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Autore: HermioneEverlark    09/07/2014    4 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff, spero vi piaccia! H-
Gli Hunger Games raccontati dal punto di vista di Clove, Distretto 2.
Nulla è come sembra.
Dal primo capitolo:"“Signorina Salter Clove, giusto?” mi domanda con voce profonda. “Si” rispondo. “Quest’anno il Presidente di Panem le chiede di partecipare alla settantaquattresima edizione degli Hunger Games. È certo che non potrà rifiutare la sua allettante proposta”. No, certo che non posso rifiutare. Io non devo rifiutare."
Dal Capitolo 13:" (...) Lei cade a terra sotto di me, e il suo sangue scorre giù verso il fiume per unirsi a quello delle altre persone a cui ho fatto del male. Il fiume straripa e prende il suo corpo, lasciandomi sola sulla riva. Mi lascio cadere anche io, le lacrime che ancora si legano al rosso che ho sul viso per poi mescolarsi insieme alla terra.
Fisso gli occhi sul cielo che brilla per il sole che sta sorgendo.
L'ultima cosa che sento prima di sprofondare nel buio è il suono di un cannone e mi trovo a sperare che sia per me."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi, Cato, Clove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dove eravamo rimasti...
Siamo arrivati al quinto giorno nell'Arena: Lux è appena morta a causa degli Aghi Inseguitori, Peeta, ferito da Cato, e Katniss sono dispersi; la nostra protagonista, sconcertata per il comportamento di Cato dopo la morte di Lux, riposa in attesa del nuovo giorno, mentre Marvel, cofidatosi con lei sul suo dolore per la perdita della compagna, affronta il suo turno di guardia.

Capitolo 15- Incontri

Mi risveglio accusando ancora i dolori per le punture degli ibridi e con difficoltà mi metto seduta a gambe incrociate. Mentalmente faccio il punto della situazione: siamo rimasti in tre, all'incirca ci saranno altri otto tributi nell'Arena, compresi Katniss e Peeta, che secondo quello che giura Cato è ferito mortalmente; abbiamo perso quasi tutte le provviste che avevamo con noi a causa della fuga di due giorni fa e ci rimane solo un'arma a testa. In pratica, abbiamo assoluto bisogno di tornare alla Cornucopia. Annuncio il mio resoconto agli altri, che concordano con me nel tornare indietro. Mentre ci avviamo seguendo il corso del fiume per raggiungere il lago, osservo di sottecchi Cato accanto a me: ha delle leggere ombre sotto gli occhi e lo sguardo vacuo. Non ho ancora deciso come interpretare il suo comportamento, se di vero dolore o solo di finizione per mantenere un minimo di credibilità con la Capitale; Marvel è in testa ed è guardingo mentre cammina. Lui si che si è ripreso. E forse è l'unico ad essere entrato nella mentalità giusta. Dopo cinque giorni qui dentro inizio a sentirmi stanca e agogno l'aria di casa. D'altra parte questi alberi, questo fiume, questo cielo mi stanno diventando paurosamente familiari. Ma in fondo, diciamocelo, quale vincitore non rimane con la mente per sempre qui dentro? E accadrà anche a me, ne sono certa, quando uscirò da qui. D'untratto mi stupisco di me stessa: ho pensato quando non se uscirò. Il mio incoscio mi sprona ad andare avanti nonostante tutto, eppure la mia parte razionale non può non pensare a ciò che sta succendendo a casa: saranno orgogliosi di me, avranno timore per la mia vita, hanno già perso le speranze, le hanno mai avute?
Probabilmente... “AHIA!” persa tra i miei pernsieri non mi sono accorta che Marvel si è fermato e gli sono andata a sbattere contro, colpendo la spada che ha appesa sul fianco. “Ma che cavolo...” inizio a protestare, quando lui si gira e mi fa segno di fare silenzio portandosi l'indice davanti alle labbra. Allora capisco che c'è qualcosa che non va e inizio a scrutare attentamente il bosco attorno a noi.
È questo il momento che mi piace di più, quando tutto il tuo corpo è attento e immobile, i muscoli tesi pronti a scattare e l'adrenalina che scorre al posto del sangue, le orecchie drizzate a cogliere ogni minimo rumore. Ma nonostante tutti i miei sensi siano all'erta non riesco a cogliere nulla. Sto per dire al mio alleato che evidentemente deve aver avuto un miraggio o che è troppo stressato e ha le traveggole quando finalmente me ne accorgo anche io: in realtà è un leggerissimo fruscio proveniente da un cespuglio poco lontano che solo qualcuno di molto attento poteva cogliere. Lancio un sguardo d'intesa ai miei due compagni e mi abbasso lentamente al suolo, come un gatto pronto a saltare sulla preda succulenta, e percorro con passi felpati lo spazio che mi distanzia dal cespuglio. Allora, in contemporanea, scattiamo in avanti tutti e tre e assaltiamo il nascondiglio tirando fuori le armi che ci rimangono e... ci ritroviamo davanto un ragazzino di massimo 13 anni che trema e ci guarda con sguardo pietoso. Abbasso subito il mio coltello, capendo che non è una preda di cui preoccuparsi troppo. Ammetto che mi aspettavo qualcosa di meglio, non so, magari il Tributo maschio del 3. Lui si che sarebbe stato un valido avversario per dare spettacolo, mentre per questo piccolino occorreranno solo pochi secondi. “Pensateci voi” dico svogliata agli altri due mentre inizio ad allontanarmi verso il fiume. Sento Cato, tornato in se, sorridere prima che il ragazzino interrompa i miei passi:”aspettate...aspettate, io posso aiutarvi”. Mi volto verso di lui e guardandolo negli occhi alzo un sopracciglio nella mia miglior posa sfrontata di sempre e sogghigno “Certo, come no” e con un gesto della mano lo liquido lasciandolo al suo tragico destino. Cosa crede questo qui? Non penso che abbia capito che si trova davanti i Favorti di questa edizione. Peggio per lui, in ogni caso, non possiamo risparmiarlo solo perchè è indifeso.
È per questo che noi siamo qui, per questo che siamo noi i Favoriti ed è per questo che arriveremo noi agli ultimi giorni. Non lui, non Katniss, noi. Io.
“Dico sul serio, posso esservi utile, se solo... se solo mi lasciate spiegare come, noi...” “Noi cosa? Potremmo diventare alleati? Ci credi davvero così sciocchi?!” lo interrompo sprezzante. Perchè non lo fanno fuori e basta?! “Aspetta Clove, io sono interessato a quello che ha da dire”, mi rimbecca Cato. Cosa?! Ho sentito bene? Non gli basta il tempo che abbiamo perso per colpa degli Aghi Inseguitori e adesso vuole perderne altro non questo bambino? Mi giro completamente verso di loro: Cato ora è ben attento e ha la spada abbassata, come Marvel, e allora capisco che lui deve essere d'accordo a concedere altri minuti alla preda. Non aspettano nemmeno una mia replica che dedicano tutta la loro attenzione al ragazzo e io non posso fare altro che aspettare che si decidano a capire che la sua presenza nell'alleanza è inutile. Mi metto seduta sbuffando e piantando con violenza il coltello a terra per mostrare il mio disappunto ma, a parte l'ostaggio che trasale, gli altri due non sembrano averci fatto caso. Non so cosa possano trovare di tanto importante nella figura davanti a loro, che ora si è alzata in piedi e mi guarda impaurita dal suo metro e trenta e inizia lentamente a parlare a un segno della mano di Marvel:” sono Jude, dal 3. Nelle scuole del nostro Distretto ci insegnano fin da subito ad avere confidenza con la tecnologia di ogni tipo e con il funzionamento teorico delle armi da fuoco. Noi...” “in cosa puoi esserci utile?” lo interrompo spingendolo ad arrivare al sodo della questione: cosa può offrire alla nostra alleanza? Cato mi fulmina con lo sguardo, come se avessi detto qualcosa di sbagliato. Cosa si credeva, che potessi rimanere qui tranquillamente ad aspettare che questo Jude mi snocciolasse tutta la sua vita?! Mi appunto mentalmente che devo ricordare al mio caro compagno che teoricamente dovrebbe essere ancora in lutto per la morte di Lux e a sfoggiare la sua aria da cane bastonato; lo preferivo quando mi lasciava prendere in mano la situazione rimanendo nelle retrovie. Jude continua imperterrito la sua manfrina, dimostrandosi più convinto che mai:” posso esservi utile perchè intorno alla Cornucopia, dove voi avete posto il vostro accampamento, ci sono ancora le bombe seppellite dagli Strateghi per evitare che i tributi partissero prima della fine del cont-down.” “Ma quelle sono state disattivate appena dopo lo scadere del tempo, non possono essere dannose” riflette Marvel. “Non se le riattiviamo di nuovo. E io so come si può fare, per farle tornare ad essere delle armi letali che si attivano al minimo tocco” conclude vittorioso, sapendo di essere riuscito a cogliere nel segno. Ammetto che la sua proposta è allettante: potremmo creare una rete di esplosivi capace di far saltare in aria ogni tributo che si avvicini al nostro accampamento, così da poter evitare i turni di guardia e di temere per le provviste che non riusciamo a portare con noi negli spostamenti. Ma non sono del tutto convinta. Jude passa il suo sguardo dubbioso e insieme speranzoso sulle nostre facce. Posso capire da quella di Cato che pensa sia un'ottima idea accettare l'aiuto del ragazzino, mentre Marvel sembra ancora titubante. Sinceramente mi fido più dell'opinione di quest'ultimo, più riflessivo, perchè so che sta scandagliando tutte le possiblità e le evuntuali conseguenze di una risposta positiva; Cato, al contrario, è uno scimmione impulsivo e fosse per lui questa edizione sarebbe finita nel bagno di sangue del primo giorno, desideroso com'è di dare spettacolo.
“Dobbiamo pensarci un attimo” dice infatti Marvel e mi si avvicina trascinandosi dietro Cato. Non ha neanche intimato a Jude di rimanere dov'è, sapendo che nessun tributo con poche speranze di sopravvivenza come lui si sarebbe mai mosso.
“È un'ottima idea quella del ragazzino” annuncia fiero delle sue parole Cato. “Ma non ci serve veramente, possiamo farcela anche senza di lui, come abbiamo fatto fino ad ora. È piccolo e lento, ci sarà solo d'intralcio negli spostamenti”, protesto a voce bassa. “Esatto, è questo il problema: non ci sono sorprese nelle nostre strategie: cacciamo-uccidiamo-cacciamo di nuovo. Dobbiamo cambiare programma, dobbiamo stupire quelli della Capitale” , ammette Marvel e io non posso non rimanere stupita: pensavo fosse dalla mia parte, ma a pensarci bene non ci sono parti da tenere in un'alleanza come la nostra, che potrebbe saltare da un giorno all'altro. E poi non pensavo che fosse cosi determinato; non sapevo che cosa pensasse veramente di noi Favoriti e non so nulla di lui. Una vocina dentro di me si chiede allora perchè non l'ho abbandonato con Cato e non me ne sono andata subito. Un'altra risponde: istinto di sopravvivenza.
“Lui invece può cambiare tutto quanto” continua. “E se poi non dovesse andare bene non ci metteremo tanto ad ucciderlo, giusto? Quindi io non vedo dove sia il problema, Clove.” Conclude e mi osserva con sguardo innocente, come se non mi avesse appena fatto fare una figuraccia davanti a tutto il Paese con la sua ultima frase. Lo sto ancora guardando in cagnesco quando Cato pronuncia giulivo:”bene! Andiamo ad annunciare il verdetto allora!” e spada in spalla raggiunge Jude, che è davvero rimasto immobile dove lo avevamo lasciato.


ANGOLO DELL'AUTRICE:

okay, okay, lo so che adesso potreste anche prendere e andarvene per sempre e lasciarmi qui con questo nuovo capitolo e le mie lacrime, ma spero che non lo facciate e che finiate almeno di leggere questo minuscolo spazio ^^ chiedo venia per l'increscioso ritardo di, ehm, 6 mesi, ma tra scuola e i così detti 'blocchi dello scrittore' non ho avuto un attimo di tempo/non mi veniva nulla da scrivere e.e però ora è Estate, il tempo dei quadri è passato e si prospettano due mesi (quasi) liberi! E per di più mi è tornata l'ispirazione! :D perciò eccomi qui a tormentarvi di nuovo ^^ ho ritenuto adatto fare un piccolo riassuntino all'inizio, per evitarvi di dover fare avanti e indietro con gli altri capitoli perchè magari non vi ricordavate la storia ^_- spero che questo capitolo (che ammetto non è tutto questo granchè) vi sia piaciuto almeno un po' e che qualche anima gentile possa lasciare una recensione per farmi sapere che non sono sola con i miei pensieri. Come al solito ringrazio tutti quei lettori silenziosi (che spero si faranno sentire un giorno) e quelli non-silenziosi che mi hanno seguito fin dal primo capitolo e che mi hanno sempre sostenuta con le loro parole (non mi abbandonate! >.<) e coloro che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate.
Grazie a tutti e a risentirci!
Buone vacanze,
HemioneEverlark
  
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