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Autore: _BabyPaddy    11/07/2014    2 recensioni
"Dal testo:Harry si trovò di nuovo in quel corridoio, come se il suo corpo fosse comandato da qualcun’ altro avanzò lentamente verso la porta bianca, che si spalancò da sola" Harry sta per iniziare il quinto anno ad Hogwarts, mentre trascorre gli ultimi giorni di vacanze a Grimmauld Place inizia a fare dei sogni strani, sempre lo stesso sogno, ma ogni giorno che passa qualcosa cambia...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, James Potter, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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      Just a dream

               1°capitolo

Dopo l’ ennesimo incubo Harry Potter si svegliò. Era una fresca mattina d’ estate ed Harry stava trascorrendo i suoi ultimi giorni di vacanze a Grimmauld Place, la casa in cui viveva il suo padrino da piccolo. Mancava una settimana al primo settembre ,quando avrebbe preso l’ espresso per Hogwarts e avrebbe iniziato il suo quinto anno. Ma per la prima volta da quando aveva saputo che era un mago, ovvero quattro anni fa, non voleva tornarci, ad Hogwarts, prima di tutto perché questo significava lasciare il suo padrino, Sirius Black , l’ unico membro rimasto della sua famiglia, e proprio non voleva e secondo, quell’ anno ci sarebbero sati i tanto temuti G.U.F.O e questo significava studiare fino allo sfinimento.

Con questi pensieri si alzo dal letto, e si diresse verso la porta facendo piano, sperando di non svegliare il suo migliore amico Ron Weasley, con cui divideva la stanza.

Mentre scendeva le scale Harry guardava le teste appese al muro di tutti gli elfi domestici che avevano servito la famiglia dei Black. Alla fine delle scale urtò qualcosa, e guardandosi in torno notò Kreacher steso per terra che imprecava sbuffando, mentre tentava di rimettersi in piedi. Harry si avvicinò a lui porgendogli la mano per aiutarlo a rialzarsi, ma l’ elfo domestico la scostò poco gentilmente "Kreacher non vuole l’ aiuto di un sudicio mezzosangue” disse l’ elfo, sputacchiando da tutte la parti. " tirati su!” disse una voce impaziente dietro di lui. Harry si girò e vide Sirius che stava scendendo le scale per raggiungerli "Che stai facendo?” chiese Sirius con voce sprezzante. "Kreacher pulisce” rispose l’ elfo inchinandosi "Certo e tu lo chiami pulire questo?” chiese Sirius alludendo alla casa "Questa casa è sempre più sudicia ogni giorno che passa” aggiunse subito dopo. Harry non poteva dargli torto, quella casa era piena di ragnatele e topi morti negli angoli.  "Che cosa direbbe la mia povera padrona se sapesse che Kreacher serve il figlio traditore del suo sangue … ooh che vergogna” disse Kreacher disgustato. "Vai via, stupido elfo” gli ordinò Sirius. L’ elfo si inchinò nuovamente e poi salì le scale strusciando i piedi e borbottando frasi sconnesse.

"Ehi Harry, tutto bene? Non fare caso a quell’ inutile elfo, non è stato mai molto affabile … almeno non con me” disse Sirius.  "Ma non dovresti trattarlo meglio? Forse lui ce l ha solo con te perché lo tratti male …”disse Harry interrompendosi allo sguardo del suo padrino " no, è sempre stato così, è come mia madre … quella orrida vecchia strega” rispose Sirius che si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla spalla e stringendola appena, e così si diressero in cucina, dove trovarono un indaffaratissima Molly Weasley ai fornelli, intenta a preparare la colazione che ad Harry sembrava un pranzo di Natale piuttosto che una colazione. Molly sentendo delle voce si girò guardando da capo a piedi i due, soffermandosi qualche secondo di più su Harry, scuotendo la testa contrariata. "Buongiorno Harry caro, Sirius...” salutò la signora Weasley, pronunciando l’ ultimo nome con sguardo torvo "Buongiorno signora Weasley...” salutò Harry guardando il suo padrino e la donna scambiandosi occhiate torve. La signora Weasley guardò Harry un ultima volta e gli chiese con fare inquisitorio "Harry caro ma hai mangiato recentemente?” Harry la guardò stava per rispondere ma qualcuno lo fece al posto suo "Certo che Harry mangia, ma vedi Molly, sei tu che vedi tutti estremamente deperiti” disse Sirius con un ghigno aspettando la risposta della donna "Sta zitto Sirius !” rispose Molly truce, scatenando la risata del padrino. La signora Weasley, che ancora non aveva dimenticato la lite avuta proprio lì con Sirius sul fatto di cosa davvero avesse dovuto sapere o meno Harry sull’ Ordine della Fenice.

Mentre Harry si stava mettendo seduto si sentii lo scalpitare sulle scale, segno che gli altri si erano svegliati. Finita una sostanziosa colazione, sotto lo sguardo severo della signora Weasley che lo costrinse a mangiare una doppia porzione di frittelle, si alzò da tavola e salì le scale, notando che Kreacher era rimasto li seduto per terra a borbottare " sudicia mezzosangue, traditori …” , Harry non ci fece troppo caso, non gli andava di parlarci di nuovo. Si diresse verso la sua stanza , dove trovò Ron e Hermione a litigare come era loro solito. "Come hai potuto dare un calcio a quel povero elfo domestico, Ronald Weasley!?” urlò Hermione fuori di se. "Ma scusa, non hai sentito cosa ti ha detto quell’ idiota!? Ti ha chiamata sa …” Si mise seduto sul letto non riuscendo a dire quella parola , aveva uno sguardo di disgustato misto a rabbia. "Sanguesporco, si, ma c’era bisogno di prendere a calci il povero Kreacher?” chiese Hermione con un tono di voce più tranquillo. Ron si limitò a grugnire e a guardarsi i piedi torvo, quasi volesse prendersela con i suoi piedi. Hermione a quel punto sentendo un rumore dietro di lei si girò e trovo il moro appoggiato allo stipite alla porta che li guardava esasperato. "Ciao Harry!” esclamò lei salutandolo. Harry gli fece un cenno con la testa come saluto e poi disse "Ciao..” facendo ricadere lo sguardo sul suo migliore amico che si stava torturando le mani per la rabbia. "Che hai Harry?” chiese la riccia "Sei strano ultimamente …” aggiunse "oh … niente, sono solo stanco …” rispose Harry. Hermione lo fissò negli occhi e poi sospirò, poteva essere dannatamente testardo il suo amico quando voleva " Harry, siamo i tuoi migliori amici, a noi puoi dire tutto!” esclamò la ragazza ,seccata "che c’è, non ti fidi più di noi?” aggiunse " certo che mi fido di voi …” disse Harry guardandola negli occhi " Allora parla!” esclamò la ragazza, spazientita " eh va bene! Ogni notte faccio dei sogni strani, sempre gli stessi, e quando mi sveglio mi fa male la cicatrice” disse Harry. "Che genere di sogni, Harry” chiese Ron incuriosito, dimenticatosi della rabbia provata poco prima. Harry prima di rispondere esitò un po’, ma poi il suo sguardo cadde su Hermione che lo guardava rassicurante " sogno di stare in un lunghissimo corridoio tutto nero , ma in fondo c’è una porta bianca, e quando la apro mi ritrovo in una stanza tutta bianca, senza finestre, senza niente e quando mi giro per ritornare indietro, la porta in cui sono entrato si allontana, ma riesco sempre a raggiungerla e uscire, ogni giorno che passa però, si allontana sempre di più” raccontò Harry tutto d’ un fiato. "Bel sogno …” disse Ron sarcastico, guadagnandosi un occhiata torva da Hermione, ma Harry non ci badò e rispose "Già …” I ragazzi dopo qualche minuto di silenzio si girano per guardare Hermione, che era pensierosa "Tu che ne pensi?” chiese Harry alla ragazza "Non ne ho la minima idea, Harry, ma non mi piace …” rispose Hermione con sguardo vacuo.

                                                   ***

Quel giorno passò in fretta, i ragazzi andarono a dormire verso mezzanotte, quella notte Harry era pensieroso, sperava di riuscire a non dormire, per non rifare quel sogno, ma si addormentò quasi subito. Delle immagini da offuscate divennero sempre più nitide, e presto Harry si trovò di nuovo in quel corridoio, come se il suo corpo fosse comandato da qualcun’ altro avanzò lentamente verso la porta bianca, che si spalancò da sola ed entrò. Alle sue spalle la porta si era chiusa e piano piano si stava allontanando, al che Harry si girò e vide che la porta era troppo lontana per raggiungerla, cominciò a correre ma di scatto si fermò, la porta si era dissolta. Harry iniziò a sudare freddo, se la porta era sparita lui non poteva più tornare indietro, questo non era un sogno … era la realtà. Neanche fece in tempo a realizzare quei pensieri, che il pavimento sottostante cedette e Harry si ritrovò a precipitare nel buio più totale.

                       [Grimmauld Place, stanza di Harry e Ron]

"Harry svegliati, è tardi” Ron stava chiamando Harry da almeno un ora e si stava decisamente preoccupando, così corse alla stanza accanto e chiamò Hermione "Hermione! Harry non si sveglia, è da un ora che lo chiamo!” urlò Ron dietro alla porta, sentii dei rumori dentro e la porta si spalancò "come non si sveglia!” urlò Hermione, isterica. I due ragazzi andarono verso il letto del moro che respirava si, ma a malapena. Hermione andò a chiamare Sirius, che sgranò gli occhi e si diresse verso la camera del suo figlioccio. Si avvicinò al letto e scosse Harry più volte, ma il ragazzo non si svegliava. I tre si guardarono e Sirius prese Harry in braccio portandolo sotto al soggiorno, prese un po’ di polvere volante esclamando "San Mungo!”

                                [Harry, luogo:Sconosciuto]

Harry era steso a terra, svenuto. Si trovava in una foresta la cui vegetazione era talmente fitta da non riuscire a vedere l’ uscita. Due uomini stavano passando di lì per caso, e trovarono il corpo di Harry per terra, si scambiarono un occhiata preoccupata, uno di loro prese il ragazzo in braccio e si smaterializzarono. Erano arrivati al san mungo e trovarono un Medimago a cui affidarono il ragazzo. "Sirius credi si salverà, quel ragazzo?” chiese l’ altro con voce preoccupata "Si, James, spero di si …” rispose.

Fine capitolo 1

   
 
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