Ciao Scarlett,
so che è una cosa totalmente stupida scrivere questa lettera,che tu non leggerai e che non potrai mai neanche ricevere ma non so...io ho bisogno di farlo,ho bisogno di scrivere per te,su di te.
Sono passati quasi quattro anni dall'ultima volta che ti ho vista, ma lo ricordo come fosse ieri. Indossavi un abito bianco e nero,il tuo preferito. Quel giorno eri felice perché tua sorella era appena tornata dalla Germania per restare tre mesi,per tutta l'estate insieme a te. Mi avevi sempre detto che lei era la tua ancora, la tua salvezza, che ogni qual volta avevi bisogno di un consiglio, dal più cretino al più importante, lei era lì per te.
Avevi un sorriso stupendo che, però, quando sentisti che dovevo andare via svanì. Mi dicesti che non potevo, che non dovevo lasciarti sola e che te lo avevo promesso.
Io non lo stavo facendo,non avrei mai potuto e tanto meno voluto. Sarei tornato da te tutte le volte possibili ad abbracciarti, ti avrei chiamato tutti i giorni e anche più volte.
Ma tu non ci credevi. Eri convinta che di te non mi importasse niente, ma non potevi neanche immaginare quanto davvero io tenevo a te. Non ero mai riuscito a dirtelo, non avevo mai trovato il coraggio perché sono un codardo,perché avevo paura e non poca di perderti una volta per tutte.
Corresti via senza nemmeno lasciarmi spiegare. Non dormii quella notte e le altre successive. Quando il lunedì seguente scesi per entrare in macchina pronto per partire speravo che da un momento all'altro tu saresti arrivata, mi avresti abbracciato dicendomi che mi avresti aspettato, come succede nei film. Peccato che io non ero in un film, quella era la cruda realtà.
Arrivai nella grande sede dello show pensando a te, salii su quel palco enorme e che incuteva timore pensando a te. Quando non riuscii a superare i boot camp si ero triste ma potevo tornare da te. Magari mi avresti perdonato per non so neanche io cosa. 

Poi mi unirono ad altri quattro ragazzi. Probabilmente avrai sentito parlare di loro. Sono fantastici e mi hanno aiutato non poco quando ne avevo bisogno.
Per quanto ormai è passato tanto tempo io non riesco a capacitarmi, non riesco a realizzare che tu non sei qui con me e che ormai non ci sarai più.
Non so cosa tu stia facendo, se sei fidanzata, se ogni tanto mi pensi,pensi a quando eravamo bambini e correvamo nel parco sbucciandoci sempre il ginocchio, se ricordi quante volte abbiamo disubbidito ai nostri genitori buttandoci nel grande lago vicino casa, o quando costruimmo quella piccola casetta sull'albero insieme a mio fratello Greg e mio papà.
Una parte di me vorrebbe tornare a quei tempi, a rivivere tutti quei momenti con te.Ma l'altra parte, quella più razionale mi dice che non sarebbe giusto. Che se anche fosse possibile io non dovrei farlo perché se è andata così un motivo ci sarà. Magari dovevo imparare qualche lezione, ma non ho ancora capito quale.
Ho tentato più volte di parlare  e chiedere a Greg se sapeva qualcosa su di te, per sapere se almeno stavi bene ma ogni volta le parole mi si bloccavano in gola formandomi un nodo non indifferente. Ogni volta che tentavo e non riuscivo poi non dormivo per un pò di giorni, rammaricandomi e auto-convincendomi sempre di più della mia codardia.

Siamo sempre stati due caratteri un pò diversi. Tu eri sempre vivace, la parola timidezza non esisteva nel tuo vocabolario. Ti gettavi nei mucchi di gente facendo amicizia in qualche piccolo minuto. Eri passionale, molto. Mi avrai costretto non so quante volte a guardare con te tutti i tuoi film romantici preferiti. Titanic, il film più visto in assoluto. Era assurdo che nonostante lo avessimo visto centinaia di volte, alla scena in cui Jack fa salire Rose sul pezzo di barca per farla salvare e le chiede di promettere di andare avanti, tu scoppiavi a piangere. Sai cosa però? Quello era il mio momento preferito. Ti rifuguavi nelle mie braccia e volevi che ti abbracciassi e accarezzassi la schiena per farti calmare. Lo adoravo e mi mancano tanto quei momenti.

Hai avuto tantissimi ragazzi che non sono durati molto perché tu non eri il tipo da relazione seria. Dicevi sempre : Ho sedici anni e non ho intenzione di sprecare i miei anni migliori avendo solo problemi su problemi e una relazione te ne procura tantissimi.
Avrei voluto dirti che io non ti avrei recato problemi, che ti avrei fatta stare bene ma niente...
Sai il nome Scarlett penso sia stato creato apposta per te. Significa rosso, il tuo colore preferito e quello che meglio descrive la tua personalità.
Eri terribile,combinavi sempre guai e poi correvi da me chiedendomi di aiutarti a trovare una soluzione.
Ti ricordi quando andasti in moto con quel ragazzo...non ricordo come si chiamava. Aveva quattro anni più di te e aveva una moto che tutti gli invidiavano perché era l'unico ad averla in tutto il paese. Non so come facesti ma riuscisti a salirci insieme a lui nonostante ti avessi detto di non farlo perché non sarebbe andata bene. Lo avevo visto andarci e correva,correva davvero. Era stato fermato molte volte per aver superato il limite di velocità. Ma tu eri testarda e se avevi detto che lo avresti fatto non ti saresti tirata indietro.
Due ore dopo mi arrivò una tua chiamata. Eravate andati contro un muretto poco distante dalla periferia della città e lui ti aveva lasciata sola ed era corso via.
Arrivai,avevi una gamba bloccata che non riuscivi a muovere. Chiamai un'ambulanza nonostante i tuoi richiami. Ero arrabbiatissimo per quello che avevi fatto e mi sentivo in colpa pensando di non aver fato abbastanza per proteggerti, sentivo il dovere di farlo.
I tuoi,soprattutto tuo padre, si arrabbiarono e ti proibirono di uscire con altri ragazzi. A meno che non fossi io. Tu non lo sai ma in quel momento sarei saltato su di lui abbracciandolo e ringraziandolo perché odiavo vederti con un altro ragazzo che non fossi io, ero geloso.
Quello fu il tuoi guaio più grande...non dimenticherò mai cosa combinasti in quel periodo per poter sfuggire alla punizione, anche se tuo padre non te lo permise.
Oggi pensare a questo fa ancora male. Non oso immaginare se dovessi raccontare  qualcuno a voce di te non so se ci riuscirei perché anche se tutti dicono che se ne parli tutto passa, il dolore va via perché ti sei tolto un peso di dosso io so che non è assolutamente vero.
Penso che le persone lo dicano per farsi un pò gli affari degli altri ecco...poi nessuno mi capirebbe. Mi direbbero si ti capisco...o mi dispiace ma alla fine non è vero, provano solo compassione per te.
Chissà se ora saresti orgogliosa di me, di quello che sono diventato.
Forse la lezione l'ho capita sai?! Scrivendo questa lettera ho capito che se ora sto soffrendo poi questa mia esperienza mi servirà un pò da lezione no?
" Quello che adesso mi distrugge...domani mi rafforzerà "
Spero che tu viva una vita felice,che abbia tutto il bene di questo mondo e spero che un giorno troverai il tuo principe azzurro, quello che mi costringevi a fare quando volevi giocare all'età di sette anni a fare la principessa rinchiusa nel castello interpretato dal nostro piccolo covo al lago, la casetta sull'albero, anche se so che  non sarò io.
Questa lettera non la spedirò, nessuna la leggerà, perché la nasconderò bene in modo che nessuno riesca a trovarla.
Permetterò ancora una volta alla mia codardia di prendere il sopravvento e passerò altre notti a rimpiangermi per non averlo fatto, ma non fa niente ormai ci ho fatto l'abitudine.
Non l'ho mai detto ma ora lo farò anche se sarà molto relativo.
TI AMO Scarlett, l'ho sempre fatto e nonostante tutto quello che succederà, nonostante tutti i chilometri che ci separeranno tu rimarrai sempre nel mio cuore proprio come queste parole rimarranno su questa lettera, perché si sa
" Words are just words " ( le parole sono solo parole).
                                                                                                                                    Niall ♥