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Autore: The Squad    06/01/2005    3 recensioni
Questa è la storia più lunga che io abbia mai scritto. oltre 100 pagine di puro fantasy ambientate ad Athkatla,nei Forgotten Realms. E' l'avventura di un giovane dalla provenienza incerta che si ritroverà segnato dal destino a fronteggiare la più grande minaccia in assoluto per la sua città!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia che questo umile bardo

La storia che questo umile bardo sta per raccontarvi narra delle gesta di una persona dal destino segnato dal volere degli dei e di come egli riuscì a ristabilire l’equilibrio tra bene e male e tra ordine e caos nel Regno di Amn.
Athkatla,una città grande,caotica ed affollata di gente e di mercanti,qui è dove comincia la nostra storia,nella capitale del Regno di Amn posta sulla Costa della Spada in un mondo dimenticato dal tempo chiamato Faerun.

Una nuova possibilità


Quel giorno nella metropoli faceva un caldo infernale,come in tutti i giorni d’estate,ma nella città della moneta si lavorava e si commerciava sempre.Tutto era normale: le guardie cittadine tentavano invano di impedire i furti ad opera dei Ladri Tenebrosi,i mercanti urlavano per attirare i clienti e nelle taverne si discuteva della recente ed insolita pace che c’era nella città e si brindava a Waukeen,la dea del commercio,adorata quasi dalla totalità dei cittadini.
Lo gnomo imprenditore Yael Jansen era il gestore degli Hirelings una gilda di mercenari situata nel quartiere portuale della città,in quel periodo gli affari non andavano benissimo per lui,era costretto a fare affari con l’estero per guadagnare qualche moneta d’oro ma in fondo lui apparteneva ad una grande famiglia con un grosso capitale depositato presso i bancari,quindi non se ne preoccupava e comunque sapeva che fra l’ultima guerra tra gilde di ladri e la prossima non sarebbe passato molto tempo…
Quel giorno Yael era tristissimo per motivi ben più seri degli affari:suo figlio,un incantatore di una certa esperienza e fama anche lui membro della gilda del padre,era morto in una missione di disinfestazione di Trolls per la quale era stato assoldato.Il funerale si era svolto più di due settimane prima ma Yael non riusciva a togliersi il dolore interno che provava.Si era dato dello stupido centinaia di volte ma si sa che gli gnomi sono una razza sì intelligente ma poco saggia anche se egli era decisamente più probo della media per uno gnomo.
Non avrebbe mai dovuto lasciar andare il suo unico figlio in una missione così ovviamente pericolosa.
-Mi dannerò per tutta la vita col suo ricordo,ora non mi rimane più nessuno…Figlio mio!Amore cara perché mi avete lasciato solo in questo mondo infame,cosa farò senza di voi,la mia vita non ha più un senso ora….-Urlò lo gnomo proprio nel bel mezzo del quartiere del ponte.
-Mi perdoni,nobile gnomo,sono davvero dispiaciuto per lei ma si ricordi che c’è anche chi sta peggio di lei e che…- Lo interruppe uno dei tanti mendicanti che popolavano la città.
-Stai zitto e stammi lontano!-Gli rispose Yael lanciandogli una moneta d’oro,che era poi tutto ciò che il mendicante voleva.Infatti quest’ ultimo raccolse la moneta e si allontano in fretta con numerosi inchini di ringraziamento ai quali lo gnomo non faceva nemmeno caso.
Yael proseguì lungo il bordo del ponte fino a quando sentì uno strano lamento,che gli sembrò quello di un bambino neonato.In una normale situazione non avrebbe fatto caso ad una cosa simile,ma questo particolare pianto sembrava attirarlo,era come influenzato da qualcosa di più forte di lui ad andare a vedere cos’era la fonte di quel pianto.Lo gnomo scese quindi le scale che portavano sotto al ponte,lì vide un ammasso di fasce nere,vi si avvicino ed esamino il bambino che vi era avvolto e lo raccolse in braccio.Sembrava umano a prima vista anche se la sua pelle era stranamente scura e gli occhi erano…viola.
-Che strano questo piccolo umano.- pensò tra se Yael -Probabilmente quegli stolti umani che lo hanno abbandonato avranno pensato che questi occhi viola fossero presagio di sfortune immense.Sciocchi umani superstiziosi…è un normale bambino -
All’improvviso nella mente di Yael si accese un idea che in un primo momento non aveva pensato…-Certo!Potrei adottarlo io!Forse…forse ho ancora una possibilità nella vita…-
Detto ciò si strinse il piccolo al petto e si avviò verso casa sua nel quartiere governativo con molta e rinnovata speranza.


L’infanzia del guerriero


I primi anni che Yael trascorse col suo nuovo figlio adottivo,che chiamo Ervian,furono per lui molto felici,egli fu un buon padre per Ervian ed insieme vissero degli anni spensierati.
A dieci anni Yael spiegò ad Ervian,nel modo più semplice che gli riuscì la sua storia da quando lo aveva trovato abbandonato sotto ad un ponte e il motivo della loro differenza di altezza,ma non riuscì a spiegargli il motivo del colore dei suoi occhi e della sua pelle.
Il piccolo Ervian era di animo buono ed amava molto il padre gnomico e lo accompagnava sempre al suo posto di lavoro nella gilda.Il bambino fin da piccolo guardava affascinato gli allenamenti e i combattimenti simulati che avvenivano all’interno del centro addestramento della ‘Hirelings’,un grande e spazioso edificio comprendente un’arena ed una fornitissima armeria.I mercenari,che solitamente non erano proprio persone raccomandabili,avevano preso in simpatia lo strano bambino ed era divenuto per loro il simbolo della allegra gilda.Nessuno dei guerrieri si era scortese con lui e chiunque gli avesse fatto qualcosa avrebbe subito le ire del padre,il quale era fra l’altro un potente chierico di Tymora,la dea della fortuna,e poteva quindi evocare un demone contro chiunque gli avesse fatto un torto.
Per gioco ogni tanto il bambino combatteva con delle spade di legno assieme a Coradin,un benevolo guerriero della gilda alto quasi due metri dal fisico possente e dai lunghi capelli biondi e dagli occhi celesti,che si era affezionato particolarmente ad Ervian.
Fino a che a tredici anni,Ervian provò ad impugnare due spade di legno per giocare con Coradin.
Quest’ ultimo fece una breve risata e disse al piccolo che con due armi lunghe non poteva coordinarsi bene e gli andò incontro per cominciare la ‘lotta’.Nessuno,nemmeno lo stesso Ervian sapevano cosa stesse succedendo quando il piccolo si mise a fare dei movimenti perfettamente uguali e simmetrici con le due armi ad una velocità altissima.Coradin e Yael rimasero allibiti dalla perfezione dei movimenti del ragazzino con due armi il quale all’improvviso si lanciò all’attacco.L’esperto guerriero riuscì a parare gli affondi ed i colpi di Ervian per circa mezz’ora con una certa facilità,durante il combattimento nessuno dei presenti osò fiatare quando si accorsero che il ragazzino faceva sul serio.Alla fine Ervian con una rotazione ed un fendente,che aveva visto fare ad un ranger elfo,colpì il combattente allo stomaco sorprendendolo.Subito dopo esclamò -Ho vinto io stavolta,si!- ed alzò in aria le armi di legno.I guerrieri che avevano osservato la scena si guardarono in faccia e dissero all’unisono -Cosa?Com’è possibile?-
Coradin rimase sbigottito per un po’ e osservò il ragazzo che gridava il suo trionfo,poi corse dallo gnomo,il quale aveva visto tutto ed era rimasto anche lui impietrito.-Ma lo hai visto anche tu?Tuo figlio è ambidestro ed è abilissimo con due armi!Non ho mai visto nessuno usare due armi lunghe così e con quella velocità,tu sai cosa voglio dire…- -Coradin,mi avevi già detto era bravo e che poteva diventare un buon guerriero ed avevi ragione solo che non ho intenzione di perdere anche lui.-Lo interruppe lo gnomo.
-Ma signor Jansen non vede quanto è appassionato alla nostra disciplina,non deve per forza fare il mercenario per essere un combattente dopotutto.Lo affidi a me per addestrarlo,diventerà suo degno sucessore e magari anche maestro d’armi della gilda.-
-Intendi dire che potrebbe anche prendere il tuo posto?-
-Si,ne sono convinto,sarà il mio allievo più brillante di sempre.-
-E che sia allora, ti concedo il mio permesso.-
Intanto il ragazzino si era avvicinato per sentire la discussione con un’ aria felice ed al termine di essa si mise ad esultare ulteriormente facendo comparire un sorriso sulle facce di Coradin e di Yael.
Sotto la guida di Coradin,Ervian imparò l’arte del combattimento,per quattro anni egli si allenò diventando così forte e abile nell’uso delle armi.Il suo naturale talento per l’uso della spada lunga e la sua velocità nei movimenti crebbero.Ed in breve divento il miglior allievo della scuola per mercenari.Negli incontri simulati la sua tecnica era impeccabile e il suo stile con due armi riusciva a confondere spesso gli avversari.Ervian imparò anche tecniche di difesa e come parare gli attacchi avversari,sia in mischia che a distanza.

 

  
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