Ecco il secondo capitolo...
Commentate commentate...almeno so se vi piace o no ^-^
KRISS89
CAPITOLO
2
Arrivarono
alla Sala della Cultura ed entrarono dalla porta di servizio,
incrociarono una
vecchia, curva vestita di cenci marroni…no sbiaditi di cui
rimaneva solo una
pallida ombra dei vividi colori che avevano…sembrava una
veste sacra…di quelle
che usavano le indovine prima della guerra…ma sicuramente
era una delle
pulizie.
La
vecchia vedendoli tirò su la testa, afferrò
Lilith per un braccio e le guardò negli
occhi; gli occhi della vecchia erano spenti e opachi ma come
incontrarono
quelli di Lilith si illuminarono come se avessero riacquistato la
giovinezza.
Le
sussurrò:
- Tu…
tu sei la Mutaforma … tu sei colei che salverà
l’umanità da questo stato di
schiavitù…- emise
un sussulto ed emanò
un forte sospiro, riprese - …stai attenta a quello che ti
accadrà oggi, perché
oggi capirai perché sei venuta al mondo! –
La
vecchia allentò la presa e le fece
scivolare qualcosa in tasca; ma Lilith non se ne accorse.
Appena
la vecchia si fu allontanata si sentì mancare e per questo
si appoggiò al muro accasciandosi
a terra con le gambe piegate innaturalmente.
Axel
era andato avanti ma quando aveva visto che Lilith era rimasta indietro
tornò
nel corridoio e la trovò a singhiozzare pallida.
- Lilith
ma cos…-
-
No Axel non mi è successo niente… su sbrighiamoci-
Si
alzò e asciugatasi le lacrime con la manica della camicetta
percorse a grandi
falcate quel corridoio angusto e tetro.
Entrarono
in una sala più grande ma sempre grigia e mal arredata,
c’erano degli
armadietti ormai consumati dal tempo, due divani in plastica, un tavolo
sgangherato e quattro sedie ognuna diversa dalla l’altra.
Lilith
ormai si era ripresa ma aveva perso quella poca positività
che gli era rimasta
quel giorno.
Si
cambiò, indossò la divisa da bibliotecaria e si
appunto la targhetta con il suo
codice al petto.
Axel
invece si era messo la tuta da operatore dello schedario, Lilith
pensò a quanto
fosse buffo che un bel ragazzo come Axel fosse costretto a indossare
una così
monotona divisa; infatti era composta da un paio di pantaloni neri, una
camicia, anch’essa nera e un gilet rosso.
Invece
lei nel suo tailleur stava proprio bene, i colori erano uguali a quelli
di Axel
ma la gonna mostrava le sue belle gambe e la camicetta mostrava quel
poco di
seno che bastava a far distrarre un uomo. Le piaceva indossare vestiti
attillati e tacchi alti, quindi non si sentiva a disagio con
l’uniforme; mentre
Axel preferiva indossare abiti più casual ma a lei andava
bene anche così.
Axel
la prese alle spalle e le diede una pacca sul sedere
-Andiamo
a guadagnarci il pane-
La
girò e gli diede un bacio, Lilith rimase per un
po’ immobile, chissà per quale
motivo un qualsiasi contatto fisico con Axel la lasciava pietrificata,
l’unico
movimento che riuscì a fare fu quello di scostarsi una
ciocca dei suoi lunghi
capelli ricci, di quel colore rosso intenso che faceva impazzire il suo
ragazzo…
- Comunque
ho deciso, mi tingo i capelli… mi voglio fare mora -
Axel
si girò e le diede un occhiataccia…
-Non
azzardarti, io amo i tuoi capelli così come sono-
Scoppiò
in una profonda risata, anche Lilith rise per la prima volta da giorni.
Si
diedero un altro bacio ed ognuno si avviò al proprio reparto.
Lilith
percorse le dodici rampe di scale per arrivare al piano della
biblioteca, fin
da piccola aveva avuto paura degli elevatori magnetici che i Succubi
avevano
montato a quasi tutti gli edifici di nuova generazione. La sede della
Sala
della Cultura era un enorme fabbricato che ricordava una piramide a
gradoni con
la differenza che su ogni lato era scavato un canale dove gorgogliava
dell’acqua.
Attorno
a questi ruscelli artificiali crescevano mimose ed acacie, con i loro
fiori
gialli e rosa, e nelle aiuole sottostanti prosperavano callistemon che
donavano
ad ogni gradone un aspetto rigoglioso.
Le
pareti erano rivestite di marmo bianco che al sole riluceva e mandava
bagliori
dorati.
Lilith
amava quel posto, doveva riconoscere che gli architetti dei WasserLord
erano
davvero bravissimi, la maggior parte della città infatti era
stata ricostruita
dopo la Grande Guerra del 2039, ogni edificio era collocato in maniera
da
formare una serie perfetta di triangoli equilateri concentrici, al
centro si
trovava il Palazzo del Governo. La Sala della Cultura era situata sul
terzo
triangolo, dove vi erano pure le cliniche, le banche, le direzioni
delle
industrie e soprattutto la Borsa della Nazione dell’Oceania
Riunificata.
Nel
primo triangolo vi erano tutte le strutture governative e militari, il
secondo
era un enorme parco pubblico ricco di vegetazione e con qualsiasi tipo
di gioco
d’acqua, dal quarto al sesto c’erano le abitazioni
del popolo Superiore ( così
volevano essere chiamati i Succubi ) e il settimo era la
“periferia dei
lavoratori”. Un fattore positivo del governo dei WasserLord
era che in tutta la
città non c’era neanche un
criminale, le strade e le strutture pubbliche erano pulitissime, sempre in ordine e gestite in
maniera impeccabile;
tutto questo però era dovuto al fatto che gli appartenenti
alla linea genetica
dei WasserLord erano molto ordinati e puliti, ma se provocati si
alteravano
facilmente e si rischiava di scatenare forze assolutamente ingestibili
da un
essere umano anche perché tutti i WasserLord erano legati
all’acqua e
imparavano a controllarne la forza fin da piccoli tanto che i giochi
del
secondo anello erano attivati dalla forza mentale dei bambini che ci
passavano
vicino.
Lilith
fu raggiunta dalla sua collega Meg che cercava di rimanere in
equilibrio su i
tacchi vertiginosi..
-
Speriamo cambino presto le uniformi… io non ce la faccio
più a camminare con
questi arnesi…-
emise
un leggero gridolino di sofferenze mentre si massaggiava le caviglie.
Meg
era una ragazza alta, formosa e dai capelli ricci e corvini; aveva un
intelligenza
superiore alla media e ispirava simpatia fin dalla prima occhiata.
-Allora
qual è il programma per oggi… quali sono i lavori
più urgenti?- chiese Lilith
-
Fammi pensare…- Meg si strinse il mento e schioccando le
dita sopra la testa
disse -…oggi
viene il ministro della
Cultura a revisionare i fascicoli dei libri che sono stati approvati e
quelli
dei libri non approvati, in più vorrà visionare
l’intero inventario digitale
per vedere se ci sono libri non ammessi.-
-
Uffa che noia sempre la solita storia…secondo me
troverà qualche altro libro
che non gli va a genio, ne sono sicura! -
Risero
entrambe e si avviarono verso la Sala grande dove erano ordinati in
modo
perfetto tutti i libri che fossero mai stati scritti; ad eccezione di
quelli di
storia che avevano avuto una sorte diversa.
Erano
stati tutti quanti distrutti e riscritti dai governi dei Succubi, in
questi
libri ogni evento positivo o negativo era attribuito a questo o quel
evento
scatenato dal popolo Superiore.
Una
volta entrata nella sala Lilith si dovette coprire gli occhi a causa
della
forte luce che penetrava dalle finestre ai lati e dal lucernario sul
soffitto.
Al centro della sala troneggiava una statua dorata della Somma
Governatrice…
- Io
più la guardo e più la trovo di pessimo gusto-
disse Meg sorridendo.
Ai
piedi della statua c’era il ministro, era una donna
bellissima; i capelli
fluenti leggermente mossi e di colore mogano anche se alla luce
emanavano
riflessi bluastri, la carnagione era perfetta ma anche questa volta era
pallida
e azzurrina.
Indossava
un vestito di seta blu oltremare bordato d’oro e leggermente
trasparente sulle
braccia, portava ornamenti d’oro al collo e ai polsi che
tintinnavano al minimo
movimento.
Lilith
era concentrata sulla figura evanescente del Ministro quando
dall’altra parte
della sala le corse incontro Krystal, che agitava il braccio in aria
-
Lilith …Lilith, vieni è arrivato un messaggio via
etere per te! -
- Grazie
ora arrivo. - disse
distrattamente
Lilith.
Entrata
nella segreteria Krystal porse un foglietto trasparente interamente
coperto da
una fitta scrittura piena di riccioli e ghirigori…
-
Ma questa è la scrittura burocratica dei LuftLord, che
vorranno mai da me?-
Lilith
si mise a leggere la lettera con forte curiosità:
“ Carissima
Lady Lilith, la
grande Direzione
vuole informarla che lei è la
diretta ereditiera del
Sommo Servo di sua
maestà, e per
questo è
tenuta a presentarsi tra un mese esatto,
a partire dal giorno 30
Aprile 2059,
nella città
di NeoTokio per l’assegnazione
dell’eredità.
Che le verrà
consegnata solo dopo che verrà
accertata la sua idoneità a ricevere questi beni.
L’eredità
è composta da:
- un urna
d’oro;
- un libro
in pergamena;
- un
medaglione dorato con incastonato uno zaffiro;
- una
serie di carte con vari dati numerici;
- e la
somma di 20.000 Neye.
LA
GRANDE DIREZIONE”
Lilith
rilesse una seconda volta il foglietto…
- Io?
Un eredità? Credevo di non avere parenti… e poi
nel regno dei LuftLord, i
signori dell’aria!- disse quasi strillando rivolgendo uno
sguardo illuminato a
Krystal che era seduta sulla scrivania con le gambe incrociate intenta
a
limarsi le unghie
-
Ben per te almeno metti in tasca un po’ di soldi da quello
che o capito… ma
quanto vale una Neya rispetto ad un Idros? - chiese Krystal
- Credo
che le Neye valgano molto di più degli Idros, almeno non
sono ne Ston ne Pyri
quelli valgono davvero poco… -
E
scoppiarono entrambe a ridere anche se la risata di Lilith risultava
leggermente
amara.