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Autore: ashugme    09/07/2014    1 recensioni
Margaret e Ashton sono completamente diversi. Gli opposti. I due poli.
Ma riusciranno mai ad innamorarsi superando tutti gli ostacoli che troveranno nel loro percorso?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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NONO CAPITOLO

 
Jacks’ pov.
La valigia sostava ferma sulla soglia di casa, aspettava solo di essere caricata sulla macchina di Isabel. Mi chiesi, prima di afferrare la borsa da terra, se era giusto ciò che stavo facendo. Ci avevo riflettuto due settimane intere tra gli studi, tra le pause di una lezione e l’altra, tra i momenti passati con Ashton e gli amici. E ogni volta mi ripetevo che mi meritavo quella “vacanza”, quando lo avevo detto a zia Monica mi sentivo in colpa ma aveva risposto che mi capiva e che mi voleva bene sempre. Ero felice, da una parte. L’altra voleva rivedere il suo papà. Mi ci era voluto un’eternità ad ammetterlo ma mi ero tolta un gran peso. Appena presi un po’ di coraggio mi alzai uscendo dal mio appartamento, il campus era quasi vuoto e l’unico rumore che c’era era quello delle rotelle della mia valigia strisciare sul pavimento. Ero emozionata, avrei passato due settimane con i miei migliori amici e con il ragazzo a cui volevo particolarmente bene. E come non detto un sorrisino ebete spuntò sul mio viso. «Come sempre in orario» la voce di Isabel mi risvegliò da quello stato di trance in cui ero caduta e le sorrisi felicemente. «E’ una delle mie qualità» le feci l’occhiolino abbracciando Marzia che ricambiò subito. «Dio quanto sei odiosa» rise dandomi una gomitata leggera nello stomaco.
«I ragazzi sono arrivati qualche ora fa, ho detto loro di preparare le stanze»
«Tu dormirai con Michael, Isa?» chiesi raggomitolandomi sui sedili posteriori e prendendo in mano il cellulare. Avrei scritto ad Ashton che saremmo partite fra poco. «Si e Marzia dormirà con Lukey. Potranno scopare come conigli!» ridemmo insieme per la sua affermazione così volgare. Eravamo abituate ormai. «E tu dormirai con mio fratello? Bei piccioncini» sentì un calore familiare espandersi sulle guance mi nascosi ancora di più. «Non siamo fidanzati, e poi non lo so lui non mi ha detto nulla e non abbiamo deciso niente..»
«Vi state frequentando da più di due mesi, ancora non te lo ha chiesto? Dio pensavo che non fosse così idiota» farfugliai un no cercando di reprimere il più possibile l’imbarazzo ma con scarsi risultati. «Ci vanno piano loro, penso che Ashton non si voglia come dire scottare. È innamorato perso ma non lo è mai stato e non vuole farsi e farti del male» Marzia era la sua migliore amica da sempre, non sono mai stata gelosa adoravo il loro rapporto ed era molto simile a quello che avevo con Harley. «Oh Jey, ora che mi ricordo perché diavolo eri così agitata l’altra sera?» di nuovo l’ondata di calore arrivò ma si irradiò dal basso ventre fino al collo facendomi quasi perdere il respiro. I ricordi ritornarono a galla all’istante.
 
[Inizio flashback]
No one point of view.
Senza pensarci la mano del ragazzo scivolò lungo la coscia della mora facendole correre brividi su tutta la schiena e che inarcò subito dopo. I respiri si mozzarono per l’emozione e l’eccitazione evidente di tutti e due. «Oh dio..» un gemito leggerò lasciò le labbra di Jacks, e Ashton subito le strofinò il naso contro il collo facendola gemere ancora di più. Un dolore lancinante colpì le spalle del biondo facendogli alzare la testa di scattò riuscendo ad incontrare gli occhi blu della ragazza. Erano pieni di desiderio. Si morse il labbro fino a quasi farsi uscire il sangue cercando di reprimere la voglia di affondare dentro di lei. Prese a morderle la clavicola risalendo fino a lobo dell’orecchio cominciando una lenta e piacevole tortura.
Infilò poi la mano tra le sue gambe, al contatto fremette chiudendo gli occhi, gli slip ormai erano per terra e niente poteva fermare le dita del biondo. Era bagnata, e lui si eccitò ancora di più lasciando correre la lingua sulle sue labbra rosee. «Sei così morbida»le lacsciò un bacio leggero sul naso. «E così pronta» stuzzicò l’entrata della ragazza per poi affondare le dita dentro di lei svelando quanto stretta era. «Così stretta» le morsicò il labbro inferiore sentendo fremerla sotto di lui. «Voglio scoparti» le sussurrò lui. «Ti prego Ash..» gemette lei in preda all’eccitazione inarcando il bacino e cercando un contatto più profondo. Lui rise perfidamente e cominciò a muovere il dito con estrema lentezza, dentro e fuori di lei. «Cosa vuoi piccola? Dimmelo» sorrise sulle sue labbra. «Implorami di farti venire» si eccitò sporcando i boxer. «Più.. veloce per favore» aumentò di poco il ritmo aspettando le preghiere della ragazza sotto di lui. «Dio ti prego Ashton, fammi venire..» quasi pianse e lui si beò della sua voce mentre spingeva più velocemente sentendo l’orgasmo di lei arrivare. E appena si strinse attorno a lui cominciò ad ansimare e a strusciarsi contro la sua stretta cercando di liberare la sua erezione da quei boxer troppo stretti.
«Ahh..» un ultimo gemito lasciò la bocca di Jacks facendo esplodere anche lui in uno strepitoso orgasmo.
[Fine flashback]
 
«Jacks! Ci sei? Sveglia» mi risvegliai rossa in viso, dal mio bellissimo ricordo di qualche sera fa. «Oh, si s-si ci sono scusa» risi da sola di me per quel mio momento intimo. «Allora mi dici che avevi?»
«Oh niente di importante, ora non ricordo neanche» certo che me lo ricordavo, eccome. Il mio secondo orgasmo era impossibile da dimenticare, dio.
Arrossì ancora di più e mi appoggiai al finestrino contenta che Isabel ci fosse cascata, il telefono vibrò poco dopo.
 
Da: Ash 06.34 am
Non vedo l’ora di vederti. Dormirai con me?
 
A: Ash 06.34 am
Siamo partite da un’oretta circa, certo che dormo con te, basta che non russi!
 
Da: Ash 06.36 am
Stai tranquilla, non russo ma non posso assicurarti che terrò le mani a posto ahah
 
A: Ash 06.40 am
Tieni a bada gli ormoni grande uomo, ma devo dirti che non so neanche io quanto riuscirò a trattenermi. Ora dormo ci vediamo a casa xx
 
Da: Ash 06.45 am
Buon sonnellino fanciulla, non vedo l’ora xx
 
Mi addormentai con un sorriso felice e le immagine di Melbourne scomparire dalla mia vista lentamente.
 
[…]
 
«È impossibile, non puoi addormentarti in qualunque posto Jay! Svegliati!» non seppi se stessi sognando o cosa, ma era da più o meno un’ora che qualcuno con poca gentilezza mi stava scuotendo senza interruzione e così stanca di quei movimenti sbuffai aprendo gli occhi. Una luce accecante mi abbagliò facendomi mettere una mano davanti alla faccia. «Finalmente bella addormentata» una voce diversa, roca e dolce mi sussurro all’orecchio. Mi abituai alla luce scoprendo un Ashton spettinato e con il pigiama. L’aria gelida si infilò sotto il piumino facendomi rabbrividire all’istante. «Ehi..» sussurrai abbracciandolo, e subito in cambio ricevetti una risata genuina da parte sua.
«Andiamo gli altri ti stanno aspettando e stasera c’è una festa» mi prese a mo di principessa cercando in tutti i modi di non farmi cadere.
«Mi sei mancata molto, e Calum non fa che parlare di questa Rayleen e nessuno lo ascolta tranne me. Sono costretto, ma adesso sei arrivata tu grazie mi salvatrice» risi forte facendo scontrare il mio naso contro il suo collo ricevendo un grugnito come risposta.
«Ti salvo da ogni pericolo»
«Tranne da Isabel, non puoi competere. In ogni caso lei mi farà del male sempre e comunque» appena misi giù i piedi individuai il parquè marrone dove era appoggiato un grosso tappeto bianco. Alla mia destra una cucina interamente in acciaio e al centro un bancone in marmo bianco. Il salotto era grande quanto il mio appartamento, il divano in pelle nera regnava e sul tavolino basso in vetro c’erano appoggiate varie ciotole in cristallo con delle caramelle dal buon aspetto. La televisione era grossa quasi quanto la parete trasmettendo un Grodon Ramsay impegnato ad imprecare contro i proprietari di un ristorante. Di fronte, invece, una grossa scalinata bianca mi sovrastava facendomi intendere che al piano di sopra ci fossero le stanze da letto.
«La mia casa è molto più grande» risi ironicamente incontrando poi gli occhi azzurri di Luke mezzo addormentato. «La piccola Jay, ciao» mi abbracciò forte, proprio uno dei suoi bellissimi abbracci che invidiavo tanto.
«Lukey» sussurrai cercando gli sguardi dei miei amici. Sentì la risata melodica di Michael accompagnata da quella di Isabel. «Questa sera ci divertiremo un mondo» Isabel si fiondò su Ashton dicendogli quella frase e sapevamo tutti che era vero. Io ero l’unica a cui non andavano molto a genio le feste ma non volendo fare la asociale mi univo lo stesso a loro.
Dopo nove ore di viaggio decisi che era l’ora di una doccia così chiesi «Mi accompagni in camera? Ho bisogno di una doccia calda» e Ashton annuì prendendomi la mano e trascinandomi su per la scale. La porta che aprì era l’ultima in fondo, nera. Una “A” bianca ed enorme era stampata su di essa creando un bel contrasto. Il letto era al centro della stanza, e le pareti erano ricoperte di poster, band su band. La scrivania dava sulla finestra a vetro, vedevo quasi tutta Sydney per non parlare dell’armadio a muro. Era impossibile che un ragazzo avesse quell’enorme spazio per tutti i suoi vestiti. «Ti preparo l’acqua tu intanto sistema le tue cose e fai come se fossi a casa tua» sorrisi a quel suo gesto dolce. Mi accorsi che la mia valigia era a fianco al letto così mi apprestai subito ad aprirla per prendere dei vestiti puliti.
Erano solo le due del pomeriggio sperai vivamente che non avremmo fatto nulla quel pomeriggio ma ne dubitai all’istante ricordandomi che la sera stessa saremmo dovuti andare ad una festa e sicuramente la mia amica Isabel non avrebbe avuto nulla da mettersi per quell’occasione. Scossi la testa appena un tocco leggero si presentò sulla mia spalla. «Hai fame?» lui non sapeva della mia.. malattia. Non avevo avuto il coraggio di dirglielo perché la paura che non mi accettasse più cresceva sempre di più dentro me. Non sapevo neanche se sospettasse qualcosa. «No, ho fatto colazione prima di partire sono a posto così» non incrociai il suo sguardo e raccolsi l’intimo prima di dirigermi nel bagno personale di Ashton. Il bianco era il colore principale solo il mobile sotto al lavandino spiccava in un nero opaco. Lo specchio era grande ma non mi ci soffermai più di tanto e cominciai a svestirmi. «Jay ti aspetto giù, i vestiti sporchi mettili pure nella cesta bianca di fianco al water»
«Ok grazie» gridai per farmi sentire e feci proprio come mi aveva detto.
Ci misi più o meno un oretta per sentirmi pulita veramente, i capelli erano indomabili e li lasciai liberi nelle mie onde ramate. Mi infilai i jeans neri abbinandoci un maglione bianco a righe nere. Misi un po’ di mascara giusto per allargare gli occhi e ai piedi infilai i miei stivaletti neri. Sistemai il bagno, lasciando ordine e uscì dalla stanza. «Eccoti, finalmente! Io e Marzia andiamo al centro commerciale ti va di venire? I ragazzi rimangono qui a giocare con l’XBOX » questo confermò la mia teoria di prima ma accettai al volo non volendo rimanere a casa ad annoiarmi. Presi la giacca e la borsa prima di andare a salutare i ragazzi. «Torniamo fra qualche oretta serve qualcosa per la casa?» Isabel domandò a Luke che era intento a mescolare ciò che sembrava della cioccolata. «No tranquilla, grazie comunque» sorrise lui non lasciando però lo sguardo dal pentolino.
Senza farmi notare stampai un leggero bacio sulla guancia del mio biondo preferito. Sussulto al contatto ma sorrise subito circondando la mia vita con le sue bracci forti. «Fai la brava, anche se non mi va che vai» risi alla sua inutile gelosia. «Non preoccuparti ho la guardia del corpo» indicai sua sorella con gli occhi. In un minuti mi ritrovai le sue morbide labbra appiccicate alle mie, un elefante si mosse nel mio stomaco facendomi arrossire ma ricambiai il bacio assoporandolo fino in fondo.
«Prendetevi una cazzo di stanza, ew che schifo» Calum parlò chiudendo forte gli occhi in segno di disapprovazione. Risi salutando tutti e uscendo dalla porta. L’inverno era arrivato.
«Stasera ci divertiamo ok? Adoro le vacanze di Natale» Marzia saltellò euforica, si prospettava un pomeriggio interessante. Aiuto.
 
 
 
 
 
 
 
9 MAGGIO
Uccidetemi, trucidatemi, fucilatemi. Fate ciò che ne volete di me ma perdonatemi. Non ho avuto tempo di scrivere in questi giorni perché sto lavorando, otto ore al giorno. Martedì e oggi avevo i giorni di riposo quindi mi sono fatta forza ed ecco qui un bel capitolo ricco di particolari e molto lungo (spero). E’ stato un parto perché la prima parte l’avevo scritta subito dopo aver pubblicato l’ottavo capitolo e la seconda parte l’ho scritta in questi due giorni quindi davvero io non so come ho fatto. Anyway sono felice di continuare questa fan fiction perché è la prima che continuo e ne vedo i risultati.
Avete saputo delle tappe? Io andrò il 9 con callmenigga e sono felicissima perché realizzerò il mio sogno. Mancano 304 giorni mamma che attesa infernale.
Spero che possiate andarci tutte, perché ve lo meritate.
Come sempre mi dilungo troppo, recensite e ditemi che ne pensate plsss.
Vi mando un bacio e un abbraccione, la vostra
ifoundyou
  
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