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Autore: Leprotta    10/07/2014    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Gabriele, per aiutare Sam e Dean ad interrompere l'Apocalisse, gli avesse dato le sue "armi"? e se non fossero come le solite armi celesti?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ibridi

Ci misero una mezza giornata ad arrivare all'ospedale psichiatrico dove risiedeva l'uomo pazzo. Scesi dalla macchina entrarono nella hall e si diressero al bancone d'entrata, dove c'era una signora. Provarono a fingersi dei cugini del signore preoccupati per il suo stato mentale, ma dopo qualche domanda obbligatoria furono cortesemente invitati a uscire dalla struttura, poiché solo i parenti stretti del paziente potevano andare a fargli visita e in ogni caso in quel periodo non poteva vedere nessuno a causa della sua momentanea instabilità mentale. Mentre stavano uscendo, un paziente diede di matto e tentò di spaccare la statua del dottore che fondò l'ospedale, trovatasi nel giardino. Il paziente non stava fermo e non si faceva prendere; correva per tutto il giardino urlando. L'infermiere, che lo aveva in custodia in quel momento, corse a chiedere aiuto. I due infermieri, più la signora, che si trovavano nella hall, corsero ad aiutare il collega. Sam, Dean e Bobby colsero l'occasione al volo e s’immisero nel corridoio, controllando prima in che stanza fosse il paziente. Avevano quasi raggiunto la porta quando un poliziotto ci si piazzò d avanti. Si fermarono a tre quarti di corridoio. Decisero di tornare indietro, e nel farlo s’imbatterono in una porta con la scritta "privacy"; entrarono, videro degli armadietti attorno a loro, ne aprirono tre e presero in prestito dei camici. Si piazzarono davanti al poliziotto, che li fece passare senza fare domande. La stanza era tutta bianca e priva di oggetti confortevoli, come foto e altro. Davanti a loro c'era una finestra che dava al giardino e davanti a essa un uomo castano seduto su una sedia, che fissava il cielo. Sam raggirò la sedia e si mise in ginocchio davanti al tizio che lo guardò subito << Signore dovremmo farle delle domande su quello che ha visto >> esortì Sam.

L'uomo iniziò a vagare con lo sguardo<< Che cosa ho visto io?>> cominciò ad agitarsi << Io non ho visto niente >> Dean si mise sulla difensiva << Sammy... non mi sembra che sia molto tranquillo >> Sam cercò di tranquillizzare l'uomo, ma allo stesso tempo cercò di fargli dire quello che aveva visto << Si calmi un attimo e cerchi di ricordare... è essenziale che lei ricordi. Ha dichiarato alla polizia che ha visto un essere: Una grossa cavalletta con il volto umano. vorremmo sapere che cos'è successo.>> l'uomo si avventò su Sam gridando che l'essere gli aveva detto che stavano arrivando per uccidere gli uomini e poi era fuggito; Bobby e Dean cercarono di dividere i due, e una volta riusciti l'uomo si accucciò in un angolo della stanza bianca e cominciò a dondolare su se stesso blaterando parole come: " lui è qui" e " l'armata è pronta". Bobby si avvicinò al signore, mentre Dean stava aiutando Sam a tirarsi in piedi dopo che era caduto durante lo scontro << chi è qui? Di chi stai parlando? >> l'uomo alzò lo sguardo e lo puntò contro Bobby, che si scansò avvicinandosi ai fratelli. La risposta ci mise un po’ ad arrivare, ma alla fine fece accapponare la pelle a Bobby << Stanno arrivando i battaglioni di Azazel! E sono intenti a mietere milioni di vittime. >> detto questo tornò a dondolarsi; il terrore nei suoi occhi e le lacrime li rigavano il viso. I tre uscirono di corsa, montarono in macchina  e si diressero veloci verso il punto in cui era stato avvistato il mostro. Kira si fece vedere poco dopo; giusto per mostrare ai fratelli che li stava seguendo, poi cambiò direzione, verso il bosco o la pineta più vicina. Si ricordava della raccomandazione di Dean di non farsi vedere dalle persone e voleva rispettare il comando del suo padrone provvisorio, anche se ancora era un po' restia e scocciata.

Arrivarono nella zona del Nevada in cui era stato avvistato l'essere e scesero dalla macchina. Dean chiese a Bobby chi fosse Azazel << E' un demone superiore secondo solo a Lucifero. E' di rango elevato... fu uno degli angeli ribelli che insegnò agli uomini a costruire le armi e alle donne l'arte del flirt.. erano chiamati i vigilanti e si unirono  alle donne dando vita ai Nephilin: dei giganti che distrussero tutto il lavoro dell'uomo... Dio mandò alcuni arcangeli a punire i sorveglianti e in seguito purificò la terra  attraverso il diluvio e tutte quelle pugnette varie.. L'arcangelo Rafael incatenò Azazel nelle profondità del deserto e da quel momento lui divenne devoto a Lucifero... ecco qua; vi ho fatto un riassunto veloce... ora va bene Dean? >> Dean restò a fissare Bobby e ancora si chiedeva come mai fossero lì: che cosa stavano cercando di preciso?
Fecero qualche passo e videro una grossa ombra in lontananza che, man mano si avvicinava a loro, fino a formare sagome ben distinte. Quello che sembrava un’unica chiazza nera erano in realtà pezzi separati che stavano andando verso di loro. Sam riuscì a riconoscere una di esse << Cavolo! >> << che c'è? >> domandò il fratello che, ovviamente non riusciva a riconoscere cosa fosse. Finalmente anche Bobby se ne accorse e invogliò i fratelli a salire in macchina << ma che dici? Ci dobbiamo battere e uccidere quei cosi! >> li riprese Dean. Bobby lo fulminò << non abbiamo abbastanza armi e non siamo preparati a questo. >> Dean si fermò un attimo e poi si decise anche lui a montare in macchina: Bobby aveva ragione, non erano preparati a combattere quegli esseri e a Dean scocciava un bel po'. Ancor prima che tutti fossero in macchina Bobby cercò di mettere in moto, ma l'impala non ne voleva sapere di partire << Cazzo! >> la rabbia che li saliva sempre di più << E adesso che facciamo? >> domandò ai fratelli. Dean scese dalla macchina e aprì il cofano, tirando fuori tutte le armi che aveva a disposizione << Non lascerò che quei schifosi sfiorino anche solo per un momento la mia bimba >> disse mentre spartiva le armi con Bobby e Sam. Aspettarono tutti e tre che le cavallette-uomo fossero in mira e poi iniziarono a sparare con tutto quello che avevano a disposizione, dal sale alla spara chiodi, uccidendoli subito. Le munizioni, però, iniziavano a finire e Bobby cominciò a preoccuparsi << Non ce la faremo a ucciderli tutti... maledizione ragazzi! Dov'è quell’ammasso di pulci quando serve? >>


***

Era poco più di mezza giornata che Virginia stava aspettando la sua amica. Comincio pure a giochellerare con i fili del divano e a fare avanti e d indietro per la casa, impaziente di partire. Quando il suo amico Bobby l'aveva sgridata afferrandola per il braccio, lei vide tutto. Rivide il suo passato per la centesima volta: di sua moglie, dei suoi colleghi cacciatori, tra cui l'uomo che gli insegnò tutto sulla caccia al sovrannaturale, ecc... il suo presente con lei e i fratelli e il suo futuro; quindi premeva per andargli ad aiutare. Controllò per l'ultima volta il borsone che aveva messo accanto alla porta, con armi e munizioni, sperando che servissero ad attuare il suo piano di salvataggio. Purtroppo non era riuscita si era scordata di avvisarli dell’avaria al motore -un po' anche per colpa di Bobby che fece tutto di fretta-, quindi si era dovuta mettere d'accordo con la sua nuova amica. Richiuse il borsone, contenta che ci fosse tutto quello che aveva scritto nella lista e sentì un rumore nella piazzola davanti la porta. Finalmente era arrivata.

***

Aveva lasciato da poco l'impala per continuare il percorso il più nascosta possibile, solo che non fece la stessa strada dei Winchester e curvò appena ne ebbe l'occasione. Aveva un impegno e non se lo sarebbe lasciata scappare (non che sarebbe andato da qualche parte). Con la velocità che aveva in quel momento, non ci avrebbe messo molto ad arrivare a destinazione, ma accelerò ancora poiché non voleva fare aspettare ancora La sua nuova amica. Le venne in mente di poche ore fa, quando lei stava fissando la casa tra le macchine, in attesa che i fratelli uscissero. Stava già perdendo la pazienza quando vide aprirsi la porta: solo che non era chi sperava. La ragazzina si diresse verso le macchine e lei indietreggiò per non farsi vedere- non che avesse paura di quell’esserino-. La ragazzina sentì il rumore e lo seguì fino ad arrivare a lei. La guardò per un po', ma non ne era terrorizzata o impressionata come succedeva quando qualcuno la incrociava nel bosco; lei la guardò con affetto e simpatia. Si ricordò delle sue prime parole " Ciao bellissima" e di tutto quello che venne dopo, compreso Bobby. apprezzò molto il suo gesto e se la rese subito amica.
I pensieri erano tanti per Kira, ma era arrivata a destinazione. Virginia uscì dalla porta con un borsone in spalla e un sorriso a trentadue denti. Salì a fatica sulla groppa della lupa e la incitò a partire facendole una carezza dietro le orecchie. La fatica si faceva sentire, ma Kira resistette.

***

Bobby aveva finito le munizioni e si buttò sul corpo a corpo impugnando un coltello e facendo fatica a finirli. Intanto i fratelli facevano del loro meglio ma, nonostante tutto l'impegno, finirono le munizioni.
Dean cercò di difendersi colpendo le cavallette con il fucile, ma una lo travolse piazzandosi su di lui. Sam e Bobby cercarono di andarlo ad aiutare, ma furono bloccati da altre cavallette. Dean era ancora atterra e per la prima volta riuscì a vederne una negli occhi: rossi come il fuoco. Il suo sguardo era tetro e disinteressato; quasi come se si stesse annoiando.

Stava schiacciando la cassa toracica con la sua possente zampa, ma non sembrava interessato a ucciderlo, anzi pareva solo volerlo ferire. Dean sentiva la pressione sul suo petto che cresceva sempre di più. Cercò in tutti i modi di togliere quella zampaccia pelosa da lui, ma era come se fosse ancorata su di lui. Continuava ancora e ancora a cercare di spostarla e finalmente ci riuscì; facendo uscire un urletto che per un momento sembrò quello di una donna spaventata. Si mise seduto e cercò di alzarsi, ma ancora li faceva male il petto e aveva le vertigini. Cercò, quindi, di mettere a fuoco la situazione attorno a se. Guardò a destra, avanti a se e a sinistra, dove vide un grosso mostro peloso che ringhiava sopra la cavalletta che lo stava schiacciando- e che in quel momento si dimenava cercando di liberarsi- e le staccò la testa. Si accorse che non era proprio un mostro, ma la lupa con groppa la ragazzina. Chissà cosa sarebbe successo se Kira avesse scoperto che l'aveva scambiata per un mostro, com’era già successo. Dean rabbrividì. Intanto Sam era riuscito a liberarsi dalle cavallette che lo avevano bloccato e si stava dirigendo verso il fratello che era ancora a terra. Lo aiutò ad alzarsi e videro Kira e Virginia che stavano combattendo fianco a fianco: una con fucili e coltelli e una con fulmini e artigli. Bobby urlò spaventato contro Virginia, per poi rimproverarla.

" In questa situazione deve perdere tempo per sgridarmi?" pensò Virginia.

Kira stava ancora combattendo; la terra granulosa che si alzava a ogni suo attacco e il suo manto acceso come una lanterna, che mandava piccole e brevi scosse. La maggior parte di cavallette/uomo attaccò Kira, mentre: Bobby, Virginia; Sam e Dean combattevano dietro di lei. Li avevano accerchiati. Infuriata e stufa di combattere, Kira, scagliò un campo magnetico di dimensioni colossali, alzando polvere e le rocce prese nel campo, e uccise trequarti del battaglione. Il restante si ritiro fuggendo in una crepa sul terreno. Kira lanciò due/tre fulmini che ruppero le pareti della crepa e la chiusero momentaneamente. Nel campo di battaglia restò solo un uomo che era in ginocchio, in preda a piccole convulsioni. Sam corse verso di lui con il coltello che uccideva i demoni, ma arrivato lì il demone li sorrise e uscì, a fatica, dal contenitore castano e robusto, e scappando via. Si fermò alla macchina insieme agli altri << Ora come facciamo a tornare a casa? >> chiese. Bobby guardò l'impala << Beh... la macchina ha le candele bruciate ed io in questo momento non ho il ricambio, quindi propongo di farci portare da Kira >> Dean spalanco gli occhi << Neanche morto! Io non lascio di nuovo la mia bimba... e non penso che a Kira faccia piacere >> disse voltandosi verso di lei, che stava fissando Bobby come per dirgli " stai scherzando!". Anche se avrebbe potuto benissimo portarli tutti e quattro sulla groppa, era parecchio stanca e disidratata a causa dell'acqua corporea che aveva utilizzato per creare i fulmini e il campo magnetico, quindi non aveva voglia di portare pesi in quel momento. Virginia sorrise e frugò nel borsone che si era portata dietro << Ragazzi ci ho pensato io... avevo visto che la macchina avrebbe avuto un’avaria ed ho portato dei pezzi di ricambio, tra cui le candele >> le tirò fuori e le diede a Bobby per metterle al posto di quelle bruciate << Virginia queste non vanno bene per la macchina e sono bruciate pure queste. >> la rimproverò Bobby << E io come facevo a saperlo? Già è molto che sia riuscita a riconoscerle! >> mise il broncio incrociando le braccia. Intanto Sam prese una lunga corda dalla macchina e cercò di legarla attorno a Kira, che si scansò all'istante << Dai su... si tratta di tirare la macchina solo per qualche chilometro. >> Kira continuava ad allontanarsi da lui. Va bene aiutarli a combattere e a fare quello che le chiedono i fratelli, ma questo era troppo; non avrebbe fatto la loro giumenta da traino. Virginia prese l'amica in disparte e cerco di parlarle, facendole ogni tanto una coccola dietro le orecchie (le sue preferite). Ovviamente riuscì a convincerla e la portò a Sam che la legò alla macchina. Lei non lo degnava neanche di uno sguardo. Montarono tutti in macchina tranne Virginia che salì sulla sua groppa per tenerle compagnia. Kira partì trainando piano il veicolo con i passeggieri e s’incamminò verso casa di Bobby.
  
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