La storia che questo umile bardo sta per raccontarvi narra delle gesta di una
persona dal destino segnato dal volere degli dei e di come egli riuscì a
ristabilire l’equilibrio tra bene e male e tra ordine e caos nel Regno di Amn.
Athkatla,una città grande,caotica ed affollata di gente e di mercanti,qui è dove
comincia la nostra storia,nella capitale del Regno di Amn posta sulla Costa
della Spada in un mondo dimenticato dal tempo chiamato Faerun.
Una nuova possibilità
Quel giorno nella metropoli faceva un caldo infernale,come in tutti i giorni
d’estate,ma nella città della moneta si lavorava e si commerciava sempre.Tutto
era normale: le guardie cittadine tentavano invano di impedire i furti ad opera
dei Ladri Tenebrosi,i mercanti urlavano per attirare i clienti e nelle taverne
si discuteva della recente ed insolita pace che c’era nella città e si brindava
a Waukeen,la dea del commercio,adorata quasi dalla totalità dei cittadini.
Lo gnomo imprenditore Yael Jansen era il gestore degli Hirelings una gilda di
mercenari situata nel quartiere portuale della città,in quel periodo gli affari
non andavano benissimo per lui,era costretto a fare affari con l’estero per
guadagnare qualche moneta d’oro ma in fondo lui apparteneva ad una grande
famiglia con un grosso capitale depositato presso i bancari,quindi non se ne
preoccupava e comunque sapeva che fra l’ultima guerra tra gilde di ladri e la
prossima non sarebbe passato molto tempo…
Quel giorno Yael era tristissimo per motivi ben più seri degli affari:suo
figlio,un incantatore di una certa esperienza e fama anche lui membro della
gilda del padre,era morto in una missione di disinfestazione di Trolls per la
quale era stato assoldato.Il funerale si era svolto più di due settimane prima
ma Yael non riusciva a togliersi il dolore interno che provava.Si era dato dello
stupido centinaia di volte ma si sa che gli gnomi sono una razza sì intelligente
ma poco saggia anche se egli era decisamente più probo della media per uno
gnomo.
Non avrebbe mai dovuto lasciar andare il suo unico figlio in una missione così
ovviamente pericolosa.
-Mi dannerò per tutta la vita col suo ricordo,ora non mi rimane più
nessuno…Figlio mio!Amore cara perché mi avete lasciato solo in questo mondo
infame,cosa farò senza di voi,la mia vita non ha più un senso ora….-Urlò lo
gnomo proprio nel bel mezzo del quartiere del ponte.
-Mi perdoni,nobile gnomo,sono davvero dispiaciuto per lei ma si ricordi che c’è
anche chi sta peggio di lei e che…- Lo interruppe uno dei tanti mendicanti che
popolavano la città.
-Stai zitto e stammi lontano!-Gli rispose Yael lanciandogli una moneta d’oro,che
era poi tutto ciò che il mendicante voleva.Infatti quest’ ultimo raccolse la
moneta e si allontano in fretta con numerosi inchini di ringraziamento ai quali
lo gnomo non faceva nemmeno caso.
Yael proseguì lungo il bordo del ponte fino a quando sentì uno strano
lamento,che gli sembrò quello di un bambino neonato.In una normale situazione
non avrebbe fatto caso ad una cosa simile,ma questo particolare pianto sembrava
attirarlo,era come influenzato da qualcosa di più forte di lui ad andare a
vedere cos’era la fonte di quel pianto.Lo gnomo scese quindi le scale che
portavano sotto al ponte,lì vide un ammasso di fasce nere,vi si avvicino ed
esamino il bambino che vi era avvolto e lo raccolse in braccio.Sembrava umano a
prima vista anche se la sua pelle era stranamente scura e gli occhi erano…viola.
-Che strano questo piccolo umano.- pensò tra se Yael -Probabilmente quegli
stolti umani che lo hanno abbandonato avranno pensato che questi occhi viola
fossero presagio di sfortune immense.Sciocchi umani superstiziosi…è un normale
bambino -
All’improvviso nella mente di Yael si accese un idea che in un primo momento non
aveva pensato…-Certo!Potrei adottarlo io!Forse…forse ho ancora una possibilità
nella vita…-
Detto ciò si strinse il piccolo al petto e si avviò verso casa sua nel quartiere
governativo con molta e rinnovata speranza.
L’infanzia del guerriero
I primi anni che Yael trascorse col suo nuovo figlio adottivo,che chiamo Ervian,furono
per lui molto felici,egli fu un buon padre per Ervian ed insieme vissero degli
anni spensierati.
A dieci anni Yael spiegò ad Ervian,nel modo più semplice che gli riuscì la sua
storia da quando lo aveva trovato abbandonato sotto ad un ponte e il motivo
della loro differenza di altezza,ma non riuscì a spiegargli il motivo del colore
dei suoi occhi e della sua pelle.
Il piccolo Ervian era di animo buono ed amava molto il padre gnomico e lo
accompagnava sempre al suo posto di lavoro nella gilda.Il bambino fin da piccolo
guardava affascinato gli allenamenti e i combattimenti simulati che avvenivano
all’interno del centro addestramento della ‘Hirelings’,un grande e spazioso
edificio comprendente un’arena ed una fornitissima armeria.I mercenari,che
solitamente non erano proprio persone raccomandabili,avevano preso in simpatia
lo strano bambino ed era divenuto per loro il simbolo della allegra gilda.Nessuno
dei guerrieri si era scortese con lui e chiunque gli avesse fatto qualcosa
avrebbe subito le ire del padre,il quale era fra l’altro un potente chierico di
Tymora,la dea della fortuna,e poteva quindi evocare un demone contro chiunque
gli avesse fatto un torto.
Per gioco ogni tanto il bambino combatteva con delle spade di legno assieme a
Coradin,un benevolo guerriero della gilda alto quasi due metri dal fisico
possente e dai lunghi capelli biondi e dagli occhi celesti,che si era
affezionato particolarmente ad Ervian.
Fino a che a tredici anni,Ervian provò ad impugnare due spade di legno per
giocare con Coradin.
Quest’ ultimo fece una breve risata e disse al piccolo che con due armi lunghe
non poteva coordinarsi bene e gli andò incontro per cominciare la ‘lotta’.Nessuno,nemmeno
lo stesso Ervian sapevano cosa stesse succedendo quando il piccolo si mise a
fare dei movimenti perfettamente uguali e simmetrici con le due armi ad una
velocità altissima.Coradin e Yael rimasero allibiti dalla perfezione dei
movimenti del ragazzino con due armi il quale all’improvviso si lanciò
all’attacco.L’esperto guerriero riuscì a parare gli affondi ed i colpi di Ervian
per circa mezz’ora con una certa facilità,durante il combattimento nessuno dei
presenti osò fiatare quando si accorsero che il ragazzino faceva sul serio.Alla
fine Ervian con una rotazione ed un fendente,che aveva visto fare ad un ranger
elfo,colpì il combattente allo stomaco sorprendendolo.Subito dopo esclamò -Ho
vinto io stavolta,si!- ed alzò in aria le armi di legno.I guerrieri che avevano
osservato la scena si guardarono in faccia e dissero all’unisono -Cosa?Com’è
possibile?-
Coradin rimase sbigottito per un po’ e osservò il ragazzo che gridava il suo
trionfo,poi corse dallo gnomo,il quale aveva visto tutto ed era rimasto anche
lui impietrito.-Ma lo hai visto anche tu?Tuo figlio è ambidestro ed è abilissimo
con due armi!Non ho mai visto nessuno usare due armi lunghe così e con quella
velocità,tu sai cosa voglio dire…- -Coradin,mi avevi già detto era bravo e che
poteva diventare un buon guerriero ed avevi ragione solo che non ho intenzione
di perdere anche lui.-Lo interruppe lo gnomo.
-Ma signor Jansen non vede quanto è appassionato alla nostra disciplina,non deve
per forza fare il mercenario per essere un combattente dopotutto.Lo affidi a me
per addestrarlo,diventerà suo degno sucessore e magari anche maestro d’armi
della gilda.-
-Intendi dire che potrebbe anche prendere il tuo posto?-
-Si,ne sono convinto,sarà il mio allievo più brillante di sempre.-
-E che sia allora, ti concedo il mio permesso.-
Intanto il ragazzino si era avvicinato per sentire la discussione con un’ aria
felice ed al termine di essa si mise ad esultare ulteriormente facendo comparire
un sorriso sulle facce di Coradin e di Yael.
Sotto la guida di Coradin,Ervian imparò l’arte del combattimento,per quattro
anni egli si allenò diventando così forte e abile nell’uso delle armi.Il suo
naturale talento per l’uso della spada lunga e la sua velocità nei movimenti
crebbero.Ed in breve divento il miglior allievo della scuola per mercenari.Negli
incontri simulati la sua tecnica era impeccabile e il suo stile con due armi
riusciva a confondere spesso gli avversari.Ervian imparò anche tecniche di
difesa e come parare gli attacchi avversari,sia in mischia che a distanza.