«Ti giuro che è
andata proprio così!»
Non riesci a
smettere di ridere o a scuotere la testa mentre Scarlett continua a parlare
inviperita.
«Io e Chris
siamo come fratelli pensavamo che avrebbero smesso di farci domande del genere
ed invece...» Scarlett gonfia le guance e fa una smorfia nella tua direzione.
«Non lamentarti!»
La ammonisci «È pur sempre Christopher Robert Evans le donne farebbero la fila
per essere al tuo posto.»
«Ben vengano.» La rossa allarga le braccia. «Non otterrebbero
niente di più che essere scambiata per la sua ragazza.»
«Non sminuire il
rapporto che avete. È bellissimo.»
«E fraterno.»
Sottolinea e sorridi.
«L'ho capito.»
Affermi per l'ennesima volta.
«Scusa è che
quella giornalista mi ha veramente lasciata senza parole.» Scarlett sospira e
poi si fa aria con il menù del café dove vi siete
rifugiate.
«Sareste una
bella coppia…» Mormori immaginandoteli abbracciati che si sorridono dolcemente.
«Non mettertici
anche tu!» Lei si porta una mano alla fronte con fare esasperato. «Io ho Romain e lui è occupato.»
«Sul serio?»
Sollevi il volto improvvisamente interessata. «Non lo sapevo!!»
Aspetta...
«Lui è impegnato
e volevi che fingesse di stare con me?!» Domandi e la tua voce sale di un'ottava
mentre la osservi sconcertata.
Lei solleva le
mani verso di te agitandole per discolparsi.
«No no no!!!
Figuriamoci!»
«Era per questo
che non voleva!!» Continui mentre unisci tutti i tasselli di un puzzle
immaginario nella testa. «E perché ha sempre in mano il cellulare!»
«Sei
completamente fuori strada!» Scarlett ride mentre la guardi confusa. «Chris è
mentalmente occupato.» Aggrotti la fronte senza capire. «Se non si farà avanti
non ricaverà un ragno dal buco ma al momento sogna ad occhi aperti.»
Oh.
Ti ricomponi
sulla tua sedia e ti gratti la fronte.
Questa
rivelazione dista enormemente dall' immagine mentale che hai di Evans.
«E chi è lei?»
Domandi curiosa.
«Non parliamo di
Chris.» Scarlett agita una mano davanti al volto con fare annoiato. «Siete tu e
Sebastian l'argomento clou della settimana. Come sta andando?»
Domanda con fare
curioso.
Arricci le
labbra. Avresti preferito parlare della ragazza misteriosa di Evans.
«Come sta
andando...» Ripeti incerta. «Beh...Limbo.» Pronunci alla fine.
È passata
esattamente una settimana da quando hai fatto la sfuriata. Scarlett è l'unica che conosce tutti i dettagli.
La cosa assurda
è che da allora tu e Seb siete visti tutti i giorni
almeno un paio di volte, strettamente per lavoro e siete stati entrambi
estremamente professionali.
Nessun dialogo
che non fosse pertinente al lavoro e strategicamente siete usciti con gruppi diversi
senza vedervi furori dall'orario lavorativo.
«Capisco...»
Scarlett è certa che prima o poi uno dei due esploderà.
«Non abbiamo più
niente da dirci...» Affermi convinta delle tue parole.
Scarlett
schiocca la lingua contro il palato e ti osserva per niente persuasa.
«Cosa c'è?»
«Avete infinità
di cose da dirvi, ma considerando le coste tempistiche vi chiarirete sul set di
Captain America cinque.»
Abbassi la testa
con fare tragico facendola ridere.
«È inutile che
fai così, signorina.» Ti rimprovera scherzando. «Dovete parlare con calma. Non
con gli ormoni in subbuglio!»
«Io non ho gli
ormoni in subbuglio.» Replichi sulla difensiva guadagnandoti un’occhiata del
tipo “Io ti conosco sorella, sappiamo entrambe cosa avresti voluto fargli”.
«È lui che mi
credeva una facile.» Affermi per sfuggire dal suo sguardo.
«Non ha detto
questo.» Sollevi un sopracciglio con fare scettico verso di lei «Beh almeno non
sono state le sue testuali parole.» Si corregge lei.
«Ma lo ha
implicato.»
«Non iniziare a
metterli in bocca frasi che non ha detto.» Ti ammonisce.
«Stai dalla sua
parte, adesso?» Domandi più acida di come credevi di essere.
«No. Non sto
dalla parte di nessuno.» Dichiara e sinceramente avresti preferito saperla
dalla tua parte, non neutrale come la Svizzera.
«Non sembra.» Ti
lamenti.
«Voglio solo
dire che dovete parlare con calma senza segreti. Hai detto tu che vuoi essere
sincera con lui.»
«Lo sono stata.»
Specifichi piccata.
«Senza urlargli
contro?» Domanda pur sapendo la risposta.
Sbuffi e lei
prosegue.
«Se non gli
parli chiaramente e senza arrabbiarti non riuscirai mai a capire lui. Non comprenderai mai la situazione e non potrai mai
agire di conseguenza ed eventualmente voltare pagina.»
«Quindi consigli
di forzare la mano.» Dichiari affatto convinta.
Non ti sono
piaciuti tutti quei “mai” che ha pronunciato.
«Consiglio di
dare una spinta al destino e vedere come va.» Sorride e non puoi fare a meno di
ricambiare.
Senza di lei non
sai cosa avresti fatto. È stata essenziale.
Un’ottima amica sulla quale hai potuto contare in questi giorni per qualunque
cosa: dall’essere presente la prima volta che Sebastian è entrato nel tuo
ufficio dopo la litigata, all’avvertirti dove sarebbero andati fuori la sera per
evitarti enormi figure imbarazzanti.
Il suo telefono
vibra sul tavolo e lei lo afferra subito poi sorride verso di te.
«Esci con noi
stasera?» Domanda.
«C’è Seb?» Replichi e lei ti riserva la sua migliore bitchface.
«Secondo te se
ci fosse, ti avrei invitata?»
Ottimo punto di
vista.
Abbozzi un
sorriso con fare innocente.
«Dove andate?»
«Solito pub. Due
chiacchiere, una bevuta…» Spiega senza molto entusiasmo.
«Se ho campo
libero, sì.» Affermi alla fine tamburellando sul tavolo.
«Ottimo.» Digita
veloce qualcosa sul cellulare e poi lo deposita di nuovo sul tavolo. «Preparati
a subire una paternale.» Dice osservandosi le dita di una mano.
«Cosa? Perché?»
Chiedi colta alla sprovvista.
«Chris si
lamenta che lo stai evitando…Gli ho detto che è paranoico e non ne hai motivo,
ma continua ad insistere…» Scarlett solleva lo sguardo su di te e sorridi
imbarazzata. «Non lo stai evitando, giusto?»
«Ehm…»
Deglutisci a fatica colta sul fatto. «Il fatto è che non voglio…deluderlo.»
Scarlett sbatte
gli occhi un paio di volte senza capire, quindi decidi di dare voce ai tuoi
pensieri.
«Chris è stato
così tanto gentile. Mi ha incoraggiata, mi ha fatto forza ed io…Beh…Ho rovinato
la mia occasione e sono più incasinata di prima, non mi va di dirglielo e
deluderlo. Quindi anche con lui abbiamo solo parlato di lavoro, ho
accuratamente evitato i suoi sguardi indagatori e le sue domande. Potrei anche
aver telefonato a mia sorella per evitare di parlargli, ieri.»
La faccia di
Scarlett è indescrivibile, sembra combattuta fra lo strangolarti e lo
scoppiarti a ridere in faccia.
In effetti
ammettere il tuo comportamento ad alta voce ha reso chiaro che probabilmente
hai qualche problema.
Che razza di persona normale farebbe una cosa
del genere?!
Adesso ti senti
tremendamente in imbarazzo stringi le labbra e fai una smorfia verso Scarlett. «Ho
sbagliato, vero?» Ti azzardi a chiedere e lei scuote la testa abbassandola, in
modo che i capelli le coprano il viso. Quando torna a guardarti riavviandosi la
chioma rossa, sorride.
«Paranoica.»
Posa il dito indice sulla tua fronte e ti spinge indietro.
«Meno male te ne
rendi conto!» Scarlett ride di gusto rilassandosi contro lo schienale della
sedia.
***
Buonasera!!!
Lo so in questo capitolo non succede
molto, ma mi piace che la situazione di Elsa venga analizzata da Scarlett, con
lei riesco a far aprire Elsa in un modo che non riesco con Seb
e Chris e quindi è necessario avere questi capitoli di analisi/sedute
psicologiche/transizione.
Pooooi, finalmente ho spiegato il titolo! Yeah!! Dare
una spinta al destino. Sinceramente, che ne pensate? xD
Diciamo che adesso dovrebbe smuoversi qualcosa (sente il pubblico mormorare “era
ora”).
Ultimo ma non ultimo…Come avrete notato
ho cambiato il blend. E’ stata dura scegliere, perché
ne avevo preparato un altro più neutrale…Questo qui è uno studio di Elsa più o
meno [non so bene cosa sto dicendo ignoratemi], spero solo che vi piaccia e lo
apprezzerete. Io adoro quelle sei foto, mi piacciono tantissimo tutte quante ed
è stata dura scegliere quella per Seb, sappiatelo. Ma non è quello lo spoiler! Sì, nel blend è presente un mini spoiler che al momento è chiaro
solo a me, o almeno spero che sia chiaro solo a me, altrimenti pace e amore.
Ok, la smetto…
Un abbraccio o miei lettori silenti e
non.
Al prossimo Giovedì, signò.
Cos