SOLO PER UNA NOTTE

Vieni qua, stringimi ancora.

Non mollare la presa, non fermarti, lascia che le tue dita vadano dove vogliono. Non ti tirò di no.

Arriva il profumo di carne e sudore, sul mio viso tormentato e sulle lenzuola.

Toccami un’ altra volta. Toccami e prenditi ciò che vuoi, ma non smettere.

La tua saliva si mescola alla mia ancora, e ancora, e non saprei dire se questa è chimica o fisica ma so solo che mi piace. Sento i tuoi polpastrelli sfasciare la carne e trapassare la mia fragile corazza.

È il dolore più bello che abbia mai provato.

E poi ancora più silenzio, e un battito di cuore. Era il mio o il tuo ?

Baciami. Mordimi. Fammi tuo.

Cade una goccia di sudore, sento il suo fresco percorso tagliarmi la nuca, sento il sale mescolarsi al sangue, sento te.

Ti prego, non smettere !

Respiro caldo sul collo, la tua bocca sulla mia, il tuo petto e poi noi e ancora la tua bocca.

Sussurri qualcosa, non capisco.

Una ciocca nera s' infila tra me e te. Poi di nuovo noi, ti sento, ti voglio. Mi prendi, mi giri, mi agguanti come un giocattolo.

Ma che fai, mi lecchi un orecchio ?

Dai, stringimi.

No, prendimi lì. Ancora, non fermarti.

Dove cazzo hai messo il mio orecchio adesso ?

Baciami, baciami ancora, soffia il tuo alito su di me e dimostrami che niente può ferirci stanotte, niente può scalfirci.

Hai sospirato, amore mio ?

O era il sudore che si asciugava nelle incavature delle nostre braccia ?

Non andartene, non lasciarmi.

Ti vedo così diverso, la salsedine sulle tue membra d’ avorio, la grinta nel tuo cuore. Ma sei uguale a me, gli stessi occhi, la stessa bocca, gli stessi peli, le ciglia, le gambe.

Chi cazzo sei tu ?

No, non dirmelo. Non m' importa. Stanotte voglio te, non chiedo altro, non voglio sentire niente che non sia il dolce schiocco delle labbra che s’ incontrano.

’Ti prego...’

Un gemito.

Ancora tu, ancora noi, più uniti che mai. Una cosa sola, una danza, una lotta all' ultimo sangue.

Smettila di mordermi, mi fai male.

Non mi toccare, vaffanculo.

Anzi, vieni qui.

Aiutami.

Sento il calore ribollirmi nella pelle e so che sei mio, che ti ho in pugno. Che ormai non puoi più fuggire, non vuoi.

Ed io, che cosa voglio ?

‘Ti amo, Dobe’ mormori sulla mia pelle.

Mi guardi, io vedo solo rosso.

E il tuo petto, marmoreo, confortante.

‘Oh'

‘Le tue labbra sulle mie.

’Ti amo da impazzire'

Non capisci, mi baci ancora. E non voglio capire nemmeno io.

La pelle e il cuore, il vento e le rose.

Riesco a vederla, questa nostra vita. A sentirla sgusciare tra le nostre dita come fumo ghiacciato.

Io non ti amo, brutto idiota, come fai a non capirlo ? Come fai a non capire che voglio solo il tuo corpo e non te ?

E se te lo dicessi adesso, che succederebbe ?

Forse ti arrabbieresti, mi sputeresti. Mi diresti che sono un bastardo, lo so, ma che devo fare ? 

E forse dovrei dirtelo, che meriti di meglio. Qualcuno che possa amarti davvero.