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Autore: AliceCutso    12/07/2014    1 recensioni
E se Clary avesse un'altra sorella? E se Valentine la prendesse per primo?
Alexis è la sorella eterozigote, abbandonata da Jocelyn in una casa famiglia in quanto Magnus non era riuscito a nasconderle la Vista.
Un giorno Valentine ne scopre l'esistenza e manda Sebastian a prenderla per poterla sfruttare come alleata, introducendola nel mondo già in guerra degli Shadowhunters.
Alexis si legherà indissolubilmente al fratello e, convincendosi di poterlo salvare dal sangue demoniaco, sarà disposta a tutto pur di riuscirci.
Ma, come scoprirà, forse si è immischiata in questioni troppo grandi per lei, perdendo, ben presto, il controllo della situazione.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonathan, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Simon Lewis, Valentine Morgenstern
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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POV Clarissa

-io non capisco-.
Da quando sono tornata a casa da Idris, non sono riuscita a rivolgere parola alla mamma perchè Marck ci ha raccontato cosa ha visto nei ricordi di Alexis e io non riesco a crederci. Mia madre è sempre stata ultra protettiva con me, una volta all'anno riversava fiumi di lacrime sullo scrigno coi ricordi di Jonathan... com'è possibile che abbia lasciato così mia sorella, in un luogo tanto orrendo, senza mai spendere nemmeno una lacrima per lei?
Lei, che sta sorseggiando un caffè, alza lo sguardo su di me mentre la osservo sulla soglia del corridoio.
-Che c'è, cara?-.
Mi avvicino a lei lentamente continuando ad osservarla -come hai potuto lasciare Alexis in quel posto?-.
La sua espressione improvvisamente s'indurisce e gli occhi si colmano di un'antica tristezza -l'ho già spiegato, Clarissa. Vorrei non tornare sull'argomento-.
-Io invece si- mi siedo proprio davanti a lei guardandola con serietà -non capisco. Ogni anno piangevi pensando a Jonathan, come mai per Alexis non hai fatto lo stesso? E perchè l'hai lasciata in un posto del genere?-.
-Non esagerare- mi dice con un sospiro -la casa famiglia non era così male. Aveva un giardino dietro l'edificio dove i bambini potevano giocare e comunque non c'è restata a lungo; quando aveva quattro anni una bella coppia di New London l'ha adottata. Non piangevo per lei perchè sapevo che era ancora viva e stava bene. Ogni sei mesi facevo una donazione alla casa famiglia così loro mi mandavano foto di lei, anche se teoricamente non avrebbero potuto- improvvisamente si alza per andare a prendere la borsa, abbandonata sul divano. Ne estrae un piccolo sacchetto in velluto verde che mi porge -è brava gente-.
Ne rovescio il contenuto nella mano e davanti a me si sparpagliano una ventina almeno di fototessere. Alcune, quelle che raffigurano una bambina piccola, sono un po' sfocate e poco chiare ma nelle altre una ragazza biondissima mi sorride. Sì, ha i capelli chiari, gli occhi verdi e somiglia molto ad Alexis ma di certo non è lei.
-mamma...- mi si impasta la bocca perchè non so bene come dirglielo -mamma questa non è Alexis... lei non è mai stata adottata e l'orfanotrofio era in un ghetto-.
Per un attimo mi fissa come se non riuscisse a capire poi riprende le foto per osservarle meglio -no, ti sbagli-.
-Una guardia amica di Alec mi ha permesso di incontrarla mentre ero ad Alicante e questa non è lei. Inoltre durante l'ultimo interrogatorio le hanno fatto un incantesimo per appropriarsi di suoi ricordi e... ci hanno detto che dove viveva non era, diciamo, molto carino, a tredici anni ha dovuto uccidere una sua compagna di stanza perchè si stava trasformando in lupo così dopo un po' è scappata e per qualche mese ha vissuto per strada. Però poi si è ripresa, un'amica l'ha ospitata e stava diventando una ballerina di talento-. Aggiungo l'ultima parte per cercare di rincuorarla perchè conosco mia madre ma adesso sul suo volto c'è un'espressione strana che non le ho mai visto. Dolore, frustrazione, incredulità, senso di colpa, ma sopratutto una furia omicida materna.
-Il direttore- mi dice fra i denti -mi ha ingannata, per tutti questi anni si è approfittato di me e di chissà quante persone. Io lo ucciderò non appena avrò riportato mia figlia al sicuro-.
-Non puoi mamma, il Conclave la vuole morta-.
Lei alza le braccia con uno sguardo esasperato -e allora cosa dovrei fare? Lasciarla nelle grinfie di Jonathan? L'ho già abbandonata una volta non posso farlo di nuovo!-.
Mi mordo il labbro avvicinandomi a mia madre. Le poso una mano sulla spalla accarezzandogliela -so che sembra incredibile- le dico -ma al momento forse è più al sicuro con lui. Non la ucciderà per lo meno e se riuscirà a giocare bene le sue carte forse non le farà nemmeno male. Mamma, lei è molto intelligente credo che sia l'unica persona al mondo capace di gestirlo-.
-A parte Valentine-.
-A parte Valentine... ma lui è morto-.
Improvvisamente si affloscia sotto il mio sguardo, come se sentisse sulle spalle un'infinita stanchezza contro cui non può più combattere -non riesco ancora a crederci. è veramente morto. Mi chiedo chi sia stato-.
-Perchè? Non sei stata tu?-.
Lei scuote debolmente la testa mentre fa per alzarsi -l'ho perso nella folla e quando l'ho ritrovato giaceva per terra privo di vita-.
Che strano... durante lo scontro abbiamo perso moltissimi Shadowhunters e alleati ma dei nostri nemici sono morti soltanto l'angelo di Alexis e nostro padre e nessuno sa chi è stato. Di sicuro qualunque cacciatore sarebbe stato contento di prendersi il merito di tale impresa, di essere riuscito a far fuori uno dei migliori guerrieri che si sia mai visto, eppure tutto tace. Mi viene in mente che forse sono stati i draghi di mia sorella che involontariamente lo hanno ucciso ma scarto subito l'ipotesi perchè le loro anime sono collegate perciò se uno di loro lo avesse ucciso Alexis ne sarebbe venuta subito a conoscenza. Che sia stato Jonathan? Ma che motivo ne avrebbe? In fondo era Valentine a mantenerlo e a garantirgli protezione perciò sarebbe stato svantaggioso per lui. Scuoto la testa, imbrogliata in quel rompicapo.
Vedo mia madre andare verso la porta, la giacca già sulle spalle -dove vai?-.
-A uccidere quel verme che mi ha imbrogliato-.
-oh, non preoccuparti... ci ha già pensato Alexis-.
Lei ad un tratto si blocca, voltandosi un poco verso di me. Come ho già detto conosco mia madre perciò riesco a leggere la sua paura, stampatagli in faccia. Teme che Jonathan abbia cominciato a plagiare Alexis, per renderla come lui. Non ho il cuore per dirle che è già a metà strada.

 

POV MARCK

 

-beh, mi sembra molto semplice- dice ad un tratto un cacciatore sulla quarantina con una vistosa cicatrice vicino all'occhio -deve essere tornata dal suo caro fratellino perciò basta trovare lei e avremo anche lui in pugno-.
Un'altro uomo poco distante da lui alza gli occhi al cielo, esasperato -Ma dai? E dimmi un po', una volta che li hai trovati cosa vorresti fare, Julius? Hanno gli angeli e ancora un drago dalla loro... sono troppo forti e non possiamo permetterci di perdere altri Shadowhuters-.
La sala dell'Angelo è piena dei cacciatori più importanti di tutta Alicante, più qualche guardia di particolare talento fra cui io, anche se la fronte mi pulsa ancora nel punto dove Alexis mi ha colpito.
-E allora cosa dovremmo fare?- sbotta il primo alzandosi di scatto -Arrenderci a quei due bambini?-.
-quei due bambini, come li chiami tu, ci hanno praticamente dimezzato... anzi gli angeli e i draghi seguono gli ordini di Alexis perciò è stata lei a farlo. Una piccola ragazzina con solo pochi mesi di addestramento è riuscita a mettere in ginocchio tutti noi. Fa riflettere-.
Devo trattenermi dal far notare che Alexis era completamente controllata da Valentine e Jonathan e che comunque non è affatto una ragazzina ma un'arcere di grande talento.
-Il sangue di angelo che le scorre nelle vene e l'appoggio dell'inferno la rendono tanto pericolosa- dice Julius -senza sarebbe praticamente indifesa-.
-Basta così- il Console si alza dal suo trono e si avvicina, seguito a ruota dalla nuova Inquisitrice. Per tutto il tempo hanno lasciato che i presenti discutessero fra di loro, rimanendo in disparte ad osservarci.
-Alexis Morgenstern aveva l'appoggio degli angeli demoniaci, è vero ma non avendo più subito attacchi dobbiamo pensare che loro abbiano voltato le spalle al fratello. Al momento sono totalmente indifesi perciò dobbiamo agire adesso, prima che la ragazza riesca a mettersi in contatto con loro-.
-e per il drago come facciamo? Gliene rimane ancora uno!-.
-A breve arriveranno degli esperti dalla Cina e dalla Svizzera, ci penseranno loro. Noi dobbiamo solo occuparci di Jonathan Morgenstern e sua sorella. Organizzeremo una squadra scelta e attueremo il piano alle prime luci dell'alba-.
L'Inquisitrice si fa un poco avanti alzando il mento spigoloso -Voi tutti siete cacciatori di nota abilità. C'è qualche volontario?-.
Subito alzo la mano e tutti si voltano a guardarmi -Credo di avere un conto in sospeso con Alexis- spiego indicandomi la fronte.
-Anch'io vengo- fa Julius -sono in debito di alcune vite con i cari Morgenstern-.
-Bene quindi abbiamo Julius e Marck. Nessun'altro?-.
-credo che dovrei partecipare anch'io-.
A parlare è stata una voce conosciuta ma nascosta. Mi volto di scatto insieme ai presenti per vedere spuntare dall'ombra Jace Herondale.
Il Console sembra su tutte le furie -come hai fatto ad entrare?-.
-sono bravo- risponde stringendosi nelle spalle -un'altro motivo per cui dovrei partecipare-.
-stiamo scherzando- dice una donna dalla pelle ambrata -è solo un ragazzino-.
Gli occhi dorati del ragazzo si riducono a due fessure, evidentemente scocciati -non sono un ragazzino, ma il miglior guerriero dell'ultima generazione e lo sappiamo tutti qui. Voglio partecipare -il suo sguardo si punta sul padre adottivo fermo e deciso -quello è mio fratello in un certo senso, Valentine ci ha cresciuto allo stesso modo perciò so come pensa, so come si muove perchè è il mio stesso modo. Inoltre mesi fa mi ha quasi ucciso e mi sembra scortese non rendergli il favore-.
-ok,ok come vuoi! Puoi venire-.
La donna si volta verso di lui scandalizzata -stai scherzando Robert!-.
-Vivo con quel ragazzo da anni ormai e, fidati Aisha, se vuole venire anche lui allora non c'è modo di impedirglielo. Se non fosse così del resto non si troverebbe nemmeno qui-.
-Fantastico- dico a un tratto sinceramente stufo di questo teatrino -abbiamo i volontari, ma come facciamo a scovarli?-.
L'Inquisitrice a questo punto assume un'espressione leggermente disgustata passandosi una mano fra i capelli -lei è rimasta in quella cella per quasi quattro giorni. Deve averci pur lasciato almeno un capello o qualcosa di simile e se così non fosse allora ripescheremo gli avanzi del suo ultimo pasto sperando di trovare della saliva. Se non troveremo nemmeno quella... beh mi spiace per Magnus Bane ma dovremo utilizzare il secchio che aveva in dotazione come gabinetto-.
Aggrotto la fronte, anch'io abbastanza schifato -siamo così disperati?-.
Per tutta la Sala dell'Angelo cala il silenzio finchè non è Jace a rispondermi.
-A quanto, pare sì-.

  
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