Tutto per una scommessa

Capitolo 1°

-È strana…-.

-Guarda chi parla..-.

-È brutta…-.

-Ora non dire cazzate…-

-È una Serpeverde…-.

-Piccolo particolare…-.

-Sei un grande stronzo lo sai fratellino?-.

-Oh si…-.

Di cosa stessero parlando i due gemelli Weasley era un segreto, i due si scambiavano sguardi strani, puntando alternativamente la Parkinson, occupata a impartire ordini a qualche primina.

-Ma signorina se poi quel ragazzo si scopre esser un maniaco..-.

-Oh Elizabeth trovami un ragazzo che non sia un po’ maniaco…- rispondeva, ridendo sotto i baffi nel notare l’assenso totale.

Pendevano dalle sue labbra, quello era chiaro… infondo tutti hanno bisogno di una guida… e chi meglio di lei?

Bella, aitante, intelligente, immancabilmente stronza con un ottimo gusto nel vestire e con un conto in banca esorbitante… se la perfezione avesse un nome si chiamerebbe come lei… o almeno così le avevano sempre fatto credere.

-In ogni modo, ora perché non andate non so… a trovarvi un passatempo? Io devo studiare.-.

Le giovani non se lo fecero ripetere due volte, e lodando il grande zelo della loro maestra si allontanarono lasciandola sola al tavolo.

Prese una pergamena dalla borsa e l’appoggio sul legno, mentre con l’altra mano sistemava piuma e calamaio d’innanzi a lei.

-E quanto tempo ho?-.

-Direi un mese… non un giorno in più…-.

-Caro Fred la stai facendo troppo facile… mi dispiace derubarti così dei tuoi risparmi…-.

-Oh non esserne così sicuro rubacuori, lei non è fra quelle poche anime che sbavano per te…-.

-Il pericolo che sia fra le tue non si crea…-.

-E perché scusa?-.

-Perché non ho mai sentito di un gruppo di ragazze o ragazzi o ermafroditi  che sbavano per te…-.

-In ogni modo, hai trenta giorni a partire da oggi per conquistare la donna delle nevi…-.

George alzò le sopracciglia, sicuro di sé.

Forse troppo.

*

-E quindi cosa rispondiamo a un Tassorosso che ci prova spudoratamente con noi?-.

La lezione della McGranitt era appena finita per i ragazzi del quinto anno, e come di consueto in sala grande si svolgeva una delle lezioni della signorina Parkinson.

-Allontanati idiota, che m’infetti!- risposero in coro, circa otto ragazze, tutte attentissime, con davanti pergamene e pronte e prendere appunti.

-Ottimo… state migliorando di giorno in giorno… sono fiera di voi...- finse di asciugarsi una lacrima e rise, qualche secondo e il gruppetto di seguace la imitarono.

-Ehi Parkinson...-.

Un ragazzo alto biondo, meglio conosciuto come Draco Malfoy si era avvicinato alla ragazza e le aveva scoccato un intenso bacio.

-Ciao…- sorrise lei, dopo che si furono staccati.

-Allora che stai facendo qui?- domandò il biondino, indicando con lo sguardo le ragazzine che intanto non poterono fare a meno di commentare l’accaduto.

Se Parkinson era la perfezione al femminile tra i Serpeverde, Malfoy era il suo alterego maschile.

-Mamma quanto è carino…- si lasciarono sfuggire un paio di giovani, appoggiandosi l’una sull’altra.

-Il solito, mi passo il tempo con le giovani menti…- rispose la brunetta, afferrando la mano del biondo.

-Uh immagino il divertimento…- commentò sarcastico, ricevendo come risposta uno sguardo di rimprovero da parte di lei.

-In ogni modo, ora vado…- detto ciò, avvicinò la mano di lei alle sue labbra, baciandone il palmo bianco.

E con un inchino uscì elegantemente di scena.

Un sospirò si alzò dalla folla femminile che li stava osservando.

La giovane si voltò per dare nuovamente confidenza alla sua classe mentre intanto il suo perfetto ragazzo faceva l’occhiolino ad una delle sue pupille senza che lei se ne accorgesse.

-È passato un giorno e non ho ancora visto risultati mio caro fratello… non starai mica perdendo colpi?-.

Fred si stava versando un po’ di succo di zucca in un bicchiere, il tavolo dei Grifondoro e gremito di gente.

-Ma non dire stupidaggini, solo che sto studiando il campo.. per essere sicuro della prima mossa…-. Rispose George.

-Prima mossa? Di cosa state parlando?-

Hermione si era appena intromessa nel discorso senza molti complimenti.

-Lo vuoi sapere…?- chiese Fred.

-Certo!-.

-Allora praticamente… c’è George…-.

Hermione annuiva entusiasta.

-…e poi… non sono affari tuoi Hermione-.

Ron che era appena arrivato scoppiò a ridere prima di ricevere una gomitata dalla fidanzata, che mise il broncio.

-Ma dai lasciali perdere… solo che sei una ragazza… sai com’è…-.

-E con questo che vorresti dire…?- lo incalzò lei, con uno sguardo altamente innervosito.

-Assolutamente nulla… ti amo!- concluse, cercando di tergiversare.

-Idiota…- sorrise lei, baciandolo.

-Sto mangiando- esclamò il bambino sopravvissuto che si era limitato ad osservare la scena e a ridere.

-Scusa- risposero i due, scambiandosi uno sguardo d’intesa.

-Allora fratelli, cosa state tramando?-.

Continuò il piccolo Weasley.

-Niente che ti riguardi fratellino… quando crescerai… forse…-.

-No, neanche… il cervello quello è, e quello rimane…- concluse serioso George.

-In ogni modo Fred… stanne certo che riuscirò a far sciogliere la donna delle nevi…-.

-La convinzione è che fotte la gente… l’ho sempre sostenuto…- sentenziò l’altro, scuotendo il capo.

Ed ecco il primo capitolo di questa fanfiction che vi posso assicurare: è conclusa.

Quindi non vi preoccuapte posterò gli altri capitoli! =)

Fatemi sapere cosa ne pensate... anche per avere critiche, o consilgi.

Un bacio.

The Princess vi saluta.

<3