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Autore: Nanek    10/07/2014    11 recensioni
Sono la ragazza dal sorriso rotto.
Sono la ragazza che sa benissimo che la propria vita non è solo arcobaleni e farfalle.
Sono la ragazza che bussa alla tua porta per averti vicino.
Sono la ragazza che aspetti sotto la pioggia.
Sono la ragazza che tenti di salvare sempre, la ragazza che puoi salvare, perché riesci a farla sentire bella, riesci a farla sentire a casa.
Sono la ragazza che si nasconde, ma che tu riesci sempre a trovare, sono la ragazza che ti implora di essere sollevata ogni volta che cade, sono la ragazza che ti ama nonostante tutte le tue insicurezze.
Sono la ragazza che tu puoi amare come nessun altro, sono la ragazza che aspetta solo da te quelle parole, quella domanda: “Vuoi restare un po’?”.
Sono quella ragazza che verrà amata, amata da te, Calum.

«Solo da te» bisbiglia lei implorandolo ancora una volta con lo sguardo.
«Ti amo» confessa lui di getto, per poi impossessarsi delle sue labbra, sentendo il cuore nel petto battere all’impazzata, un misto di tristezza e felicità, un misto tra inquietudini e sicurezze, sicurezze che solo lui può darle, solo lui sa di poterla salvare.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3

Keep that smile
 
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I'll be there when you're insecure, 
Let you know that you're always lovely. 
Girl, cause you are the only thing that I got right now.

 
 
«Calum sei un ruba cuori insomma! Bravo il nostro piccolino» lo deride Michael, abbracciandolo e baciandogli la guancia, nonostante le lamentele del moro.
«Quanto dolce sei? Dove la porti? Dai coinvolgi i tuoi amici nei tuoi intrighi amorosi» dice Ashton, sedendosi sulla poltrona, come in attesa.
«Pensavo di vederla per fare un giro! Non pensavo di vederla qui! Con noi! Voi siete idioti» li insulta il ragazzo, portandosi troppo spesso le mani tra i capelli: che figuraccia, che figuraccia.
«Ma, così, fai amicizia con lei e durante il tour non ci sono problemi» suggerisce Luke, mentre l’amico scoppia in una risata isterica.
«Certo, il tour! Siete davvero… stupidi» li offende, cominciando ad esporre tutte le sue idee contro di lei: non ha canzoni, non è preparata, non è adatta, non può sopportare un tour, non ha neanche idea di cosa voglia dire, non possono davvero credere di portarla con loro, è un suicidio, li porterà alla derisione.
«Ecco che viene fuori Thomas…» alza gli occhi al cielo Michael.
«No, questa è la voce della verità! Dico, voi avete presente come eravamo noi? Noi ci siamo fatti il mazzo porca miseria!» esclama, ma nessuno sembra voler dargli ascolto, tutti sospirano, sospirano e gli danno dello stupido, perché lui non capisce, perché lui è solo tanto acido e in astinenza da sesso.
«La volete smettere?! Io mi chiedo cosa vi siete fumati!» si arrabbia ancora di più: se loro capiscono, allora che parlino, che dicano il motivo di tale interessamento per la ragazza.
E Luke, si fa avanti, con il suo portatile.
Lo schermo è sintonizzato su un canale Youtube: Angel93, un video, una ragazza a lui familiare.
Angel suona, una tastiera bianca davanti a lei, una melodia che Calum ormai è stufo di sentire: sempre la solita She will be loved, sempre la solita storia, ma con una differenza, la voce di Angel è decisamente migliore di quella sentita la sera precedente.
La sua voce è potente, mette i brividi, è una voce bellissima e trasmette qualcosa bello in chi l’ascolta; ma Calum non si lascia abbindolare, è solo una cover, non possono portarsi dietro una ragazza che non ha canzoni proprie.
Ma ecco che Luke, schiaccia un pulsante e parte un nuovo video, dove la stessa Angel93, canta una canzone, senza titolo: spiega che è sua, spiega che è dedicata a una persona importante, il video la riprende, mentre suona e canta, per poi spostarsi, inquadrarla in giro per un parco, mentre cammina da sola, mentre sorride appena; vengono inquadrati posti stupendi che vanno dall’autunno all’inverno e lei c’è sempre, lei canta, un video fatto da lei e basta, che si conclude con Cels che torna verso un pianoforte messo in una sala buia, dove solo lei è illuminata e continua a cantare.
Le parole di quella canzone sono… tristi.
La canzone è un mix di malinconia e felicità: è nominato sempre un “lui”, sono nominati occhi azzurri e capelli neri, sono nominate mani pronte a salvarla, sono nominate ali che la portano lontana da quello che la circonda, sono nominate stelle lontane e addii inevitabili, questa canzone nasconde qualcosa, nasconde un messaggio che, Calum però, non riesce a cogliere; ma, nonostante questo, sente dentro di sé una sensazione di vuoto nello stomaco, sente il cuore battergli più forte ad ogni ritornello, sente quella punta di nostalgia battergli sul petto.
«Sei ancora convinto che non valga nulla?» lo interroga Luke, mentre l’altro abbassa lo sguardo, dandosi dello stupido per non aver guardato prima in Youtube.
«Secondo noi ha altre canzoni, non è da buttare, ha solo bisogno di riprendersi» dice Michael, Calum inarca il sopracciglio, riprendersi da cosa?
«Frequentava l’Università di musica più prestigiosa di tutta Londra, il suo livello era tra i migliori… problemi economici» spiega in breve, il moro ricorda le sue parole al parco: l’Università lasciata, la voglia di potersi pagare da sola gli studi.
«La voce ce l’ha, ha solo bisogno di… un amico forse? Ha bisogno di essere incoraggiata» ipotizza Ashton, fissando il moro, che si sente preso in causa.
«Okay, okay. Ho capito, voi avete ragione e io torto» non vuole sentire altri rimproveri «Sta sera la convinco a stare con noi, promesso» annuncia, notando un sorriso generale.
«Su, adesso vai a lavarti, Cal, puzzi da far schifo, hai un appuntamento tra meno di tre ore!» lo deridono, facendogli alzare gli occhi al cielo: i ragazzi sono sempre i soliti.
 
 
Il Big Ben scocca le nove in punto.
Calum è sul ponte, fissa London Eye illuminata di blu, i gomiti appoggiati, le mani a pugno a raggere il viso.
Nella sua testa, rimbombano le note musicali di quella canzone.
Ci pensa, ci ripensa, le canticchia dentro di sé, sono così belle, sono così magiche, sono dedicate ad un ragazzo, non ha dubbi, ma un ragazzo speciale, sicuramente non una vecchia cotta di Cels, ci sono troppe parole che negano una possibile relazione: lei canta parole d’affetto, di abbracci, di baci sulla punta del naso, forse è lui che non vuole pensare ad un ipotetico fidanzato della ragazza, ma niente lo conduce a pensare a una storia d’amore finita male, quella canzone ha qualcosa di diverso, ha una sfumatura sotto, che è la chiave di tutto, ne è sicuro.
«Non pensavo che, dopo questo pomeriggio, ti facessi vivo» lo distrae una voce, facendogli alzare lo sguardo: lei è qui.
«Allora era un sì, quello di oggi» ribatte lui, facendola sorridere imbarazzata «E comunque, perché non dovrei? Ormai sei parte della famiglia» dice socievole, ma lei lo guada storto.
«Proprio tu parli? Se vuoi ti faccio un’imitazione: la tua faccia toccava il pavimento quando ho varcato la porta» lo deride, portandosi le mani sulle guance, la bocca a “O”, gli occhi al cielo: Calum ride.
«Ho giudicato senza… aver ascoltato» si dà la colpa, lei sbuffa: aveva detto chiaramente a Ty di non dare più a nessuno il nome del suo profilo Youtube.
«I ragazzi sanno essere persuasivi» le dice lui, facendole l’occhiolino, mentre lei continua a maledire il suo amico Dj: deve smetterla di credere in lei, deve smetterla di acclamarla come se fosse una star, lei non è più quella di una volta, se ne è resa conto e quel profilo è solo un lontano passato.
«Hai messo il video circa due mesi fa, non è così passato» la riprende Calum, per poi mettersi sulle spalle la chitarra che ha appoggiato per terra.
«Vieni, io e la tua voce abbiamo bisogno di chiarimenti» sorride dolce, prendendole la mano, trascinandola con sé verso la metro: Hyde Park è la loro meta.
 
 
Il silenzio e il buio li avvolgono.
I loro passi, che calpestano qualche foglia, sporcano quel silenzio tombale, nessuno dei due parla, sembrano imbarazzati, sembrano insicuri, eppure: lui deve aiutarla e convincerla a partecipare al loro tour, mentre lei deve dare il meglio di sé per convincere il quarto membro di quella band, l’unico che, ancora, tende a non essere fiducioso nelle sue qualità.
I loro pensieri sono rumorosi, pulsano nelle loro menti, fanno scorrere agitazione e adrenalina nelle loro vene, i loro passi si interrompono non appena arrivano ad una panchina.
«Qui andrà bene» annuncia il ragazzo, prendendo posto e tirando fuori la chitarra.
«Cosa mi canti, Angel?» le chiede, controllando che le corde siano perfette; lei risponde che vuole cantare la solita canzone, quella che Calum ha sentito al Karaoke, quella che ha sentito in Youtube.
«Ormai mi dà la nausea “She will be loved”» annuncia ma lei fa spallucce, quella canzone le appartiene.
«Dai, comincia» sbuffa lui, cercando di ricordare gli accordi.
E la voce di Angel, riempie il silenzio del parco, avvolge Calum che suona davanti a lei, dà calore in quell’atmosfera così fredda: ma quando arriva al ritornello, perde un po’ di magia, diventa fioca, perde importanza, il ragazzo si ferma e glielo fa notare.
Non può fare quello che sta facendo, non può trascurare in questo modo il ritornello, è la parte più significativa di una canzone, il ritornello di “She will be loved” è ancora più importante di tutte le altre canzoni al mondo, è un inno all’amore, è un inno alla salvezza, alla speranza, bisogna cantarlo sicuri, bisogna credere in quel che si dice, bisogna saper trasmettere quel messaggio che i Maroon 5 hanno messo in quelle parole.
«Cioè, tu hai una voce degna di essere ascoltata, usala. Usala e fammi emozionare, usala e fammi capire che lei sarà amata davvero da qualcuno: come la canti tu sembra una bugia, sembra la classica storia della ragazza che viene amata e bla bla bla, tutte balle. Dimostrami che non è così, dimostrami che c’è speranza per questa lei, fammi sentire la tua voce, per piacere» la incita, battendo a tempo con il piede, suggerendole di alzarsi in piedi, davanti a lui e di riprendere dal ritornello.
Cels tossisce un po’, come a schiarirsi la voce e, quando riprende, ecco che la magia la avvolge di nuovo.
La voce di Cels esce fuori più potente, la sua voce, finalmente, si fa sentire per davvero: e Calum sorride, di fronte a tale spettacolo, Calum sorride perché è felice di essersi sbagliato su di lei, perché lei è davvero come la definiscono gli altri e lei si merita una possibilità.
Ma quella voce, all’ultimo ritornello, viene spezzata da un singhiozzo.
Cels si porta le mani sul viso, singhiozza, facendo alzare il ragazzo dalla panchina: le si avvicina, l’accoglie in un abbraccio, continua a sorridere, inizia a sussurrarle i suoi complimenti, il suo stupore, la sua incredulità di fronte a quella voce.
«Sei micidiale quando canti. Però… se piangi ai concerti non credo sia divertente» le consiglia e la sente ridacchiare appena.
«Non lo farò più, lo giuro» dice lei, balbettando, ma lui non osa chiedere altro a quella ragazza, hanno ancora tanto tempo da passare insieme, ed è convinto che tutto verrà da sé.
«Cantiamo insieme, vuoi?» le propone, mentre lei si asciuga le lacrime con un fazzoletto ed annuisce.
«Conosco un posto più caldo di questo» dice ancora sorridendo, si incamminano per le vie.
 
 
Quando Ty la vede entrare, in compagnia del ragazzo moro che è uscito con una nuvola nera in testa, l’accoglie con lo stesso calore di sempre.
Si sorprende, quando lei gli dice di voler cantare una canzone diversa dal solito ma, sorridendo, comincia a cercare il nuovo titolo da lei richiesto.
In quel locale di Londra, Calum e Cels cantano una canzone a loro cara, perché creata dai loro idoli: Chris Brown, Justin Bieber, Next to you.
«Justin Bieber… voi femmine» alza gli occhi al cielo il moro, beccandosi come punizione un pizzicotto sul braccio da parte di lei, che mette un finto broncio e si porta le braccia incrociate sul petto, per poi scoppiare a ridere e volgere lo sguardo verso lo schermo.
Calum canta, con una semplicità da farle quasi invidia, canta e sorride, le sue guance sono quelle che tutte le fan vorrebbero baciare o semplicemente toccare, gli occhi marroni si fanno piccoli piccoli quando ride, la sua espressione è così dolce che viene voglia di stringerlo e non lasciarlo mai andare.
Impugna il microfono, la sua voce è così perfetta, è così unica, che la imbarazza da morire, la fa sentire così ordinaria, così poco speciale, che quasi si dimentica di cantare la sua parte: ma la sua voce riesce a recuperare, la sua mente si concentra di più, cerca di stare al passo, cerca di evitare altre figuracce davanti a Calum Thomas Hood.
Lui sorride ancora, non sembra neanche essersi reso conto del suo ritardo, è troppo felice per notare certe sciocchezze: lui, in un palco, per quanto piccolo possa essere, è su un mondo tutto suo, dove riesce ad esprimersi al meglio, dove la parte migliore di lui viene fuori in modo così semplice che neanche si accorge che Cels sta rabbrividendo ad ogni sua parola, rabbrividisce e si sente le gambe molli.
Quando arriva il ritornello, poi, lui la guarda e quegli occhi le stanno dicendo chiaramente di fargli sentire quella voce che tanto nasconde.
Fammi emozionare.
Fammi sentire che quello che dicono non sono bugie.
Dimmi che ci sarai quando sarò insicuro.
Dimmi che sei davvero l’unica cosa che ho ora.
Dimmi che anche se il cielo si distruggerà, tu sarai vicino a me.
Dimmi che nulla si metterà in mezzo a noi.
Dimmelo, perché il tuo sorriso è stato fatto dal paradiso.
Dimmelo perché con te non ho paura.
E Cels canta, Cels ritrova quel tassello che le manca per poter esprimersi al meglio, per poter dar più voce a se stessa, a quello che tiene dentro, a quelle emozioni che lei sa dare, anche se tende a nasconderle, a sopprimerle.
Cels e Calum cantano, arriva anche l’ultima parte della canzone: e lui le prende la mano, le sorride, è fiero di lei e di quello che ha appena cantato.
Si alza un applauso generale per loro due, Ty è ancora più emozionato e fischia come un matto, Cels sorride a quel ragazzo moro che, non appena la canzone finisce, l’abbraccia forte portandole il braccio attorno al collo e baciandole la guancia; lei non può far altro che ricambiare, stringendolo, inebriandosi e beandosi di quel suo profumo così buono, nascondendo il viso sulla sua spalla.
Cels Lancaster sarà amata, lei ne è sicura per davvero.
 
 
 


Note di Nanek
 
Sono davvero qui a distanza di così pochi giorni? :D
Sapete il motivo? ;) beh, ve lo svelo dopo, andiamo per grandi ;)
L’apparenza inganna insomma, la nostra Cels non è proprio l’ultima arrivata in fatto di musica, ha frequentato un’Università MOLTO prestigiosa, ha canzoni sue e pure un canale Youtube che Calum non ha pensato di cercare: allocco di un kiwi :D
C’è questa canzone senza titolo che parla di un Lui, c’è questa She will be loved che Calum ormai non riesce più ad ascoltare a forza di sentirla… ci sono tanti misteri dietro la figura della nostra Cels, misteri che, vi prometto, verranno svelati ;)
Chi vuole fare supposizioni? :D di chi parla quella canzone senza titolo? A voi la parola ;)
Non odiatemi per aver messo Justin Bieber e Chris Brown ma… Chris è l’idolo di Calum, ci stava, e questa canzone… beh a me piace davvero tanto, mi tocca l’anima ed è, a mio parere, un buon modo per far aprire Cels =)
Detto questo, passiamo al motivo per cui sto aggiornando come una matta, dato che, sono sincera, voglio finire questa storia abbastanza velocemente :D
A parte il fatto che ho Satellites <3 ma questa long non c’entra, dato che sarà davvero tanto lunga… la ragione per cui voglio velocizzarmi un po’ è che: LA MIA MENTE IDIOTA HA ELABORATO UN’ALTRA MINI LONG.
Perché sono così emozionata? Perché è su MICHAEL.
Sì, avete letto bene, su Mike <3333 e… giuro non vedo l’ora di mostrarvela =)
La sto scrivendo e, non appena concludo questa, inizia l’altra ;) oddio sono tutta un’agitazione da chilo!!! <3333
Bene, annunciata pure sta cosa, io ci tengo a ringraziare tutte voi, questa storia (che a me continua sembrare un po’ sempliciotta) la state “amando” e… non so, sono felice di questo <3
Grazie a tutte voi che mettete la storia tra le preferite/ricordate/seguite <3 grazie per le recensioni troppo buone che ricevo e che so di non meritare <3
Siete speciali, tutte voi <3 e vi voglio un bene dell’anima <3
Ci vediamo molto presto con l’aggiornamento di questa storia, per quanto riguarda Satellites, credo che ci vedremo martedì ;)
Grazie ancora di cuore <3
Nanek
 
  
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