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Autore: Xxthe recklessxX    09/07/2014    1 recensioni
Di sardine affumicate e racchie gelose...Una suika tra i mali più comuni dell'estate...è la prima che scrivo su loro, enjoy it!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Suigetsu | Coppie: Karin/Suigetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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~~“Ahi, ahi! Ahia cazzo, vuoi stare attenta, racchia?” sbraitava uno stanco Suigetsu dopo l’ennesima indelicata mossa della compagna che armeggiava con una strana crema sul suo corpo…
“Se stessi zitto una buona volta, la tua noiosa voce nelle orecchie non mi infastidirebbe e riuscirei al mio meglio in tutto, stupida sardina!” rispondeva alterata l’altra.
“Speriamo perché se fosse questo il tuo meglio allora compatisco i poveri disgraziati curati da te!” sogghignò il ragazzo, sapendo di starla stuzzicando e quanto ci godeva lo sapevano solo lui e la sua mente malata!
“Grrr! Zitto, taci, cuciti la bocca, io sono un ottimo medico e se hai da ridire puoi anche applicartela da solo questa lozione, sardina mentadent!” sputò acida lei, al che negli occhi dell’albino spuntò una scintilla provocatoria e sorrise beffardo per poi assottigliare gli occhi malizioso.
“Dai, ammettilo che ti piace spalmarmi questa roba addosso, lo so che adori palparmi i muscoli, strega!” sussurrò sensuale, beccandosi un bel pugno in piena testa, schivato naturalmente dall’albino, trasformandosi in acqua.
Karin era diventata paonazza in viso tanto da raggiungere e superare il colore dei propri capelli mentre il nostro caro Hozuki se la rideva come pochi…
“Figuriamoci, Dio me ne scampi! T-tu mi fai ribrezzo solo a guardarti, figuriamoci a toccarti! È già tanto se mi trattengo dal vomitarti addosso, altro che spalmarti la crema! E poi di quali muscoli parli? Io non ne vedo, credo tu abbia fatto qualche strano sogno stanotte!” tentava imbarazzata di proteggersi la rossa, sapendo che l’altro avesse perfettamente ragione.
Oh, sì. Un sogno l’ho fatto stanotte, riguardava te ma non credo ti tratterresti dal prendermi a calci nei coglioni se te lo rivelassi…
“Dici racchia? Bah, a me non pare, verifica tu stessa…”  l’Hozuki, una volta catturate le mani della rossa, iniziò a passarle lungo tutto il proprio petto di tanto in tanto sospirando più forte, mentre la ragazza, ormai divenuta bordeaux dall’imbarazzo con gli occhi vermiglio sgranati, assisteva impassibile a tutto ciò meditando un vendetta lenta e dolorosa.
Nel frattempo Suigetsu stava facendo di tutto e di più per frenare un suo caro amichetto che dai famigerati Paesi Bassi lo molestava di continuo quando in presenza della streghetta , chiedendogli di fare atti non troppo casti sul corpo della ragazza.
“Allora, donna di poca fede? Sei ancora certa che sia la mia immaginazione a parlare?” chiedeva provocantemente ironico.
“Nulla in confronto a quelli di Sas’ke-kun…” pronunciava scettica: non credeva neanche lei stessa alle sue proprie parole.
Sempre questo teme in mezzo! Sas’ke di qua, Sas’ke di là…Che due palle! E tu, socio caro, che ti trovi laddove non batte mai il sole, deciditi a lasciarmi in pace santissimi sette spadaccini!
La ragazza riprese ciò che prima era stato piacevolmente interrotto.
“D’accordo bruciarsi ma come minchia hai fatto ad ustionarti anche le piante dei piedi, merluzzo!” sbottò lei, stanca dei risolini del ragazzo a causa del presunto solletico ai piedi.
“Ahahah che diavolo vuoi che ne ahah sappia io stregahahahahahah, basta, ti prego!” aveva esclamato Suigetsu ricoperto da capo a piedi da dopo sole lenitivo a causa delle bruciature riportate su tutto il corpo.
“Ammutolisciti!” gli urlava dietro lei, cercando qualcosa che potesse alleviare il dolore in maniera più efficiente.
“Va bene, calmati racchia, come siamo acidelle oggi, hai tracannato scorie radioattive, hai fatto un tuffo nel Tevere accompagnata da tuoi simili pantegane o hai le tue cose?” Karin gli lancio contro tutto ciò capitatole a tiro, persino suo cugino Naruto, urlandogli contro che la cosa non gli sarebbe dovuta interessare ma lui non era d’accordo, difatti…”Ho capito, ho capito strega, gli assorbenti sono nel mobiletto del bagno eh” affermava divertito.
“Hozuki Suigetsu, un giorno o l’altro ti ucciderò.” sentenziava infuriata.
“Sicura di non voler dire che ti piacerebbe sposarmi?” domandò, trovandosi un “Ma fottiti” per risposta mentre il suo odioso ghigno si allargava di più “Sì, con te!”
“C-cosa? E tu credi che io mi abbasserei a tanto?” esclamava colpita
“Stavo scherzando, racchia, tu morirai zitella, chi te se pia!” scherzava divertito
Io ed anche subito! No compare, non ti agitare, dicevo per scherzo!
“Daaah! Zitto!”
…Eh, sì, le donne Uzumaki sono davvero terribili! Doveva dare ascolto a Minato…
Seguì qualche minuto di silenzio in cui il sorriso di Suigetsu aveva in mente strani e malati piani…
Ed ecco, infatti.
“Sai racchia, devo riconoscerlo, hai un bel culo ma sei piatta peggio di una tavola. Mille volte meglio Hinata!” ridacchiava sotto i baffi l’albino.
“Io piatta? Ma fammi il favore! Tu non hai mai conosciuto Sakura deduco…E poi Hinata è un caso a parte!” aggrottò le sopracciglia, gli occhi di Suigetsu risplendevano di luce propria.
“Sei per caso gelosa?” faceva minacciosamente indagatorio il ragazzo, con quella malizia che quel giorno pareva sgorgargli dalle orecchie.
“Tsk! E di cosa? Di uno come te? Che tu preferisca lei a me? Ma ti prego, non farmi ridere…” prese a torturarsi i capelli vermiglio.
“Su, lo so che sei gelosa!” la infastidiva ancora.
“Convinto tu, sardina…Io qui ho finito, e vedi di evitare il sole per un po’!” rimproverava acida.
Prima di poter sentire la replica dell’altro era già uscita dalla porta dell’infermeria, lasciandolo solo con i suoi pensieri.
L’Hozuki iniziò a riflettere sulla gelosia ed invidia provata nei confronti di Sasuke, sulla sua relazione con la racchia fin quando una testa rosso acceso non fece capolino dalla porta, ancora e la voce della sua streghetta lo distrasse dalle sue riflessioni e, sorpreso, corrugò la fronte.
Karin aveva accumulato tutto il suo coraggio per quell’effetto speciale.
“E per la cronaca,” iniziò a gracchiare, “io non sono piatta!” affermò togliendosi la maglietta e rimanendo il reggiseno sotto lo sguardo incredulo di Suigetsu ed eccitato del suo compare.
“S-sì inv-v-vece” balbettò lui confusi tra realtà e sogno.
“Dici sardina? Bah, a me non pare, verifica tu stesso…”  detto ciò fece lo stesso fatto dal ragazzo qualche minuto prima, facendogli tastare con tremanti mani le sue morbide curve.
“Allora, uomo di poca fede?” chiese con voce decisamente troppo sexy per i suoi gusti.
Suigetsu avrebbe voluto controbattere ma non ne aveva la forza, la bocca si apriva e chiudeva da sola, ma non importava dato che un paio di labbra rosso fuoco premevano contro le sue in un bacio decisamente poco casto a cui lui non aveva potuto rispondere per mancanza di capacita psicologiche e fisiche, nel frattempo il fondoschiena di Karin era già sculettato via.
Ok, è tutto un bellissimo, stupidissimo sogno.
Sono certo di risvegliarmi con qualche padellata in testa di quella racchia furiosa.
QUESTO È SOLO UN SOGNOOO!

Chissà perché il giorno seguente Suigetsu era più bruciato di prima…bah, i misteri della vita…talvolta è meglio lasciare lo siano e continuino ad esserlo…



Note Della matta psicopatica in questione Dell'Autrice:

Buonsalve a tutti! è la mia prima suika e spero di non aver fatto un completo impiastro, lasciandovi un sorrisetto sulle labbra o, magari strappandovi una risatina anche se ne dubito eheheh ^^" a presto ;) e un bacione al grande Itachi ci sta tutto sempre e comunque!
ciaccia a tutti :D *corvini,corvini,corvini,corvini!*
bye :3
Xxthe recklessxX

 

  
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