Fanfic su attori > Alan Rickman
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Autore: Elisa_Pintusiana_Snape    09/07/2014    1 recensioni
Alan invita la collega Emma Watson a passare del tempo con lui nella sua casa a Londra. Emma troverà qualcosa che la riporterà alla vita di Alan.
Dal testo:
Con quale permesso e con quale faccia tosta sto mettendo naso nella vita di una persona la quale non mi ha autorizzato?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si alzarono e si diressero alla macchina. Una volta arrivati a casa Alan andò a stendersi sul divano e accese la tv, mentre Emma si barricò in camera e decise di chiamare i suoi genitori e i suoi amici. Cercò sua madre in rubrica e pigiò il tasto verde della chiamata. “Emma! Ciao tesoro.. Come stai?!” “Bene bene grazie.” “Mi hai detto che andavi da un tuo amico del cast invece di tornare a casa, ma non ricordo chi.. E’ per caso Daniel?” “No, no.. E’ Alan” “Ah sì! Alan Rickman!” “Già.. Tutto a posto da te?” “Sì, qui tutto ok, ieri ho avuto un po’ di febbre, ma ora sto bene” “Oddio mi spiace mamma” “Tranquilla io sto bene” “Meno male” “Lo sai che sono una roccia” “Sì, lo so” “Ora vado tesoro. Ci sentiamo.. Quando vuoi tu” “Ciao mami” Chiamò Daniel “Ehi Emma!” “Ciao Dan” “Come butta lì da Alan?” “Tutto ok. Ha una gran bella casa” “Già lo so” “Che fai?” “Mi annoio” “Ti manca il cast eh?” “Da impazzire” “Tra pochi giorni ci rivediamo” “Vero” Continuò a parlare un po’ con tutti. Chiamò Bonnie, Ruper e una sua sorella e si accorse che era venuta l’ ora di cena. Scese al piano di sotto e trovò la cucina deserta così andò in salotto e trovò Alan steso sul divano addormentato. Emma si sedette a terra per ammirarlo meglio: era un bel’ uomo, i lineamenti decisi e aveva anche un buon profumo. Emma sorrise e poi si diresse in cucina “Per una volta” pensò Emma “Se cucino io potrebbe anche fargli piacere”. Aprì il frigo senza sapere nemmeno lei cosa cucinare e non era nemmeno una grande cuoca, ma dato che lei in determinazione non era certo seconda al suo personaggio, Hermione, decise di mettersi al lavoro. Con le uova fece due frittate che non vennero male, nel frattempo aveva messo a bollire l’ acqua per gli spaghetti. “Frittata e spaghetti?” disse fra sé e sé… “Mà.. in fondo sono alcune delle poche cose che non mi vengono male” Alan nel frattempo entrò in cucina “Ciao Emma” disse stiracchiandosi ed Emma non poté fare a meno di notare la camicia semi slacciata, particolare che prima in salotto non aveva notato. “Che cucini?” chiese lui “Frittata e spaghetti.Sei rimasto addormentato e così ho pensato di cucinare io” Si avvicinò con il naso alla frittata “Se l’ odore è come il sapore penso che tu sia una chef” “No, non direi.. Anzi..” Mentre mangiavano gli spaghetti Alan sorrise beffardo “Non ti piacciono?” chiese Emma “No è che c’ erano delle pizze surgelate in feezer” Emma si sentì un po’ scema, ma l’ attimo di smarrimento finì quando Alan assaggiando i suoi spaghetti si complimentò “Non so dei tuoi precedenti esperimenti culinari, ma questi spaghetti sono ottimi” “Meno male.. Mia mamma mi evita categoricamente di avvicinarmi alla cucina quando c’è un pranzo importante” Scoppiarono a ridere mentre continuavano a gustarsi i piatti preparati da Emma. Dopo cena si stesero sul divano, si guardarono un attimo e come se si fossero letti nel pensiero Emma accese la tv “Tu prepara i pop corn” disse lei “E tu cerca un film” continuò lui sorridendo. Poco dopo si erano ritrovati a guardare un film horror “Alan possiamo cambiare?” Lui sorrise “No dai..” “Ho paura!” disse Emma accucciandosi e poggiando la testa sul petto di Alan. Lui la guardò nonostante l’ unica fonte di luce fosse la tv e la trovava bellissima. Lei rimase accucciata per buona parte del film come un cucciolo che cerca protezione e quando arrivò la pubblicità si alzò dal petto di Alan e accese la luce “Ho bisogno di bere qualcosa” disse dirigendosi in cucina. Alan di soppiatto la raggiunse mentre lei era intenta a versarsi dell’ acqua nel bicchiere e la spaventò “Oddio Alan ma sei impazzito?!” gridò Emma girandosi improvvisamente “Ahahah che faccia che hai fatto! Dovevi vederti” Lei sorrise beffarda e gli tirò un piccolo pugno sugli addominali “Sei un idiota” gli sussurrò all’ orecchio tornando in salotto. “Sei suggestionata dal film” “Sai che ho paura” disse lei accucciandosi sul petto di Alan che prese ad accarezzarle i capelli castani facendoli passare tra le sue dita delicatamente “Tra poco la pubblicità finisce.. Che vuoi fare?” “Cambiamo canale” Alan afferrò il telecomando, ma non trovò nulla così spense. “Vorrà dire” disse Emma “che resteremo qui a parlare” “A me sta bene” disse lui continuando a giocherellare con i capelli della ragazza “Cos’ hanno i miei capelli di affascinante?” chiese ridendo “Non saprei..” continuò lui “Sono morbidi” Sorrisero. “Alan..” “Dimmi” “Dopo che Rima se n’è andata hai mai pensato di…” “Di riprovarci con un’ altra?” “Già” Alan scese ad accarezzare le guance di quella ragazza che se ne stava dolcemente accucciata sul suo petto “Vedi Emma.. Ho preferito pensare alla carriera” “Sai.. Tu sei molto più simile a Piton di quanto credi” Alan a quelle parole sorrise divertito “Addirittura?!” “Sì” disse Emma “Un amore non te lo scordi più se è stato veramente forte” Alan smise di sorridere e si fece serio “In realtà… Hai ragione, non ci avevo mai pensato” “Noi attori mettiamo nei nostri personaggi una parte di noi e questi finiscono in qualche modo per assomigliarci e noi assomigliamo a loro” “Wow! Non ci avevo mai pensato Emma” Sorrisero di nuovo. “Credo dovresti buttarti di nuovo” continuò la ragazza guardando Alan fisso negli occhi “Una volta ho sentito una frase rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire” “Non è che ho paura…” Emma prese il viso dell’ uomo “Non sai quante donne ti amano, quante potrebbero amarti se tu ti facessi conoscere” Lui le prese le mani che stavano sfiorando le sua guance “Sei una ragazza dolce” “E tu un idiota se credi che stando qui risolverai qualcosa” rispose Emma ridendo “E chi ti ha detto che io non abbia già risolto i miei problemi di cuore?!” chiese ammiccando Alan “Chi è?!” chiese Emma invasa dalla gelosia “Ha i capelli castani, morbidi…” Emma cominciò a capire.. “Due occhi color nocciola nei quali riesci a perderti..” “Ah sì?” chiese Emma mentre si avvicinavano l’ uno all’ altra “Sì.. E sai come si chiama?” “..No..” “Emma” Sorrisero entrambi e poi si scambiarono un bacio, un lungo bacio. Pensarono a quale fosse la cosa giusta. Pensarono se staccarsi o meno, ma quel contatto li teneva imprigionati come una sorta di magia. Dopo essersi baciati si guardarono negli occhi “Alan.. Io so che ami ancora Rima” “Non posso negarlo” “Ma credo che dovresti darmi, anzi darci una possibilità” “Lo sto facendo” disse lui sorridendo e stampando di nuovo un bacio sulle labbra di Emma.
  
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