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Autore: SaNaYa    11/07/2014    3 recensioni
-tsk... sei solo un inutile, stressante, dannatissimo e chiassoso DOBE! Fuori da casa mia! -
Sasuke era "leggermente" arrabbiato.
Oh insomma chi non poteva esserlo? Si sa che gli Uchiha sono delle teste di cazzo e se ci aggiungiamo la stupidità di un certo Uzumaki beh... le cose possono andare solo peggio, ma non avevano mica scelto loro di condividere un appartamento nel pieno centro di Konoha Village!
Cioè, si, avevano scelto loro è chiaro, uno non va all'università se obbligato o minacciato... forse.
Quindi si, avevano scelto loro dove andare, ma non avevano scelto con chi stare. E questo era un gran bel problema, considerando le vite di quei due esseri praticamente agli antipodi sostanzialmente in ogni cosa confrontabile sulla Terra e nelle galassie circostanti... forse.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Tsk... sei solo un inutile, stressante, dannatissimo e chiassoso DOBE! Fuori da casa mia! -

Sasuke era "leggermente" arrabbiato.

Oh insomma chi non poteva esserlo? Si sa che gli Uchiha sono delle teste di cazzo e se ci aggiungiamo la stupidità di un certo Uzumaki beh... Le cose possono andare solo peggio, ma non avevano mica scelto loro di condividere un appartamento nel pieno centro di Konoha Village!

Cioè, si, avevano scelto loro è chiaro, uno non va all'università se obbligato o minacciato.. Forse. Quindi si, avevano scelto loro dove andare, ma non avevano scelto con chi stare. E questo era un gran bel problema, considerando le vite di quei due esseri praticamente agli antipodi sostanzialmente in ogni cosa confrontabile sulla Terra e nelle galassie circostanti... Forse.

Sasuke Uchiha, bello ed ineffabile, dal colore della pelle di un bianco-cadaverico, simile al latte se vogliamo.

Naruto Uzumaki, pelle color biscotto o quello di una tintarella perfetta, 12 mesi all'anno. Bello anche, certamente, ma non così ineffabile come il suo dolce-solare(si fa per dire)-amichevollissimo coinquilino, anzi per dirla tutta era lo "sfigato" di turno, al biondino povero e basso, cosa che l'Uchiha non mancava di far notare puntualmente ed in ogni occasione possibile, ne capitavano davvero di tutti i colori! come ad esempio perdere le chiavi, il portafogli, calpestare cicche, sbattere continuamente ed inutilmente contro sportelletti aperti, fatto che ogni volta faceva irritare profondamente l'Uchiha, e far cadere, ogni. Singola. Dannata. Cosa. Che aveva fottutamente in mano.

Si, insomma quelle persone nate sotto una cattiva stella e che probabilmente ci resteranno a vita, era abituato alle figure di merda in generale e questo portava al punto successivo che sottolineava una profonda diversità tra quelle due menti estremamente contorte l'una opposta rispetto all'altra, anche come concezione della vita, un salutista uno, fissato con la frutta e la verdura, soprattutto i pomodori che contengono vitamina C e betacarote-qualcosa, si poteva ancora sentire la sua voce echeggiare nelle quattro mura di quella casa se uno prestava attentamente ascolto. L'altro, beh,  diciamo che il biondino era il classico modello da fast-food e roba precotta, surgelati e cibi istantanei, anche liofilizzati se proprio era in casi disperati, cosa che faceva, ogni qualvolta, storcere il naso all'Uchiha.

Naruto comunque rispondeva ai suoi brontolii sommersi con un enorme sorriso da "pensa quello che vuoi, io mangio il mio amato rame-tiè" oppure "andiamo Sas'ke, lo so che mi vuoi bene lo stesso", al contrario del bel moretto, l'Uzumaki, così si chiamava quella testa di rapa bionda, era il simpatico, scherzava continuamente con tutti ed il brioso del suo gruppo di amici, macché dell'intera università! anzi, forse dell'intero paese, era una di quelle persone alla mano, una roccia, non si poteva scalfire neanche con un trapano dalla punta di diamante, una di quelle persone che guardi da fuori e ti ispirano subito fiducia ed ammirazione, al contrario del bel moretto che, oltre al colore dei suoi capelli, vedeva nero anche il resto della sua vita, perennemente insoddisfatto ed iracondo con il mondo, se avesse potuto avrebbe incenerito quasi tutta la popolazione femminile perchè - estremamente irritante - e subito dopo avrebbe letteralmente sgozzato la rimanente popolazione maschile, forse la metà, perchè troppo buona ed aperta, insomma per quale oscuro motivo, secondo l'Uchiha, dovevano avere sempre quell'irritante sorriso stampato in faccia!? Non gli tirava la pelle?! Non potevano beccarsi qualche malattia infettiva?! Erano, anzi era, estremamente irritante. Oh si, ora il suo pensiero era rivolto completamente al suo amatissimo coinquilino.

- eddai Sas'keee!! non l'ho fatto apposta!! e poi ti ricordo che questa è anche casa mia!- piagnucolò il biondino sporco dalla testa ai piedi di una fanghiglia marrone e schifosamente appiccicaticcia, che si sperava, a detta dell'Uchiha ma anche di Naruto stesso che quella... cosa, fosse davvero soltanto fango.

-Naruto.- Sibilò a denti stretti, cosa che non era mai un buon segno.

-mi spieghi come diavolo hai fatto a finire dentro una pozzanghera bagnando, anzi, SPORCANDO persino i tuoi già di per se ridicoli capelli!? lo so che sei alto un metro ed un tappo, ma cazzo!- sbuffò il maggiore guardando il pavimento tutto sporco e pensare che aveva appena finito di pulirlo.

- te l'ho detto! mi è caduto il portafogli e mi sono piegato per raccoglierlo, e in quel momento è passato un cane, ma non era un cane qualsiasi no, no, no!! era un bestione, dovevi vederlo, sembrava più tipo un orso che un cane!- mimò con le mani l'altezza del cane-delle-nevi  mentre si muoveva per aggiungere quel tocco molto drastico e teatrale alla scena.

-taglia corto usuratonkachi, non ho tutto il giorno.- Sbuffò anche se non poté evitare di contenere un increspamento all'insù di labbra, una cosa impercettibile se vogliamo, ma siccome gli Uchiha non si scomponevano mai, tutto di guadagnato.

-che palle! sempre a borbottare!- gonfiò le guance incrociando le braccia al petto osservando Sasuke che 'sorrideva', beh, Naruto era un acuto osservatore nonostante tutto.

-comunque- riprese il biondino -mi sono piegato e 'sto cane mi è arrivato addosso, mi ha anche sbavato addosso credo- a quella frase Sasuke lo guardò con faccia schifata, sempre leggermente ovvio, c'era stato soltanto un movimento rapido di palpebre e un increspamento quasi involontario di sopracciglia. -e mi ha buttato nella pozzanghera... - finì Naruto con un tono drastico e cadenzato, per poi ridacchiare e passarsi una mano tra i capelli tutti sporchi.

-...- l'Uchiha lo guardò serio rimanendogli in fronte, aveva smesso di asciugare i piatti e lo osservava, voleva capire quale fosse il problema di quel dannato dobe, doveva chiamare uno strizzacervelli e ne doveva chiamare uno davvero molto bravo. -sai che tu sta sera non dormi con me vero?- disse con il solito tono neutro e piatto, a differenza di quello sempre cadenzato di Naruto, ah si, un'altra differenza. -perchè non ho intenzione di sentire sotto al naso questa puzza di questa cosa marrone che hai addosso, Uzumaki. e soprattutto, già sbavi già tu, non voglio anche la bava di cane nel letto. Tsk.- si voltò ed andò in bagno aprendogli l'acqua calda per il primo di una lunga serie di bagni.

-EHHH!?!? ma perchè? e poi io non sbavo!- starnazzò Naruto, lui adorava dormire con Sasuke anche se non l'avrebbe mai ammesso probabilmente. -non l'ho fatto apposta te lo giuro!- lo seguí in bagno facendo uno strano 'ciaff ciaff' ad ogni passo.

-ci mancherebbe pure che tu l'avessi fatto apposta, beh che dobe come sei non mi stupirebbe poi neanche tanto...- fece tra se e se il moretto, a volte era stronzo, o per meglio dire, lo era sempre ma alcune volte anche la fortezza inscalfibile che era Naruto aveva bisogno di un sostegno anche se velato, voleva anche lui delle rassicurazioni, respirava come tutti del resto, e lui anche se caratterialmente poteva solo sembrarlo non era un automa, aveva dei sentimenti e delle sensazioni come tutti i comuni mortali.

-oh senti Sasuke va al diavolo, sei solo uno stronzo, io non ti ho fatto nulla accidenti perchè mi devi sempre trattare da idiota eh!?- urlò contro il biondino, era serio questa volta, niente scherzi.

-ma cosa diavol...-

-no senti sono stufo... so di essere stupido e basso... e anche più grasso di te visto che mangio sempre e solo schifezze, ma ce l'ho anche io un cuore Sasuke. E' qui...- si mise la mano sul petto sopra al suo cuore tormentato e pieno di insicurezze inespresse. -...e sta battendo proprio in questo momento.- il suo sguardo azzurro era affilato come una lama, gelida e fredda come il ghiaccio. poteva davvero fare a pezzi qualcuno e Sasuke si ritrovò inaspettatamente a rabbrividire, tanto che dopo una quantità interminabile di tempo fu costretto ad abbassare lo sguardo sull'acqua calda nella vasca di marmo bianco.

-l'acqua è pronta.- Disse nel solito modo atono, uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta di legno di noce alle spalle, quando fu da solo, al sicuro in un'altra stanza dallo sguardo gelido -più gelido del suo- di Naruto sospirò sentendo i nervi distendersi e rilassarsi, un lieve strato di sudore gli bagnava la fronte, rendendola solo lievemente visibile nella sua porcellanea bellezza. Nonostante tutte le imprecazioni che poteva lanciare non disse una parola ed andò a lavare il pavimento, dove c'erano le impronte solitarie di Naruto... forse aveva esagerato.

Dall'altra parte della stanza, nella vasca da bagno, un Naruto dal sentimento post atomico, circondato persino da un'aurea dall'alone scuro, beh, stava piangendo, non un mare di lacrime intendiamoci, solo due o tre gocce. Niente di più e niente di meno. Riusciva a controllarsi, d'altronde anche se faceva il giullare era bravo a nascondere i sentimenti, già... perchè era esploso con lui? Aveva imparato a fare finta di nulla no? Insomma, lui era forte. Lo era sempre stato e non aveva intenzione di modificare questa frase nel corso della sua vita, lui era forte. No, lui è forte. sempre. Con velocità si asciugò le lacrime e guardò la schiuma marroncina, increspando le labbra e tirando su con il naso per la vista del suo corpo roseo, sotto la superficie sporca dell'acqua. Quell'acqua... Aveva un qualcosa di diverso... Si portò vicino al naso una manciata di schiuma, riconoscendo subito un profumo riconoscibilissimo, o almeno per lui.

-ma questo...- disse fra se e se in un sussurro. Guardò di colpo il flacone blu vicino a lui, era il bagnoschiuma di Sasuke, gli tremò il labbro e si tirò le guance, talmente tanto che invece di piangere per la carineria che gli aveva fatto quel bastardo, si ritrovò a piangere per il dolore intenso alle guance, ora chiazzate, con zone più rosse per la forza con cui si stringeva. -stupido idiota...- borbottò per poi immergersi completamente nell'acqua, sbollendo la rabbia, la delusione e la frustrazione per essersi esposto così tanto davanti all'unica persona dalla quale non voleva farsi vedere in quello stato fragile ed insicuro. Lui era Naruto Uzumaki per l'amor del cielo!

Sasuke, finito di pulire il pavimento, come una vera casalinga esasperata, guardò soddisfatto il suo lavoro, il parquet era talmente brillante che poteva rispecchiarcisi dentro. Appoggiato all'asta del mocio, sospirò appagato per avere sotto controllo almeno una cosa, la sua casa. La loro casa. E con quel leggero increspamento di labbra sorridendo lievemente per l'ottimo lavoro compiuto, la sua dannata mente aprì anche un cassettino, nel grande armadio dei ricordi. Naruto. O per meglio dire, la questione Naruto, non aveva ancora capito il perchè, o meglio, oh si che l'aveva capito, lui era sempre stato un genio ma la sua genialità era direttamente proporzionale alla sua testardaggine, a volte, voleva lasciarsi andare anche lui un po. Solo un pochino eh, ma la sua mente, il corpo e lo spirito non potevano fare nulla davanti alla sua testa da organo riproduttivo maschile. Era un cazzone e basta. Un cazzone stronzo perlopiù.

Naruto uscì con addosso solo una felpa di Sasuke, una dal colore blu, come piaceva a lui, in effetti ora che ci faceva caso distinguevano ogni genere di cosa in base ai colori, Sasuke il blu ed il nero, Naruto l'arancione ed il bianco. Complementari, nella loro differenza, oh toh che coincidenza. Una salvietta bianca gli copriva il capo mentre con movimenti delicati ma decisi si sfregava i capelli ora decisamente puliti e profumati. Sasuke lo trovò semplicemente adorabile, la felpa, anzi usando un accrescitivo la felpona, che gli copriva quel corpicino esile ma tonico lo avvolgeva come una coperta su un bambino, aveva le guance rosse probabilmente per il caldo che c'era nell'aria del bagno grazie ai vapori dell'acqua bollente. Sorrise, questa volta senza scherno, era raro vederlo con le barriere abbassate, doveva ammetterlo, l'aveva profondamente colpito. Lo seguì con lo sguardo, il maggiore. Era incantato dai suoi movimenti, le sue mani che lavoravano veloci asciugandosi quei fili dorati che aveva per posto dei capelli erano così delicate, beh forse ora capiva perchè era tanto bravo a disegnare e modellare, anche se non glielo aveva mai detto l'aveva sempre ritenuto il migliore nell'accademia d'arte, era andato alle mostre espositive semestrali e la prima cosa che faceva quando arrivava in quel grande atrio bianco era cercare il nome del suo coinquilino e sorrideva, sorrideva per davvero in modo dolce quando lo trovava, era sempre stata la prima opera che vedeva entrando nel salone, c'era una specie di energia che lo portava li, davanti alla sua tela o alla sua scultura, lo affascinava ogni volta perchè notava la cura e la pazienza che quel pasticcione imbranato riusciva a metterci quando lo voleva veramente, quando si impegnava, come nell'arte per esempio.  

Naruto, dal canto suo, era ancora indeciso, sentiva il bisogno di scusarsi con lui, ma perchè? Questa domanda, risvegliava intensamente il suo cervello fino a farlo lavorare il doppio, no, forse il triplo del dovuto. Avevano litigato, punto e basta. Finita li. Invece, no, lui voleva capire il perchè. Perchè avevano litigato? Cioè litigavano sempre per piccole cose, per stupidate, come quando l'Uchiha si scordava di togliere dal microonde il suo ramen istantaneo, provocandogli quelle fastidiose goccioline sulla copertura di alluminio derivate dalla condensa facendo inequivocabilmente ammollicciare il suo adorato amore incondizionato, i noodles. In un suo processo mentale l'Uchiha avrebbe potuto sicuramente appellarsi al giudice ed anche all'intera corte, se ovviamente, chiamato a testimoniare, la banale scusa dell'"essersi dimenticato" ma l'Uchiha, sapeva che sotto appello uno doveva giurare di testimoniare 'la verità nient'altro che la verità' soprattutto se il tribunale in questione era frutto dei suoi neuroni che sovraccaricavano troppo il suo già logoro sistema nervoso, Naruto lo avrebbero fatto sicuramente impazzire soprattutto perchè la sua mente ed anche il suo corpo gli dicevano che, lui, Sasuke Uchiha, unico erede delle industrie farmaceutiche Uchiha, figlio legittimo di Fugaku e Mikoto, lasciava quel dannato ramen da 2 dollari e 50 nel microonde solo per vedere la faccia imbronciata del suo dobe. E la parte ironica era, che si divertiva pure, provava un certo sadismo nel vederlo con quel broncio adorabile sul viso, lo avrebbe voluto mordere quel broncio, tirarlo lievemente con i suoi denti.. era così curioso di sapere se le labbra morbide e rosee di Naruto sapessero di ramen al manzo.

Quando l'Uzumaki alzò il capo si sorprese, davanti a se, seduto sul divano c'era Sasuke, che lo guardava così intensamente, arrossì e distolse lo sguardo, poggiando l'asciugamano bianco ed umido sul collo.

-ciao...- fece in un sussurro il biondo guardando giusto un attimo fuori dalla finestra, era già calato il sole, quanto tempo era rimasto nella vasca?

-ciao...- gli rispose rilassato il moro. Ora si stavano semplicemente guardando, ma qualcosa nello sguardo di entrambi faceva capire che c'era ben oltre.

-posso sedermi?- indicò la parte di divano libera vicino a lui.

L'Uchiha sorrise e lo guardò -è anche casa tua questa- fece con un sorrisino divertito il moretto, cosa che fece roteare gli occhi del più piccolo, sorridendo ed emettendo uno sbuffo di risata, ma solo uno piccolo piccolo eh! era ancora arrabbiato con lui... Forse.

-bene, allora fammi spazio che ho freddo- disse in modo fintamente seccato il biondino, sedendosi con un tonfo sulla stoffa arancione scuro del divano, l'aveva scelto lui personalmente. Ma forse ci si poteva arrivare...

l'Uchiha lo guardò negli occhi e non si mosse di un millimetro. -preferisci una coperta o vuoi un abbraccio?- sapeva già la risposta, Naruto era prevedibile in fondo.

Arrossì e si morse l'interno guancia, rimanendo alzato in piedi, a che gioco stava giocando quel bastardo?

-Sasuke Uchiha.- Sillabò con una tonalità nell'insieme acuta. -da quando tu mi chiedi se, io...- Lo guardò negli occhi mentre sulle sue guancie si diffondeva, di nuovo, un colorito roseo più intenso. -...voglio un abbraccio? insomma sei il gelido Sas'ke! non sei un tipo da futili abbracci!- annuì vigorosamente agitando una mano in aria in modo teatrale.

-prendere o lasciare, Naruto.- Disse guardandolo negli occhi, doveva ammettere che era imbarazzato, più o meno. Non si esponeva così tanto dai tempi dell'asilo.

Il biondino lo guardò e si accoccolò li vicino a lui, gambe raccolte sul divano con i suoi rigorosi piedi nudi, non adorava le ciabatte in giro per casa. Lo guardò negli occhi, mentre si dava una leggera spintarella e finiva nell'abbraccio del più grande, la sua bocca traditrice emise uno sospiro di sollievo, si sentiva a casa veramente ora.

Sasuke a quel suono sorrise e lo attirò maggiormente a se, oscillando un poco, coccolandolo, sentì il profumo originale, il Naruto DOC, tra i suoi capelli e si tuffò con il viso tra i fili sbarazzini dell'altro. -niente odore di quella poltiglia marrone... e niente odore di cane...- sorrise contro i suoi capelli depositandogli un casto bacio sulla cute. -direi che facciamo progressi, piccolo-

-non chiamarmi piccolo...- disse con un broncetto adorabile gonfiando leggermente una guancia.

-certo... piccolo- sghignazzò, oh si era sadico e masochista lui, contemporaneamente. Ma adorava il suo broncio, era cosi... carino... fermi tutti! la sua mente aveva davvero partorito quella parola?! "carino" detto da lui!? oh beh, era già arrivato alla conclusione che il dobe c'entrasse con tutta la situazione di 'cervello-fuso' quasi poteva sentire i suoi neuroni cantare in coro 'riprenditi, non pensare a cazzate, noi siamo quiii' sparendo poi, inghiottiti nel buio di un cassetto dimenticato nel suo grande armadio chiamato "Naruto, è colpa solo di quel dobe. Punto. Non prendetevela con me" ...Forse a conti fatti, dallo strizzacervelli ci doveva andare lui.

L'Uzumaki sorrise e si accoccolò infagottandosi tra lui ed il divano, erano rari gli abbracci che il moro gli forniva, ed ancora meno quelli intrapresi dalla sua volontà, ma era così bello stare li...

-scusami...- Disse il bel moretto, mentre gli accarezzava i capelli biondi, cercando di dargli un aspetto normale ed ordinato, la verità era che amava letteralmente i suoi capelli perennemente disordinati, non erano ne mossi ne lisci, erano Naruto. Si esattamente, era lo stile Naruto quello, puro e semplice. Erano una massa informe di volumi, morbidi e setosi anche se a prima vista, sembravano duri ed impercorribili. Era divertente notare tutti quei suoi lati contradditori, doveva fare una lista un giorno.

-...- Naruto per un po non disse nulla, pensava di aver sentito male, era profondamente colpito! -come..?- fece di nuovo il biondino staccandosi un attimo per poi guardarlo negli occhi.

-ora non ci prendere la mano, dobe- sorrise dolce mentre gli sistemava una ciocca di capelli dietro al suo orecchio, soffermandosi in maniera prolungata su quel gesto che in realtà, era diventato più una carezza. -mi dispiace Naruto.- Disse di nuovo l'Uchiha. -Sono stato stronzo, non dovevo attaccarti così-

Il ramen-dipendete sorrise e lo guardò, girando il viso verso la mano del moro e dandogli un bacio sul palmo aperto, quel gesto fece sciogliere l'Uchiha che si incurvò piano piano e gli diede un casto bacio a fior di labbra, dei suoi neuroni canterini nemmeno l'ombra.

Il biondino arrossì vistosamente ed in modo impacciato circondò il collo del più grande con le sue braccia, accarezzandogli con movimenti lenti e calcolati i capelli alla base della nuca, erano così morbidi che avrebbe voluto seppellire li le sue mani e non toglierle più.

Sasuke, dal canto suo, grazie a quelle mani perdette ogni freno inibitore, mentre i suoi neuroni ancora chiusi nel cassetto nascosto nell'armadio, cercavano di uscire in ogni modo possibile, in questo momento avevano preso il più sacrificabile dal nome "le passioni dell'animo umano" e lo stavano letteralmente usando per fare da ariete e ridestare quel rincoglionito dell'Uchiha. -Naruto..- mormorò biascicando il suo nome mentre lo spingeva con dolcezza sul divano. Il piano neurologico era fallito.

La mattina dopo si risvegliarono abbracciati sul divano, o meglio, Sasuke si svegliò, Naruto era ancora nel mondo dei sogni. il più grande si ritrovò a fissare il biondino, la sera prima si erano solo coccolati e coccolati ancora, non avevano fatto l'amore con enorme disappunto dell'Uchiha, ma aveva capito che il più piccolo voleva passare una serata tranquilla, aveva bisogno di rassicurazioni e il moro gliele aveva donate senza volere nulla in cambio. beh... quel punto era ancora da chiarire. Naruto donava sempre tutto se stesso a quel bastardo e Sasuke lo sapeva, ma era sempre bello avere un Jolly da giocare, nascosto nella sua tasca. Anche se in cuor suo sapeva che non glielo avrebbe mai rinfacciato anche perchè era piaciuto molto anche a lui. troppo. E lo sapevano entrambi.  

-mh... Sas'ke-teme...- borbottò basso il biondo mentre si girava ed abbracciava Sasuke ancora di più accucciolandosi di fianco a lui, infossando il viso nella sua spalla, c'era calore e profumo di pesca, quello di Sasuke e a lui bastavano solo questi due fattori per riposare bene, in fin dei conti il biondo si accontentava di poco.

Sasuke sorrise vittorioso, in un ghignetto stile made-Uchiha tanto per capirci, felice che il biondo pensasse a lui anche quando stava dormendo, sorrisetto che si ampliò ancora di più guardando il collo rosso del biondo, pieno zeppo di succhiotti, marchi di fabbrica del moro, aveva piazzato le sue proprietà, se i cani facevano pipì addosso a cancelli e pali della luce per segnare il territorio, beh, lui marchiava la gente, ma non tutta, come faceva il suo professore pazzo di economia, un certo Orochimaru che Naruto aveva soprannominato l'uomo-rettile, per gli occhi serpentini e la lingua orribilmente lunga, Sasuke marchiava solo Naruto. Era suo, suo e basta e non l'avrebbe condiviso con nessuno.

Il moro lo guardò, accarezzandogli lentamente una guancia e le piccole cicatrici sulle guance, provocate in un incidente stradale avvenuto quando era molto piccolo, cicatrici che lo avevano accompagnato per tutta la vita da allora. Le baciò lentamente una ad una. -quanto dolore hai dovuto soffrire per arrivare fino a qui...?- sussurrò guardandolo sapeva che la sua domanda non avrebbe avuto risposta ma sorrise, mentre vedeva il biondo emettere un sospiro di sollievo appagato da quel calore che lo circondava, il suo calore, e Sasuke lo strinse ancora di più, accarezzandolo tra i capelli dolcemente. -cosa mi stai facendo dobe..? perchè il mio cuore batte forte ora...?- disse tra se e se per poi dargli un ultimo lungo bacio sulla fronte, alzandosi ed andando in bagno a farsi una doccia. fredda possibilmente.

uscito dal bagno, vestito e pulito guardò l'ora dell'orologio, erano le 11:30 beh solo un po più tardi di quel che si aspettav- ... -le 11:30?!?!- disse emettendo un gridolino acuto per poi tapparsi la bocca notando che Naruto si era girato e stava inzozzando di saliva i cuscini arancioni del divano, provocando macchie più scure attorno alla bocca, sorrise divertito -te l'ho detto che sbavavi dobe- ridacchiò tra se e se iniziando poi a mettere sul fuoco l'acqua, apparecchiando per due, avrebbe cucinato il suo ramen preferito, ma voleva utilizzare tutti ingredienti freschi, nonostante amasse Naruto non voleva di certo mangiare quelle... cose-schifose-e-chimiche. Tsk, come potevano delle polverine dare il gusto di carne!? ancora non se lo spiegava.

Tagliuzzò e fece rosolare tutto quanto per poi servire in due ciotole quel ramen fumante ed invitante, in effetti l'Uchiha era un ottimo cuoco. Sorrise mentre andava verso il divano e scuoteva leggermente Naruto per svegliarlo, sembrava un angioletto, così tranquillo...

-dobe... ehi dobe, svegliati- disse lentamente avvicinandosi e dandogli un bacio sulla guancia, continuò lentamente fino ad arrivare con baci casti alle labbra rosee, gli circondò la bocca con la sua e sorrise quando vide sotto le ciglia dorate i suoi magnifici occhi azzurro mare.

-buongiorno..- biascicò un Naruto mezzo rincitrullito, ieri sera si era addormentato tardi, beandosi di quella vicinanza con Sasuke.

-ben svegliato piccolo- ridacchiò con fare di scherno il moretto, lui viveva per vedere il suo broncio. Cosa che in effetti, non tardò ad arrivare.

-mpfh...- Arricciò le labbra e Sasuke non perse tempo a mordicchiargliele appena coinvolgendolo in un bacio appassionato.

-ti puzza l'alito dobe.- Ridacchiò sotto i baffi mentre continuava -l'igiene personale è importante sai?-

Naruto grugnì e arrossì dalla vergogna -va al diavolo Sas'ke-teme! è colpa tua se mi baci appena sveglio!- incrociò le braccia borbottando basso.

-no è colpa del tuo broncio, non è mia.- Sorrise costatando che il suo capro espiatorio da quei 2 anni a questa parte era stato sempre e solo Naruto. -forza.- Ignorò le proteste del dobe mentre sorrideva guardando la tavola -vieni a mangiare, ti ho fatto il r...-

-IL RAMEEEEEEN!!!- urlò Naruto mentre sembrava che solo in quel momento avesse riacquistato le sue facoltà olfattive. Si precipitò a tavola e disse un veloce ed emozionato -BUON APPETITO!!!- fiondandosi subito sulla ciotola.

Sasuke sorrise e lo guardò raggiungendolo, sedendosi vicino a lui su una sedia del loro piccolo tavolino, chissà magari questa sera lo potevano usare per, umh, altre attività decisamente più piacevoli...

-Sas'ke-teme! se non ti muovi mangio anche la tua porzione! è davvero buonissimo!!- gli fece un grande sorriso e Sasuke, arrossendo appena per quel meraviglioso sorriso, lo pizzicò con le bacchette, sulla mano, come per rimproverarlo.

-sono io lo chef qui, voglio mangiare anche io, grazie.- Naruto ridacchiò divertito facendogli la linguaccia e Sasuke roteò gli occhi, era esattamente la reazione che si aspettava, d'altronde... Naruto era così prevedibile. 




Ciao ragazzi!!
Era da tanto che non ci si sentiva eh?! Ahahah tanto lo so che nessuno ha notato la mia assenza ù.ù ma era bello dirlo (?) 
Comunque gente, mi è mancato scrivere lo ammetto, ma sono una persona molto pigra, e chi mi conosce lo può confermare senza dubbio, quindi... beh... in questa lunga assenza, ho capito che le one shot sono le storie che fanno per me. Anche se prometto di finire quelle da più capitoli in corso... però-non-so-quando-ecco u.u
Spero che vi sia piaciuta questa storiella da quintali su quintali di zucchero e miele che persino Willy Wonka mi fa un baffo, partorita in 3 giorni, o meglio, 3 serate/nottate per l'esattezza ^^ e se volete farmi so happy lasciatemi un commentino-ino-ino-pig (?) ;)
Un bacione a todos!!! :*

Ringrazio -per la pazienza e per il gran cuore che hanno ste due donne-
 Hikari B Uchiha  e  lalupanera :) grazie girlzz    

SaNaYa
 
  
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