Fanfic su artisti musicali > Enrique Iglesias
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Autore: Axyna    09/07/2014    1 recensioni
La decisione di fare un viaggio in America era stata improvvisa.
Ricordo che pensai che se non fossi partita in quel momento troppe cose mi avrebbero frenato.
Era maggio e all'università non vi erano appelli di esame fino al mese successivo, era il periodo perfetto per prendersi una pausa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non bere
 
"Laura ma che fai?!" la suddetta mi sorrise scuotendo la testa divertita. I suoi ricciolini danzavano sulla testa, aveva dei bellissimi capelli.
 "Alla fine di ogni concerto organizziamo un piccolo buffet e ho deciso di invitarti, per Enrique non c'era problema se gli assicuravo che non avresti tentato di stuprarlo"
La mia faccia sconvolta la fece ridere, io adesso ridevo un pò meno. Ero sconvolta ed accaldata e probabilmente con i capelli fuori posto e il trucco forse sbavato.
Ce la potevo fare.
Fortunatamente quella stanza aveva il bagno quindi riuscii a darmi una sistemata veloce.
 
Cinque minuti dopo ci spostammo nella stanza adiacente.
Tutto lo staff era già lì, Enrique con il solito cappellino sulla testa, circondato dagli altri, seduto su uno dei divanetti presenti nella stanza. Entrammo nella stanza proprio nel momento in cui addentava un tramezzino. Forse era affamato.
 
Laura, che era una forza della natura, entrò richiamando a sé l'attenzione e presentandomi allo staff come una sua cara amica.
Il mio saluto fu un timido ciao, che fu ricambiato immediatamente da tutti, Enrique mi sorrise. E aveva quel sorriso. Una bella bocca di denti, bianchi, che stavano benissimo su quel viso.
Dovevo darmi una calmata, ero stata invitata ad un ritrovo privato, un minimo di contegno si addiceva.
Ma contro Laura non si poteva vincere, se si metteva qualcosa in testa doveva averla vinta.
Fatto sta che mi ritrovai accanto ad Enrique con un piattino sulle ginocchia pieno di piccole pizzette e crostini.
Certo come se avessi voglia di mangiare con il rischio di buttarmi qualcosa addosso o che mi si incastrasse qualcosa tra i denti.
"Dai mangia, che poi ci beviamo qualcosa" Enrique mi guardava quindi decisi di mettermi in bocca una pizzetta. Sorrise. "Dimmi un pò, pensi di stare molto in America? E' un bel viaggio considerando che vieni dall'Italia "
"Beh... credo un paio di settimane. Poi dovrei tornare per dare l'ultimo esame all'università" lui si girò meglio verso di me
"Oh. Quindi vai all'università! Cosa studi di bello?"
"Formazione primaria, studio per diventare insegnante di scuola primaria" sorrise
"Ti piacciono i bambini?"
"Molto, credo che lavorando con loro io possa crescere e dare il meglio di me, sono genuini nelle emozioni, nel sorriso e nello sguardo, al contrario di molti adulti, che sanno perfettamente come fingere verso gli altri" Enrique si sistemò meglio sul divanetto, appoggiando la testa all'indietro.
"Interessante punto di vista. Mi  trovi d'accordo, mi piacciono i bambini"
 
Il ritrovo andò avanti una mezz'oretta, in cui chiacchierai un po' con tutti del più e del meno.
Alla fine rimanemmo in cinque nella stanza: io , Enrique, Laura, la voce maschile che lo accompagnava e uno dei musicisti.
"Vi offro un giro di rum? ci state?"
Ero contraria all'alcool perchè non lo reggevo ma annuii insieme agli altri. Non me la sentivo di dire di no a niente in quel momento, soprattutto ad Enrique. Laura mi guardò con un sopracciglio alzato ridendo.
 
Il primo bicchierino andò giù una meraviglia e mi sentivo già libera con una farfalla.
Cominciai a fare un pò la sciocca e la risata di Enrique mi sembrava un canto melodico, tutto aveva assunto un colore più bello, un suono più acceso. Anche se ogni tanto la vista si sfuocava e solo i denti bianchi di Enrique mi riportavano con i piedi sulla terra.
Ad un certo punto ridendo sbattei la testa con uno dei due ragazzi, forse il vocalist, non ne fui subito sicura ma fu il suo lamento a darmi la conferma di cosa era successo.
Ops.
 
Laura mi prese per un braccio e mi aiutò ad alzarmi. Risi, appoggiandomi a lei.
"Mi sà proprio che io e te andiamo a fare la nanna. Ma tu dimmi se dovevo scegliermi una amica che non tiene l'alcool! A me che invece piace tanto bere" e rise. La sua risata non aveva nulla di splendente come quella di Enrique.
Oh. Enriqueeee.
"Vohglio saalutare Enriqueee!" il mio tono ubriaco, mi fece vergognare per un millesimo di secondo poi dimenticai di averlo usato e ricominciai con la mia lamentela verso Enrique.
Lo sentii ridere e poi il suo profumo mi avvolse. Mi stava abbracciando augurandomi una buona notte.
"Nocie" avevo tentato di dirlo in spagnolo ma la risata di tutti mi confermò che adesso era giunto il momento di stare zitta.
Laura salutò tutti e sentii Enrique dirle che ero simpatica e che gli avevo risollevato l'umore quella sera.
Gli ero simpatica. Yuppiii.
  
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