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Autore: FlipperdElle    09/07/2014    0 recensioni
Vedere la bellezza sul volto di un passante. Fermarsi a guardarlo e vedersi riflessi dentro il suo sguardo straniero e misterioso. Leggere nei tratti del suo volto quanto possa essere fragile e delicata la vera bellezza
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho mai dimenticato la prima volta in cui l'ho visto. Era bello, di quel tipo di bellezza che si vede quattro o cinque volte nella vita. L'ho incontrato in un posto affollato, nella via chiassosa e variopinta di una grande città. L'ho visto camminare tra la gente il suo passo veloce e fiero, quel modo di muoversi che racchiude in sé eleganza e sicurezza.
C'era qualcosa di incredibilmente bello in lui. Qualcosa che mi attirava come una falena verso la luce. 
Non sapevo dire di cosa si trattasse, non lo so neanche ora, ma credo che ci siano momenti nella vita di ognuno di noi in cui bisogna smettere di farsi domande e lasciare che il destino faccia il proprio corso. 
É stata questa ragione a spingermi a fermarmi per la strada, dimentica dei miei impegni, e rimanere a guardarlo.
Aveva il viso dai lineamenti arroganti e guerrieri che gli conferivano un'aria quasi regale. Gli occhi incorniciati dalle lunghe ciglia accarezzavano ogni cosa su cui si posavano con una sorta di indifferente freddezza. Lo sguardo penetrante e oscuro sembrava nascondere i più tremendi segreti che può nascondere lo sguardo di un uomo. I suoi occhi scuri e tristi incrociarono il mio sguardo e si soffermarono su di me per un istante. 
Rimanemmo così, a fissarci, per un po'. Il tempo parve dilatarsi e persi completamente la concezione dello spazio attorno a me. Mi sembrò di perdermi dentro i suoi occhi, dentro quel colore scuro che pareva l'acqua dell'oceano durante la notte. 
Poi passò. Lui non aveva smesso di camminare, non si era fermato a guardarmi. Lo vidi volterai e continuare a muoversi tra la folla e rimasi a fissare la sua schiena che si allontanava sempre più.
Nella testa mi risuonava un amaro sapore d'addio. 
La bellezza è qualcosa di talmente effimero e poco durevole che basta chiudere gli occhi per un istante che questa sparisce misteriosamente da quella cosa in cui l'avevamo vista fino a un attimo prima. 
La gente di abitua sempre alle cose belle, è questa la fregatura. Ma io, alla bellezza che ho visto sul volto di quell'uomo, non ho mai fatto l'abitudine. Questo perché l'ho incrociato una volta soltanto nella mia vita, non ho avuto il tempo di annoiarmi alla vista del suo viso. E ancora oggi, a distanza di anni, lo cerco ancora tra la folla, negli occhi dei passanti, sui posti vuoti sul treno. Lo cerco sempre e spero di non incontrarlo mai. 
Rivederlo equivarrebbe ad abituarsi al suo viso, perderei la dolcezza del ricordo della prima volta in cui l'ho visto. 
Eppure lo cerco sempre, incapace di scordarlo, incapace di dimenticarlo.



È una storia che mi è uscita di getto, completamente di fantasia. Ma credo sia davvero questa la bellezza: qualcosa che il tempo trasforma in routine, qualcosa che sparisce nel giro di un secondo. 
Il ragazzo della storia non è stato descritto in modo particolareggiato proprio per lasciar spazio alla fantasia di ognuno. Comunque, se siete interessati a come ho immaginato io il ragazzo, sappiate che è ispirato al giocatore Cristiano Ronaldo.
Flipper
  
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