{Mini}

Non doveva finire così, non era questa la fine giusta per la vacanza perfetta che avevano aspettato per mesi.
Il Marocco era stato pieno di sorprese, partendo dall'erba che avevano trovato nella villa di Rider, per arrivare ai rapporti sessuali con il contadinello.
Poi, però, c'era stata la festa. Mini era sveglia, nonostante si sarebbe scopata volentieri quel biondino, sapeva bene che razza di persona era Luke. Lo aveva classificato come un coglione, fin da subito, e non si era sbagliata. Lei non si sbagliava mai.
Non era presente nel momento in cui un incidente le portava via la sua migliore amica, Grace. Era stato straziante tornare alla "base", dopo la festa, insieme ad Alo, per poi trovare Rich davanti alla porta, ancora in attesa della sua ragazza, nonostante Liv gli stesse raccontando l'accaduto.

"Abbiamo chiamato un'ambulanza Rich, l'hanno portata in un fottutissimo ospedale, ma David Blood la sta già venendo a prendere!"

Rich non voleva crederci, nessuno voleva crederci. Mini, nel momento esatto in cui era tornata, aveva assistito al dialogo dei due ed era rimasta pietrificata. A passo veloce, senza guardare in faccia nessuno, si era spostata in camera sua e lì, dopo aver chiuso a chiave la porta, aveva iniziato a piangere. Sì, la McGuinness aveva pianto.

Ora si trovava nell'atrio della Roundview, seduta su un divanetto. Davanti a lei, Alo.
Mentre Doug innalzava un "Oggy oggy" per Grace, i due si scambiavano sguardi, quasi colpevoli. Impossibile non pensare a cosa girasse nella loro mente: Il ricordo di ciò che accadeva tra loro due, mentre la loro amica si imbatteva in un faccia a faccia con la morte.
Il primo ad alzarsi fu Alo, Mini rimase lì, buttò la testa indietro e si passò una mano sul viso, come a voler cancellare quel pensiero.
Una cosa che, però, non poteva cancellare, era l'evidente spaccatura che si era creata nel loro gruppo.
Ognuno era preso da qualche strano problema.
Nick era alla ricerca di qualche contatto con quel fuggitivo di suo fratello Matty; Franky era troppo presa dalla scomparsa di Matty, mentre continuava a pensare, come tutti, al coma di Grace; Liv era diventata, improvvisamente, legatissima a Grace, più di quanto non fosse mai stata, e per lei nessuno era più abbastanza importante da contrastare l'assenza della loro amica; Rich si era isolato dal giorno dell'incidente; Alo era rimasto senza un'amica e senza il suo migliore amico e Mini si trovava in quel gran trambusto mentre piangeva dentro.

Nel pomeriggio, si erano ritrovati tutti al pub. Lì avevano unito un paio di tavolini in modo da poter stare tutti vicini e, su questi, erano state disposte cinque pinte di birra, una ciascuno.
Il silenzio regnava, la tensione era tanta e l'atmosfera era così densa e pesante che si poteva fare a pezzi con una lama.
La Queen Bee era stanca di stare lì. Se doveva stare in un'atmosfera del genere, tanto valeva rimanere a casa con Eric e sua madre che scopavano nella camera di quest'ultima.
Si alzò dal posto, stanca di tutto. Stanca del silenzio, degli sguardi di Alo che, se solo fossero stati notati, avrebbero lasciato trasparire tutto quello che era successo, stanca della rabbia negli occhi di Liv, dell'ansia in quelli di Nick e del broncio di Franky.
Intendiamoci, Mini anche soffriva, ma sapeva che, se Grace fosse stata lì, con loro, non avrebbe di certo voluto vederli tristi e separati tra loro.

Quando tornò a casa, erano già le otto di sera. Senza salutare nessuno, si era rifugiata in camera sua, aveva tirato fuori un album di foto con Liv e Grace e l'aveva sfogliato, guardando i dettagli di ognuna di esse. Lo stomaco si stringeva sempre più, ma lei sorrideva, piena di speranze. Grace non era morta e poteva ancora riprendersi, bastava aspettare.

Giunta, quindi, la notte, si era infilata sotto le coperte, abbracciata dal piumone bianco con disegni rosa e viola e, in poco tempo, si era addormentata, pronta per un'altra giornata di silenzi.