Lies
«Bugiardo!» urlai entrando in palestra. Non
potevo davvero credere che lo stresso ragazzo che fino a poco fa avevo
trovato
tanto affascinate si fosse rivelato tanto stronzo.
Ma
Zach si limitò a interrompere per un secondo
l’allenamento con il sacco e a dire:
«Spia», come se quello sistemasse tutto.
Ma io non avevo violato la sicurezza, non avevo provocato il Codice
Nero,
quindi non mi piaceva essere trattata come se lo avessi fatto.
E
poi le sue parole: «Vuoi davvero che tutti
sappiano che eravamo insieme? Pensi forse che quello che è
successo ieri sera siano
in qualche modo affari di Tina Walters?»
No,
non lo erano. E non avrei voluto mai che
altre persone scoprissero che noi eravamo insieme…
Perché
il nostro non era un rendez-vous
(come lo aveva tanto
eloquentemente definito), perché lui non era il mio ragazzo
(come ci tenni a
precisare), eppure, quando mi rispose con quel:
«Già, me ne sono accorto.»
colpendo il sacco più forte, in qualche modo avrei voluto
replicare. Perché,
nonostante non approvassi il suo comportamento, sapevo che lui aveva
agito per
il meglio. Sapevo che avrei dovuto dirgli qualcosa che non fossero
critiche,
magari riguardo anche il ballo che avevamo interrotto, o il modo in cui
lui
conosceva quella parte di me che Josh non avrebbe mai visto, ma non
feci
nessuna di queste cose.
Vidi
la sua faccia delusa, perché probabilmente
si aspettava decisamente altro da me, eppure in quel momento non
riuscii a
pensare a nient’altro che alla mia rabbia per essere stata
trattata come una
bugiarda e ridicolizzata davanti a tutta la scuola.
Me
ne andai da quella palestra delusa,
arrabbiata, pronta a sfogare tutto quello che avevo nella testa con le
mie
migliori amiche. Ma se mi fossi voltata un attimo, forse avrei cambiato
idea. Perché,
anche se non lo vedevo, riuscivo a sentirlo
lo sguardo frustrato di Zach Goode. Sapevo quando mi
guardava, perché me lo
sentivo nella pelle. Sapevo quando era annoiato, perché
assumeva la sua tipica
espressione strafottente. Capivo quando era irritato, perché
mi chiamava “Gallagher
Girl”, così come quando era di buon umore, anche
solo per infastidirmi.
Eppure
mi resi conto allo stesso tempo di non
sapere assolutamente niente di lui, a differenza sua, che sapeva quasi
tutto di
me. Era una cosa assolutamente nuova per Cammie
“Camaleonte” Morgan.
E
la cosa non mi piaceva affatto.