Titolo: I think I wanna marry you
Pairing: Huntbastian
Prompt: Proposta
Note: future fic

 

I think I wanna marry you

- Chi è Andrew? La voce seria di Hunter tuonò improvvisamente nello studio di Sebastian, che stava leggendo i fascicoli del caso che gli aveva affidato il padre.
- Dovrei saperlo?
- Andiamo Bas, non fare il finto tonto con me che non ci casco, ti conosco troppo bene.
- Non mi viene in mente nessun Andrew, altrimenti te lo avrei già detto senza alcun problema. - replicò nella più totale calma il francese.
- Allora deve essere un caso che ti sia appena arrivato un sms da un numero salvato come Andrew che ti scrive di vedervi domani mattina.
- Hunter, leggi i miei messaggi adesso?
- Hai lasciato il cellulare in camera e vedendo che ti squillava volevo portartelo. - rispose il giovane uomo tirando fuori da dietro la schiena l'iPhone del compagno, che si avvicinò per andare a riprenderlo. Il primo fece finta di riconsegnarglielo, ma con un gesto abile lo nascose nuovamente, facendo avvicinare a sè Sebastian.
- Te lo chiederò solo una volta, quindi sii sincero. Mi stai tradendo?
Un'espressione di totale stupore si dipinse sul volto di Sebastian. - Come puoi solo pensare una cosa simile?! Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme?
- Allora dimmi chi è Andrew.
L'avvocato aprì la bocca per cercare di dire qualcosa, ma poi decise di lasciar perdere. - Non te lo posso dire ora, ma tra qualche giorno lo saprai, te lo giuro. Devi solo fidarti di me.
- Avevi una sola possibilità per non mentire, te la sei bruciata. Stanotte vado a dormire in albergo. - rispose l'altro, allontanandosi dalla stanza.
- Hunter, seriamente?! - gridò Sebastian raggiungendolo e vedendo che stava raccogliendo il minimo indispensabile per andarsene di casa – Fermati un attimo, ascoltami! Non ti tradirei mai e poi mai, questo dovresti saperlo! Hunter!
Ma era troppo tardi: l'uomo aveva già sbattuto la porta d'ingresso e se ne era andato, lasciando il compagno solo nella loro elegante villa.


Sebastian tuttavia non si lasciò scoraggiare: aveva in mente un piano e, per quanto lo stesso Hunter cercasse di incasinarglielo, non l'avrebbe permesso. Dopo un paio di giorni riuscì a convincerlo ad andare a cena insieme, usando la stessa sfrontatezza e testardaggine con cui gli aveva strappato il primo appuntamento nell'ultimo anno di liceo: senza quelle due qualità non sarebbero mai stati insieme, probabilmente.
- Portarmi a cena nel locale dove siamo venuti a festeggiare la nostra convivenza non ti farà perdonare, se mi hai tradito.
- Tesoro, per l'amor del cielo, non ci siamo nemmeno messi seduti, potresti almeno fingere di essere felice di stare qui con me per un'oretta?
- Non mi chiamare tesoro.
- Siamo acidi stasera, eh Hunt? A fine serata capirai tutto.
- Lo spero proprio altrimenti sarò ancora più incazzato di adesso.
Sebastian strinse i denti e sperò che Hunter non gli rendesse la vita impossibile almeno durante la cena. Mentre attendevano il dolce, il francese si schiarì la voce e fece un respiro profondo, prima di prendere parola.
- Allora, c'è qualcosa di cui dobbiamo parlare.
Hunter abbassò lo sguardo, prese uno dei grissini rimasti e lo iniziò a fare a pezzi, in preda al nervoso.
- Hunter?
- Dillo. Dillo velocemente, già l'hai portata troppo per le lunghe questa storia... Non me la addolcirai con una cena o con delle scuse come "non sei tu, sono io che non so più cosa voglio". Dimmi solo da quanto tempo mi stai tradendo e... - la voce del ragazzo si ruppe a quel punto - e perché lo hai fatto. Il vero motivo, non una scusa. Almeno questo me lo devi.
Sebastian rise nervosamente, prendendo per mano l'altro. - Non c'è nessun altro, lo capisci? Andrew... Andrew è un gioielliere.
- Questa mi mancava! - esclamò Hunter ritraendo la mano - Un gioielliere?! Veramente? E cosa ha fatto, voleva valutare quanto prezioso fosse il tuo pene?
- Proprio non vuoi capire, eh? - sbuffò spazientito il primo, alzandosi dal suo posto per andarsi ad inginocchiare di fronte all'altro.
- Sebastian, che cazzo stai facendo?
- Sta zitto due minuti per favore. Hunter, so che la mia reputazione non è delle migliori visto che sono stato a letto con mezza Parigi e mezzo Ohio... Ma questo era prima di incontrare te. Prima ero un ragazzo che non voleva legami e che viveva superficialmente per paura di rimanere distrutto se mi fossi lasciato coinvolgere troppo, poi ho incontrato te e sono cambiato. E non me ne pento, lo rifarei altre centro volte. Mi hai fatto capire che nessuno è solo per sempre e che l'anima gemella esiste, solo che magari tu sei a Parigi e lei è a Colorado Springs, ma se è destino prima o poi la incontri. Mi hai insegnato ad amare... Se lo avessi raccontato a qualcuno anni fa, nessuno ti avrebbe preso sul serio, probabilmente neppure io.
Ogni giorno che passo con te, da otto anni a questa parte, lo ritengo una benedizione, perché per me stare con te è un onore e un privilegio, e desidererei che questa benedizione durasse per sempre.
Sebastian prese un attimo fiato, al termine del suo lungo monologo e con la mano che gli tremava prese dalla tasca dell'elegante giacca che indossava una scatolina.
- Hunter Clarington, vorresti sposarmi?
- Maledetto bastardo, credevo mi avessi tradito. - rispose il ragazzo commosso - Certo che lo voglio! 




Note dell'autrice: Non credevo ce l'avrei fatta e invece ecco anche l'ultima shot per la week! Sono felicissima di averle scritte tutte e sette perché erano secoli che volevo partecipare ad una week, ma per un motivo o per un altro non ci sono mai riuscita (o ne ho scritte solo alcune).
In ogni caso spero vi siano piaciute, se vi va fatemelo sapere! Potete trovarmi anche sulla mia pagina autore di Facebook o su Twitter . :)
Baci a tutti e grazie ancora per aver letto,
Neva