Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Laura Loves 1D    11/07/2014    2 recensioni
Ero arrivata nella nuova scuola con la voglia di scrollarmi di dosso il passato, di non innamorarmi più, perché troppo avevo già sofferto… Ma non sapevo che sarebbe successo di nuovo, che nonostante la mia giovane e tenera età, il mio cuore era ancora capace di amare, talmente tanto da ritrovarmi a soffrire di nuovo.
Lo amavo, non per un motivo preciso, non perché lo avessi deciso: lo amavo e basta, senza nessun “perché”. Zayn era il pensiero con cui mi addormentavo e quello con cui mi risvegliavo, la ragione per la quale mi recavo a scuola, la mia ragion d’essere.
Pensavo che finalmente sarei diventata la sua ragazza, mi sembrava il giorno più bello della mia vita; non sapevo che presto la mia vita sarebbe diventata l’Inferno.
:” Abby, io credo che Perrie mi piaccia e anche tanto. Anzi, credo di essermi innamorato di lei! Tu sei la sua migliore amica e anche la mia: ho pensato che potessi darmi qualche consiglio.”
Dolore, sconforto, occhi lucidi.
” ZAYN, IO TI ODIO!”
” Ciao mamma! No, non sto piangendo, è colpa dell’allergia. Ieri mi hai chiesto cosa ne pensavo di quel nuovo lavoro che ti avevano proposto a Londra: bhé accetta!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero arrivata nella nuova scuola con la voglia di scrollarmi di dosso il passato, di non innamorarmi più, perché troppo avevo già sofferto… Ma non sapevo che sarebbe successo di nuovo, che nonostante la mia giovane e tenera età, il mio cuore era ancora capace di amare, talmente tanto da ritrovarmi a soffrire di nuovo. Perché ero una ragazza semplice, di bell’aspetto e buoni sentimenti, ma non avevo la voglia né l’intenzione di mettermi in mostra e farmi notare da chi era davvero importante. Ero timida, molto più delle mie compagne e in presenza del mio amato sapevo solo salutarlo e poi star zitta tutto il tempo. E anche se Zayn mi diceva di non essere timida e di non crearmi problemi a parlargli, io proprio non ce la facevo e continuavo a vivere dietro lo scudo che mi ero creata, che in molti, compreso lui, avevano cercato di rompere, ma con scarso successo. Il problema era che in molti mi avevano delusa e io ogni volta ci cascavo, ma ormai non mi fidavo più di nessuno. Forse Zayn aveva riacceso in me quella scintilla di vitalità che l’amore sempre crea e mi aveva fatta uscire dal guscio che mi ero creata, parlandomi sempre in modo gentile. Forse erano illusioni, che spesso crea chi è innamorato per sperare di ottenere per sé ciò che più di ogni altra cosa ama e io non avevo intenzione di farmi scappare ancora una volta la ragione della mia esistenza. Fatto sta, che i giorni passavano: mentre lui cambiava ragazza piuttosto spesso, io continuavo a sperare dal mio angolino nascosto. Lo amavo, non per un motivo preciso, non perché lo avessi deciso: lo amavo e basta, senza nessun “perché”. Zayn era il pensiero con cui mi addormentavo e quello con cui mi risvegliavo, la ragione per la quale mi recavo a scuola, la mia ragion d’essere. Ma c’era qualcosa in più: nello stargli accanto non avvertivo solo un forte piacere fisico, ma piuttosto un senso di completezza, appagamento, beatitudine. Sentivo di non volermi mai staccare da quegli abbracci che ogni tanto mi arrivavano come manna dal cielo, perché tra le sue braccia mi sentivo felice, ma anche un po’ angosciata perché sapevo che oltre quello non ci sarebbe stato nient’altro, magari un bacio che suggellasse il nostro amore. Perché Zayn non mi amava, l’innamoramento era scattato a senso unico, la scintilla dell’amore si era accesa solo in me e lui tutto questo non lo sapeva, neanche poteva immaginarselo. Forse il Fato aveva deciso per me un’esistenza priva delle soddisfazioni che realmente desideravo e per questo la mia insicurezza cresceva e continuavo a guardarmi allo specchio con scarsissima autostima. Così, spesso, mi ritrovavo a pensare a lui come a un essere inarrivabile e irraggiungibile. Entravo nel mio mondo di insicurezza e pensieri negativi sul mio essere poco attraente e appariscente. E questo bastava a farmi sentire irrimediabilmente triste, perché cosa ci stavo a fare al mondo se non potevo essere felice con la persona che amavo?
La mia vita andava a rotoli e proprio non riuscivo a spiegarmi le ragioni del mio innamoramento. Non capivo perché il mio cuore avesse scelto lui. Inutile negarlo: la prima cosa che avevo notato era il suo aspetto. Ma pian piano mi ero innamorata anche della sua gentilezza, del suo modo di spostarsi i capelli, dei suoi gesti. Lo vedevo e restavo impotente davanti a tutta quella perfezione e non mi restava altro che provare ribrezzo verso tutte le ragazze che gli giravano attorno. Perché io sapevo di essere l’unica ad amarlo davvero. Le altre erano innamorate della sua popolarità, io ero innamorata di ogni singola cellula del suo corpo, di ogni singola componente del suo carattere, di ogni suo piccolo gesto, di tutti i suoi modi. Io lo amavo nella sua completezza, non amavo il suo nome conosciuto da tutti. Volevo stare con lui, non con il suo essere famoso in tutta la scuola, in tutta la città, in tutti i locali più alla moda. E volevo che Zayn si innamorasse di me, ma questo non sarebbe successo, lo sapevo da tempo, anzi, lo avevo sempre saputo. Lo amavo, talmente tanto che l’amore mi stava distruggendo il cuore, finché non sarebbe rimasto nulla di quel cuore disposto a dare tanto amore. Ero totalmente innamorata di lui, era stato difficile capire che lo ero, non pensavo che appena varcato il cancello della nuova scuola, sarei rimasta colpita da lui.
Il giorno del mio compleanno Zayn mi vide, ma non mi fece gli “auguri”. Due giorni prima avevamo avuto una lunga discussione, tra migliori amici capita. Così due giorni dopo, per farsi perdonare, mi aspettò appoggiato alla porta della mia classe. Io ero in ritardo a causa della forte pioggia di Gennaio e lui saltò la lezione della prima ora per farsi perdonare da me. Mi abbracciò fortissimo, coma mai aveva fatto prima. Certo, i suoi abbracci erano sempre fantastici, ma quello fu ricco di emozioni e soprattutto di affetto. E io mi sentivo così felice… Pensavo che finalmente sarei diventata la sua ragazza, mi sembrava il giorno più bello della mia vita; non sapevo che presto la mia vita sarebbe diventata l’Inferno.
Terza ora: matematica. Un messaggio, da Zayn:”Abby, sono uscito ora da scuola perché manca il professore di Inglese. Vengo a prenderti con la macchina e andiamo a pranzo insieme, devo parlarti di una cosa! Ti voglio sempre bene tesoro!”
Ero persino andata a ritoccarmi il mascara in bagno prima di uscire da scuola. Seduti davanti ad un piatto di pasta, Zayn mi confessò la cosa peggiore che potesse dirmi:” Abby, io credo che Perrie mi piaccia e anche tanto. Anzi, credo di essermi innamorato di lei! Tu sei la sua migliore amica e anche la mia: ho pensato che potessi darmi qualche consiglio.”
Dolore, sconforto, occhi lucidi. “Abby, che ti succede? Hai gli occhi lucidi!” Zayn era sinceramente preoccupato per la mia reazione, mi era anche caduta la forchetta dalla mano.
“Non è nulla: è solo il raffreddore e questo mascara nuovo non aiuta per niente!” Cercai di sfoderare il sorriso più rassicurante e sincero che avevo e Zayn sembrò calmarsi. “Allora, cosa stavamo dicendo a proposito di te e Perrie?”
Tornai a casa e piansi, tanto, tuta la notte. In quei giorni io e Zayn ci incontrammo ancora più spesso del solito, dovunque mi incontrasse mi abbracciava davanti a tutti, mi riempiva di baci affettuosi. Ma io stavo male: litigavo con Perrie. Lei sapeva tutto, sapeva quanto fossi innamorata di Zayn e sembrava avere intenzione di uscire con lui. E intanto ero costretta a fingere con Zayn. Così gli dissi tutto… Cominciò a non salutarmi più. E io soffrivo, ormai ci ero abituata… e piangevo.
Due mesi dopo ero all’ingresso del Liceo con le mie compagne di classe e li vidi: entravano mano nella mano a scuola e si baciavano appoggiati all’armadietto di Perrie. Mi passarono accanto senza nemmeno salutarmi con una mano, fecero finta di non vedermi. Afferrai il braccio di Zayn e gli urlai contro, sputando quelle parole con rabbia:” ZAYN, IO TI ODIO!” ma subito dentro la mia coscienza decise di farmi stare ancora peggio e una voce risuonò nella mia mente: ”E’ inutile che dici di odiarlo, perché tutto l’odio del mondo non basterebbe a contrastare tutto l’amore che provi!”
Con il mascara colato sulle guance e sconvolta per la verità delle parole che la mia mente aveva concepito, scappai in bagno e chiamai mia mamma:” Ciao mamma! No, non sto piangendo, è colpa dell’allergia. Ieri mi hai chiesto cosa ne pensavo di quel nuovo lavoro che ti avevano proposto a Londra: bhé accetta! Voglio partire con te!”
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Laura Loves 1D