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Era della Gloria, Primavera
3431, Ottavo giorno di Unsil
Conservo questo diario e ciò che necessita per scrivere da quando siamo partiti
da
Crommeal
oltre un mese fa, se non ho sbagliato i calcoli. Mi è stato donato dal mio
maestro, Lygoth di Ruul, con l'augurio che potesse essermi di qualche conforto
durante il viaggio. Fino a pochi giorni addietro non ho mai provato l'impulso di
scriverci qualcosa, forse perché tutto questo non mi sembrava reale. Mi sentivo
come stessi trasportando solo un inutile peso, ma non lo avrei abbandonato lungo
il cammino, era un dono di una persona a me molto cara. Tre giorni addietro
tutto è mutato.
È avvenuto durante l'ultima parte della traversata del deserto di Anzorg. Mentre
ci dirigevamo verso est, verso i Cererith, Fas di Therras è morto, divorato da
una di quelle strane creature che abitano sotto le sabbie. Esseri simili a
giganteschi serpenti dalla testa piatta, ricoperti da una strana cresta ossea:
le nostre guide, una carovana di Eitiem, li hanno chiamati Lyth. Lo confesso,
non ne avevo mai sentito parlare prima di quella traversata e ridevo con i miei
compagni dei timori dei mercanti. Incolpavamo di quelle sciocche superstizioni
il riverbero abbagliante del sole sulla sabbia che, con bizzarri giochi di luce,
creava mostri immaginari per le loro "deboli e manipolabili menti". Quando la
prima cresta è spuntata dalla sabbia abbiamo smesso di ridere, ma era troppo
tardi. Il primo Lyth si era avventato su Fas e noi non siamo stati abbastanza
veloci da poter intervenire: lo abbiamo visto scomparire sotto le sabbie. Le
urla non hanno risuonato a lungo nell'aria ma nelle orecchie sento ancora la sua
voce e le sue grida disperate. Fas è stato solo il primo, la carovana è stata
quasi decimata prima che riuscissimo a imbracciare le armi. Mai visto creature
muoversi con una simile velocità, e quella strana pelle... per Maliga, sembrava
una corazza d'acciaio temprata! L'unica parte priva di "armatura" era il ventre.
Non è stato facile ucciderle, ed erano solo tre, anche se una di essere misurava
quasi quanto due carri messi uno dietro l'altro.
Gli ultimi tre giorni nel deserto sono stati una fuga continua. Un continuo
guardarci alle spalle alla disperata ricerca di quelle creste, quasi impossibili
da distinguere nella sabbia.
Credo di non aver mai amato tanto la roccia quando, infine, siamo giunti alle
montagne, lasciandoci alle spalle l'accecante bagliore delle sabbie.
Quando ho visto Fas cadere ho capito che sarebbe potuto succedere a chiunque di
noi, la nostra non è un'avventura in cui il ritorno a casa è certo, ognuno
rischia la vita in questa marcia.
Siamo arrivati alle montagne di Cererith appena in tempo; il vento ha iniziato a
soffiare con maggior vigore appena siamo arrivati alla gola di pietra che separa
il deserto dalla catena montuosa e poco dopo siamo stati travolti da un'onda di
sabbia. Abbiamo avuto fortuna a non incappare in quelle tempeste durante la
prima parte di viaggio. Forse gli dei sono con noi. L'aria questa notte è
diventata umida, sento l'odore della pioggia e mi auguro che non sia solo una
creazione della mia mente: dopo aver attraversato un arido deserto con ben poche
oasi, ringrazierò Maliga per ogni singola goccia di pioggia.
Salve a tutti! ^_^ ritorno con una minilong scritta per un contest http://freeforumzone.leonardo.it/d/10900995/-Eroi-nel-Vento-/discussione.aspx indetto da Releeshahn.
Sarà una sorta di diario di viaggio XP i capitoli saranno piuttosto brevi ma numerosi, non mi andava di metterla in blocco ^^ spero possa essere di vostro gradimento. ^_^