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Autore: Lily_th    29/08/2008    7 recensioni
Non bisogna mai nascondere i propri sentimenti...o peggio. Rinnegarli. Ciò che si è non si può cambiare...e all'amore non si può voltare le spalle...!Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Don’t hide your feelings

 

 Mi sedetti al tavolo del mio gruppo, come al solito. Presi a sorseggiare la mia coca, fingendo di ascoltare le ultime bravate dei miei compagni, annuendo e ridendo quando gli altri lo facevano. I miei pensieri erano rivolti altrove, ad una persona che non era ancora arrivata.
Continuai a fantasticare su quest’ultima, quando la porta della mensa si aprì. Un moretto dagli occhi neri e profondi fece la sua entrata nella mensa. Tutti zittirono all’istante. Il moro si guardò intorno con aria sprezzante, il suo sguardo si soffermò sul mio solo per un attimo, per poi ritornare a guardare davanti a sé.
Si incamminò verso il tavolo più lontano, seguito a ruota dalla sua cricca.
Si sedettero al tavolo e solo quando il moro iniziò a parlare, ignorando così il resto della mensa, l’atmosfera tornò ad uno stato normale. Tutti ricominciarono ad accogliere l’aria nei loro polmoni.
Mentre tutti gli studenti tornavano a farsi i fatti suoi, io rimasi a fissare la sua schiena.
Eccolo lì, Sasuke Uchiha, il ragazzo più temuto della scuola. Perché? Semplice. Lui e la sua banda passavano la maggior parte del loro tempo a tormentare gli studenti di questo buco di liceo. Ovviamente, con tormentare intendevo massacrare di botte gli sprovveduti che capitavano a tiro o che facevano indirettamente qualcosa per cui prenderle, fino a quando non finivano a terra senza forze o, nei casi peggiori, costretti ad essere trasportati all’ospedale. Una volta ad un ragazzo ruppero un braccio. I genitori decisero di cambiargli scuola…ovviamente il ragazzo, come qualunque altro studente di questo liceo che ha ricevuto un ricordino della banda di Uchiha, tenne la bocca chiusa su quanto era accaduto. Ma i genitori non vollero sentir ragioni.
Perché il preside non interviene?Perché, anche se sapeva che era la banda Uchiha a fare tutti qui danni, non poteva toccarli in quanto nessuno confessava la verità…niente prove, niente espulsioni…o peggio.
Una delle ragazze del tavolo accanto a quello del moro si alzò, avvicinandosi a lui sbattendosi in maniera volgare, mulinando la chioma rosa così da apparire più seducente. Per me non era altro che una delle tante oche che circolavano in quel luogo, meglio dire la regina delle oche. Per mezzo liceo era la ragazza più desiderata e invidiata…indovinate perché?
Quando gli fu accanto, si abbassò, dando una panoramica completa del suo fondoschiena a quelli dietro che avevano già iniziato a sbavare, e iniziò a leccare il lobo dell’orecchio di Sasuke. Strinsi forte i pugni, irrigidendomi dalla testa ai piedi. La ragazza, che si chiamava Sakura, si staccò da lui, per poi sedersi sulle sue ginocchia, buttandogli le braccia al collo e infilandogli direttamente la lingua nell’esofago…A quel punto fu dura controllare le mie emozioni, ma si poteva dire che ci avessi fatto l’abitudine. Stavano insieme da tre settimane. Erano la coppia più invidiata dell’intera scuola. Infatti Sasuke, per quanto maledettamente bastardo, era una di quelle bellezze che si trovavano raramente. La sua pelle diafana e la chioma ribelle, uniti ai lineamenti delicati, lo rendevano il più bel ragazzo della scuola. Ma togliendo quel tocco da teppista che lo rendeva dannatamente sexy, per non parlare del fisicaccio atletico che si ritrovava, andando oltre quei due profondi pozzi neri che costituivano una barriera impenetrabile, c’era molto di più…
C’era un ragazzo segnato da un’infanzia infelice, cresciuto senza l’amore necessario, senza padre, madre, solo con un fratello che cercava di dargli tutto ma che non riusciva a colmare quel vuoto che la mancanza dei genitori aveva creato…c’era un ragazzo incapace di dimostrare i suoi sentimenti, di svelare le sue emozioni…
C’era un ragazzo che potevo capire più di chiunque altro, e che mi assomigliava come nessun’altro in quel posto.
C’era il ragazzo di cui ero follemente innamorato…
Abbassai lo sguardo sul mio trancio di pizza ancora intatto, sospirando amaramente al pensiero di come fossero diversi i sentimenti dell’altro. Odio puro. Eterna rivalità. Nemici mortali.
Perché?Questa è una domanda molto difficile…Non lo sapevo neanche io!Alle medie eravamo sempre stati ottimi amici, anche se c’era sempre un po’ di rivalità…al liceo non ero riuscito a capire più niente. Sasuke aveva iniziato a legarsi a brutta gente, praticamente quei tre che erano diventati i suoi cagnolini: Nejii, Kiba e Sai…tre ragazzi incredibilmente intelligenti che avevano deciso di averne abbastanza con la vita monotona del nostro liceo, e avevano preferito movimentarla a modo loro.
La loro prima vittima fui proprio io. Nulla di grave, solo qualche presa in giro, anche con parole pesanti, che non ebbero alcun peso su di me. Ci voleva ben altro per offendermi. Ma quando agli insulti dei tre si unirono quelli di Sasuke mi si spezzò il cuore. Letteralmente. Sto ancora cercando, invano, di raccoglierne i pezzi. Prima che se ne andassero, bloccai Sasuke per un braccio, chiedendogli spiegazioni. Lui si limitò a divincolarsi dalla presa e ad andare via senza una parola.
Sospirando di nuovo, alzai il capo, tornando a guardare la scena… vedendo qualcosa che non mi piacque affatto.
Un ragazzino stava fissando un po’ troppo intensamente Sakura che, dal canto suo, accarezzava il suo ragazzo facendo le fuse come un gatto, mi correggo, come una gatta morta, mentre Sasuke ascoltava i suoi amici senza pensare a lei. Capito cosa intendevo con ‘non riuscire ad esprimere i propri sentimenti’?O forse si comportava così con lei perché la considerava solo un oggetto…Un divertimento, un passatempo…la sua sgualdrina personale, insomma…Quella che ogni boss che si rispetti dovrebbe avere. Quel pensiero mi consolava non poco.
Tornando al piccoletto con gli occhiali che si mangiava la ragazza del capo con gli occhi…sfortunatamente io non fui l’unico ad accorgermene.
“Hey Uchiha…Quello ci sta provando con la tua ragazza”Disse Kiba.
Sasuke voltò lo sguardo verso il ragazzino che, letteralmente terrorizzato, rimase impietrito dalla paura.
“Ti piace la mia ragazza?Vediamo...Sakura, cosa ne pensi di questo giovanotto?”
Sakura voltò lo sguardo, e appena lo vide rabbrividì con un sonoro ‘bleah’, seguito da un ‘orrore’.
Sasuke e gli altri risero sonoramente. Kiba era piegato in due sulla sedia, Nejii aveva mantenuto un po’ di contegno, mentre Sai continuava a sfoggiare il suo falso sorriso…quel ragazzo era inquietante.
Il piccoletto occhialuto cambiò mille colori, mentre gli occhi gli diventavano lucidi.
Provai un’immensa pena per quel poveretto. Capivo perfettamente il suo stato d’animo, ed oltre all’umiliazione aveva ricevuto anche il rifiuto…
“No, ti prego, non frignare…Mi disgusta la tua debolezza…” Disse Sasuke, freddo come non mai.
E poi successe tutto all’improvviso. Negli occhi del ragazzino sparì ogni traccia di lacrime…si vedeva solo odio allo stato puro.
Si alzò, avvicinandosi a Sasuke, e gli rovesciò la coca in testa.
Mi si mozzò il respiro. Quel ragazzino aveva appena firmato la sua condanna a morte…
Tutta la sala seguì il mio esempio. Sakura si alzò di scatto, allibita dall’accaduto. I tre della cricca non riuscivano a credere ai propri occhi e guardavano la scena pietrificati.
Sasuke…lui era diventato l’incarnazione della rabbia.
Si alzò lentamente, voltandosi verso il ragazzino.
“Come. Hai. Osato?”Più che un sussurro fu un vero e proprio ringhio minaccioso.
Il piccoletto chiuse gli occhi, pronto a scontare la pena. Quell’immagine mi fece scattare i nervi. Si rendeva conto che Sasuke sarebbe stato capace di ucciderlo?Non potevo permetterlo…
Mi alzai inconsciamente e mi avventai su Sasuke, che aveva alzato il braccio tirandolo indietro pronto a colpire con un pugno il ragazzino.
Gli bloccai il polso. Tutta la sala guardò inorridita la scena. Sentii un ragazzo sussurrare ‘ma è pazzo?’. Avrei voluto rispondere ‘si, pazzo…per amore’. Se Sasuke avesse picchiato qui quel ragazzino, sarebbe arrivato qualche professore e di sicuro sarebbe stato punito…Non volevo che gli accadesse qualcosa.
I nostri sguardi si incrociarono e potei leggere lo stupore nei suoi occhi. Ma un secondo dopo c’era solo tanta rabbia.
“Sasuke, lascialo stare…”
I suoi occhi mi penetrarono con odio, facendomi rabbrividire.
“Non sono affari che ti riguardano, Uzumaki”
Evitai di dare peso al fatto che mi aveva chiamato per cognome. Ormai lo faceva da quasi un anno.
“Lo ammazzeresti…e non vuoi che qualche professore ti veda, giusto?Non te la caveresti…se vuoi, sfoga su di me la tua rabbia e fatti anche buttare fuori, ma lascia stare lui”
Sasuke mi guardò con una strana espressione, tra lo sconvolto e il divertito.
“Se è questo che vuoi…lasciami il polso”
Obbedii e mi parai davanti al ragazzino. Sasuke mi afferrò per il colletto della camicia, tirandomi verso di sé.
“Alle tre nel cortile della scuola…Lì potremo agire senza preoccupazioni…E’ ora di regolare i conti una volta e per tutte”
Mi lasciò andare, dandomi le spalle.
“Per quanto riguarda il tuo amichetto…Spero che capirà che d’ora in poi dovrà guardarsi le spalle…”
Si avviò verso l’uscita della mensa, e dopo che fu sparito, entrò il preside.
“Cosa succede qui?La campanella è suonata più di cinque minuti fa!In classe, subito!”
La mensa si svuotò, percorsa da un’eccitazione palpabile nell’aria. Alle tre tutto il liceo si sarebbe riunito nel cortile…A vedere la mia punizione per aver avuto il coraggio di oppormi a Sasuke Uchiha.
“Grazie”Mi disse il ragazzino, con un sorriso sincero sul volto. Sembrava così fragile, di sicuro Sasuke avrebbe potuto spezzargli il collo in un secondo. Rabbrividii al pensiero…almeno io ero più robusto, sarei sopravvissuto…forse.
“Di nulla”Risposi ricambiando il sorriso. Mi mescolai tra la folla ma invece di dirigermi in classe mi allontanai in direzione dei bagni.
Aprii la porta e mi chiusi dentro, appoggiandomi stancamente ad essa.
Chiusi gli occhi, senza dare peso all’acqua che scorreva da un rubinetto. Probabilmente l’avevano rimasto aperto…
“Non riuscivi a starmi lontano fino alle tre?”
Spalancai gli occhi, stupito. Mi voltai e lo vidi mentre mi osservava, con la testa sotto il rubinetto. L’acqua che gli scendeva sul volto lo rendeva incredibilmente sexy.
Arrossii a quel pensiero. Scossi la testa per liberarmene.
“Io…volevo solo prendere un po’ d’aria, tutto qui”
Sasuke si rialzò, scuotendo la testa, schizzando l’acqua dappertutto. Altra immagine superba…se non fosse stato per il mio enorme autocontrollo gli sarei già saltato addosso.
“Nel bagno?” Mi si avvicinò, con il suo sorrisetto bastardo che tanto adoravo. Non lo vedevo da tanto…no, non poteva punirmi così…
“Si, allora?”Chiesi con tono di sfida…dovevo reagire, o avrei rischiato di mostrargli quello che veramente provavo…probabilmente mi avrebbe spaccato la faccia seduta stante.
Lui si avvicinò, mantenendo quel sorrisino, e sembrava maledettamente compiaciuto… da cosa?
Ormai era così vicino da bloccarmi tra la porta e il suo corpo.
“No, niente…Speravo solo che non fosse per causa mia”
Il suo viso era a un centimetro dal mio. La tentazione di colmare quel vuoto avvicinandomi a lui fu forte, ma riuscii a bloccarmi in tempo.
“Non ti preoccupare…tanto non starò tanto bene qualche minuto dopo le tre, giusto?Perché farti scrupoli ora?”
E poi accadde una cosa inaspettata. Mi si avvicinò, poggiando la fronte sulla mia. Chiuse gli occhi e sospirò amaramente.
“Mi ci hai costretto a sfidarti…non potevo fartela passare liscia dopo che ti sei messo contro di me”
Il suo non fu che un sussurro, ma incredibilmente tenero.
“Sasuke…?”
Lui aprì gli occhi “Naruto…perché mi fai questo?”
“Questo cosa?”
“Mi fai provare queste emozioni”
Io lo guardai allibito “Quali emozioni?”
Sorrise. Mi sciolsi…era un sorriso dolcissimo, non l’avevo mai visto prima.
“Non dirmi che non te ne sei accorto…mi scateni una tempesta dentro…”
Io rimasi in silenzio…era praticamente impossibile conciliare i miei pensieri in quel momento. Di cosa stava parlando?
“Non…riesco a capirti”
Fece una risatina sommessa “Perché devo spiegarti sempre tutto?”
Si avvicinò pericolosamente alle mie labbra “Vediamo se questo lo capisci”
E accadde ciò che non avrei mai pensato potesse cadere…Le nostre bocche si toccarono. Con delicatezza, senza lussuria, in un bacio casto. Sentivo il desiderio fremere in entrambi. Dischiuse lentamente le labbra, ed io lo assecondai. Sentii la sua lingua insinuarsi nella mia bocca, esplorare il mio palato, per poi trovare la mia.
Iniziarono a sfiorarsi, poi ad intrecciarsi, dando inizio così ad un meraviglioso gioco passionale…Portai le mani tra i suoi capelli, stringendolo di più a me. Quanto avevo agognato quel bacio!Quante volte avevo desiderato sentire le sue labbra sulle mie, il suo corpo aderire al mio…e le sue mani su di me, che come in quel momento mi stringevano per la vita.
Ci staccammo con delicatezza, i respiri affannati e i cuori a mille. Rimanemmo a guardarci negli occhi, la sua fronte di nuovo appoggiata alla mia, in attesa che il respiro tornasse normale.
“Ora hai capito?”
Io sorrisi “Non tanto bene” E lo ribaciai con foga.
Staccarsi di nuovo fu un dolore fisico.
“Da quando?”Gli chiesi.
“Da quando cosa?”
“Che provi per me quello che provo io ”
Sorrise, piacevolmente sorpreso dalla mia affermazione. Però poi, il sorriso si spense, e abbassando lo sguardo, disse “Penso dallo stesso tempo che l’hai capito tu”
Io risi sonoramente “Impossibile…a me tu piaci dalla prima media!”
Lui riportò i suoi occhi nei miei. Uno sguardo che diceva tutto.
“Aspetta…E perché me lo dici solo adesso?”
Cambiò discorso “E tu perché non me lo hai mai detto?”
“Perché tu ti sei allontanato da me!”
Zittì all’istante. Si scostò da me, appoggiandosi vicino al lavandino.
“Tu non ti rendi conto…Non riesco ancora ad accettarlo io…”
Sgranai gli occhi “Non riesci ad accettare che ti piaccio?”Quasi urlai.
Mi guardò con rabbia “Non riesco ad accettare che ti amo”
Rimasi pietrificato “Mi ami?”
Sospirò “Si, razza di dobe che non sei altro”
“Anche io ti amo, teme…”
Sasuke non alzò lo sguardo…era imbarazzato…era tenerissimo.
“Peggio ancora…Non posso accettarlo”
Mi avvicinai “In che senso?”
Lui osservò la porta invece di guardare me “Ti rendi conto di cosa significa…non posso pensare di essere…”Si interruppe, tornando a guardare il pavimento.
“…Gay?”Conclusi per lui. Annuì “Sasuke…stai scherzando!?”
Visto che non rispondeva, continuai “Cosa ci sarebbe di male…che ti hanno fatto i gay?”
“Non mi hanno fatto nulla…”E tornò a guardarmi negli occhi “Ma non posso presentarmi in giro come uno di loro…io sono Sasuke Uchiha, tutti mi temono, mi ammirano…Perderei la faccia”
Il mio schiaffo risuonò sonoro nella stanza.
Lui tornò a guardarmi in faccia, confuso e addolorato. Io?Era la personificazione della rabbia.
“Ti rendi conto di cosa hai appena detto?Ti importa più la tua reputazione che di me…”Mi voltai per non mostrargli gli occhi lucidi…la sofferenza che provavo in quel momento era immensa.
“No, io…”Cercò di scusarsi ma non gliene diedi il tempo.
“Non osare mai più dirmi che mi ami…Ci vediamo alle tre…Così potrai concludere ciò che hai iniziato in questo bagno…E tirare la catena”
“Naruto, aspetta…”
Aprii la porta e me la sbattei alle spalle. Non piansi, non potevo.
Addio Sasuke…se il mio amore per te vale così poco…non vale la pena soffrire così.

 

***

 

Le tre del pomeriggio. Mi avviai fuori, verso il cortile della scuola.
Sasuke era furbo, ovviamente. Alle tre di sabato pomeriggio al mio liceo non c’erano né preside né professori. Solo gli impiegati per le pulizie.
Che si sarebbero fatti i fatti loro come sempre…brutta l’omertà.
Arrivai lì e c’era quasi tutto il liceo in attesa. Sasuke aspettava nel centro di un cerchio immaginario, con i ragazzi che lo contornavano.
Sospirai e cercai di non pensare a ciò che mi aveva detto nel bagno, quella mattina. Non potevo sopportare tanta ipocrisia.
Mi lasciarono passare dividendosi in due file. Arrivai al centro di quel maledetto cerchio, fermandomi ad un paio di passi da lui, cercando di non farmi prendere dal panico. Non avevo di certo paura, e nemmeno preoccupazione per il dolore…era vedere lui mentre gioiva per il mio dolore, per l’espressione che avrei avuto che lui avrebbe interpretato come paura…invece dello sconforto che provavo per lui. Era triste voltare le spalle ai sentimenti per la popolarità. Era triste voltare le spalle ai sentimenti e basta.
“Allora, Uzumaki…hai già pregato per la tua vita?”
“Perché non hai fatto la cosa più sensata: scappare con la coda tra le gambe?”
“Non piangi, Uzumaki?Non vedo l’ora di vederti supplicare”
Questi erano gli amorevoli commenti dei tre cagnolini di Sasuke. Li ignorai completamente. Ero già stato ferito nel profondo da colui che amavo, le loro frecciatine non mi facevano né caldo né freddo.
Sasuke era in piedi, di fronte a me, le mani in tasca e il viso triste.
“Facciamola finita in fretta”Sibilai, gelido.
Sasuke chiuse gli occhi, il viso concentrato al massimo.
Poi sorrise. Rimasi spiazzato. Non era il solito sorriso beffardo, che utilizzava quando doveva picchiare qualcuno…era il dolce sorriso che avevo visto quella mattina, in quel bagno, mentre mi dichiarava i suoi sentimenti. Lo osservai confuso, mentre si avvicinava lentamente a me.
Alzò un mano, io chiusi gli occhi in attesa di un pugno, ma esso non arrivò. Sentii le sue dita scorrere con delicatezza sulla mia guancia. Riaprii gli occhi, con il cuore a mille. E quasi mi si mozzò il respiro nel vederlo con quel tenero sorriso, mentre i suoi occhi risplendevano di una luce nuova.
“Avevi ragione, Naruto”Disse ad alta voce. Voleva che tutti lo sentissero “Ero così terrorizzato da ciò che provavo che ho finito per ferire l’unica persona al mondo che amo davvero”
Mi abbracciò, e mentre il mio respiro diventava irregolare, il resto degli studenti lo tratteneva, increduli da ciò che stavano vedendo.
Sasuke si staccò “Non osare mai più chiedermi di non dirti ti amo…te le ripeterò all’infinito d’ora in poi”
Avvicinò il suo viso al mio e mi baciò. Sentii l’intera scuola pietrificarsi per lo stupore. Ci staccammo, Sasuke mi prese per la vita e voltandosi, urlò: “Se qualcuno ha qualche problema con il fatto che io sia gay o con il mio ragazzo, può tranquillamente rivolgersi a me”
Dalla folla si alzò un applauso inaspettato. Io e Sasuke ci guardammo meravigliati…da sopra tutto quel rumore risuonarono sonoramente tanti “Bravi!!” e “Complimenti!” e “Siete bellissimi insieme”.
Quando l’applauso si spense, potemmo sentire chiaramente i singhiozzi di una ragazza. Sasuke mi lasciò per avvicinarsi ad una Sakura seduta a terra che piangeva disperatamente.
“Sakura…mi dispiace…scusa”Le diede una mano per aiutarla ad alzarsi. Lei accettò. Si rimise in piedi senza smettere di frignare.
“Dai, troverai un ragazzo etero…che ti ami per quel che sei”E così dicendo la buttò tra le braccia del piccoletto di stamattina.
“Provateci, potrebbe nascere una bella storia…”
Tornò da me e mi prese per mano. Guardò la folla.
“Scusate ma oggi niente mazzate…la prossima volta…ahia”
Gli avevo dato un pugno sul braccio.
Mi guardò in tralice “Scegliere te equivale a smetterla di fare il bullo, vero?”
“Vero”Sorrisi.
Lui sbuffò, fintamente irritato per poi condurmi via dalla folla.
Quest’ultima aveva iniziato ad urlare e a festeggiare.
Ma sugli scalini Sasuke urlò: “Il fatto che non vi rompa più le ossa, non vuol dire che possiate fare i comodacci vostri d’ora in poi…Fate i bravi o ve ne pentirete…”
Mi trascinò via, lasciando di nuovo silenzio dietro di sé.
Io ridevo, felice come non mai.
Una volta dentro e soli, Sasuke si fermò, guardandomi negli occhi.
“Sono perdonato per tutte le cavolate che ho detto e fatto?”
Feci finta di pensarci “Diciamo di si, và”
Lui sorrise.
“Ma perché hai sempre pestato tutti quei poveri ragazzi?”
“Sfogavo il mio dolore sul mondo…”Mi intrappolò contro il muro.
“Ma ora che ho te…ho finalmente l’amore che mi è sempre mancato”
Mi sussurrò per poi baciarmi dolcemente.
Quando ci staccammo, gli sussurrai sulle labbra“Dimmelo Sasuke”
“Cosa?”
“Che mi ami…avevi detto che me l’avresti ripetuto all’infinito ma non me l’hai più detto…”
Lui sorrise “Ti amo, ti amo…ti amo ti amo ti amo…”
“Io di più”
E con una risata ci incamminammo verso casa.

 

 
Salve a tutti!!!Eccomi qui, con la mia seconda SasuxNaru… Anche se questa è una shonen-ai e non una yaoi… Spero che piaccia quanto è piaciuta la prima!!!!!A voi i commenti…
Un grazie anticipato a chiunque deciderà di farmi conoscere il suo parere su questa shot…
Kiss by Lily

 

  
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