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Autore: SynysterIsTheWay    13/07/2014    9 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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12° From a violent mind.










 
Geloso. Eccessivamente preoccupato di conservare una cosa che si può perdere solo se non vale la pena averla.
(Ambrose Bierce)






Osservandomi ancora le mani imbrattate di sangue, corro verso la camera dei ragazzi, aprendone la porta
e dirigendomi verso il letto di Brian.
Scuoto con velocità la sua spalla tentando di svegliarlo il prima possibile.
-Brian! Brian ti prego, svegliati!- Urlo tra le lacrime, vedendolo poi svegliarsi di colpo prendendo la
sua solita pistola dal comodino.
-Haven, che succede? Non riesci a dormire?- Mi domanda scosso, osservandomi piangere e fare fatica a parlare.
-Brian, Zacky...Zacky sta morendo! Qualcuno deve avergli fatto del male!- Urlo, osservandolo poi sorridere.
Sta cercando di tranquillizzarmi ma non capisce che la situazione potrebbe essere più grave di quanto sembra.
-Ma che dici. Avrai sicuramente fatto un incubo Haven.-
-Brian, guarda le mie mani!- Gli posiziono le mie mani imbrattate di sangue dinanzi agli occhi, vedendolo poi saltare
giù dal letto con velocità e prendere un'altra pistola di scorta dal suo stesso armadio.
-Aspettami, vengo con te!- 
-Non ci pensare nemmeno Haven!-
-Cosa?-
-Io ti voglio viva, okay? Resta qui e non fiatare.-
-No Brian...ti prego non andare!- Dico al ragazzo, cercando di convincerlo ad affiancarlo.
-Haven, è pericoloso. Tornerò sano e salvo...te lo prometto!-
Gli prendo un braccio senza dargli l'opportunità di aprire quella porta.
-No, fammi venire con te!-
-Spero tu possa perdonarmi.- Mi sussurra Brian, disfandosi con velocità della mia presa sul suo braccio, facendomi cadere a terra.
Lui apre con velocità la porta e la richiude a chiave per non darmi l'opportunità di seguirlo.
Mi rialzo con agilità dal pavimento, dando dei pungi contro la porta ed urlando a squarciagola il suo nome.
D'istinto, ricomincio a piangere, più impaurita che mai.


















BRIAN POV'S


Questo è l'unico modo che ho per proteggere Haven.
Mi dispiace di averla spinta ma non mi ha lasciato altra scelta.
La amo troppo per vederla morire dinanzi ai miei stessi occhi.
Con velocità, supero il corridoio per poi osservare la figura di Zacky disteso a terra in una pozza di sangue.
Mi avvicino correndo al mio amico, tentando di capire se sia ancora vivo o no.
Respira.
Ma dove sono finiti tutti gli altri?
-Zacky! Zacky, cazzo, rispondimi!-
-B...Brian...-
-Cazzo amico mio, stai perdendo troppo sangue!-
-Lo so...-
-Vedrai che tra un po' ti porto all'ospedale e...e...ti prometto che andrà tutto bene.- Gli sussurro, vedendolo annuire con debolezza.
-Brian, ho freddo...- 
-No cazzo Zacky! Apri gli occhi! Ti ordino di aprirli!- 
-Non ce...la faccio.- Continua il ragazzo rabbrividendo.
Mi si ferma il cuore nel vederlo ridotto in questo stato.
-Resisti amico mio!- Gli urlo contro, alzandomi con velocità dal pavimento e cercando quei figli di puttana che lo hanno
ridotto in questo stato.
Solo ora, mi sono reso conto del fatto che la porta di casa è aperta.
Mi dirigo verso il giardino, pensando che qualcuno dell'organizzazione nemica abbia ben pensato di tenderci una sottospecie
di imboscata.
Il sangue di Zacky arriva fino alla porta e ciò mi fa pensare che per salvarsi si è trascinato fino a dentro casa.
Uscito in giardino, osservo Jimmy e gli altri ripararsi dietro ad alcuni cespugli mentre continuano a spararsi con degli uomini
armati almeno quanto loro.
Raggiungo i miei migliori amici, affiancandoli e cominciando a sparare contro i nostri nemici.
-Ce ne hai messo di tempo per svegliarti!- Esclama Matt, dandomi una pacca sulla spalla.
-Lo sai che quando dormo neanche un terremoto sarebbe in grado di svegliarmi.- Mi giustifico, vedendo Shads sorridere passandomi
una delle sue pistole.
-Cazzo, questi figli di puttana la pagheranno cara per ciò che hanno fatto a Vee!- Urla Johnny più furioso che mai.
-Gates, coprimi!- Urla Jimmy riferendosi a me.
E' sempre il solito...fa di tutto per farsi quasi ammazzare.
Gli copro con velocità le spalle, uccidendo alcuni pezzi di merda e vedendo Jimmy darsi alla pazza gioia.
Sta continuando a dare calci ad un cadavere.
-Figlio di puttana, brutto stronzo!- Continua Jimmy, contro l'uomo ormai morto, facendo ridere gli altri.
Potrei scoppiare a ridere anch'io ma sono fin troppo preso dall'adrenalina e dalla situazione per farlo.
-Dai Jimmy, smettila, è morto!- Dico al mio amico, tentando di allontanarlo dal corpo ma mentre sto per farlo, un proiettile ci scansa
per miracolo.
Entrambi cadiamo a terra, ricominciando a sparare.
-Whoooo! E' questo che preferisco del mio lavoro!- Mi dice Jimmy, divertendosi ad armeggiare con la sua pistola.
-Cosa? Rischiare di farti ammazzare?- Ribatto con ironia, vedendolo ridere.
-No, mostrare a quei figli di puttana la mia forza innata!-
-Oh, si, certo!-
-Spostatevi!- Urla improvvisamente Johnny contro di noi, facendoci notare che dietro c'era uno dei nemici che stava per pugnalarci.
Jimmy fa una capriola all'indietro, prendendo tra le gambe la testa del nemico e lanciandolo in avanti.
Osservo il mio amico con un'espressione a dir poco sconvolta.
-Ho sempre voluto farlo!- Continua James con un espressione da ebete sul volto.
Matt e Johnny si avvicinano  a me e Jimmy e tutti insieme ricominciamo a sparare all'impazzata.
E' bello sapere che puoi affrontare al meglio le situazioni quando hai accanto i tuoi migliori amici. In qualche modo, se non ci fossero
loro non sarei quello che sono diventato.
Ognuno di loro occuperà sempre un posto nel mio cuore.
-Ah e comunque Gates, grazie per averci detto di esserti portato al letto la moglie del capo!- Esclama Johnny, facendomi ridere.
Beh con tutti gli impegni che avevo al locale mi è stato difficile parlargliene.
-Che cosa?! Avete scopato e non mi avete detto niente?-
Immaginavo già una reazione del genere da parte di Jimmy.
-Pensate a salvarvi la pelle piuttosto di fare gli imbecilli!- Ribatte Matt, passandomi questa volta alcune munizioni.
Un ultimo uomo e ce l'abbiamo fatta.
Mentre sto per caricare la pistola però, è proprio il signor Mason a far fuori l'ultimo uomo con uno dei suoi soliti fucili.
Ci voltiamo tutti verso di lui, vedendolo soffiare il fumo fuoriuscire dalla bocca del fucile.
Sta anche sorridendo, quindi suppongo che sia fiero di noi e del nostro lavoro.
-I miei ragazzi sanno sempre come cavarsela anche nelle situazioni peggiori.- Ammette il nostro capo, rivolgendoci dei continui
sorrisi.
-Capo, ci hanno tenuto un'imboscata!- Annuncia Jimmy, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzare dall'erba.
-L'ho capito Jimmy.-
-Signor Mason...Zacky è stato ferito!- Annuncio io questa volta, vedendo l'uomo rilassare quel po' di rughe che si notano sul
suo viso.
-Lo so, ho appena chiamato un'ambulanza. Adesso rientrate, voglio che siate in ottima forma per fargliela pagare cara.- 
Sotto il comando del nostro capo, rientriamo in casa e ci sediamo tutti intorno al tavolo della cucina.
Beviamo dell'acqua per rinfrescarci e ci guardiamo consapevoli di avercela fatta ancora una volta con la forza
della nostra unione.
Matt porta qui da noi Zacky, ricoprendolo con dei giubbini e delle coperte per riscaldarlo al meglio dopo aver tamponato la ferita e tentato
di fermargli l'emorragia.
-Ma quanto cazzo ci mette ad arrivare un'ambulanza?!- Sbotto furioso, dando un pugno secco contro il tavolo.
-Non ci vorrà molto...-Mi sussurra Johnny, dandomi una pacca sulla spalla per confortarmi.
-Ragazzi...l'organizzazione nemica deve aver rapito Haven. Non era accanto a me quando mi sono svegliato sentendo
dei rumori provenire dal piano inferiore.- Borbotta il capo con tristezza ed io solo ora mi ricordo di averla
chiusa in camera mia per evitare che le accadesse qualcosa.
Deglutisco, vedendo il capo sedersi sulla sedia con la testa tra le mani.
Sembra distrutto.
-No, non l'hanno rapita.- Ammetto, vedendo gli altri rivolgermi degli sguardi curiosi.
Il signor Mason mi rivolge uno sguardo di speranza.
-E'...nella nostra camera.- Sussurro sentendomi un po' a disagio ed abbassando lo sguardo contro il pavimento.
Il signor Mason si alza di scatto dalla sedia, dirigendosi probabilmente verso la mia camera mentre io, Jimmy e Matt
lo seguiamo a ruota.
Johnny è rimasto con Zacky che non è in grado di muoversi o camminare.
Arrivati dinanzi alla porta della camera, prendo velocemente le chiavi dalla tasca dei jeans per aprirla.
Apro la porta, osservando poi Haven con un viso pallido e gli occhi iniettati di sangue.
-Amore...ma si può sapere come si sei arrivata qui?- Le domanda il capo, continuando ad osservare sia me che lei.
Cazzo, potrebbe scoprirci.
La ragazza esce dalla camera per poi rivolgermi uno sguardo e rispondere alla domanda di suo marito.
-Ho sentito dei rumori dal piano di sotto e così, sono scesa a dare un'occhiata. Quando sono scesa però, ho visto Zacky
in una pozza di sangue e mi sono preoccupata. Degli uomini stavano per spararmi ma Brian è riuscito a prendermi prima che potessi
esser ferita anch'io. Mi ha portata velocemente qui per non farmi trovare da qualcuno dell'organizzazione nemica e per evitare
che mi accadesse qualcosa.-
Spiega Haven sembrando abbastanza convincente.
Io non avrei saputo fare di meglio.
-Oh...vieni qui amore mio.- Il signor Mason allarga le braccia mentre Haven si lancia sul suo petto per esser abbracciata.
Lei mi rivolge uno sguardo triste mentre vedere l'uomo darle dei baci sulla fronte mi fa sentir male.
Mi indebolisco sempre di più, sentendo il cuore smettere di battere ed il respiro abbandonarmi.
Mi porto una mano contro il petto, mettendo poi l'altra contro il muro.
Vederla tra le braccia di suo marito non può far altro che farmi morire dentro. La amo troppo per vederla mentre si lascia
amare da un altro.
Non posso vivere in una bugia...questa ragazza è tutto ciò che ho sempre voluto dalla vita.
Starle accanto mi fa sentire un uomo fortunato ma, allo stesso tempo, come un orfano.
Quando non c'è lei, mi sento solo.
Come quando mio padre se ne andava la sera per ritornare il giorno dopo colmo di lividi.
Nonostante conosca troppo bene la situazione, non riesco a starle lontano.
Ma in fondo...io cosa potrei mai darle? Sempre e solo sofferenze per la vita di merda che svolgo. Non posso prometterle che un giorno
non morirò.
Nulla dura per sempre ed in questa vita il "per sempre" è solo una presa in giro.
Ma non posso permetterle di farla invecchiare con uno come il mio capo. 
La amo troppo per lasciarla nella merda della sua vita a marcire.
Io voglio portarla in salvo ed alleviare tutti i suoi dolori.
Voglio svegliarmi con la sua pelle accanto alla mia e riaddormentarmi con la stessa sensazione.
Ed invece adesso devo solo uccidere questi miei tormentati pensieri, osservandola stringersi a colui che le ha ucciso il cuore.
L'attimo dopo, mi ritrovo nella mia camera e mi accendo una sigaretta.
Mi siedo sul mio letto, tentando di non pensare a quella scena che mi ha mandato in tilt il cuore ed il cervello.
Sapevo sin dall'inizio di non poterla avere, eppure questo non mi ha fermato. Non puoi sfuggire all'amore.
Ti troverà anche se tenti di nasconderti.
E quando ti troverà, ti lascerà ancor più fottuto di prima.
Ben presto, in camera entrano Jimmy e gli altri.
James mi si butta addosso, tentando di strapparmi un sorriso mentre gli altri fanno lo stesso.
-Tutto bene Gates?- Mi domanda Matt, sorridendomi.
-Si...credo.- Borbotto, vedendo Johnny e Jimmy spingermi ancora di più giù dal letto, facendomi cadere a terra.
Tutti si buttano a peso morto su di me, schiacciandomi definitivamente.
-Sbaglio o hai perso la forza di una volta amico?- Mi stuzzica il nanetto, continuando a spingersi su di me.
Metto un po' di forza, tentando di risollevare il peso sia di Jimmy che di Johnny mentre Matt si ferma ad osservarci
e a ridere.
Insieme, iniziamo a fare la lotta come facevamo quando eravamo solo dei ragazzini.
E' bello a volte ritornare ai vecchi tempi.
Il suono squillante di una sirena però, riesce a farci sussultare all'istante.
-Ragazzi...accompagniamo Vee all'ospedale.- Dice Matt, mentre ci alziamo tutti dal pavimento con velocità.




















HAVEN POV'S


Dopo aver tranquillizzato Stéphan, lo vedo uscire di casa con un cappello in bianco ed una pipa
tra le labbra poco carnose.
Anche oggi, avrà sicuramente qualche lavoretto pericoloso da svolgere. 
Lo saluto dal balcone, vedendolo lanciarmi un ultimo sguardo ed entrare con velocità nella sua BMV.
Quando egli sfreccia via con la sua auto, vedo i ragazzi entrare nell'ambulanza per poter assistere il loro migliore amico.
Con velocità, rientro in casa correndo verso la mia camera per prendere dall'armadio i primi abiti che trovo.
Dopo aver indossato un pantaloncino ed una canotta, scendo al piano inferiore ed esco dalla villa dirigendomi verso l'ambulanza.
I dottori stanno portando Zacky su di una barella spingendolo nell'ambulanza mentre Matt continua a tener stretta la mano dell'amico che
ha ormai perso i sensi.
-Brian, voglio venire con te!- Urlo al ragazzo prima ancora che possa salire sull'ambulanza come tutti gli altri.
Brian si volta verso di me, venendomi incontro.
-No, potrebbe succedere un casino se il signor Mason dovesse venirlo a scoprire.- Mi dice lui, prendendomi una mano per baciarla.
-Ma io voglio  venire. Sono preoccupata almeno quanto te!-
-Haven, non capisci che se dovesse succederti qualcosa, io potrei morirne? Perché devi farmi questo?-
Il cuore mi batte con più forza, ma io non ho alcuna intenzione di mollare.
Brian ha bisogno di me anche se probabilmente non lo ammetterà mai.
-Non mi succederà niente se mi terrai con te.- 
-Haven...-
-Ti prego.- 
Lo vedo sospirare, continuando a stringere la mia mano ed annuendo ben presto.
-Okay...ma non devi assolutamente allontanarti da noi. Intesi?-
-Si, intesi.- Ribatto, dando un bacio sulle labbra al ragazzo mentre mi porta con lui verso l'ambulanza.
-Dio, Gates...non vorrai portarla con noi?- Borbotta Jimmy con preoccupazione.
-Non posso di certo lasciarla qui da sola dopo quanto è accaduto.- Ribatte Brian, aiutandomi a salire sull'enorme furgoncino bianco.
-Beh hai ragione ma neanche con un gruppo di assassini lo è.- Ironizza Rev, strappandomi un sorriso.
L'ha detto in un modo così buffo da farmi sentire stranamente meglio.
-Credimi Jimmy, sto cominciando ad abituarmi a certe situazioni.- Rispondo al ragazzo, vedendolo poi alzarmi un pollice in sù.
-Benvenuta tra noi allora, Haven.- Borbotta Matt questa volta mostrandomi come  sempre quelle sue enormi fossette.
-Beh, grazie.- Sorrido, mentre i dottori chiudono gli sportelli dell'auto e sono pronti a mettere in moto.
Brian, accanto a me, non fa altro che osservarmi e sorridere.
Questa volta sono io a prenderlo per mano e a dargli tutta la sicurezza di cui ha bisogno.
A vedere il suo amico in questo stato, starà sicuramente facendo di tutto pur di non perdersi d'animo.

















***






Gli ospedali non mi sono mai piaciuti.
Sarà perché hanno quell'aria così triste e malinconica o sarà perché all'interno
vi sono solo persone che stanno male oppure si ritrovano in fin di vita.
Ero appena nata quando mi misero in un incubatrice per darmi più possibilità di respirare
dato che ero nata prima del previsto e pesavo quanto una piuma.
Ero proprio uno scricciolo. O almeno è così che mi diceva sempre mia madre.
Mio padre mi osservava lì per ore intere senza mai addormentarsi. Aveva paura che non ce l'avrei mai fatta
ad uscirne viva ed invece qualcosa è andato per il verso giusto.
L'aria che respiravo mi faceva bene ai polmoni ed il mio piccolo cuoricino cominciava a battere con normalità.
I medici dicevano che non ce l'avrei mai fatta ed invece...qualcosa quella sera cambiò gli stati d'animo dei miei genitori.
Stare qui invece, è un vero tormento.
Siamo in corridoio, seduti su quelle solite sedie accanto ad una sala d'aspetto.
Brian continua a fissare il pavimento mentre si tiene il volto tra le mani.
Io continuo ad accarezzargli la schiena per poterlo tranquillizzare e dargli tutta la forza di cui ha bisogno.
Jimmy non parla più, il ché è strano per uno come lui. Rimane disteso sulla sedia, fissando il soffitto come se il cielo
potesse dargli delle risposte a tutto ciò che starà chiedendo.
Matt è all'ottavo caffè e Johnny sta camminando di qua e di là per tutto il corridoio.
Dinanzi a noi invece, c'è una donna sulla quarantina, dagli occhi azzurri ed i capelli biondi che continua a piangere con continuità dopo
aver appreso della morte di suo marito.
Osservo il dottore accanto a lei tentare di darle coraggio e per un attimo ho cercato di immaginare cosa potrebbe accadere
se ad uscire da quella stanza fosse un dottore pronto a darci delle brutte notizie.
Io probabilmente non reggerei il colpo pur conoscendo Zacky da poco...ma Brian e gli altri...loro, non si sentiranno più in vena
di vivere la propria vita.
E soprattutto...ho paura di quella che potrebbe essere la reazione di Brian e di tutti quegli uomini che ucciderà per vendicare
uno dei suoi migliori amici.
E' strano come la vita possa girare intorno alle persone che più amiamo e come esse possano esserci strappate via così, da un giorno
all'altro.
E' giunta l'ora di pranzo e nessun dottore esce ancora da quella camera. 
Brian porta la sua testa contro il mio petto ed io mi limito ad accarezzargli i capelli.
Continuo a ripetere a lui e agli altri che andrà tutto bene ma nessuno è davvero in grado di crederlo.
Prima Johnny e Jimmy hanno addirittura fatto questione con alcuni dottori pur di sapere come stava il loro amico ma questo non
è servito a molto.
Ho tentato di separarli dai dottori che avrebbero voluto chiamare la sicurezza e sono riuscita a calmarli.
Brian questa volta non avrebbe potuto far niente. E' così privo di sensazioni che gli riuscirebbe difficile anche andare avanti
per un giorno in più.
E' in questo momento che capisco davvero quanto per loro è importante stare insieme ed il volersi bene.
Dopo pranzo, vengono ad assisterci anche Hayley ed Helena che avevano una piccola pausa prima di tornare al lavoro.
Entrambe avevano due facce da funerale peggiori delle nostre mentre Hayley ha cercato in tutti i modi di intrattenerci con i suoi gesti
cercando di renderli divertenti.
Ridevamo e come, ma il nostro pensiero, era rivolto sempre a quella porta color latte.
Mentre Brian e gli altri sono usciti fuori per fumarsi delle sigarette e rilassarsi...io, Helena ed Hayley abbiamo cercato di ammazzare
il tempo parlando tra di noi.
-Dev'esser stato proprio un brutto colpo per te vederlo in quella pozza di sangue.- Sussurra Helena, rivolgendosi a me.
-Se lo è stato per me, non immagino neanche com'è stato per i suoi migliori amici.- Bisbiglio con tristezza, ricordando gli occhi
spenti di Brian.
Hayley, tra me e Helena si limita ad annuire ed ascoltare le nostre parole.
-Ce la farà, ne sono sicura. Ormai li conosco bene questi ragazzi e posso assicurarti che hanno una forza incredibile.-
-Lo spero tanto. Se solo me ne fossi resa conto prima...sarei riuscita ad aiutarlo.-
-Non dire così Haven. Da quel che mi ha raccontato Matt, hai già fatto tanto.- 
-Beh, ti ringrazio...- Io ed Helena ci sorridiamo, consapevoli di esser diventate anche noi buone amiche.
D'istinto, mi alzo subito dalla sedia su cui ero seduta pochi minuti fa, avvicinandomi alla porta della camera in cui
è stato ricoverato Zacky.
-Haven...cosa vuoi fare?- Mi domanda Helena, inarcando un sopracciglio.
-Voglio solo dare un'occhiata...-
-Non fare stronzate o ne pagheremo le conseguenze!-
Hayley accanto ad Helena non fa altro che annuire ma ben presto, le indica di affiancarmi e soprattutto fermarmi.
Lei si avvicina a me mentre io riesco ad aprire per un po' la porta e sbirciare all'interno della camera.
La ragazza dagli occhi verdi mi affianca sbirciando anche lei.
I nostri occhi, non ce la fanno a lungo ad osservare quella scena, così richiudo con velocità la porta senza fare troppo
rumore.
L'immagine di Zacky intubato e ricoperto di flebo sul braccio mi passa continuamente dinanzi agli occhi facendomi sentire male.
Ho appena pensato che i ragazzi non potrebbero mai farcela a vedere una scena del genere ma allo stesso tempo, che devo dar forza
a coloro che ne hanno più bisogno. Devo chiudere subito la porta per evitare che rientrino germi poco innocui nella camera. La terapia intensiva
non è di certo una passeggiata.
Helena scoppia a piangere mentre io ed Hayley proviamo inutilmente a consolarla.
Non credevo potesse reagire in questo modo.
-Siamo cresciuti tutti insieme...non avrei mai potuto pensare che tutto questo potesse accadere proprio a lui che ha sempre
temuto la morte.- Singhiozza Helena, mentre Hayley continua a stringerle una mano.
-No Helena, non devi piangere! Zacky ce la farà, perché pur avendo paura della morte riuscirà a sconfiggerla.- Dico alla ragazza, cercando
di sembrare abbastanza convincente per darle coraggio.
-Come fai ad esserne così sicura...-
-Perché i ragazzi non esisterebbero senza Zacky e lo stesso vale per lui. Vee è forte quanto basta.- 
Hayley sorride alle mie parole ed Helena smette finalmente di piangere.
-Grazie per...la comprensione. Non mi era mai capitato di piangere così, dinanzi a tutti. Non sono una ragazza che si indebolisce 
facilmente dinanzi agli occhi delle persone.-
-Sei anche tu un essere umano. Non c'è nulla di male nel mostrare agli altri che anche tu puoi cadere come loro.-
Helena si asciuga le lacrime con l'aiuto di Hayley che continua a strofinarsi gli occhi facendole capire di dover smettere di piangere
al più presto.
In lontananza, sento di nuovo le voci dei ragazzi, così decido di voltarmi verso l'entrata dell'ospedale.
Mi si ferma il cuore, quando vedo Nancy stringere Brian e i ragazzi.
Mi manca quasi il respiro quando la vedo sussurrare qualcosa a Gates mentre dopo lui scoppia immediatamente a ridere.
-Attenta a quella lì.- Mi avverte Helena, attirando a sé la mia attenzione.
Le rivolgo uno sguardo un po' mal andato, mentre lei continua ad osservare la scena con uno sguardo sul viso a dir poco pessimo.
Hayley richiama la mia attenzione, posizionandosi dinanzi a me e facendo dei gesti che non riesco ad interpretare come al solito.
Se non altro, sta riempiendo Nancy di gestacci.
-Ha detto che Nancy farà di tutto per metterti i bastoni tra le ruote con Brian e che la considera una...diciamo ragazza
dai facili costumi, ma non l'ha chiamata proprio così.-
Ridacchia Helena, mentre Hayley continua a fare dei gestacci a Nancy.
-Hayley, basta adesso o la papera potrebbe accorgersene.- Continua la mora, prendendo Hayley da un braccio e facendola sedere.
La ragazza sorda incrocia le braccia contro il petto, cominciando a sbuffare.
-Beh, Hayley ha ragione. Non posso proprio darle torto. La conosciamo da tempo ormai e tutti sappiamo che ha sempre avuto una brutta
cotta nei confronti di Brian.-
Hayley comincia di nuovo a gesticolare, questa volta contro Helena.
-Va bene, va bene, ho capito! Hayley dice che non è una semplice cotta. Dopotutto ha ragione.-
Alle parole di Helena, mi si forma un vuoto dentro che non riesco proprio a colmare.
La testa comincia a girarmi mentre il cuore comincia a spezzarsi pian piano. 
-Nancy è sempre stata troppo possessiva nei confronti di Brian. Da piccoli, aveva rinchiuso Jimmy in uno sgabuzzino per non farlo
giocare con lui in modo che lei potesse passare tutta la serata in compagnia del tanto amato fratellastro.-

-Addirittura? Voglio dire...con il tempo, non gli è passata?-
-Guarda, sarebbe stata una vittoria per tutti. Nancy lo ha sempre amato da quando Brian ha cominciato a prendersi cura di lei. Quando
si incontravano per via della madre della ragazza, lei mostrava a lui tutti i lividi e gli ematomi che gli aveva provocato
il padre su tutto il corpo e lui le curava tutte le ferite. Io so queste cose perché Nancy tempo fa era la migliore amica di Hayley.-

-Che cosa?!- Sbotto, vedendo Hayley abbassare lo sguardo.
-Sai come funziona qui...tutti conoscono tutti. Mio padre faceva parte dell'organizzazione come il signor Mason ed il padre
adottivo di Hayley. Nancy era un po' la ragazza nuova quando il padre di Brian e la madre di Nancy cominciarono a vedersi di nascosto.
Hayley le voleva bene e Nancy ricambiava fin quando poi...la stessa Nancy non accusò Hayley di averle rubato il fratello.-

-Quindi...Nancy cominciò ad essere gelosa persino di Hayley che in quel caso era la sua migliore amica?-
-Esattamente. Cominciò a ridicolizzare Hayley dinanzi a tutti in modo che Brian non avrebbe dovuto avere mai più nulla a che fare
con una ragazza sorda. Ma il suo piano fallì perché sappiamo bene che in fin dei conti...i ragazzi sono proprio dei cuori deboli.-

-Si può davvero essere così cattivi?-
-Temo di si. E' per questo motivo che ti chiedo di fare attenzione con lei. Per l'amore di Brian sarebbe capace di fare qualsiasi cosa.
Non credere ai suoi occhioni dolci. E' più vipera di quanto tu creda.-

-Grazie per l'avvertimento.-
-Hey...noi siamo dalla tua parte.-
Ricambio il sorriso di Helena, osservando poi i ragazzi e Nancy avvicinarsi a noi.
-Novità?- Mi domanda Brian, sedendosi accanto a me.
-No, ancora nessuna...- Borbotto, vedendo Brian lasciarmi un bacio sulla guancia.
Nancy stringe le mani in pugni come le è solito fare, trucidandomi con un solo sguardo.
-Hai finito di guardare Nancy? Non sapevo che anche tu saresti venuta qui.- Sputa acida Helena, mentre Hayley le fa da spalla.
-Io guardo chi mi pare e piace e se sono qui...è perché anche io voglio stare accanto ai miei ragazzi.- Nancy sottolinea la parola
"ai miei ragazzi" col tono di voce, facendomi rabbrividire.
-Helena, smettila di essere così acida.- Borbotta Brian, difendendo Nancy.
-Pensi che io sia acida? Ma quando cazzo aprirai gli occhi Brian e ti renderai conto che il bel visino che vedi è solo un cumulo
di cattiveria e perfidia?!- Ribatte Helena mentre Matt sta provando duramente a tranquillizzarla.
Non posso crederci.
Brian ha preferito difendere Nancy...
Resto in silenzio, abbassando lo sguardo mentre Hayley mi accarezza un braccio.
Lei ha già capito tutto senza aver bisogno che le dicessi niente.
-Non potete semplicemente cercare di andare d'accordo?- Continua Jimmy ma non c'è stata ancora alcuna risposta da parte delle due ragazze
perché vedere un dottore uscire dalla stanza di Zacky è stato molto più importante di continuare delle inutili discussioni.
Il dottore si avvicina verso di noi ed io, Brian, Hayley ed Helena ci alziamo di scatto dalle sedie.
-Dottore, dottore!- Urla Jimmy, avvicinandosi all'uomo sulla sessantina dai baffi bianchi.
-Dottore la prego, ci dica che sta bene...- Continua Matt, preoccupato.
-Il paziente ce l'ha fatta e la pallottola non gli ha urtato nulla di preoccupante.- Dice il dottore,
facendoci sentire sollevati.
Tutti sospiriamo e sorridiamo con felicità.
-Grande!- Urla Jimmy come suo solito, abbracciando Johnny.
-Lo dimetteremo stasera...dopo qualche ferita qua e la siamo riusciti a curare il tutto.-
-Grazie dottore.- Continua Brian, stringendomi tra le sue braccia.
Il dottore se ne va e tutti noi ci sentiamo finalmente meglio.
Helena si lascia abbracciare da Matt mentre Hayley non fa altro che tranquillizzare Jimmy e Johnny chiedendogli di inspirare ed espirare.
-Te l'avevo detto che ce l'avrebbe fatta.- Sussurro a Brian, mentre lui continua a lasciarmi dei baci sul collo e farmi quasi
venire il solletico.
Sorrido per un bel po', mentre il ragazzo non fa altro che tenermi stretta tra le sue braccia.
-Sai una cosa Haven?-
-Cosa?-
-Solo ora mi rendo conto di quanto ho bisogno di te.-
Sorrido per l'ennesima volta alle sue parole, lasciandomi abbracciare ma scrutando come al solito la figura di Nancy dinanzi a noi.
Io e la ragazza ci lanciamo degli sguardi poco raccomandabili mentre lei...assottiglia gli occhi come se volesse sfidarmi.
Ho paura che potrebbe fare qualsiasi cosa pur di allontanare Brian da me.
-Quando torniamo a casa...ti va di dipingere insieme? Ho bisogno di distrarmi.- Mi sussurra ancora Gates,  con dolcezza.
-Ma certo.- 















***





Tornati a casa con Vee, io e Brian ci dirigiamo verso il terrazzo per poter dipingere insieme 
come richiesto.
Io preparo i colori mentre lui sta preparando i fogli da disegno da inserire sul cavalletto.
-Cosa vuoi dipingere?- Domando a Brian, vedendolo poi rivolgermi uno sguardo.
-Non lo so ancora...magari mi chiedevo se potessi prima aiutarmi a trovare l'ispirazione giusta.-
-Io?-
-Si, tu. Chi altri, se no?-
-Quando ero piccola mi piaceva fare dei ritratti per poter decifrare al meglio gli sguardi delle persone.
Disegnavo anche persone che non conoscevo che passeggiavano tranquillamente per le strade della California.-
-Io ho qualcosa di meglio.- 
-Tipo?-
-Un arcobaleno.-
-Un arcobaleno?!-
-Si. Dopo la pioggia...è un arcobaleno che fa rinascere il cielo.-
-Quando parli così mi fai paura.-
-Credi che i mafiosi non possano avere una vena artistica?-
-No, al contrario. Con te ed i ragazzi mi sono ricreduta su molte cose.-
-Meglio così. Mi passi i colori a tempera?-
-Si.-
Passo i colori a tempera a Brian, vedendolo poi aprirli per spruzzarmeli contro.
In un attimo, mi ritrovo imbrattata di colori.
-Brian! Ma che diavolo stai facendo?!- Sbotto, pensando a quanto tempo ci vorrà per togliermi di dosso tutta questa roba.
-Un arcobaleno.- Mi risponde con serietà, togliendomi il respiro.
Riesce sempre a sorprendermi con poco...
-Adesso, mi abbracci?- Mi domanda poi con dolcezza mentre io mi avvicino pian piano a lui per abbracciarlo.
Mi stringo a lui, imbrattandolo di colore e vedendolo sorridere.
-Sei tu che mi fai rinascere quando tutto sembra andare uno schifo.- Mi dice, facendomi sentire una persona migliore.
Gli sorrido per un po', ma ben presto, lui comincia a baciarmi mentre insieme ci lasciamo cadere sul pavimento.
Osserviamo il cielo mentre il sole comincia pian piano a scomparire. 
Lui ricomincia a torturarmi il collo mentre con delicatezza prova a sfilarmi via la canotta, ma qualcosa sembra interromperci.
Il suono del suo cellulare mi rientra nella mente mentre osservo Brian sbuffare.
-Scusami...- Mi sussurra alzandosi dal pavimento e prendendo il cellulare tra le mani per poter rispondere alla chiamata.
Io non gli dico niente, dandogli la possibilità di rispondere.
-Pronto? Oh, Nancy, dimmi...cosa?! Okay, okay, sta tranquilla...non ti agitare, arrivo subito.- 
Nancy? Arrivo subito?!
Brian riattacca, aggiustandosi la zip dei pantaloni.
-Che succede?- Gli domando, osservandolo mentre mi rivolge uno sguardo colmo di tristezza.
-Mi dispiace Birdie ma...devo andare da Nancy. Mi ha detto che non si sente molto bene e mi ha chiesto di portarle qualche medicina. Lei
soffre spesso di attacchi di panico.-

-Ah...capisco.- Sussurro con debolezza, sentendo qualcosa nel mio stomaco cominciare a contorcersi.
-Mi dispiace...mi farò perdonare.-
-Ma no, che dici. Vai...lei ha bisogno di te.- Sussurro con un groppo in gola, quando in realtà vorrei solo attaccarmi alla sua gamba
e chiedergli di restare.
-Sei sempre così dolce Haven...tornerò prima che faccia buio.- 
-Tranquillo...-
-Va bene. Dopo vengo a svegliarti in camera se il signor Mason non è ancora tornato. Adoro vederti dormire.- 

Annuisco alle parole di Haner, vedendolo poi lasciarmi un bacio sulle labbra ed uscire dalla terrazza.
Mi ritrovo con il cuore tra le mani e seduta sul pavimento ad osservare queste tempere sui miei vestiti.
Dopo qualche istante, mi rialzo posando tutti i colori ed uscendo dalla terrazza per dirigermi verso il salotto di casa.
Osservo Hayley, Helena, Matt, Johnny e Jimmy parlare con Zacky seduti sui rispettivi divani.
-Oh, Haven, unisciti a noi!- Esclama Johnny, indicandomi di sedermi accanto a lui.
-Ma cos'hai fatto? Ti sei bisticciata con i colori?- Scherza Matt, beccandosi uno schiaffetto dietro la nuca da Helena.
-Ma dov'è Brian?- Mi domanda poi Helena, guardandosi intorno.
-Già...non era con te?- Continua Jimmy.
Non riesco a rispondere alle loro domande, scoppiando improvvisamente a piangere, cadendo sulle mie ginocchia.





























NOTE DELL'AUTRICE.

Buona domenica a tutti lettori! Come state? Io sto letteralmente
morendo di caldo!
Come promesso, ho aggiornato il prima possibile! Adesso pretendo gli applausi u.u.
No okay, scherzo.
Comunque sia, come potete capire, questa Nancy potrebbe sembrare una vera e propria
minaccia per la nostra Haven. Mi correggo, Nancy è una minaccia per la nostra protagonista.
Ho creato un personaggio a dir poco spregevole e profondamente possessivo che avrete modo di conoscere
anche nel prossimo capitolo.
Brian la considera come una sorella quindi diciamo che ha dei prosciutti sugli occhi che speriamo tutti possa buttare
via.
Se non altro, il nostro Vee ce l'ha fatta. E' stata una mia scelta per prepararvi comunque sia al peggio. Non posso spoilerarvi
niente, davvero ma...per quanto questa ff possa sembrare tutta rose e fiori, non lo è.
Spero che possiate amare tutti i personaggi della storia perché in gran parte, ognuno di loro spotrà rivelarsi fondamentale
per il miglior andamento della storia in sé.
Per quanto riguarda la fine, so che il comportamento di Haven è stato piuttosto esagerato ma capitela...insomma, non si sà mai
cosa potrebbe accadere in quella casa nel momento in cui un uomo ed una donna si ritrovano totalmente soli.
Per il resto, spero vivamente che questo capitolo vi abbia appassionati e che vi abbia fatto passare dei minuti in compagnia.
Sempre se non vi siate annoiati, ovvio!
Grazie come sempre per la vostra attenzione e grazie soprattutto alle dolci anime che mi hanno recensita lo scorso capitolo.
Mi avete dato davvero tanta forza quindi un super GRAZIE a tutti!
Spero che mi farete conoscere le vostre opinioni anche su questo capitolo con una recensioe e che continuiate a seguire al
meglio la ff!
Grazie ancora di tutto e...la vostra Gates, vi abbraccia forte.






-SynysterIsTheWay.






   
 
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