29/08/2008
1 recensioniHo scritto questa Fanfiction in onore alla mia amica Laura Black, che è contro i vampiri buoni e vegetariani =)
Un odore forte colpì me e i miei fratelli. Seguimmo l'odore fino a quella ragazza, aveva i capelli ricci castani, che risplendaveno di un rosso luminoso. Aveva un paio di ballerine bianche legate alla caviglia con un nastro che formava una "x" sopra il piede; un paio di pantaloni rosa-fuxia e una maglia senza maniche bianca.
<< Mia... >> dissi svelto precedendo Chase, che sbuffò arrabbiato. Seguirla. Sarebbe morta entro una settimana, prima o poi avrebbe fatto un passo falso, e allora, sarebbe stata mia, quel caldo sangue che scorreva veloce sotto la pelle candida e morbida, sarebbe stato mio.
<< Chissà com'è... >> chiese Misha avvicinandosi,
<< Te l'ho dirò... >> risposi freddo,
<< Ti prego, lascaila a me... >> implorò,
<< Scordatelo! non ci pensare nemmeno! >> esclamai, non c'erano santi che tenevano, sarebbe stata mia.
<< Allora ci vediamo tra qualche mese? >> chiese Rachel per farmi innervosire,
<< Non ci metterò tanto come te, Rachel... sarò molto più breve, una settimana circa... >>
<> chiese Alexander serio,
<< A costo di andare a stanarla in casa la prenderò... >> uscii dal buio del vicolo e mi avviai con l'aiuto degli strettissimi edifici delle vie di Lucca che oscuravano le strade.
Entrai nel negozio dove era entrata, presi una bottiglia di Coca-Cola e mi avviai a pagare, lei era davanti a me, dovetti smettere di respirare per non saltarle addosso nel negozio. pagammo e la seguii a ruota. la accompagnai a casa mantenendomi ad una distanza di sicurezza, per poi aspettare il suo passo falso su un pino della casa opposta alla sua.
Avrebbe sbagliato. Doveva.
<< Mia... >> dissi svelto precedendo Chase, che sbuffò arrabbiato. Seguirla. Sarebbe morta entro una settimana, prima o poi avrebbe fatto un passo falso, e allora, sarebbe stata mia, quel caldo sangue che scorreva veloce sotto la pelle candida e morbida, sarebbe stato mio.
<< Chissà com'è... >> chiese Misha avvicinandosi,
<< Te l'ho dirò... >> risposi freddo,
<< Ti prego, lascaila a me... >> implorò,
<< Scordatelo! non ci pensare nemmeno! >> esclamai, non c'erano santi che tenevano, sarebbe stata mia.
<< Allora ci vediamo tra qualche mese? >> chiese Rachel per farmi innervosire,
<< Non ci metterò tanto come te, Rachel... sarò molto più breve, una settimana circa... >>
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<< A costo di andare a stanarla in casa la prenderò... >> uscii dal buio del vicolo e mi avviai con l'aiuto degli strettissimi edifici delle vie di Lucca che oscuravano le strade.
Entrai nel negozio dove era entrata, presi una bottiglia di Coca-Cola e mi avviai a pagare, lei era davanti a me, dovetti smettere di respirare per non saltarle addosso nel negozio. pagammo e la seguii a ruota. la accompagnai a casa mantenendomi ad una distanza di sicurezza, per poi aspettare il suo passo falso su un pino della casa opposta alla sua.
Avrebbe sbagliato. Doveva.