So che mi odi, lo si legge nei tuoi occhi. Lo capisco dal tuo sguardo.
Ci sono cose che non sospetti, Potter. Cose che andrebbero dimenticate.
Non mi conosci, ragazzo. Non sai nulla.
Non immagini ciò che faccio ogni giorno. Che salvo te per salvare me. Perché dovresti?
Sono un vecchio morso dai rimpianti e dal dolore. Il mio viso è coperto da una maschera e il corpo da cicatrici.
Forse è questa l'unica cosa che abbiamo in comune, che ci rende ciò che siamo.
Un legame con un'altra persona lo possiedo anche io, Potter. Ma non lo sai.
E tu, ingrato, sei solo l'ennesima ancora che mi lega al passato. La dimostrazione che ho sbagliato.
Mi comprenderai quando non potrai più fare nulla.
«Le piacerebbe che fallissi, vero?»
«In verità, Potter, non ti auguro del male. Qualunque cosa ti augurassi sarebbe ben poca cosa rispetto a quello che riuscirai a farti da solo. Mi spiace solo di non esserci, quel giorno.»
Sarà troppo tardi.