Capitolo 14
“Morte
e Fiori”
“Oh, dicono che la voce dei
moribondi
attragga la mente come un'armonia profonda. Non si fa spreco di parole
quando
ne restano poche, coloro che dicono le parole nel dolore dicono il
vero.”
Shakespeare
-State attenti!-
disse per la centesima volta
Retasu.
-Tranquilla. Non
correremo molti rischi- la
rassicurò Ichigo, per la centesima volta
-E’ questo
“molti rischi” che non mi convince!-
disse ancora la verde
-Senti, mamma,
non daremo confidenza agli
estranei né accetteremo caramelle o giocattoli, quindi, rilassati!-
scherzò
Kisshu, tentando di trattenersi dallo strozzare la mew focena.
Retasu, alla
presa in giro, arrossì –Mi sto solo
preoccupando per voi!- si voltò verso le compagne, Ryou e Keiichiro
–Anche voi
dovreste dire qualche cosa!- li rimproverò
-Stai facendo
tutto da sola- affermò Minto
-Il lavoro di
“mamma” non te lo tocca nessuno.
Lasciamo fare tutto a te- rise Zakuro.
Ryou le batté
una mano sulla spalla –Tranquilla- la
rassicurò –L’unica cosa di cui bisogna preoccuparsi è dei bassi istinti
di
Kisshu, ma per quelli ci sarà Pai-
-Ehy!- fece
l’alieno accusato
-La volete
smettere tutti quanti?- li freddò Pai
–Non ho alcuna intenzione di aspettare oltre. Quindi, se vostra
signoria
permette, vorrei andare! Prima iniziamo prima finiamo!- concluse, con
forza
-Ecco perché non
ha mai avuto successo con le
ragazze- disse Taruto –Troppo veloce-
Un pugno sulla
sua testa castana lo fece zittire
all’istante, mentre le ragazze si sbalordivano per quella battuta
da…beh, da
Kisshu!
-Bene…Mew Mew
Ichigo…METAMORPHOSIS!- in un lampo di
luce rosa la leader si trasformò.
Kisshu porse una
mano a Denise, che l’afferrò, non
senza timore, e Pai si avvicinò a Mew Ichigo.
-Torneremo tra
qualche ora- annunciò –E vi prego,
non fate mosse avventate-
-Lo dovremmo
dire noi a voi- disse Ryou
-Buona fortuna-
sorrise Keiichiro
-La fortuna è
per i deboli- disse acido Pai, prima
di teletrasportarsi via.
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Nel Palazzo
galleggiante, Mew Ichigo, Pai, Kisshu e
la piccola Denise camminavano lungo un corridoio infinito.
-Io non ricordo
molto bene- disse la bimba –Ma
c’era un lungo corridoio…e uno strano odore che mi faceva venire il
vomito-
-Più chiara di
così- disse asciutto Kisshu
-Non ricordi
niente altro?- chiese Pai seccato
Lei scosse i
ricci neri –No. cioè…mi ricordo che quando ho
aperto gli
occhi la stanza dove ero era tutta…blu…cioè…sembra che fosse tutto blu,
e che
fossi sospesa in una strana cassa di vetro-
Pai sembrò
riflettere su quelle parole –Un
laboratorio, questo è sicuro. Le “casse” di cui parli sono le vasche di
conservazione…ma l’odore?-
-Ci servirebbe
il fiuto di quella Purin- disse
Kisshu, portandosi le mani dietro la nuca –Sarebbe utile-
Mew Ichigo si
guardò attorno.
-Deep Blu non
deve essere lontano da qui- disse –Ma
mi chiedo del perché non ci abbia fatto attaccare- disse, esponendo i
sui
pensieri, stringendo la mano a Denise.
Mosse la coda da
gatto, provocando un leggero
tintinnio, e aguzzò le orecchie feline, come a percepire meglio i suoni
–Pai,
hai qualche idea su dove andare?-
- No. Nessuna.-
si voltò verso la piccola, e si
chinò alla sua altezza , per guardarla diritto negli occhi azzurri –Ora
devi
fare una cosa, se vuoi salvare delle persone- estrasse dalla sua tasca
una
bottiglietta con un liquido rosa chiaro –Devi berla-
- Pai, non siamo
sicuri che funzioni. E potrebbe…-
cercò di dire Kisshu, capendo le intenzioni del maggiore, ma Pai lo
freddò con
un’occhiata velenosa, ma Ichigo aveva già sentito ciò che la fece
mettere in
guardia
-Che cosa volete
farle bere?!- disse con forza,
spostando la bambina dalla vista di Pai, facendola mettere dietro di
lei.
Pai si alzò
–Vuoi o non vuoi liberare quelle
persone? Bene. Questo è l’unico modo-
-Che cosa le
stai dando?- chiese la rosa, fissando
con sospetto la bottiglietta.
-La farà cadere
in trance- disse Kisshu, lanciando
a Pai uno strano sguardo –E le faremo rivivere la sua fuga. Sarà lei
stessa a
portarti a questo laboratorio…-
-Però…? Da come
avevi iniziato a parlare mi sembra
proprio che non sia proprio tutto-
-Infatti no-
disse Pai –Ehy tu- si rivolse a Denise
–Questo liquido è particolare- iniziò, con voce bassa e puntando i suoi
occhi
violacei su di lei –E’ probabile che non ti piacerà rivivere la tua
fuga. E
probabilmente ti potrebbe fare male a livello psico-fisico, cioè il tuo
corpo e
la tua mente ne potrebbero risentire- sospirò –Manco a me piace questa
soluzione, ma è l’unico modo che abbiamo per salvare quelle persone. Tu
le vuoi
salvare, vero?- le porse la boccetta.
Mew Ichigo fece
per fermare la mano di Denise che
prendeva la fiala, ma Kisshu le appoggiò la mano sulla spalla, e disse
con voce
bassa e lenta –Pai ha ragione. È lui il capo della spedizione-
Denise prese la
boccetta,e la rigirò nelle manine
candide –Mi farà male?- chiese, con un tono di voce troppo serio per la
sua età
-Probabile-
disse Pai, anche lui serio
-Ma se io la
prendo…salverò delle persone?- lo
guardò con occhi pieni di lacrime.
Allora Pai fece
una cosa che Mew Ichigo non si
sarebbe mai aspettata. Le mise una mano sul capo, e le scompigliò un
po’ i
ricci neri.
La piccola si
prese di coraggio.
Stappò la
bottiglietta e mandò giù in un sorso il
liquido rosa.
-Sa di fragola-
disse –Ha un buon…- non poté finire
la frase, poiché si piegò in due, cadendo a terra, mentre si teneva la
testa
trattenendo delle urla.
-DENISE!- urlò
Mew Ichigo, prendendola tra le
braccia –PAI! Cosa le succede?- chiese, spaventata
-Lasciala- disse
l’alieno –Tra poco ci porterà dove
vogliamo-
Mew Ichigo,
seppure riluttante, la lasciò
delicatamente a terra, dove continuava a contorcersi tra le urla di
dolore.
Ad un tratto, si
fermò.
Kisshu temette
che avesse esalato il suo ultimo
respiro, ma subito dopo vide che la schiena si alza e si abbassava,
seppur con
irregolarità.
Si alzò in
piedi, e il trio si accorse che il suo
volto era pallido, gli occhi vuoti, e il corpo era rigido.
Sulla schiena
comparvero delle ali candide.
Denise iniziò a
lievitare, e iniziò a percorrere il
corridoio. La mew mew gli alieni la seguirono velocemente, poiché
Denise
prendeva sempre più velocità.
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Deep Blu si
portò una mano al petto. la ferita si era
riaperta.
L’Albero Geish
glielo aveva detto che affrettare le
cure sarebbe stato pericoloso, ma quando aveva saputo che uno degli
esperimenti
era scappato…
“Merda” pensò,
con sguardo sofferente. E dire che
tre dei più fastidiosi Ribelli erano lì…a portata di mano…li avrebbe
potuti
fare fuori come niente!
Ma non poteva
rischiare di venire eliminato proprio
ora.
Richiamò
l’albero, come la prima volta.
Spogliatosi
delle sue vesti entrò dentro di esso.
Sei ancora qui,
a quanto vedo
scherzò l’Albero
-Ti conviene far
silenzio….o la prima cosa che farò
quando sarò guarito sarà distruggerti-
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Finalmente, dopo
quella che parve un’eternità,
Denise si fermò.
In quel momento
l’effetto del liquido rosato svanì,
e Kisshu prese la piccola poco prima che cadesse per terra.
-Ci siamo- fece
Pai.
Si erano fermati
davanti a una pesante porta scura, ma basto una lieve pressione
su una
delle due ante per farle aprire.
Mew Ichigo non
aveva idea di che cosa vi avrebbe
trovato. Non si era immaginata niente, e
quindi rimase leggermente sorpresa quando vide una enorme stanza blu,
con ai
lati delle capsule di vetro. Una ventina, almeno. E c’era un odore
orribile.
Mew Ichigo portò
una mano davanti al viso –Che
puzza…-
“Odore di morte”
pensò.
Kisshu diede la
piccola a Mew Ichigo –Non muovetevi
di là-
Pai aveva fatto
qualche passo in avanti, e Kisshu
lo raggiunse subito –Quanti pensi che siano salvabili?-
Pai posò la sua
mano su ogni capsula. Sospirò –Sono
ridotti male…qualcuno è anche morto-
Kisshu strinse i
pugni –Tutta questa strada…per
niente?!-
-Non proprio-
disse Pai, con un tono di voce atono
–Almeno sappiamo che non li potrà utilizzare per combattere.-
-Ragazzi…- Mew
Ichigo si avvicinò a loro, con
Denise ancora svenuta nelle braccia. Le ali si erano ritirate
–Che cosa…AH!-
trattenne un urlo, e per un attimo
sentì il cuore in gola. In una delle capsule c’era un uomo…o almeno
credette
che una volta era stato uomo.
Non aveva più la
pelle, e le orbite degli occhi
erano vuote. I denti erano gialli e aguzzi, simili a quelli dei piccoli
carnivori. I volto era contratto in una smorfia di dolore.
-Che cosa…gli
hanno fatto?!- chiese, con disgusto e
pietà
Kisshu
l’allontanò –Non è spettacolo per te…e neanche
per la piccola- disse, guardandola diritto negli occhi.
-Ma possono
venire con noi?-
Nessuno gli
rispose.
-Sto parlando
con voi!- disse, con più forza.
-…Nessuno verrà
con noi- disse Pai, con un attimo
di esitazione nella voce.
Richiamò il suo
ventaglio, che si riempì di carica
elettrica
-Che vuoi
fare?!- Mew Ichigo appoggiò Denise al
muro –PAI! FERMO!- gli afferrò il braccio –Che cosa vuoi fare?!-
-Distruggere il
laboratorio…e questi scarti
sofferenti-
Colpì il tetto,
che iniziò a crollare –FERMO!-
Ma Kisshu
l’afferrò per le spalle, tirandola a se
–Deve farlo. La maggior parte di questi uomini è morta-
-Ma c’è qualcuno
vivo! Ci deve essere!- chiese,
sulla soglia delle lacrime
-C’è- disse
Kisshu –Ma stanno soffrendo. Fidati,
Pai sta facendo una cosa giusta. Dentro a quelle teche stanno soffrendo
come
delle bestie. Deep Blu non ha avuto pietà di loro. Concediamo loro di
morire
senza soffrire ulteriormente. –
-E se qualcuno
dovesse sopravvivere, meglio morto,
per noi. O preferisci combattere contro delle bestie?- chiese Pai,
distruggendo
una teca alla sua sinistra.
Le venne in
mente quando da piccola suo padre la
portava al circo.
Si divertiva a
vedere tutti quegli animali che
facevano quei giochi così divertenti.
Una volta aveva
convinto suo padre di andare a
vederli da vicino, e l’animale che più voleva vedere era l’elefante che
quel
giorno aveva portato su di se degli acrobati e che poi aveva ubbidito a
vari
ordini come “seduto” o “sdraiati”.
Ma quando si era
avvicinata alla gabbia, aveva
visto quegli occhi malinconici e sfiancati. Sulla gabbia c’era un
cartello
“Abbattere”.
Cosa voleva dire
“Abbattere”? Suo padre le aveva
riposto gentilmente, prendendola in braccio.
“-Vuol dire che
non soffrirà più-“
“-Perché
soffre?-“
-“E’
lontano
da casa, le manca, ma ormai non vi può far ritorno perché è stato
addestrato
dall’uomo e non può sopravvivere da solo-“
“-Ma è
vecchio?Gli animali vanno via solo quando
sono vecchi, no?- aveva chiesto ingenuamente.
“-Non è così
vecchio. Ma è stanco. Andiamo Ichigo.
Questi discorsi non sono per una bambina come te”.
Mew Ichigo si
sentì impotente e sciocca. A che cosa
era servito il suo intervento lì, con Pai e Kisshu? A niente… e
ora non
poteva fare niente per quelle persone.
Si sentì
svenire. La voce di Kisshu le arrivava lontano.
Poi, il buio.
**
Si svegliò.
Era in posizione
fetale, nuda, in uno spazio
infinito e blu.
-Dove mi trovo?”
si chiese
In un posto dove
realtà e sogno sono
un’unica cosa. Vieni avanti, Angelo della Terra!
Ichigo trasalì.
Di chi era quella voce?
Sono
qui…qui…davanti a te.
Improvvisamente
comparve un maestoso albero, e
Ichigo arretrò un poco –Chi sei?- domandò, con voce esitante.
Sono Geish,
Colui che Placa! Mia dolce
ragazza, non abbiamo molto tempo.
-Cosa…perché?-
chiese, confusa –Dove mi trovo?-
Devi prendere
l’abitudine di ascoltare le
persone quando parlano! Anche i vecchi Alberi come me!
-C…chiedo
scusa…- balbettò la rossa.
Piccola Ichigo,
voglio che tu conosca una
storia. Risale a molto tempo fa. Ma dobbiamo fare in fretta, prima che
il Sommo
si svegli!
-Il Sommo?-
Deep Blu riposa
nel mio tronco per curare le
sue ferite. Disse
l’Albero
Un ramo si
estese fino ad Ichigo, e un fiore
sbocciò lentamente e delicatamente sulla punta.
Raccoglilo, mia
piccola Umana, e bevi il suo
nettare. Capirai molte cose, dopo.
Ichigo osservò
il fiore.
Era bianco,
bianco come la neve candida, come il
latte, come una perla.
Ed era
profumato, di un profumo dolce come il
miele.
Lo raccolse con
delicatezza.
Non parlare con
alcuno del nostro incontro! Sarà un
segreto!
-Posso fidarmi?-
chiese lei, guardando l’albero con
sospetto
Il tuo cuore sa
già la risposta. Se farai
ciò che devi, potrai salvare il tuo pianeta e chi vi abita. Non vuoi un
sacrificio come quelle persone nel laboratorio, vero?Sono state delle
morti
crudeli, vero?
-Non voglio
vedere morire
più nessuno!- disse con fermezza
Le sembrò che
l’Albero sorridesse
Bene. Ora va!
Qualcuno ti reclama!ma
ricordati. Non raccontare a nessuno del Fiore Knowledge
**
Ichigo si
ridestò che era nel letto della sua
camera. Attorno a lei le sue amiche.
In mano aveva il
fiore bianco, che nascose
velocemente.
-Si è ripresa!-
disse Retasu, con gioia
-Ti sei
preoccupata troppo!- fece Minto, acida come
al solito, ma si vedeva che era contenta.
-Ragazze- iniziò
Ichigo, timorosa –Vorrei…riposare
un po’…se non vi dispiace- sorrise a fatica.
-Forza…lasciamola
riposare…- disse Zakuro con
fermezza –Se hai bisogno, chiama subito, ok?- le puntò addosso gli
occhi
violacei
-Si…non
preoccupatevi-
aspettò un
minuto buono, prima guardare il fiore.
“Non è stato
solo un sogno, allora”.
Le parole di
Geish le risuonavano nella testa.
Se avesse bevuto
quel nettare…avrebbe potuto
salvare la Terra.
Avvicinò il
fiore alle sue labbra, e le bagnò col
dolce nettare.
Si appoggiò al
cuscino e chiuse gli occhi.
Il suo viaggio
era appena iniziato.
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Zakuro entrò
nella stanza di Denise proprio quando
la piccola aprì gli occhi.
-Zakuro-sama-
disse la piccola, con la voce impastata
di sonno.
-Ben svegliata-
sorrise la giovane.
-Dove sono? Sono
nella casa strana?-
Zakuro rise
sotto i baffi per quell’appellativo
–Si-
-Quelle
persone…dove sono?- chiese ancora
Zakuro esitò un
attimo –Non sono qui-
-E dove?-
-In un posto
dove non soffriranno più-
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Nel laboratorio,
Pai stava esaminando alcuni dati,
o almeno era quello che fingeva di fare.
Non era la prima
volta che uccideva, e quelli erano
solo degli scarti, degli esperimenti usciti male. Eppure il suo cuore
era
dilaniato dal dolore. Succede sempre, quando a morire erano degli
innocenti.
-Pai?-
-Retasu, va via-
disse, senza mezzi termini. Voleva
stare solo.
-Tutto bene?-
chiese lei, come se non lo avesse
sentito.
-Benissimo. Ho
da fare- disse lui, evitando di
guardarla in faccia.
Come poteva solo
osare incrociare il suo sguardo
limpido e puro, lui, che aveva eliminato persone che avrebbe dovuto
salvare?
Persone che erano diventate delle bestie a causa sua, oltretutto.
-Ma non stai
facendo niente. Sei fermo così da una
decina di minuti.-
Pai combatté con
se stesso, e si voltò a guardarla
in volto –Da quanto sei lì?-
-Da un po’.-
disse lei, sorridendo timidamente.
Poi tornò seria
–Ichigo si è svegliata…e Kisshu ha
raccontato cosa è successo nel laboratorio. Era necessario farlo?-
Pai indossò la
sua maschera preferita. Quella di
freddezza.
-Erano diventati
delle bestie. Alcune morte, altre
moribonde. Qualcuno sarebbe potuto sopravvivere, forse-
-Per quelli non
si poteva fare niente?-
Pai la osservò
un secondo diritto negli occhi. Non
c’era accusa, odio o compassione nei suoi occhi.
Solo curiosità.
-Forse per
alcuni. Ma li avremmo dovuti affrontare
comunque. Meglio eliminarli subito.
Retasu fece
qualche cosa che lasciò Pai di stucco.
Si appoggiò al suo petto, per poi abbracciarlo.
-Se sei triste,
o vuoi parlare, puoi farlo-
-Perché dovrei?-
la sentì tesa. Sciocca ragazzina.
Non era capace di fare una cosa così stupida come abbracciare qualcuno.
Quanto
coraggio aveva raccolto per andare da lui?
-Perché hai
anche tu dei sentimenti. Anche tu sei
umano-
-Alieno…vorrai
dire- la corresse, iniziando a
giocare con qualche ciocca del suoi lunghi capelli.
-Hai capito cosa
voglio dire- disse lei. La sentì
arrossire.
Le alzò
delicatamente il volto con due dita –Sei
proprio una sciocca. Una stupida, sciocca, imbranata ragazzina umana.-
Ma nonostante
questi appellativi, si chinò su di
lei, e catturò le labbra in un bacio.
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Kisshu entrò
piano nella stanza di Ichigo, e si
sedette sul letto.
Stava dormendo
profondamente, o almeno così
credette.
Si sedette sul
letto della sua Ko-neko, scostando
la frangetta dalla fronte.
Era così bella
quando dormiva. Non riuscì a
resistere alla tentazione, e posò le sue labbra su quelle leggermente
schiuse
di Ichigo…e senza volerlo, o saperlo, assaggiò un po’ di quel nettare
di quel
fiore.
Anche per lui
era iniziato in viaggio.
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Salveeeeeeeeee!
Aggiornamento! xD
Beh…c’ho messo
meno tempo dell’altra volta, no?! xD
Mamma che bella
la fine…ahahahaha!
Kisshu:-
Maledetta! Sei una maledetta! E ora cosa
mi capiterà!?!
Danya:- Passiamo
ai saluti ^-^
Kisshu:- NON
IGNORARMI!
XKillkenny:
eh si xD Ma Kisshu solo di quello può improvvisare Retasu xD per il
resto, le
sue sono influenze peggiori più…negative
xD no?
XBroken: d…davvero?!
O.O beh, grazie xD ti è piaciuto
questo capitolo? Fammi sapere xD
XKuroneko: solo
distrazione xD aggiusterò appena possibile!
Cmq…Retasu si è data una mossa…no Pai xD beh…ecco la missione xD ihihih
*si
prepara alle fucilate elle fan di Kisshu&Ichigo*
XMitsutsuki_chan: non è stato
scritto di fretta xD purtroppo
quando rileggo non mi accorgo di tutti gli errori xD Ayumi era l’altro
nome,
poiché avevo pensato di darle un nome europeo e il cognome nipponico o
il
contrario xD poi, scrivendo non me ne sono accorta xD
Bhe…che
dire…a prestoooooooooooo xD
Ps:- devo
ricordarmi di fare
una cosa molto importante: ringraziare Robertina92 (Shironeko xD) per
l’aiuto
che mi da xD visto che se non fosse per lei non pubblicherei mai xD lei
mi
passa i codici html e posso pubblicare xD Grazie Shiro ^-^