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Autore: SynysterIsTheWay    11/07/2014    11 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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11° Hold me, heal me, keep me near.








 
Noi giovani siamo troppo violenti, magari un po' fuori di testa, 
ma l'unica cosa che ci differenzia dagli altri: è che loro ragionano col cervello, noi gente pazza ragioniamo col cuore.
(Jim Morrison)









-E vissero per sempre felici e contenti...- Sussurro con l'aria sognante, chiudendo il libro
e fissando il vuoto.
Brian continua a tenere la sua testa sulle mie gambe, mentre fissa il cielo dopo aver ascoltato la storia
che gli ho appena letto.
Mai avrei pensato di dovergli leggere proprio la storia de " La bella e la bestia".
sono tornata un po' indietro nel tempo in modo da ricordare di quando ero piccola e che questo mi aiuti ad andare avanti, pur conoscendo le mie origini.
Il mare di pomeriggio fa da sfondo alla situazione, mentre gli altri stanno scherzando tra di loro come al solito.
Adesso si è unita anche Helena al gruppo e le cose tra tutti noi sembrano funzionare. 
Sono passati alcuni giorni da quando lei e Matt sono finalmente riusciti a riappacificarsi. In questo periodo,
non ho fatto altro che passare le giornate nella camera dei ragazzi.
Abbiamo fatto per tutte le sere la lotta con i cuscini.
Sembravamo dei ragazzini ma in realtà credo di non essermi mai divertita tanto in tutta la mia vita.
E' sapete qual è la cosa più assurda? Che sono riuscita sempre a sgattaiolare via senza che Stéph potesse accorgersene.
Prima di andare a dormire infatti...non manca mai il bacio della buonanotte di Brian.
-Mh, ed io che pensavo leggessi solo stronzate!- Esclama Brian con la testa ancora sulle mie gambe, mentre io mi limito a colpirlo
con il libro.
Lui geme per un po', massaggiandosi il capo.
-Altro che cazzate! Mi stupisce che non hai neanche mai visto il film animato! Devi aver vissuto davvero una brutta infanzia!-
-Mio padre non mi permetteva di vedere i cartoni come tutti gli altri. All'età di nove anni infatti, guardavo ben altro.-
-Ben altro? Cosa?-
-Non penso che tu voglia saperlo.-
Sbarro gli occhi, osservando il ragazzo ghignare.
-Sei un pervertito cronico!-
-Ma no Haven, non mi riferivo a quei film. Più che altro, amavo nascondermi sotto al tavolo della cucina e guardare sotto le gonne
di alcune colleghe di mio padre.-
Ricomincio a dargli a librate in testa, vedendolo poi parare i colpi e al contrario, prendermi il viso e darmi un bacio a stampo
sulle labbra.
-Comunque sia, è stata davvero una bella storia.-
-Dici sul serio?-
-Si. Voglio dire...non è da tutti vivere con una bestia ed innamorarsene. Bella ha visto qualcosa di più nella Bestia. Qualcosa
che gli altri non riuscivano a vedere perché si soffermavano alle apparenze.- 

Devo dire che la riflessione di Brian mi ha stupita. Non pensavo che uno come lui sarebbe riuscito a dare un senso alle parole
che gli ho letto dal libro.
Pensavo più che altro in qualche considerazione un po' più spicciola.
Ed in parte, gli ho voluto leggere questo libro perché sento che tutto questo mi rappresenta.
Sono innamorata di un uomo che uccide eppure ha un cuore enorme.
Se mi fossi limitata alle apparenze probabilmente tra me e Brian non ci sarebbe mai stato niente. Invece, i suoi modi di fare
in realtà non sono quelli che mostra di avere.
Anche gli altri, sono come lui.
Indossano delle grandi corazze per proteggersi dalla vita che compiono...ma serve ben poco per romperle quelle corazze.
Io credo di esserci riuscita.
Mi volto verso destra, osservando poi Johnny prendere in braccio Hayley per poterla gettare in acqua.
-Cosa guardi?- Mi domanda Brian, spostando poi anche lui la sua visuale verso destra.
-C'è del tenero tra di loro?-
-Sai che non l'ho mai capito? Credo che al nanetto lei piaccia...-
-E da cosa lo deduci?-
-Dal modo in cui la guarda.-
-E come la guarda?-
-La guarda...come se fosse un diamante inestimabile e nessuno potrebbe sentirsi degno anche solo di osservarla per qualche
secondo in più. Come se tutte le persone abbassassero lo sguardo per non guardarla perché non si sentono abbastanza degni di farlo.-

Per un attimo, ho pensato che Brian potesse provare la stessa cosa nel guardare me. Forse è per questo motivo che non riesce
mai del tutto a farsi guardare negli occhi.
Mi volto verso di lui questa volta, incantata dalle sue parole.
Questo ragazzo ha dentro molto più di quanto credevo.
-E' così che tu guardi me?- Gli domando, vedendolo trattenere il respiro.
Brian mi rivolge uno sguardo, sorridendo l'attimo dopo.
-Mi hai scoperto.- Ridacchia, facendomi sentire sempre più innamorata del suo modo di essere.
Non avevo mai provato tutte queste sensazioni che solo lui riesce a farmi provare.
Dopo un po', decido di voltarmi verso Nancy che al contrario, continua a fissarmi come al solito.
Mi sento un po' a disagio nel sentirmi osservata in questo modo e Brian evidentemente se n'è appena accorto.
-Cosa c'è Birdie? Qualcosa non va?- Mi domanda, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
Nancy assottiglia gli occhi e se potesse credo che mi prenderebbe per i capelli e mi ucciderebbe di botte.
-Non...fare così.- Sussurro a Brian, mentre continuo a portare più volte il mio sguardo contro quello della ragazza.
-Così come?- 
-Nancy vorrebbe uccidermi.-
Brian si volta anche lui verso Nancy ma la ragazza, si volta di scatto verso il mare facendo finta di niente.
E' appena arrossita ad un solo sguardo di Brian.
-Lei è innamorata di te, vero?- 
Brian annuisce. Non borbotta nulla di più e resta in silenzio.
Avevo capito già da tempo che Nancy lo guarda con gli occhi dell'amore.
-Lo è probabilmente da troppo tempo. Però, io le ho detto di farsene una ragione. Non puoi stare con una persona che
non ami per pietà. Un giorno lo capirà.-
-E se non dovesse capirlo?-
-Ne dubito. E' una ragazza intelligente anche se troppo possessiva.-
-Me ne sono resa conto da come continua a guardarmi.-
-Davvero, non è cattiva o stronza come vuole far credere. La conosco benissimo e con il tempo ho imparato a volerle bene.
Dopotutto...era la mia sorellastra.-
Il mio volto si impallidisce. 
Non voglio che lui le stia lontano ma...conoscendo la situazione non voglio neanche che ci stia sempre insieme.
Potrebbe fare qualsiasi cosa una donna innamorata ed io non voglio soffrire.
-Cosa c'è ancora?- Continua Brian, scrutando con attenzione la mia espressione triste.
-Sei già stato a letto con lei una volta...non voglio che ci sia una seconda.-
-Non ci sarà. Io amo te Haven, lo sai. Non potrei mai farti una cosa del genere.- Mi sussurra Haner, prendendosi il mio volto tra le mani
ed accarezzandomi le occhiaie con i polpastrelli.
-Io mi fido di te. Ma è di lei che non mi fido.-
-Quando abbiamo avuto il nostro primo ed ultimo rapporto, eravamo ubriachi fradici. E' anche vero che lei era ancora vergine ma
lei era consenziente di ciò che stava facendo. Io no.-
Non so perché, sapere queste cose comincia a farmi sentire male.
Vorrei scoppiare a piangere per liberarmi di questo dolore interiore ma non posso assolutamente farlo.
-Ma è successo tanto tempo fa, Birdie...-
-Giurami che non c'è più niente tra di voi. Giuramelo sul nostro amore.-
-Sei così cocciuta...- 
Si, me lo hanno detto in tanti.
-Giuramelo.-
-Okay, te lo giuro sul nostro amore.-
-Non deludermi.-
-Non potrei mai. Ci ho messo troppo tempo per trovarti ed ora che sono riuscito ad averti...sarebbe da coglioni lasciarti andare.-
Sorrido alle parole di Brian, mentre lui ricomincia a baciarmi.
Con dolcezza, mi lascia dei baci sul collo per poi passare alle spalle. Mi riempie di baci ed io vorrei che tutto questo non finisse
mai.
Ma proprio mentre ricomincia a baciarmi le labbra, delle gocce d'acqua ci bagnano per un po' il viso.
Entrambi alziamo lo sguardo contro il cielo, notando dei nuvoloni grigi che si sono appena formati.
Altre gocce d'acqua iniziano a bagnarci per un po' mentre sento qualcuno urlare in lontananza.
-Oh cazzo, sta piovendo!- Urla Jimmy, correndo verso di noi con un'espressione sul volto fin troppo divertente.
-E dai James, che saranno mai due gocce d'acqua!- Ribatte Matt, mentre alcuni tuoni mi fanno spaventare.
D'istinto, mi butto tra le braccia di Brian che sono sempre pronte ad accogliermi.
-Grazie Matt per averci portato rogna!- Continua Gates, facendo ridere tutti.
La pioggia aumenta sempre di più mentre i tuoni ed i lampi echeggiano ancora nell'aria circostante.
-Vieni, c'è un riparo qui vicino.- Mi dice il ragazzo prendendomi per mano.
Brian ed io iniziamo a correre per raggiungere un riparo al più presto anche se sono totalmente incantata nel vederlo
stringere sempre di più la mia mano come se avesse paura di perdermi.
Sorrido vedendo le nostre mani stringersi mentre a momenti, non mi sento più le gambe. Questo ragazzo corre con troppa velocità.
Arriviamo ben presto dinanzi ad una casetta in legno non troppo grande e gli altri ci corrono dietro tentando di raggiungerci.
-Entra, su!- Esclama Brian, spingendomi con delicatezza in questa casetta.
E' una casetta in legno con solo due camere e qualche coperta sparsa qua e là.
Posiziono le mani sulle mie ginocchia, respirando a fatica e sentendo i battiti del mio cuore accelerare sempre di più per colpa
della corsetta appena effettuata.
-Dove siamo?- Domando a Brian, cominciando a sentir freddo.
-E' qui che ho avuto la mia prima volta con ragazze decisamente più grandi di me.-












"-Non più per venire a trovare il buon vecchio Lucky vero? Ricordo ancora quando ti rinchiusi in quella camera
con quelle chiquitas all'età di quattordici anni. Non ci mettesti molto ad azionare il tuo...-"






Quelle parole sono riuscite a farmi ricordare ciò che disse quel Lucky sul suo conto.
Schifata da ciò che mi ha detto Brian, lo guardo in cagnesco. 
-Come hai potuto portarmi qui?!- Urlo furiosa, vedendo poi il ragazzo scoppiare a ridere.
I capelli bagnati che gli ricadono all'indietro ed uno sguardo da casinista nato.
Inarco un sopracciglio, vedendolo continuare a ridere ed aprire poi la porta dell'unica camera.
-Mi diverto troppo a farti incazzare. Stavo solo scherzando.- 
Mi tranquillizzo emettendo un sospiro e trucidando Brian con lo sguardo.
-Beh, non è stato divertente...- Ammetto, incrociando le braccia contro il petto.
-Sei tu che credi sempre a tutto.- Ribatte Gates, avvicinandosi per stringermi il naso.
Infastidita, gli do uno schiaffetto sulla mano e lui ricomincia a sorridere divertito.
-Aspettami qui, vado a prendere delle coperte.- Annuisco alle parole di Brian, vedendolo poi entrare in quella camera.
Io mi guardo intorno, mentre dalla finestra osservo il temporale persistere. 
Sono bagnata fradicia e potrei beccarmi un bel raffreddore. Spero solo che Stéph non sia tornato a casa
prima del solito.
Brian torna all'entrata, mostrandomi delle coperte che ha appena preso da non so dove. Non sono neanche impolverate.
-Comunque questa casetta in legno la abbiamo costruita io e i ragazzi qualche tempo fa. Non è niente di speciale, ma sapevamo
che un giorno ci sarebbe stata utile.- Mi dice Brian, prendendo una coperta, posizionandomela poi sulle spalle.
Ha l'altra coperta tra le mani, ma lui ancora non ha utilizzata neanche una.
-E tu non usi nessuna coperta?-
-No, queste sono per gli altri. Quanto cazzo ci mettono ad arrivare?!-
-Brian, ti prenderai qualcosa...-
-Sta tranquilla. Non mi prenderò niente, sono un uomo forte io...cosa credi?-
Roteo gli occhi al cielo, osservandolo vaneggiare con quei muscoli che non tiene mai nascosti.
Dopo aver vaneggiato, Brian si avvicina ad una stufetta a gas, avvicinandola a me ed accendendola con l'aiuto
l'aiuto di un accendino.
-E' poco per riscaldarci ma è tutto quello che abbiamo qui dentro.- 
Pian piano, il fuoco comincia a fuoriuscire dalla stufetta riscaldandomi per un po' le gambe.
Decido di sedermi a terra e restare dinanzi la stufa che emana un po' di calore.
-Sarà meglio approfittarne...non abbiamo un'altra bombola di gas disponibile.- 
-Brian, vieni qui.-
-A fare cosa?-
-Stai tremando...-
-Ma che dici, io sto benissimo.-
-Tutta quest'umidità che sta portando questo temporale non ti farà bene. Siediti vicino a me senza fare storie!-
-Ti ho detto che sto bene.-
-E poi sarei io la cocciuta?-
Brian sbuffa per poi avvicinarsi finalmente a me per sedermici accanto.
Mi avvicino con la testa al suo petto ma lui sussulta come se lo avessi scosso.
Aggiustiamo bene la coperta attorno alle nostre spalle mentre ci stringiamo a vicenda, dinanzi alla stufetta.
Entrambi iniziamo a riscaldarci.
I nostri occhi si illuminano alla vista del fuoco e l'attimo dopo, sembrano essersi ormai incollati a vicenda.
-Hai ancora freddo?- Domando a Brian, vedendolo smettere di tremare.
-No. Tu?-
-No.- Ribatto io, ricominciando invece a tremare.
-E perché stai ancora tremando?-
Non so come spiegartelo in realtà. Come avrai capito, non sto tremando dal freddo...ma sto tremando perché tutta questa vicinanza
mi mette i brividi.
Sono agitata e tutto questo perché non mi sono mai sentita così bene in tutta la mia vita.
Capisci? Anche quando fuori il tempo non è dei migliori, io dentro mi sento ugualmente bene perché ci sei tu accanto a me.
-Io...non lo so.- Rispondo, mentre Brian si limita a lasciarmi un bacio sulla fronte.
La mia testa ritorna sul suo petto e le sue mani cominciano invece a toccare le mie gambe nude.
E' stata proprio una cattiva idea indossare questo vestitino estivo proprio oggi.
Brian continua a farmi rabbrividire, trascinando con delicatezza le sue dita sulle mie gambe, cercando di attirare in qualche modo
la mia attenzione.
I miei occhi si rincollano ai suoi e questa volta, il suo sguardo non è per nulla beffardo.
E' serio ed ha come sempre la solita mascella contratta che tanto mi fa effetto.
Deglutisco, vedendo poi le labbra del ragazzo avvicinarsi sempre di più alle mie. Io e Brian ci baciamo con passione mentre i nostri
respiri non sembrano regolarizzarsi.
Lui geme tra un bacio e l'altro, mordendomi per un po' le labbra e spostando in giù le bretelle del mio vestito e del reggiseno.
Sta riprovando in tutti i modi ad avermi.
I suoi occhi sembrano di nuovo affamati mentre le sue mani mi sollevano dalle braccia per farmi sedere sulle sue gambe.
Mi lascio andare, desiderando al più presto che questo contatto diventasse pelle.
Cingo le mie gambe intorno ai suoi fianchi, mentre continua a stringermi una sola mano. 
Con l'altra, sta cercando di sfilarmi via il vestito.
Sento gli occhi diventarmi improvvisamente lucidi mentre mi sento già del tutto riscaldata.
Ma è quando qualcuno bussa alla porta in legno che sobbalzo, spaventandomi.
Io e Brian ci voltiamo contro la porta ascoltando poi dei continui vocii.
-Brian! Cazzo apri, ci stiamo bagnando tutti!- Urla Zacky da fuori, continuando a bussare.
Brian infastidito, mi rifà sedere mentre io scoppio a ridere alle sue spalle.
-Gates apri questa fottuta porta e smettila di scopare con Haven!- Continua Jimmy da fuori, facendomi ridere
ancor di più.
Sono davvero incorreggibili anche se penso che hanno appena rovinato uno di quei momenti che avrei potuto considerare perfetti.
Se solo penso a ciò che stava per accadere tra me e Brian, un qualcosa mi colpisce allo stomaco.
Dannati pterodattili euforici!
Brian apre la porta, facendo entrare i ragazzi che sono bagnati fradici.
Helena e Matt ridono tra di loro osservandosi così fradici mentre Jimmy e Zacky prendono con velocità le coperte che gli
porge Brian.
-L' ho sempre detto io che costruire questa casetta vicino al mare sarebbe stato utile a qualcosa!- Esclama Jimmy, sedendosi poi accanto a me.
-Si, ma le idee brillanti le ha sempre il nostro Gates!- Continua Matt, mettendo una coperta sulle spalle di Helena per aiutarla ad asciugarsi
e non prendersi una polmonite.
-Ragazzi, fatele spazio, non si sente bene.- Annuncia improvvisamente il nanetto, trascinando con sé Hayley che sta tremando e 
piangendo con disperazione.
-Cos'ha?- Domanda Brian, curioso almeno quanto me.
-Per qualche strano motivo, i temporali le fanno paura.- Risponde Johnny, facendola sedere dinanzi a me e Jimmy.
Hayley sta tremando come non l'avevo mai vista fare prima ed il suo viso è diventato di un bianco cadaverico. Fa fatica a respirare
e a momenti potrebbe quasi prendere a calci Johnny.
Cerca disperatamente di allontanarsi dal ragazzo ma lui sembra quasi sconvolto.
Non capisco come un temporale possa renderla così irascibile.
-Hayley, cerca di calmarti!- Esclama ancora Christ, tentando di tranquillizzarla ma lei sposta via le mani del ragazzo
come se non volesse esser toccata da nessuno.
Agita più volte la sua stessa testa e le lacrime che continuo ad osservarle scendere dal viso non fanno che peggiorare la situazione.
Tutti la osserviamo preoccupati mentre Brian decide di avvicinarsi a lei e tentare di capirla.
-Hayley, vuoi dirmi cosa cazzo ti prende?!- 
Avrei voluto dire a Brian di non spaventarla in questo modo, ma ci ha già pensato Helena.
-Brian, smettila, così la spaventi!- Ribatte la ragazza dagli occhi verdi, osservando poi Brian allontanarsi di colpo dalla ragazza.
Hayley si restringe nelle sue ginocchia e ricomincia a piangere incastrando il volto tra le gambe.
-Johnny, non avrai ricominciato con le tue battute idiote, spero!- Borbotta Jimmy.
-Non le ho detto niente! L'ho solo vista cominciare a tremare quando ha visto dei lampi nel cielo. E comunque, le mie non sono
battute idiote!-
-Si che lo sono invece!-
-Ragazzi, smettetela! Non vedete che comportandovi in questo modo, peggiorate la situazione?- Sbotto, alzandomi dal legno fresco ed 
avvicinandomi ad Hayley con dolcezza.
-Piccola, non piangere.- Sussurro alla ragazza, sentendola singhiozzare mentre le massaggio un po' la schiena con una mano.
E' inutile, la giovane continua a tremare senza mai fermarsi.
Comincio seriamente a pensare che ci sia qualcosa in questo tempo che le fa ricordare un avvenimento passato un po' troppo spiacevole.
Hayley alza finalmente la testa, rivolgendomi poi uno sguardo ferito.
Mi guarda come se volesse dirmi che io sarei l'unica a poterla capire.
-Hey...tutto passa. Anche questo tempaccio, quindi non hai bisogno di aver paura. Ci siamo noi qui con te.- Le sussurro, vedendola poi
spostarsi con debolezza tra le mie braccia come se mi stesse chiedendo aiuto.
La tengo stretta a me, tentando di tranquillizzarla.
-Ah...le donne.- Sospira Matt, mentre Helena mi raggiunge e prova anche lei ad aiutarmi.
Helena accarezza più volte i capelli di Hayley mentre io continuo a stringerla come se qualcuno potesse strapparmela
via.
Mi ferisce vederla in questo stato e non sapere cosa fare per aiutarla.
Gli altri ci osservano sorpresi, mentre Brian mi sorride più volte.
Non lo avevo mai visto guardarmi in questo modo. Mi sta osservando con...tenerezza.
Dopo un po' di tempo, Hayley finalmente si tranquillizza. 
Il temporale non ci dà ancora l'opportunità di uscire da qui dentro ma tuttavia, ci sentiamo abbastanza stanchi dopo esser stati metà
giornata al mare.
Poco fa ho portato Hayley su di un piccolo materasso malconcio che si trova nella sola ed unica stanza ed è qui che sono
riuscita a farla addormentare.
Dopo alcuni istanti, Brian entra nella camera, restando sulla soglia della porta ad osservarmi.
-Sei brava a prenderti cura delle persone.- Sussurra in modo da non svegliare la ragazza.
-Ho lavorato come babysitter per un periodo e quindi ora me la so cavare con chiunque.-
Brian si avvicina a noi, osservando poi Hayley dormire beata.
-Chissà cosa le è preso...non l'avevo mai vista reagire in questo modo.- Continua Gates, respirando la mia stessa aria.
-C'è qualcosa che la tormenta. Anche se dubito che il suo esser diventata sorda sia dovuto solo a ciò che le era accaduto in passato.
Dev'esserci qualche altra situazione ad averla turbata...-

-Non sapevo fossi anche una psicologa.-
-No, non lo sono. Semplice intuito.-
-Che ne dici se la porto al caldo, lì dentro? La stufetta è ancora funzionante e gli altri dormono tutti come ghiri.-
-Beh si, sarebbe una buona idea dato che qui dentro si congela.- Bisbiglio, osservando Brian prendere Hayley con delicatezza tra le sue braccia.
-Sta attento a non svegliarla!- Continuo a bisbigliargli, vedendolo poi farmi l'occhiolino.
Lo seguo verso l'entrata della casetta, assottigliando gli occhi verso tutti gli altri.
Brian aveva ragione. Stanno tutti dormendo come ghiri.
Helena dorme sul petto scolpito di Matt, Zacky su di un tavolo mezzo rotto ed infine Jimmy e Johnny a terra.
-Come here fucking stallion duck!- Urla Jimmy nel sogno, facendomi quasi svenire.
Mi ha fatto prendere un colpo.
Brian se la ride sotto ai baffi, posizionando poi Hayley accanto a Johnny dove c'è ancora un po' di posto.
La ragazza per fortuna non si sveglia ed al contrario, dorme beata.
Il mare stanca.
Dovrebbero essere ancora le sei anche se dal tempo, non sembrerebbe.
E' tutto buio e sta iniziando a cadere dal cielo anche un po' di grandine.
Io e Brian osserviamo ancora gli altri dormire, mentre poi lui decide di prendermi per mano e trascinarmi verso la solita camera.
Brian chiude la porta ed io mi distendo sul materasso sentendomi profondamente stanca.
Gates mi affianca immediatamente, posizionando il suo petto contro la mia spalla.
Rabbrividisco a questo contatto così diretto con la sua pelle, tentando però di chiudere gli occhi ma non riuscendoci in alcun modo.
Brian comincia a lasciarmi dei baci sulla spalla, senza aver alcun'intenzione di fermarsi.
Mi volto velocemente verso di lui, osservando i suoi occhi color nocciola spiccare nel buio.
-Perché mi guardi così?- Gli chiedo, vedendo i suoi occhi diventare sempre più lucidi.
-I miei occhi non avevano mai visto nulla di più perfetto prima d'ora.- Ribatte, aprendomi il cuore.
Gli sorrido, per poi vederlo disegnare un qualcosa sulla mia pancia con le punta delle sue dita.
Improvvisamente, Brian si posiziona sul mio corpo, baciandomi le labbra con sempre più passione.
Cosa stiamo facendo...sembriamo davvero due amanti.
-Brian...- Mugulo, vedendolo allontanare di scatto le sue labbra delle mie.
-Se non vuoi, basta dirlo.-
-No è che...anche io ti amo.-
Mi sento proprio una stupida. Solo ora mi sono resa conto di non averglielo mai detto prima.
Il suo viso viene disegnato da un sorriso a trentadue denti, mentre sento il mio cuore battere con sempre più
forza.
Mi sento come una vergine che non ha mai avuto alcun rapporto mentre in realtà...la mia prima volta è stata proprio con Stéphan.
Eppure, con lui, non facevo altro che sentire dolore e sentirmi male.
Speravo che quella brutta sensazione finisse subito e che quella sarebbe stata la prima ed ultima volta.
Invece, non fu così.
Io Brian lo voglio. Lo voglio per davvero.
Non potrei mai rimpiangere una situazione del genere perché sento che il mio cuore appartiene a lui.
-Non vorrei che tu ti sentissi forzata in alcun modo...è quello che vuoi?-
-Si. Promettimi solo che con me, farai l'amore. Che non sarà solo un tuo bisogno e che provi amore per me almeno quanto lo provo
io per te.-
-Non ho mai fatto l'amore in vita mia. Ma con te sento che sarà così.-

Brian mi fa sciogliere all'istante, prendendomi una mano e trascinandola accanto alla mia testa.
Egli stringe con forza la mano, cominciando a baciarmi la pelle fino ad arrivare allo stomaco.
Io chiudo gli occhi, abbandonandomi alla fiducia che ho in lui.
Mi sento un tantino agitata quando mi lascia la mano per sfilarmi via il vestito.
Finalmente, riesce ad abbassare completamente il vestito e a sfilarmelo via, lanciandolo sul pavimento.
Brian osserva per un po' il mio corpo facendomi sentire a disagio.
L'unico uomo ad aver osservato la mia nudità è sempre e solo stato Stéph.
Brian si riposiziona sul mio corpo, occupandosi questa volta del reggiseno, cominciando a baciarmi i seni
con dolcezza.
Entrambi non facciamo altro che respirare con fare affannoso e desiderarci sempre di più.
Quando mi sfila il reggiseno, io posiziono una mano contro la sua nuca per attirarlo sempre di più contro il mio viso.
Gli accarezzo i capelli corvini, continuando a lasciarmi travolgere dai suoi baci senza fine.
Il mondo attorno a noi sembra essersi appena fermato.
Brian si toglie con velocità la maglietta, abbassandosi poi la zip dei pantaloni e mostrandosi in boxer dinanzi a me.
Tutto il disagio che stavo provando fino a poco tempo fa, se n'è letteralmente andato a farsi fottere nel momento stesso
in cui Brian mi attira verso di sé.
Mi ritrovo contro il suo petto e riesco a sentire i battiti del suo cuore velocizzarsi sempre di più.
Mi accarezza di tanto in tanto, dandomi sicurezza e devo dire che ci riesce alla grande.
Con Stéphan era tutto diverso.
Mai una carezza, mai una carineria e non è mai accaduto che mi tenesse per mano.
Ha sempre esagerato nei suoi modi di fare e mi ha sempre utilizzata come un vecchio giocattolo usato.
Durante l'atto, non mi ha mai guardata negli occhi come continua a fare Brian in questo preciso istante.
Ci ritroviamo sempre pelle contro pelle ed esser toccata da lui è la sensazione più bella che potessi mai provare.
Anche se siamo all'inizio, noi già stiamo facendo l'amore con gli occhi.
Questa volta, non ci sarà nessuno ad interrompere il nostro amore.
Brian mi riprende la mano ricominciando a stringerla mentre con l'altra mano, mi sfila via le mutandine, ricominciando
anche con i suoi baci tortuosi.
Entrambi cominciamo a respirare con sempre più affanno mentre lui si posiziona velocemente tra le mie gambe.
Lascio ancora che mi tenga stretta a sé, mentre inizia a penetrarmi con lentezza.
Gemiamo per un po', ma io continuo a sentirmi lo stomaco bruciare.
Non riesco a sentire alcun dolore perché tutto ciò che gli sto dando e solo amore.
Gli sto chiedendo di prendersi cura del mio cuore e lui lo sta facendo continuando a baciarmi e a spingere dentro di me con
delicatezza.
Una delicatezza che evidentemente Stéphan non conosce.
Dopo un po', Brian comincia ad accarezzarmi il viso, chiedendomi se sto bene o no.
Non mi era mai successo prima d'ora che qualcuno di preoccupasse per me in questo modo.
Io annuisco sentendo il bisogno di stringermi ancora al di sotto della sua pelle calda che riesce a riscaldarmi al meglio.
Mi scende una lacrima salata dal viso che mi fa sentire stranamente rilassata.
Sorrido contro la lacrima, sentendomi finalmente come la donna innamorata che volevo sempre diventare.
Brian mi bacia guancia su cui è scesa la lacrima e dopo un ultimo bacio, si lascia cadere accanto alle mie spalle.
Entrambi cerchiamo di regolarizzare il battito cardiaco e di ricominciare a respirare ma senza smettere di sorridere neanche per un'istante.
Il ragazzo mi rinchiude tra le sue braccia, stringendomi a più non posso e baciandomi la fronte.
-Perché piangi?- Mi domanda quando in realtà, anche lui sta facendo lo stesso.
-Perché sono felice.- Ammetto, vedendo gli occhi di Brian, riprendere la propria lucentezza.














***






Una volta scampata la tempesta, io e Brian ritorniamo all'entrata della casetta, osservando Hayley
stringersi a Johnny.
Come immaginavo, c'è proprio del tenero tra di loro.
Gli altri si sono tutti svegliati mentre gli unici ancora dormienti sono proprio quei due.
Jimmy e Zacky ci intimano di restare in silenzio mentre hanno appena preso un secchio d'acqua per buttarlo
addosso alla coppietta.
Quando i nostri amici buttando l'acqua addosso a Johnny e ad Hayley, scoppiamo tutti improvvisamente a ridere per la
scena a dir poco epica a cui abbiamo appena assistito.
Johnny ha fatto un salto in piedi mentre la povera Hayley è ancora sconbussolata da ciò che le è accaduto.
-Cazzo! Se vi prendo vi ammazzo!- Esclama Johnny, cominciando a rincorrere Jimmy e Zacky per tutta la casetta.
-Scusaci Christ, non abbiamo resistito!- Si giustifica Zacky, vedendo poi il nanetto andare su tutte le furie.
Io ed Helena ci affianchiamo, ridendo a più non posso mentre Brian e Matt prendono in braccio Johnny per fermarlo.
Mi avvicino ad Hayley, vedendo anche lei sorridere per un po'.
-Come ti senti tesoro?- Le domando, osservandola fare alcuni gesti che non riesco a decifrare.
-Ha appena detto che si sente meglio e che si scusa per averti tanto infastidita.- Continua Helena che riesce comunque
a capire i suoi gesti meglio di me.
-Nessun fastidio tesoro, l'importante è che adesso stai bene.-
-Si, Haven ha ragione. Ci hai fatti prendere proprio un bello spavento.- Mi affianca ancora Helena.
Hayley ricomincia con i suoi gesti e per fortuna l'altra ragazza può interpretare il tutto.
-Ha detto che non voleva farci spaventare ed adesso si sta scusando.-
Hayley continua a fare dei gesti e ma riesco a capire che si sta scusando dall'espressione colma di delusione sul suo viso.
-Non devi scusarti, davvero. Solo, vorrei capire cosa ti è accaduto...- 
La giovane abbassa lo sguardo. Forse non vuole parlarmene o pensa semplicemente che non sia il momento più adatto.
-Come non detto.- Le sorrido, aiutandola ad alzarsi dal pavimento.
Da quando sono uscita da quella camera non faccio altro che sorridere. Helena mi osserva con molta attenzione ma mentre sta per
parlarmi, Matt ci annuncia che dobbiamo andare.
-Haven, ti accompagna Brian a casa perché noi dobbiamo andare al locale. Hayley e Helena hanno i loro turni e noi dobbiamo 
affiancare il capo come al solito.- Mi avverte Jimmy.
-D'accordo, cioè, va bene.- Rispondo a James, continuando a sorridere come una perfetta cogliona.
E' incredibile. Non riesco in alcun modo a smettere.
-Ma si può sapere cos'hai tanto da sorridere?- Mi domanda Rev, osservandomi.
-Niente, io non sto sorridendo.- Ribatto osservando poi Helena fare la stessa cosa.
-Qui gatta ci cova. Cos'è tutta quest'allegria improvvisa Haven?- 
-Niente di importante. Insomma, non è meravigliosa la vita?- Domando ad Helena e Jimmy che continuano ad osservarmi come se dinanzi
a loro stesse parlando un U.F.O.
-Gates, la tua ragazza ha qualche rotella fuori posto!- Ironizza Jimmy, facendo ridere Brian che sbarra gli occhi nel vedermi
saltellare per tutta la casetta.
-E' innamorata Jimmy. Nessuna resiste al mio fascino.- Sento dire da Brian, vedendolo poi raggiungermi e prendermi in braccio.
-Allora Birdie, me lo dici di nuovo?- Mi domanda Haner, prendendomi tra le sue braccia.
-Cosa?-
-Che mi ami.-
Avvinghio le mie braccia attorno al suo collo sentendomi sempre più viva.
-Ma certo che ti amo.- Gli sussurro, vedendo Jimmy e Zacky prenderci in giro.
















***











Tornata a casa, come sospettavo, Stéphan era ancora al locale.
Ho tormentato Maria, raccontandole di tutto ciò che sto vivendo e continuando
a sognare come una stupida.
Perché in realtà mi sento proprio come una di quelle quindicenni innamorate.
Maria come al solito ha rotto ogni equilibrio chiedendomi di fare attenzione a Stéph. Mi ha ricordato
che come marito ho un uomo abbastanza pericoloso.
Verso le dieci, dopo aver letto un bel libro, mi sono coricata,mentre adesso mi sono svegliata di botto.
Stéphan sta dormendo accanto a me.
Mi alzo dal letto strofinandomi gli occhi ed osservando l'orologio segnare le tre di notte.
Dei continui rumori provenienti dal piano inferiore però, stuzzicano la mia curiosità. 
Senza indossare le pantofole, corro giù a vedere cosa sta accadendo ed è quando vedo Zacky a terra sanguinante che
un qualcosa mi colpisce al cuore.
Mi avvicino velocemente a lui, guardandomi intorno.
-Zacky...Zacky, mi senti? Sono io, Haven!- Borbotto, dandogli degli schiaffetti sulle guance per farlo riprendere.
-Ha...Haven...vai via, scappa.- Balbetta il ragazzo, continuando a sanguinare.
Mi ritrovo in un attimo le mani sporche di sangue e le lacrime che iniziano a scivolare dal mio viso.
-Zacky...cosa ti hanno fatto?! Chi è stato?- 
-Va...va...vai a chiamare Brian...è nella nostra camera...- 
Zacky chiude gli occhi, mentre io continuo a stringergli la mano.
Respiro a fondo, cominciando a singhiozzare ed alzandomi velocemente dal pavimento per poter correre verso la loro camera
e chiamare Brian.
Tutta quella felicità che avevo ingerito è appena svanita nel nulla mentre continuo ad osservarmi le mani ricoperte del sangue
di Vee.




























NOTE DELL'AUTRICE.

Salve a tutti meraviglie! Eccoci di nuovo con un nuovissimo capitolo.
So che aspettavate da tanto tempo questo momento...e spero di avervi accontentati nel miglior
modo possibile.
Insomma, spero di esservi arrivata al cuore perché è questo ciò che mi auguro sempre di fare quando scrivo
un nuovo capitolo.
Aiutare i lettori a percepire tutti gli stati d'animo dei personaggi non è facile...ma spero abbiate la voglia
di farvi sentire perché ne ho davvero bisogno.
So che ci siete e molti di voi continuano sempre a seguirmi nonostante abbiano ben altro a cui pensare ma...le recensioni
scarseggiano in confronto alle altre ff.
Ho come l'impressione, che questa storia non vi stia prendendo come le altre e un po' mi fa star male.
Ogni volta che scrivo qualcosa, mi riprometto di non riuscire mai a deludervi e di darvi sempre di più...ma evidentemente, questa
storia non vi piace più di tanto, vero?
Spero di non aver deluso le aspettative di nessuno ma ce la sto mettendo davvero tutta per migliorarmi. Come sapete, non sono una scrittrice
vera e propria, dato che per ora nessuno mi ha ancora proposto di scrivere un libro e cose simili, ma mi ci sto davvero mettendo
d'impegno per non deludere me stessa e coloro che continuano sempre a seguirmi.
E' anche vero che la scrittrice in sé, scrive per sé stessa ed io sento che è così solo che...non immaginate neanche quanto mi faccia
bene leggere quelle vostre recensioni o vedere che mi contattate in privato per dirmi davvero cosa ne pensate della storia.
By the way, forse sono solo io che mi faccio un milione di complessi...voglio dire, so che questa storia non potrà superare "Nymphetamine" per
alcuni di voi perché...parla di tutt'altro ma mi auguro che possiate apprezzarla lo stesso.
Come vi ho già spiegato altre volte, questa storia è molto importante per me e se volete metterla tra i preferiti...beh, io sarò felicissima
di sapere che anch'essa potrebbe riscuotere un certo "successo" se così si può definire.
Non so, con il tempo, credo che abbiate imparato a conoscermi ed apprezzarmi e credo che il legame  che si sia instaurato tra di noi...sia
un qualcosa di speciale.
E' vero che alla fine, parlo con voi tramite uno stupido computer ma credetemi che sono già riuscita a capire molti aspetti dei lettori
che mi seguono e che mi parlano. Ma anche coloro che non recensiscono mai e che mi seguono "in silenzio". Credetemi, vi amo tutti, dal primo
all'ultimo. C'è davvero un ultimo? No perché per me siete tutti primi.
*Okay, vi sto facendo venire il diabete, scusatemi*
Ma nulla, avevo solo bisogno di sfogarmi e so che con voi, posso farlo. Se oggi sono qui a scrivere ancora...beh, lo devo solo a tutti voi.
Fosse stato per me, mi sarei fermata alla prima ff senza neanche concluderla. Ed invece, voi mi avete sempre spronato a dare il meglio
con le vostre considerazioni ed i vostri fangirleggiamenti da manicomio sulle mie storie.
Spero un giorno di potervi ringraziare tutti e stringervi forte per farvi capire quanto io stessa vi voglia bene pur non conoscendovi.
Passando al capitolo, devo ammettere di essere stata un po' cattiva nei confronti di Zacky ma lui mi perdonerà. 
O almeno spero. Comunque sia, scoprirete solo nel prossimo capitolo se...è in fin di vita o...si ritroverà già totalmente morto.
Non volevo diventare l'ansia fatta persona, ma questa ff ha bisogno d'azione, capitemi! 
Bene, per qualsiasi cosa o chiarimento io sono qui a vostra completa disposizione. Lasciatemi una recensione, mettete la storia tra le
seguite o i preferiti se volete e...nulla, al prossimo capitolo!
*Se volete ancora sopportarmi <3*

Un abbraccio coccoloso da...






-SynysterIsTheWay.
 
   
 
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