
 
Draco era decisamente nervoso. Stava aspettando di entrare nella sala elegante dove fra pochi minuti si sarebbe sposato. Camminava avanti e indietro lungo la piccola stanzetta dove si era intrufolato per darsi una sistemata. Indossava uno smoking bianco e argento. Un dettaglio di colore sotto la manica della sua giacca attirò la sua attenzione: niente poteva essere fuori posto quel giorno. Subito dopo si ricordò, il braccialetto che Harry gli aveva regalato circa sei anni prima, in quel corridoio a Hogwarts, era sul suo polso. Tutto si fece un po' più semplice, respirò a fondo e si diresse a lunghi passi dove il suo futuro marito lo stava aspettando.
Quando aprì la porta incrociò subito gli occhi di Harry e capì: fu come vedere il sole per la prima volta
 
 
Fine
 
 
 
Note dell'autrice: Ciao a tutti :) Metto le mani avanti e mi scuso come sempre per eventuali errori che mi sono sfuggiti nella correzione. Per prima cosa volevo rassicurarvi, non temete, sto scrivendo il terzo capitolo di "I see fire" e molto presto lo pubblicherò... (grazie per chi segue la storia, la commenta o la mette nei preferiti, sono davvero lusingata) Nel frattempo però è uscita questa piccola storiella, nata dal fatto che oltre le difficoltà, l'odio e il non conoscersi nella mia mente il rapporto fra Draco e Harry si evolve e ( da inguaribile romantica quale sono) nasconde anche questo aspetto dolce e sincero.
 (forse ci ho messo qualche dose di miele di troppo ma spero vi piaccia)
Il loro amore cresce e si rafforza.
Mi sono resa conto di aver messo meno in evidenza i sentimenti di Draco e la confusione interiore che sicuramente ha, in tutto questo: fare i conti con i propri sentimenti e quelli di Harry ecc...Mi rendo conto che Draco è un personaggio più complesso rispetto alle parti di lui che sono emerse qui, ma quello che mi interessava esprimere in questa breve storia era la dolcezza.   Sto cercando invece di approfondire (e devo dire che è una bella faticaccia ma è questo che rende il personaggio di Draco assolutamente strabiliante) il suo carattere e le sue emozioni nell'altra mia storia a capitoli :"I see Fire" se avete voglia dateci un'occhiata ;) Stranamente invece con Harry mi viene più facile, sarà che dal mio punto di vista è così spontaneo che è disarmante in tutto quello che fa <3
Commentate e ditemi cosa ne pensate :D un abbraccio!
 
   
 
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