Stavo sognando Micheal…ah, il sogno più bello che potessi mai fare, ma purtroppo quel sogno fu interrotto.<< Allyson, svegliati! È tardi! Dobbiamo andare in Chiesa! >> sentì urlare fuori dalla mia camera. Era mia mamma, non le risposi. Ma che credeva che quello che mi aveva fatto qualche giorno fa lo avessi già dimenticato? E no, cara madre! E poi era domenica! Tutti i giorni sono costretta ad alzarmi alle 7 di mattina, almeno la domenica vorrei svegliarmi un po’ più tardi, o no? Ho questo diritto? Comunque mia madre continuava a chiamarmi, alzando man mano il tono di voce. Il mio livello di sopportazione era ai limiti, quindi mi alzai aprì la porta e le urlai << lasciami in pace! È domenica e pretendo un po’ di riposo in più! >> e le chiusi la porta in faccia. Ripensai a quello che avevo fatto e…mi dispiaceva. Non sentì più niente, e quello voleva dire che mia mamma se ne era andata. FINALMENTE! Mi infilai sotto le coperte e mi addormentai di nuovo con la speranza di riprendere a sognare Micheal. Ma purtroppo 10 minuti dopo bussarono al campanello. Che seccatura! Mi alzai come uno zombi dal letto, mi diedi una guardata allo specchio e pensai << Mammamia Allyson, sembra che non dormi da un secolo! >>. Mi affacciai alla finestra per vedere chi era lo scocciatore che a quell’ ora veniva a bussare alla mia porta! Mi affacciai e vidi un ragazzo. Cosa?! Un ragazzo?! No, non posso assolutamente aprire la porta in queste condizioni. Corsi nel bagno per farmi una doccia. Ma cosa mi era saltato in mente ?! Mentre mi vestivo pensavo << se ne sarà già andato… brava Allyson, brava! >>. Corsi giù per le scale ,e per poco non cadevo, vi immaginate? Cadevo,mi rompevo un braccio e facevo vicino al ragazzo << scusami,come una cretina ho corso per le scale, sono inciampata e mi sono rotta un braccio, mi puoi accompagnare all’ ospedale? >> sarebbe stato un bel modo di conoscere una persona, non trovi? Comunque, corsi giù per le scale, mi diedi un’ ultima sistematina e incrociai le dita perché quel ragazzo non se ne fosse andato. Apro la porta e… mi ritrovo davanti il ragazzo più bello che io abbia mai visto! Un ragazzo alto, biondo, con degli occhi azzurri che erano la fine del mondo! Un piercing al labbro inferiore, un sorriso splendido e una fossetta… ah quella fossetta.. io adoro le fossette! E quella fossetta era talmente profonda che la potevi notare da un miglio di distanza. Mi squadra dalla testa ai piedi, mi fa un sorriso a 32 denti, e mi dice << ciao! Mi chiamo Luke, sono un amico di Calum, tu devi essere sua cugina? >>, ah, pensai, Calum ha questo bellissimo amico e non me lo aveva mai detto?! << s-si >> riuscì a dire a stento. << E…sai dirmi per caso che fine ha fatto? >> mi chiese. << Certo! Starà di sicuro dormendo. Che ore sono? >> domandai al ragazzo bello, com’ è che si chiamava? Ah si, Luke… << sono precisamente le 10 e 20 >> rispose. << eh si, di certo starà dormendo, com’ è fatto Calum, se non è mezzogiorno, non si alza! >> dissi. << Ah. E…che ne dici se andiamo a fare colazione al bar di mio padre? >> mi propose. << tuo padre ha un bar? >> chiesi, << si, proprio qui, all’ angolo! >> << ah, non lo sapevo >> dissi. << eh, a volte do una mano anche io. >> rispose. << allora vogliamo andare? >> mi chiese. << perché no! >>, ed ecco che il suo viso, il suo bellissimo viso, si illuminò di nuovo dal suo sorriso, seguito ovviamente dalla famosa fossetta. << ah, scusami, non ti ho chiesto come ti chiami >> sorrisi << mi chiamo Allyson >> << bel nome! >> , lo ringraziai. Entrammo nel bar. << eccoci qui. >> disse facendomi cenno di entrare << oh Luke! >> disse un uomo da dietro al bancone. A dire la verità era un bell’ uomo, quindi doveva essere per forza il padre di Luke e infatti << Hey papà! Lei è Allyson la cugina del mio migliore amico >> disse << piacere! >> dissi porgendo la mano al signore che era dietro al bancone << oh, il piacere è tutto mio! >> rispose stringendomi la mano. << ehm… è la tua ragazza? >> sussurrò, ma io sentì lo stesso << cosa?! No! Papà! >> rispose Luke imbarazzato, anche io lo ero, eccome se non lo ero!! << ah scusami! >> disse il padre di Luke, sembrando di voler scomparire dalla faccia della terra dopo quella domanda che aveva fatto a Luke. Mentre stavamo parlando, il telefono di Luke squillò. << pronto? >> rispose Luke. << Hey Luke, dove cavolo sei?! >> sentì urlare dal telefono. Capì subito che era Cal. << sto al bar con…con tua cugina >> rispose timidamente Luke. << come con mia cugina?! E perché? >> disse Cal, << perché?! Perché tu stavi dormendo caro mio, e quindi per aspettare che il signore si svegliasse siamo andati a prenderci qualcosa al bar >> disse Luke ridendo. << ah ok! Ora arrivo, 5 minuti e sono da voi. >> disse Cal finendo la telefonata. << si è svegliato con la luna storta! >> disse Luke sorridendo. Mi feci uscire una piccola risata. << eccomi qui! >> disse Cal sedendosi al nostro tavolo. << che avete fatto tutto questo tempo? >> << Cal, ma che domanda è ?! >> risi. << abbiamo parlato un po’ >> disse Luke. << e di cosa? >> insistette Calum. << Cal, mangia il cornetto e stai zitto! >> lo derisi io. << ok, è meglio che vada >> dissi << perché? >> mi domandarono contemporaneamente i ragazzi che erano seduti al mio stesso tavolo, << perché mia mamma non sa che sono uscita, e starà tornando a casa. Se non mi trova inizierà a farmi mille domande, quindi è meglio che torno a casa. >> ammisi io. << alla prossima >> salutai i ragazzi. << Ciao! >> mi disse Luke, regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi. << Ciao >> risposi io, ricambiando un sorriso.