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Autore: MIPA_    09/07/2014    1 recensioni
Un solo oggetto. Un oggetto molto importante. Un oggetto leggendario. Un oggetto che vogliono tutti, Black compreso.
Black. Lui. Il suo rivale per eccellenza. Lui, il capo di quella banda bassotti che non vale niente. Lui.
Una sola cosa e una sola persona dividono i nostri due protagonisti, IL leggendario oggetto e Danger.
Danger? L'uomo più temuto da tutti, eccetto dai due protagonisti.
L'avventura e il pericolo alloggia nelle loro vene, nel loro sangue.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  1. Alliance.

 

“Luke! Che ci fai qui?”
“Marti?! Ma che.. quella domanda te la faccio io! Devi andartene da qui, non puoi. Non ora, sei ancora in piena fase di vita. Il tuo sorriso dov'è?”
“E' già sparito da un bel pezzo. Luke mi manchi. Che devo fare? Dove mi trovo? Perchè non mi sveglio? Non ci riesco..”
“sorellina, tu ce la puoi fare benissimo, come hai sempre fatto. Apri gli occhi, questo non è il tuo posto ora. Coraggio, so che ce la puoi fare.”
“No Luke, io non ce la faccio, è troppo per me.”
“Ehi, guardami – mi mise due dita sotto al mento per potermi vedere negli occhi – guarda tu stessa, guarda chi c'è li con te, guarda chi ti sta aspettando, non puoi mollare tutto adesso.”

Io guardai giù e vidi le mie due migliori amiche e i miei più acerrimi nemici/amici accanto a me. Li vidi li, ad aspettare il mio risveglio. Accanto a me.

“Visto? Non ti abbandonano loro, non ce la fanno senza di te, svegliati sorellina, e sfoggia quel coraggio che ancora non hai fatto vedere a nessuno.”
“Luke.. ti prego non andartene ho bisogno di te”
“Devo andare, tu torna indietro, vedrai che troverai qualcosa che ti ricorderà me. Ti voglio bene sorellina. E salutami tu sai chi. Deve sapere tutto lui.”
“Luke..”

Se ne andò. Quel dolce sorriso che mi tranquillizzava sempre. Quei bellissimi capelli morbidi che a me piaceva molto scompigliare. Quella figura molto importante per me. Ora scomparsa del tutto. 

 

POV. MARTI.

 

Mi manca. Il mio fratellone mi manca, ma ha ragione, devo provare di nuovo a svegliarmi, io lotto ma sembra tutto inutile. Cercai di aprire gli occhi, ma fu tutto vano. Non ci riuscii.

“Dottore, che dobbiamo fare?” chiese Allison.
“Bhè, ragazzi, le cose non migliorano per niente. Oggi stesso i fili spariranno dal suo corpo e vedremo per quanto ancora riesce a resistere” disse il dottore.

Che cosa? No, non può essere, devo svegliarmi o qui non ne uscirò viva. E ora? Come faccio? Ho bisogno di lui. Ho bisogno di Luke. Ora.

 

POV. MICKY.

 

“Dottore, non può fare una cosa del genere, il suo lavoro è salvare la vita alle persone malate, non distruggerla” disse in preda al panico la mia amica.

Io stetti in silenzio, seduta su quello sgabello accanto al corpo inerme della mia piccola e indifesa migliore amica. E ora? Il trio non sarà più lo stesso, diventerà un duo. Come faremo senza di lei? Ma questa storia mi puzza. Devo pensare.

“Micky di qualcosa per la miseria!” Allison aveva ragione. Dovevo fare qualcosa.
“Dottore una sola cosa. - lui si voltò verso di me mentre io guardavo ancora il volto di Marti, ma poi mi alzai e mi voltai verso di lui per guardarlo negli occhi – per quale motivo deve togliere la vita ad una ragazza di soli 19 anni. Insomma non ne ha motivo, non da segni di incertezza quindi non ha senso. O sputa il rospo e si smaschera da solo oppure ci penso io.”

Lui mi guardò con gli occhi spalancati, e anche i miei amici non erano da meno. Non capivano niente di quello che avevo detto, ma credo che questo è uno di quei ragazzi che erano sulle scale a parlare di noi. Questo vuol dire che Melissa e l'altro scagnozzo era qui nei paraggi. Di nuovo.

“Allora?” stavo perdendo la pazienza.
“Come fai a saperlo? Da cosa lo hai capito novellina?” finite le domande iniziò a guardarmi male, in modo.. assassino diciamo.
“Semplice, il dottore che la curava era diverso, non era così giovane e poi.. non voleva nemmeno la sua morte, anzi, la voleva tenere attaccata ai fili finchè lei non si sarebbe svegliata, si perchè lui aveva fiducia nelle sue capacità. Quindi dicci subito chi sei.” stavo trattenendo la rabbia che avevo dentro, ma se non avrebbe parlato subito, giuro che gli avrei fatto male seriamente.
“Accidenti. Clay è saltato tutto, almeno voi due andatevene, siamo in minoranza.” disse ad un microfono che aveva attaccato al camice bianco.

Cercò di scappare ma Zayn bloccò subito la strada.

“Dove credi di andare eh? Da qua non si esce.” esordì Zayn.
“Che volete da me? Io non ho niente, il piano non era mio.” disse Mister X.
“Senti un po' ragazzo, ho perso la pazienza. Dicci almeno come ti chiami.” dissi io iniziando ad alterarmi.

“Non dirmi che non ti ricordi più di me dolcezza ahahahah sono io, il tuo amore perduto, sono James Cole Arthur.” disse con un sorriso beffardo sul viso. Piano piano si avvicinò a me e mi accarezzò dolcemente la guancia.

on ci posso credere. Era lui. Il ragazzo che prima era tutto per me, ora mi voleva tra le sue mani, quelle mani che prima stringevo alle mie. Quelle luride mani ora cercavano me. Di nuovo.

Rimasi pietrificata al pronunciare quel nome. Ero come una lastra di ghiaccio, non riuscivo a dire nulla, non muovevo nemmeno un muscolo, riuscivo solo a guardare quegli occhi che non avevo riconosciuto. Quegli occhi che mi avevano ingannata sin dall'inizio.

Aveva addosso un camice bianco da dottore, non potevo ricordarmi di lui, non lo avevo mai visto così.

Tutti si erano girati verso di me. Si proprio tutti, Niall per primo. Riuscii a voltarmi verso di lui, come per chiedere aiuto, ero una pietra e non sapevo cosa fare. Niall lo fissava in modo cruciale, come se gli volesse fare del male, come se.. lo volesse morto.

“Ahahahahah, che c'è? Ora non riesci a dire niente eh piccola?! Sei sempre più bella, ma talmente stupida da farti sfuggire ogni dettaglio. In fatto di estetica sei davvero un bel bocconcino, ma di cervello.. sei peggiorata!” disse cominciando a ridere in modo 'malefico'. Li non resistetti più, gli girai la faccia con uno schiaffo che credo se lo ricorderà per tutta la sua misera vita.

“Chiamami piccola, e quei gioiellini che per anni ho sfamato per disperazione, non li troverai più nello stesso posto.” lo guardai con uno sguardo glaciale, non si doveva nemmeno permettere di dire quella parola, no lui non poteva.
“Ahahahahahahah, ti ricordi delle ragazze con cui ti feci le corna? Ebbene si, una di quelle era la tua dolce amichetta stesa su quel lettino adorato, che tra poco andrà nel mondo dei sogni. Martina era la mia piccola e dolce ragazzina.” disse sempre con quel sorriso e tenendo la mano sulla guancia destra.

Non ci posso credere, Marti era.. no non era lei, me lo avrebbe detto.
A quelle parole non seppi crederci, era talmente una cavolata che davvero io non volevo crederci. Mi voltai verso Niall che, anche lui, non riusciva a crederci.


“No.. non.. crederci Micky. Io.. io non so chi sia. Te lo giuro” disse una vocina fragile fragile.

Io spalancai gli occhi. Non poteva essere, era un sogno. Si lo era. Per esserne sicura mi girai piano piano verso la figura della mia amica, che piano piano stava cercando di aprire gli occhi, e finalmente ci riuscì. Lei è viva, è sveglia. Lei è tornata con noi.
Io mi avvicinai piano piano a lei, e come risposta ebbi un sorriso. Uno di quelli sinceri. Si, ora ne ero sicura. Lei è tra noi.

 

“Micky, ti prego ascoltami. Io non so chi sia lui, è la prima volta che lo vedo, non ho mai avuto rapporti con lui, sai benissimo con chi li ho avuti e sai benissimo chi era stato il mio ex ragazzo, non ti nasconderei mai nulla.” disse con una voce debole.
“Marti tranquilla, non ci avrei creduto, me lo avresti detto, un segreto del genere so benissimo che non saresti stata capace di tenermelo nascosto. Ora non parlare, tranquilla” dissi sorridendole con le lacrime agli occhi.

“Lurido schifoso che non sei altro..” non la feci nemmeno finire che lo presi per il collo e lo buttai di peso contro la parete bianca dell'ospedale.
“Ora tu, essere maledetto, mi dici perchè hai osato mettere in mezzo lei e perchè tu e il tuo maledettissimo amico Clay la volevate morta. MUOVITI.” urlai alla fine, sembrava preso dal panico.
“Senti dolcezza non siamo noi a volerla morta ok? Ma la bellissima Melissa. Quindi chiedilo direttamente a lei e non a me.” disse con tono di sfida.

“Fermo. Fermo. Fermo. Che centra Melissa adesso.” intervenne Niall.
“E' lei che dettava gli ordini alla battaglia fatta fuori dalla vostra base idiota”
“Ok chiamami idiota ancora e ti faccio diventare con i capelli neri, e non sarà tinta.” gli disse in tono di sfida.
“Ok ora basta fare cane e gatto voi due. Dov'è ora quella cosa chiamata Melissa?” dissi io continuando a guardarlo.

 

Lo stavo disprezzando ancora di più. Non lo sopportavo, e il modo in cui diceva il nome 'dolcezza' non mi piaceva affatto, se c'era una cosa che non faceva era prendere ordini dalla gente, ma ora perchè lo sta facendo con lei. Perchè se la sono presa così tanto con Martina. È sempre un mistero capire cosa vogliono fare gli scagnozzi di Danger ma prima o poi lo scopriremo, e io so come fare.

 

“Ragazzi voi andate nella stanza n°232, li abbiamo trovato sia Marti che Zayn quando sono stati rapiti. Correte o il complice scapperà.” dissi io continuando a guardare negli occhi il verme.
“Come fai a sapere che si trova li il mio amico?” disse serio e preoccupato.
“Meglio che non te lo dica perchè se sono stupida io tu sei un pesce lesso che lascia in giro troppe tracce” dissi io iniziando a ridere e lasciandolo andare.

 

Lui si massaggiò il collo e mi guardò in un modo che nemmeno so spiegare. Si, cercava di capire come facevo a sapere che il suo amico Clay era la.
Mentre io tornavo accanto al letto di Marti per parlare con lei, Niall si avvicinò a me e mi fece girare e cominciò a parlare sottovoce.

“Micky sta attenta, sai che è un osso duro, non abbassare la guardia come stai facendo ultimamente.” era così bassa la voce che a stento sentivo.
“Senti per chi mi hai presa? Non abbasso la guardia anche perchè lo conosco so come è fatto, ma l'unica cosa che non capisco è perchè lui prenda ordini da quella li, insomma lui non li ha mai presi, nemmeno dai suoi genitori, perchè dovrebbe farlo ora.” dissi io cominciando a tenere d'occhio James.

“Non lo so, ma il suo amico sai che non è la vero?”
“Si lo so, è già andato da Melissa a parlare dei dettagli, Ally mi ha capita, sa che non sono scema, sa che io sapevo del microfono sul camice del ragazzo, lui già è scappato, stanno setacciando l'ospedale ma non troveranno lui, ma ben si un foglietto con scritto ogni cosa che io voglio sapere” dissi sorridendo e andando dal viscido.

“Che cosa?” urlò Niall.
“E che ti urli scemo, statte zitto accidenti a te.” James Cole Arthur si alterò.
“Senti biondino statte zitto pure tu o darà fastidio anche la tua voce alla serpe” dissi io decisa a lui.

Lui mi guardò malissimo e mi sputò addosso, io li non ci vidi più, gli diedi un colpo secco al collo e svenne.

“Niall aiutami a metterlo sul letto, pesa questo coso.” dissi io prendendolo da un lato e lui da un altro.
“Mi spieghi una cosa?” disse serio lui mentre lo buttava sul letto.
“Certo cosa?” dissi io calma e sistemando le gambe sul letto.
“Che è successo veramente in passato? Non sto capendo niente. Dicevi che la vostra storia è durata 4 anni e che lo amavi con tutta te stessa e ora? Lo odi, ma non hai provato nessun sentimento appena lo hai visto?” disse con tutta la calma possibile.

Io mi fermai di colpo non appena sentii quelle domande.

“Praticamente vuoi sapere la mia vita passata con e senza di lui giusto?” chiesi io mentre legai piedi e mani del biondo.

Lui annuì soltanto con la testa. Non fece altro, e io sospirai. Dovevo torturarmi di nuovo. Guardai Marti per vedere come stava ma era già nel mondo dei sogni pure lei.

“E va bene, certo che però i ragazzi potevano entrare prima così mi salvavano eh, ho la sfiga attaccata alle chiappe cazzo! Vabbe. Allora, direi che trovarmelo davanti ora è stato uno shock, insomma una sorpresa, non me l'aspettavo. Erano anni che non lo vedevo e quindi avevo rimosso tutti i sentimenti di amore che provavo e non appena mi ha detto chi fosse mi sono sentita crescere una rabbia dentro che non immagini nemmeno, infatti quel sentimento che provavo molti anni fa è stato sepolto per sempre per fortuna. È stato idiota a farmi le corna, ma a quel tempo nemmeno mi rendevo conto di quello che mi succedeva intorno. Tutti quei 'ti amo' finti - scossi la testa e risi amaramente - da quel momento che ho saputo dei tradimenti mi sono sentita male, nemmeno mi fidavo della gente che mi diceva 'ti amo' o 'ti voglio bene'. Non sopportavo nessuno, nemmeno me stessa. Me la prendevo con tutti, persino con le mie migliori amiche ma loro non mi hanno mai abbandonata perchè mi hanno capita, diciamo che anche loro ci sono passate. Ero acida con tutti, ero fredda, è per causa sua che ora sono così. Lui era la persona che amavo davvero perchè in quei 4 anni mi è stato molto vicino, soprattutto con la morte dei miei genitori. Li mi era davvero cascato il mondo addosso. Loro erano tutto per me, e dopo che se ne erano andati avevo fiducia solo in lui, in Marti ed Alli, in nessun altro. Ma da quando lui fece quello che ha fatto niente e nessuno mi fece cambiare idea su voi maschi.” dissi guardando fuori dalla finestra.

Niall mi sembrava molto attento alla storia appena raccontata, era tutto orecchi, ma negli occhi si vedeva che cominciava a disprezzare qualcosa, o meglio.. qualcuno, e credo proprio che quel qualcuno era James.

 

POV. NIALL.

 

Quel ragazzo aveva fatto il verme, prima tutto carino dicendole ti amo e dopo? La molla per delle galline. Ma non si rende conto della bellezza che ha Micky? Anche caratterialmente non è fredda come vuol far vedere, accidenti più la conosco e più penso che io lei l'ho già conosciuta da qualche parte, ma dove?!
 

“Senti Micky, è stato idiota, ma sai benissimo che non tutti sono così” dissi io guardandola.
“Si lo so, ma non riesco a fidarmi di nessuno Niall, è una cosa troppo rischiosa per me, non voglio altre cicatrici” disse voltandosi con gli occhi lucidi.

La sto per far piangere, devo farla esplodere così potrò scoprire altro, so che non è tutto ma deve parlare o qua non la sbloccherà nessun altro. 
Sembra un commento un po' 'ipocrita' diciamo, ma devo farlo, o lei non starà mai bene. Odio i sorrisi forzati che fa.

 

“Dimmi dell'altro, che hai?” dissi alzandomi e andando verso di lei.
“Niall, io..”
“Ragazzi, ecco il foglietto che abbiamo.. ma che state facendo? Perchè Micky sta per piangere?” disse Alli correndo verso di lei.

Io guardai Micky, mi voltai e tornai dai ragazzi mettendo le mani in tasca. 

“Fammi vedere” disse decisa, eppure lei sta per crollare, me lo sento, ma per cosa.

 

London street

 

294

 

Connor.

 

“Micky che cosa significa tutto questo?” disse Alli guardando il foglietto.

Io non riuscivo a trovare un nesso logico a tutto questo ma l'unico a sapere tutto era lui. Era quel viscido svenuto.

“Dobbiamo aspettare che quel coso si svegli e ci dica almeno la metà di quello che c'è scritto.” guardò il viscido mentre abbassò quel foglietto lungo il suo fianco.
“Ragazzi, London street sta per una base, ancora non ho capito per cosa ma ne parlavano quando mi stavano portando da qualche parte” disse Marti svegliandosi.
“Davvero? E sai cosa significa anche il numero che c'è scritto?” disse Micky cercando di capire un qualcosa.
Si stava agitando. Tutto qui intorno a lei aveva un qualcosa. Lei aveva qualcosa.

Noi tutti rimanemmo in silenzio per sentire la voce di Marti ma lei negò col capo. Ancora era debole e qualcuno doveva rimanere qua.

“Ma che.. slegatemi ora o qua chiamo rinforzi!” mi voltai e vidi il ragazzo dimenandosi dalle funi che lo tenevano legato al letto.
“Il ragazzo si è svegliato eh. Dicci che vuol dire il numero 294 e ti slegheremo una parte” dissi io e Micky mi venne di fianco per sapere anche lei.
“MAI. MATTI SLEGATEMI ORA.” disse in preda al panico.

Micky lo studiò attentamente e capì che c'era qualcosa che non andava. La vidi correre verso l'altra parte del letto e controllare un qualcosa sotto i vestiti di lui e trovò un esplosivo.

“Accidenti ragazzi siamo fritti” disse agitandosi.

Io guardai verso la caviglia del ragazzo e la notai anche io. Ero piuttosto tranquillo. Guardai Louis e lui mi capì.

 

“Spostati faccio io Micky” le disse sorridendo.

 

Lei non capì nulla ma si scansò per paura di saltare in aria. Armeggiò con i fili colorati e la disinnescò. Tutto fatto.

 

“Ora dicci perchè ne avevi una così leggera e non abbastanza pesante da far saltare in aria tutto l'ospedale.” disse serio Lou.
“Che cosa? Solo la stanza hai detto?” Micky era incredula alle parole di Louis.
“Era troppo debole, insomma deve esserci qualcosa sotto.” le disse calmo.
 

Micky cercò di pensare ma non arrivò niente a quanto vedevo, era troppo agitata. Che aveva in testa? Perchè stava abbassando di nuovo la guardia? Insomma di solito ci arrivava subito.
 

“Micky i suoi amichetti sono all'interno dell'ospedale non se ne sono mai andati, è per questo che ne ha attaccata una debole alla caviglia” le dissi io. Volevo capire cosa aveva in testa ma è difficile capirla.

“Si lo so ma perchè far trovare uno stupido biglietto con le informazioni se loro sono ancora qui! È quello il punto Niall” sta cominciando a perdere la pazienza. Non va bene. Devo fare qualcosa.

“Accidenti a te sfigato che non sei altro. Parla cazzo!” dissi urlando ma lui non ne volle sapere. Anzi, era svenuto di nuovo.

“Ragazzi ora posso parlare un attimo con Harry e Alli? È una cosa abbastanza importante” disse Marti con un tono di voce bassa.

Noi tutti ci guardammo e annuimmo, uscimmo tranne i due interessati. Chissà cosa doveva dire.

 

POV. MARTI.

 

Devo dirlo, Luke ha detto che deve sapere lui, ma anche lei non sa nulla. Non voglio perderla ma.. accetterò ogni cosa pur di vederli insieme.

“Che devi dirci Marti” disse preoccupata la mia amica.

Harry era li, senza muovere un muscolo, preoccupato anche lui ma volle nasconderlo con la tranquillità che emanava, ma sapevo che era solo una maschera.
Teneva serrata la mascella, era rigido. 
Presi un respiro profondo e iniziai a parlare.

“Alli.. Harry è..”
“Harry è che cosa.. parla insomma non sarà così disastrosa come cosa no?” rise piano come fa sempre quando è nervosa.
“Alli, Harry è tuo fratello, nato dalla tua madre biologica, non che mia madre. Noi quattro, cioè io, te, Harry e Luke siamo fratelli.”

Silenzio.
Sul volto di Alli iniziarono a scendere delle lacrime silenziose, e il loro respiro agitato era l'unica cosa che si sentiva tra le mura della stanza.





Ehilaaa.
Detto fatto, ho pubblicato. In ritardo come sempre ma ormai ci sto facendo l'abitudine.
Grazie per le visualizzazioni dello scorso capitolo, ma anche degli altri. Grazie alla mia amica Vìì che mi fa sempre delle recensioni lunghe come i km che ci separano. :) 
Ti voglio bene. <3
Ah, spero non mi ammazzerai. Sono certa che non te l'aspettavi ma si, io ti avevo avvisata AHAHAHAH. Vabbe, amami. <3

Allora, ora sapete una piccola, ma proprio piccola parte, del passato di Marti. Poi spiego tutto è ovvio ma voglio sapere cosa sbaglio e cosa va bene. Fatemelo sapere. <3
Un bacio.
MIPA_

 

  
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