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Autore: EyesOfHeaven    13/07/2014    1 recensioni
Quattro amici e una crociera. Questa vacanza sarebbe dovuta essere tranquilla, senza pensieri né preoccupazioni; invece...
DALLA STORIA:
Perché mi sentivo così? Ero solo la sua migliore amica, eppure, quando Crystal si avvicinava a lui e gli parlava, avevo un peso nello stomaco e mi veniva voglia di portarlo via il più lontano possibile da lei...sarà per caso gelosia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 6
JOE’S POV
Per fortuna li trovammo seduti ai tavolini affianco alla piscina. Appena ci videro ci guardarono con un’aria stupita e Leo esclamò:
“Hey, stavamo giusto per venirvi a chiamare; stasera vogliamo rilassarci e non sentire quella musica che ti trapana le orecchie”
“Ma Mar mi ha detto che vi eravate messi d’accordo”
Cercai in tutti i modi di far capire a qualcuno di loro di reggerci il gioco, ma nessuno capiva e ci guardavano confusi. Mar fece capire a gesti che li avremmo parlato dopo e finalmente Sam capì.
“Oh si, giusto. Me ne ero dimenticata”
“Io ancora non capisco…non mi sembra di avervi detto di questo cambio di programma”
“Eh è perché glielo abbiamo detto io e Sophie”
“Ma se l’idea…” non lo feci finire di parlare.
“Tom vieni un secondo, ti devo dire una cosa”
Ci allontanammo quanto bastava perché Fede non sentisse e gli tirai una sberla alla testa.
“Ehi ma che diavolo fai?!”
“Se insistiamo su qualcosa significa che non devi contraddire”
“Ma è la verità”
“Non importa! Fede non deve venirlo a sapere, sarebbe un guaio”
“Cosa non dovrebbe sapere?”
“Giurami prima di non dirle niente”
“Lo giuro”
“Praticamente c’è sulla nave la ex di Nick, Fede la odia e lui non vuole farle sapere che è qui. Quindi quando in disco l’abbiamo vista, abbiamo detto la prima cosa che ci veniva in mente”
“E se noi…”
“Lascia stare i se, per fortuna eravate qua. Ora andiamo di la e fai finta di niente”
Ritornammo dagli altri, che intanto si erano seduti, e ci mettemmo a parlare del più e del meno. Poi mi ricordai del mio sogno-incubo.
“Mar possiamo parlare un secondo”
“Si certo”
Si spostammo fuori, al chiaro di luna. Le stelle brillavano come non avevano mai brillato prima, forse perché Mar le faceva splendere più del solito. Si appoggiò alla ringhiera e guardò il mare, mentre i suoi capelli lisci ondeggiavano con il vento. Dovevo dire che era proprio una meraviglia: indossava un vestito azzurro con i pois bianchi, senza spalline e che arrivava appena sopra il ginocchio, le ballerine bianche che le avevo regalato al suo compleanno e una collana con il ciondolo azzurro su cui era inciso il suo nome.
Le andai vicino e le cinsi i fianchi con il braccio, mentre lei appoggiò la testa sulla mia spalla.
“Non trovi che le stelle siano più splendide oggi?”
“Già, l’ho notato anch’io”
Alzò il capo e mi guardò; persi lo sguardo in quegli occhi verde speranza, che sembrava fossero degli smeraldi; avevano quel luccichio che poche volte vedevo in lei, così presi coraggio.
“Mar…”
“Joe…”
“Senti, io ti devo dire una cosa molto importante. Beh, ecco vedi io…” no, non potevo dirglielo, avrei mandato a fanculo tutti gli anni della nostra amicizia: se lei non provasse i miei stessi sentimenti? Se ci dovessimo mettere insieme, ma poi ci lasciassimo? Rimarremmo ancora amici? Non posso rischiare.
“Dobbiamo inventarci qualcosa per allontanare Crystal e far mettere insieme Fede e Nick”
Vidi tutto il suo luccichio svanire pian piano, chissà come mai. Divenne più triste e disse:
“Si, certo. Mi ero dimenticata di questo problema. Pensiamo al primo passo: come li facciamo stare soli?”
“Mmmh fammi pensare. Potremmo.....trovato! Li chiudiamo in camera e li togliamo le tessere!”
“Potrebbe andare bene; peccato che da dentro possono facilmente aprire!”
“Allora li chiudiamo fuori!”
“Andrebbero in giro per la nave”
“Li chiudiamo sul balconcino della camera”
“Sai che questa mi piace molto? Però non è per niente romantico, non devono chiarirsi come se si fossero lasciati, devono esternare i loro sentimenti, serve qualcosa di più”
Pensammo un po’, poi a Mar venne un’illuminazione.
“Ho trovato! Scriviamo due lettere, una per Fede e una per Nick, dove diciamo che si devono trovare ad una certa ora all’ultimo ponte, magari quando c’è la cena di gala, così non sospetteranno e si metteranno dei vestiti da favola, che ovviamente decideremo noi; organizziamo qualcosa di romanticissimo e loro si metteranno insieme!”
“È l’idea più bella che qualcuno abbia mai avuto! Sono davvero felice ad averti come amica” dissi sorridendo.
“Già, amica…” ripeté malinconica; chissà cosa le aveva fatto cambiare umore così velocemente “Senti, adesso torniamo dagli altri”
Così rientrammo e ci andammo a sedere accanto ai nostri amici; vidi Fede che lanciò uno sguardo a Mar e lei sussurrarle un dopo. Dopo qualche minuto, siccome eravamo tutti stanchi, decidemmo di andare a dormire; così salutammo Tom e gli altri e andammo nelle nostre cabine. Nick mi disse che sarebbe stato qualche minuto da Fede, così io mi misi il pigiama, diedi la buonanotte ai miei genitori ed entrai nel letto.
Ma appena prima di cadere tra le braccia di Morfeo sentii mio fratello entrare in cabina e sussurrarmi:
“Ma sei un coglione!”
 
MAR’S POV
Mi svegliai. Fede non era nel letto. Vidi la sveglia: 10.07. Cosa?! Così tardi?! Perché nessuno mi aveva chiamata? Poi ricordai quello che successe la sera prima: avevo raccontato tutto alla mia migliore amica e a Nick, poi, quando quest’ultimo lasciò la cabina, le mie guance iniziarono a bagnarsi. Fede rimase vicina a consolarmi, ma si addormentò quasi subito e io non chiusi occhio per tutta la notte; era stata davvero un amore a lasciarmi riposare di più. E io mi ero davvero illusa che tra me e Joe avrebbe potuto nascere qualcosa…
Mi alzai e mi guardai allo specchio: avevo profonde occhiaie e i miei capelli erano arruffatissimi. Non ero una tipa da trucco, ma lo usai per rimediare a quelle righe che solcavano il mio volto; mi feci una doccia per cercare di rimediare anche ai capelli, poi li piastrai e li raccolsi in una coda alta. Mi vestii con una canottiera e dei pantaloncini corti e uscii, andando a fare colazione; mangiai solo una brioche e bevvi un bicchiere di succo d’arancia. Poi salii all’ultimo ponte, mi sdraiai su un lettino e iniziai a leggere ‘Bianca come il latte, rossa come il sangue’. Conoscevo questo libro a memoria, lo avevo letto una quindicina di volte, infatti era il mio preferito in assoluto: mi piaceva il modo in cui il protagonista non si dava mai per vinto e, nonostante la sua amata stesse per morire, lui la faceva sentire viva. Forse Alessandro D’Avenia aveva perfettamente ragione, forse dovevo lasciar perdere la sofferenza e concentrarmi su quello che c’è di buono nella vita, anche se sembra tutt’altro che una cosa positiva.
Qualcuno mi mise le mani sugli occhi impedendomi di continuare a leggere; riuscii a capire subito di chi si trattasse, il suo profumo lo distinguevo senza alcun problema.
“Fede!”
“Hey bellezza, come stai?” mi disse togliendo le mani e sedendosi alla fine della sdraio, girandosi verso di me.
“Mah, meglio di ieri. Ah e ti ringrazio per avermi fatto riposare un po’ più a lungo”
“Figurati”
“Dove sono gli altri?”
“A giocare a basket, io non avevo voglia e sono venuta a vedere come stava la mia migliore amica”
“Quanto sei gentile; ma come facevi a sapere che ero qua?”
“Sai, dopo 9 anni che ci conosciamo so per certo che quando sei di malumore ami leggere lo stesso libro sdraiata al sole”
“Ahahahah hai ragione. E, senti, tra te e Nick?”
“Nulla, siamo amici”
“Ah ah solo amici? E quell’abbraccio di ieri?” speravo che il mio piano funzionasse.
“È un semplice abbraccio tra due amici che si vogliono bene”
“Ah si, a me sembrava qualcosa di più”
“Peccato che non lo era”
“Ah e ieri? Nick mi ha raccontato quella cosa con la canzone. Cosa mi dici?”
“Allora, praticamente stavo suonando, quando mi sono girata ho visto Tom che mi aveva ascoltata e mi ha fatto delle domande, poi l’ho abbracciato…”
“Perché?” la interruppi.
“Non ne ho la più pallida idea; forse perché ha detto che sono brava a cantare, non lo so. Comunque, è arrivato Nick che si è arrabbiato, dopo è andato via. Però sai, quando mi ha parlato ho sentito qualcosa di strano, non so spiegarlo”
C’est l’amour!
“Si certo, magari il tuo lo è”
Diventai improvvisamente rossa e sentii Fede ridere sotto i baffi, poi continuai:
“Che ci posso fare, è così bello!”
“Convinta tu. Comunque ti sono venuta a cercare perché ho scritto una canzone per te”
“Sul serio?! L’hai dedicata a me?! Aw vieni qua, ti adoro!”
E dopo un caloroso abbraccio andammo nelle salette di musica, dove Fede aveva già messo la sua chitarra, dato che quasi nessuno vi si recava. Ci sedemmo l’una di fronte all’altra, poi prese il suo strumento e iniziò a cantare.
 
She was givin the world so much
That she couldn’t see
And she needed someone to show her
Who she could be
And she tried to survive
Wearing her heart on her sleeve
But I needed you to believe
 
You had your dreams, I had mine
You had your fears, I was fine
Showed me what I couldn’t find
When two different worlds collide
 
She was scared of it all,
Watching from far away
She was given a role,
Never knew just when to play
And she tried to survive
Living her life on her own
Always afraid of the throne
But you’ve given me strenght to find home
 
You had your dreams, I had mine
You had your fears, I was fine
Showed me what I couldn’t find
When two different worlds collide
 
She was scared , unprepared
Lost in the dark, falling apart
I can survive, with you by my side
We’re gonna be al right
This is what happens
When two different worlds collide
 
You had your dreams, I had mine
You had your fears, I was fine
Showed me what I couldn’t find
When two different worlds collide
When two different worlds collide
 
Avevo le lacrime agli occhi, era assolutamente la canzone più bella che io avessi mai sentito. Di colpo la abbracciai e le ripetei una decina di volte grazie. Quando ci staccammo, vidi che anche lei era commossa.
“Dai, adesso andiamo dai ragazzi, non possiamo sempre piangere. Poi quando ci serviranno non ne avremmo più ahahah”
Così, sottobraccio, andammo a posare la chitarra nella cabina e ci recammo al campo da basket.
 
 
 
 
 
Ciao bellissime :) come state? Com’è il tempo da voi? Grazie alla pioggia (?) sono riuscita a scrivere questo capitolo: vi piace? Sotto richiesta di Cri ho incentrato il capitolo su Joe e Mar, ma non poteva mancare il momento di amicizia con Fede e una parte del piano, secondo voi potrebbe andare questa trovata?
Poi volevo dire una cosa: sono rimasta veramente delusa per le sole 10 visite di questo capitolo, speravo di arrivare a 20. so che la storia non è un granché e mi dovrei dare all’ippica (?) ma ci sono rimasta male. Per voi che continuate a leggere vi avviso che continuerò comunque a postare, non mi piace lasciare le cose a metà; quindi vorrei ringraziare TUTTI quelli che leggono, in particolare TYSMZAIN che recensisce e DALILALOVE che ha messo la storia tra le preferite.
Dopo questa mia parentesi vi lascio.
Al prossimo capitolo, Fede
  
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