Eccola lì. Impettita   nella sua divisa, impeccabile. Hermione Granger, emozionata come non mai, cercava di mantenere la calma, mentre aspettava impaziente l’arrivo del treno al binario 9 & 34. Il treno che l’avrebbe portata  alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts . Non stava più nella pelle, aveva passato tutte le sue vacanze estive a leggere e rileggere libri di incantesimi, e adesso, ne sapeva fare anche di difficilissimi.
Guardandosi intorno si rese ben presto conto di essere circondata da altri ragazzini della sua età, che come lei non stavano più nella pelle per il primissimo anno da maghi e streghe.
Non appena arrivò il treno, si sollevò una folata d’aria che le scompigliò, più di quanto non fossero già scompigliati, i suoi ricci color caramello che le coprivano gran parte del viso.
Dovette far ricorso a tutta la sua forza per riuscire a sollevare il pesante baule che si portava dietro.
Quando le porte del vagone si chiusero e il treno iniziò lentamente il suo percorso, una moltitudine di giovani si mise a correre per trovare uno scompartimento libero. Mentre camminava per il corridoio, sempre portandosi appresso il baule,un ragazzetto suo coetaneo la urtò facendola inciampare nei suoi stessi piedi. La ragazza indispettita, si aspettava che almeno il ragazzo si scusasse e l’aiutasse ad alzarsi, invece quello si limitò a guardarla con un sorriso beffardo sul viso color cera da prendere a schiaffi.
Quello che saltava subito all’occhio erano i  suoi capelli, biondi color platino che ricadevano in un leggero ciuffo sul viso dai lineamenti duri.
“Stai un po’ attenta a dove vai ragazzina!”
Ma che maleducato-pensò Hermione- prima mi fa cadere per terra e poi dice a me di stare attenta! Pf!
“Sei tu che dovresti stare più attento! Il corridoio non è tuo, se non lo avessi notato.”
Senza aspettare la risposta del ragazzo, riprese a cercare uno scompartimento dove potersi sedere e posare quel dannato baule.
Sentiva in cuor suo, però, che quello non sarebbe stato il loro ultimo scontro.
Andò a sedersi accanto a due ragazzi, uno dei due aveva i capelli nero corvino, gli occhi verdi, circondati da un paio di rotondi occhiali da vista ed uno sguardo penetrante che si presentò col nome di Harry Potter- ad Hermione per poco non veniva un colpo! Quell’Harry Potter! Il ragazzo sopravvissuto! Dopo aver osservato la sua cicatrice, ed avergli fatto qualche domanda sul suo passato , al quale il ragazzo non sapeva rispondere con precisione, la ragazza si rese conto della presenza dell’altro, che  aveva invece capelli rossi e occhi castani. non aveva l’aria di essere un tipo particolarmente sveglio,e  teneva sulle gambe un orribile topo che sembrava morto per quanto poco si muovesse. Il ragazzo rispondeva al nome di Ronald Weasley.
Dopo una buona mezz’ora di conversazione, le loro chiacchiere vennero interrotte dall’arrivo di due personaggi singolari.
Due ragazzi identici , molto alti, con due sorrisi sghembi sul volto, capelli rossi- che alla ragazza ricordarono molto quelli di Ronald- e occhi color nocciola, irruppero nello scompartimento trasportando un grosso carrello pieno di dolciumi.
“Salve primini!! Desiderate qualcosa dal carrello delle meraviglie?” chiese uno di loro, strizzando l’occhiolino ad Hermione
“Freddie guarda! Il buon vecchio Ronnie ha trovato degli amiciii”
“Oh Georgie ! che scena commovente!”
 “Oh per merlino..lasciatemi stare!” farfugliò Ron, palesemente in imbarazzo.
“Fred e George Weasley” si presentarono, parlando simultaneamente.
Ecco perché le ricordavano Ronald. Erano i fratelli.
“Cos'è questa roba? non sembra commestibile, sono sicura che queste strane merendine causano effetti collaterali spiacevoli, e sono ancora più sicura del fatto che non potete venderle, non è così?” parlò Hermione, col suo solito tono da saputella.
“Hei ma che ragazza perspicace! in effetti sono una nostra invenzione, ma ci stiamo ancora lavorando..”
appena sentì queste parole, Ron sputò una merendina che non aveva esitato a prendere dal carrello. “Di solito i primini, non si rendono conto di cosa gli rifiliamo…” iniziò uno
“…prima di sentirsi male!” terminò l’altro, che lei identificò come Fred.  E scoppiarono in una fragorosa risata.
“Questo è contro le regole. È scritto nel regolamento di Hogwarts. Io l’ho letto” ribattè.
“sappiamo che è contro le regole..” disse Fred mettendole un braccio intorno alle spalle
“..ed è proprio per questo che è divertente!” terminò George, mettendole anche lui un braccio intorno alle spalle.
Lei li fulminò con lo sguardo e li costrinse a toglierle le mani di dosso.
“Fred e George vengono chiamati i re degli scherzi, a scuola li conoscono tutti. Sono famosi.” Disse Ronald
“Famosi? Ahah! E per cosa? Per aver avvelenato qualcuno?!” disse scettica Hermione
 “Siamo famosi per il maggior numero di punizioni accumulate in due anni!” disse ridendo George.
“A me non sembra un vanto!” disse secca.
“Piccoletta, lo so che muori già d’ammirazione per noi.. non provare a nasconderlo!” disse Fred.
“Io? C-cosa? Ma..ma che.. che dici!”
Hermione sentiva di essere arrossita come un peperone. E questo fece scoppiare a ridere i due gemelli
“adesso dici così, ma vedrai tra poche ore, ti ritroverai a sperare di capitare nella nostra stessa casa” le sussurrò George
“E ci divertiremo tantissimo a farti gli scherzi marchio Weasley” le soffiò nell’altro orecchio Fred
Prima che lei potesse ribattere ancora, erano già scomparsi, di loro erano rimaste solo le voci allegre, provenienti dal corridoio mentre cercavano di rifilare qualche loro diavoleria a quelli del secondo anno.
Era irritata, quei due si divertivano ad infrangere le regole, erano caotici, confusionari, si approfittavano dell’ingenuità dei più piccoli per farli divenire vittima dei loro scherzi, erano degli sfrontati ed erano riusciti a metterla in imbarazzo in meno di dieci minuti.
Stranamente,però, avevano ragione. Non sapeva spiegarsi il perché, ma nel tempo che li separava dall’arrivo ad Hogwarths, la ragazza sperò vivamente di capitare nella loro stessa casa…
 
Ecco, rimaneva solo lei da smistare. Doveva mettersi il cappello parlante in testa, e sarebbe stato lui a decidere in quale gruppo metterla. Dove sarebbe finita? Nei coraggiosi Grifondoro?, dove seduti al tavolo, che le lanciavano occhiatine maliziose per poi guardarsi e scoppiare a ridere, c’erano i due gemelli rossi, ? negli intraprendenti e intelligenti Corvonero? Nei casti Tassorosso? O nei Serpeverde?.. nel tavolo di questi ultimi, Hermione, mentre si posava il cappello sul capo, riuscì a distinguere i capelli platinati di quello scorbutico ragazzo del treno. E sperò vivamente di non capitare nei Serpeverde.
Non fu una scelta difficile per il cappello, nemmeno cinque minuti, ed Hermione correva contenta al tavolo rosso- oro dei Grifondoro, per andarsi a sedere accanto ad Harry e Ron.
“Complimenti piccoletta! Sei finita con i migliori” disse Fred, passando accanto a lei e scompigliandole affettuosamente i capelli con una mano.
Quella sera la piccola maga  andò a letto col sorriso a trentadue denti ancora stampato in volto.
 


spazio autrice: Ecco qui il primo capitolo..spero veramente che vi sia piaciuto, sempre che qualcuno legga la mia storia..
aspetto qualche vostro segno di vita per postare il prossimo capitolo.. baci
Alis