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Autore: Ale e Ste    30/08/2008    3 recensioni
Il grande Lord Voldemort ha sempre desiderato diventare professore di (Difesa Contro le) Arti Oscure, ma come sappiamo la Rowling glielo ha negato. Bene, cosa accadrebbe se il nostro Tom facesse domanda a Silente per diventare un professore? Di sicuro se ci riuscirà, subirà tutti i pro e i contro! Speriamo che vi piaccia!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald, I Malandrini, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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AVVISO AI LETTORI: Le parti in verde sono i pensieri di Tom

Eccoci qui con un Tommino ringiovanito di 50 anni! Insomma, meno rughe e più capelli! Grazie ad uno straordinario lifting!

-Ehi! Non è vero! Io non ho fatto lifting! - Cavolo, mi è costato un occhio! Per fortuna che i risultati si vedono!

Sì... -__-" dicevamo in questa fic nata dalle nostre menti geniali, vedremo Tom che cercherà di diventare professore! Ci riuscirà? Eh, nessuno potrà mai saperlo! (A meno che non si legga la fic!)

Buona lettura!

Questi personaggi non ci appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.

Il Professor Tom Orvoloson Riddle

Prologo: I Gufi sanno sempre cosa fare

Tom Orvoloson Riddle, unico discendente del grande Salazar Serpeverde, ha sempre voluto diventare professore, e non un professore qualunque, ma un professore di difesa contro le Arti Oscure, meglio ancora se fosse divenuto anche il responsabile del dormitorio dei Serpeverde. Così quel giorno si era fatto coraggio, aveva preparato il suo curriculum e si era presentato ad Hogwarts, davanti all’ufficio del preside, il Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente. Lo scorso preside gli aveva negato il posto, ma questa volta era sicuro di farcela.

- Il prossimo! – Gridò il preside dall’interno dell’ufficio.

Tocca a me! Mi sto agitando troppo… Calmati Tom! … Tu sei forte, bello e qualificato (e soprattutto pro-pro-pro-pronipote di Salazar Serpeverde). Nessuno potrà congedarmi con un “le faremo sapere”. Otterrò la cattedra, istruirò piccoli maghi e streghe, costruirò un mio esercito e poi conquisterò il mondo! Muhahah! Ok… ora devo calmarmi… Inizia il mio colloquio… Uff… inspira, espira, inspira, espira. Vai Tom!

Tonk!

Vorrei sapere chi è quell’idiota che ha progettato di mettere qua un gargoyle… è anti estetico! Sarà meglio entrare, sperando che nessuno mi abbia visto.

Il Professor Silente guardò Tom dal di sopra dei suoi occhiali a mezzaluna, poi disse ridacchiando: - Buonasera Tom, ci tenti di nuovo? –

Ma è pazzo ‘sto vecchio rimbambito, salutarmi così venendomi alle spalle, io ho il cuore debole come tutti i serpenti… Avada Kedavra non buonasera, gli starebbe bene. Se solo non volessi quel lavoro…

- Tentar non nuoce, no? – Ma perché questo vecchio deve rompere? Quando sarò il re del mondo lo farò uccidere! A meno che non mi assuma… allora potrei anche risparmiarlo.

- Già, già… Oh! Vedo che hai portato perfino il curriculum, bene appoggialo insieme agli altri curriculi…-

- Ehm… Vorrà dire curricula… - Lo corresse Tom. Non ditemi che l’Alzheimer gli sta già consumando il cervello…

- No, no… curriculi –

- No, sono più che sicuro che si dica curricula

- Benissimo! Sapevo che avresti saputo il plurale di curriculum! – disse Silente dando una pacca sulla schiena di Tom. Ah… era una prova! Dovevo immaginarmelo… - Sai, io e Grindelwald (ci sentiamo ancora via gufo… ah, è sempre così divertente!) abbiamo scommesso che non ce lo avresti saputo dire! Non è divertente? Troviamo sempre delle idee geniali per passare il tempo! – Mi sono sbagliato, questo si è fumato qualcosa… tutte queste nuove mode babbane… - Comunque, adesso puoi andare! –

Tom uscì dalla porta, Silente prese tutti i Curricula e altri documenti e li legò assieme, poi chiamò il suo gufo – Vieni mio fidato Anacleto! –

Anacleto era il Gufo di Silente fin da quando aveva iniziato la scuola, alcune volte sbagliava destinatario, ma per Silente era infallibile.

Anacleto si posò aggraziatamente di fianco a Fanny, la fenice, che lo guardò con compassione. Silente gli legò il plico di fogli e Anacleto prese il volo.

Volò per molte ore, fino a quando non passò sopra ad un edificio, da dove venivano insopportabili schiamazzi, Anacleto cercò di grattarsi una zampa, ma inavvertitamente un foglio cadde dal plico e precipito in direzione di una finestra di quel edificio chiassoso, appoggiandosi distrattamente su un’alta catasta di fogli, al di sopra di una scrivania, dove vi era appoggiata una targhetta d’oro con su scritto “Dott.essa Gunhild Solveig Charlotte Pernille Olga Ingeborg, Direttrice dell’Asilo per l’infanzia – Paradiso in terra -”

Vi aspettiamo al prossimo capitolo! Commentate!

  
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