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Autore: 24maggio2011    13/07/2014    1 recensioni
Stiles e Lydia, stanno insieme dall età di 16 anni. Adesso, ne hanno 21, sono sposati e laureati. Stiles è il vice sceriffo di Beacon Hills e il suo sogno fin da bambino che era proprio quello di lavorare al fianco del padre, si è finalmente avverato. Lydia è laureata in psicologia infantile. Il suo capo è Peter Hale che ha da sempre una cotta per lei che spera proprio che il marito non lo scopra mai. Ebbene si, Stiles Stilinski è terribilmente geloso di sua moglie che ha appena scoperto di essere incinta e non vede l'ora di dirglielo.
AU-TUTTI UMANI.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Sorpresa, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Jeffry e Claudia Stilinski.

Sono passati sedici anni dalla nascita del primo loro figlio e quattordici da quella della seconda. 
Il loro primogenito si chiama Jeffry e a parte qualche problemino a scuola con dei voti terribili, non ha mai dato problemi alla coppia. 
Oggi, insieme a Connor, primo figlio di Allison e Scott, ne ha combinata una delle sue e per lui, adesso saranno guai. 

Stava tranquillamente lavorando nel suo ufficio, quando il telefono della centrale, squillò.
- Sceriffo Stilinski?
- Si, si sono io. Chi è?
- E' la scuola di suo figlio. Sono la preside. Ho provato a chiamare sua moglie ma non mi ha risposto, suo fratello e sua cognata neanche e per fortuna mi ha risposto lei. Scusi se l'ho disturbata durante il suo lavoro ma era proprio necessario.
- Si figuri ma mi dica cos'è successo, per favore. Mi sto preoccupando! E' successo qualcosa a mio figlio e mio nipote?
- Vorrei saperlo anche io. La sto chiamando proprio per questo ma a quanto pare è ignaro di tutto. Suo figlio e suo nipote non frequentano la scuola da quasi un mese, ormai.
- Scusi, cosa? - Strilla Stiles.
- Già. Rischiano l'anno signor Stilinski.
- Oh mamma mia! Sono mortificato, mi creda. Da domani stesso torneranno a scuola. Ce li manderò a pedate io stesso se sarà necessario. 
- Bene, lo voglio ben sperare. Comunica lei la notizia a suo fratello e a sua cognata?
- Si grazie mille e ancora scusi. 
- Si figuri. Buona giornata!
- Salve.

Chiude la telefonata, controlla l'orologio, avvisa il vice sceriffo che lui se ne deve andare e con una rabbia disumana in corpo, va a casa ad aspettare quei due teppistelli. 16:45, puntuali come un orologio Svizzero, Jeffry Stilinski e Connor McCall entrano in casa e trovano il padre e lo zio, seduto sulla sedia del soggiorno con le braccia incrociate e lo sguardo minaccioso.
- Ciao papà. - Biascica Jeff in pre dal panico, dandogli un bacio nella guancia. Conosce quello sguardo.
- Ciao zietto. - Dice Connor imitando il gesto del cugino. Anche lui, adesso è nervoso.
- Brutta giornata? - Chiede Jeff deglutendo a vuoto. 
- Sedetevi. - Ordina.
- Ahm, zio io avrei un app..
- Sedetevi ho detto. - Ordina Stiles. Connor in quel periodo dormiva in casa loro perchè Scott e Allison erano fuori città a festeggiare i loro 17 anni di matrimonio.

Dopo essersi seduti, inizia l'interrogatorio, degno dello sceriffo Stilinski.
- Com'è andata a scuola? - Chiede sorridendo Stiles.
- Mh, bene zio. Tutto bene. 
- Sicuri?
- Si, papà. 
- Verifiche?
- No. - Rispondo in coro.
- Voti da dirmi?
- No. - Rispondo ancora in coro.
- Compiti per domani? 
- No. - Risponde Jeff.
- Zio, da quanto ti interessa così tanto di come andiamo a scuola?
- Da quando la vostra preside mi ha chiamato mezz'ora fa, in centrale dicendomi che è quasi un mese che non andate a scuola e che rischiate l'anno. - Urla Stiles. E' furioso.
- Oh merda. - Dicono in coro loro, abbassando la testa con fare pentito.
- Voglio una spiegazione e la voglio adesso Jeffry Stilinski e Connor McCall. E sperate per voi che sia abbastanza convincente. - Urla ancora.
- Stiles, che succede? - Chiede Lydia entrando in casa con sua figlia Claudia al fianco che corre ad abbracciare il padre.
- Mammaaaaa. - Strilla Jeff andandola ad abbracciare.
- Ziaaaa! - Si attacca a lei a mò di koala, Connor.
- Che succede cucciolini miei? - Chiede dolcemente Lydia, abbracciandoli e accarezzandogli.
- Non te li coccolare Lydia. Non lo fare. - Urla Stiles.
- Stiles ma non urlare.
- No, lo faccio invece. Questi due l'hanno fatta grossa.
- Tipo?
- Tipo che non vanno a scuola da un mese e che rischiano l'anno Lydia. Ti basta per sapere perchè sto urlando?
- Direi di si. Siete completamente impazziti? - Urla Lydia.
- Zia per favore. - Tenta Connor.
- Mamma ved..
- No! Ne zia, ne mamma, ne niente. Voglio una spiegazione signorini, la voglio adesso! - Li riprende duramente Lydia.
- Ok, senti, non ne ho più voglia. - Confessa Jeff.
- E ti sembra una spiegazione, questa qui? - Chiede Stiles.
- Direi di si. Nemmeno io ne ho più voglia. Ci avete chiesto una spiegazione e ve l'abbiamo data. - Risponde Connor scrollando le spalle come nulla fosse.
- Ma ci stanno prendendo in giro? - Chiede smarrita Lydia, al marito.
- Spero per loro di si. - Risponde Stiles sempre più nervoso.
- Senti zio, ma perchè è così importante? E' solo un fottutissimo anno di scuola. Uno come tanti. Ho pregato in mille modi diversi tuo fratello e tua cognata per farmi fermare in terza ma non ne vogliono sapere. Che non si stupissero di quel che ho fatto. 
- Ma questo qui è scemo? - Chiede Stiles.
- Connor, che cavolo ti sei fumato? E' per ripicca che avete fatto una cosa del genere? - Chiede Lydia mentre Claudia ghigna divertita. Ama vedere suo papà e suo zio e anche sua zia e sua madre, sgridare suo fratello e suo cugino.
- Si. - Rispondono in coro.
- Andate a studiare, adesso. Avete un mese da recuperare e non voglio sentire volare una mosca. MUOVETEVI. - Ordina Stiles.
- Bene, teatrino finito. Io esco. - Dice Claudia che nel frattempo si è cambiata. Indossa un paio pantaloncini cortissimi, neri, stivaletti di pelle nera, top praticamente trasparente e giaccia di pelle nera.

Stiles non diede molto peso alle parole di sua figlia ma dopo aver baciato la madre e si avvicinò per baciare anche lui, allora, li si rese conto di come era vestita.
- Dove. Credi. Di. Andare? - Chiede Stiles.
- Te l'ho detto, esco. - Dice Claudia.
- Non vestita in quella maniera. - Dice Stiles, serio più che mai.
- Io direi di si. 
- Claudiaaaa. - La riprende Lydia.
- Cosa?
- Smettila di rispondere e vatti a cambiare.
- No mamma, non lo farò. E' tardi, devo andare.
- Non ti muovere di li Claudia. Vuoi uscire, ti vai a cambiare. E poi mi dici dove devi andare? - Strilla Stiles.
- Dal suo fidanzatino. - La sfotte Jeff mentre Connor ride divertito e Claudia li sta incenerendo con lo sguardo.
- Cosa? - Chiede Lydia.
- Prego? - Chiede Stiles.
- Già. Ha 18 anni ed è spesso in caserma da te, papà. 
- Claudia Stilinski. Parla, adesso. - Sbotta Stiles. Ma oggi i suoi figli hanno proprio voglia di farlo arrabbiare? 
- Non ho niente da dirti. Sono grande ormai e faccio cosa voglio e tuo figlio sta mentendo. Addio! - Dice Claudia uscendo di casa nonostante l'impedimento di Stiles e Lydia. 

Ci ritorna solo intorno alle 19:00. All'ora di cena e non appena mette piede in casa, viene assalita dalle urla di Stiles. Solo adesso, Claudia inizia ad essere terrorizzata e mentre Lydia corre ad abbracciare la figlia, il marito la riprende. Nel frattempo, Connor è tornato a casa sua con i suoi genitori arrivati poco prima.
- Lydia, non ti azzardare a coccolartela perchè questa volta finisce male. Quanto a te, CLAUDIA STILINSKI, sei in punizione da questo esatto momento. Ti è dato di volta il cervello, per caso? Non iniziare a piangere perchè mi fai solo incazz*** ancora di più. Non avevi il permesso di uscire, non sappiamo dove sei stata e sopratutto con chi sei stata in tutto questo tempo e ti sembra il modo di vestirti questo? Sei nuda, accidenti a te. Adesso fila a tavole e dopo ne riparliamo. E ti ho detto di non metterti a piangere. - Urla Stiles. E' davvero arrabbiato. Non ha torto infondo. Quella è la sua bambina. E' la sua unica ragione di vita insieme a suo figlio e a sua moglie. La sua amata moglie.
- Papà per favore, scusami, io, io ero con Matt. - Ammette lei con le lacrime agli occhi.
- Cosa? E' il tipo che ha detto tuo fratello? Quello che ha fatto della centrale la sua seconda casa? E' uno sballato. - Urla lui.
- Non è uno sballato, è il mio ragazzo. - Urla lei.
- Allora, primo, abbassa quella voce. Primo. Secondo, non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere perchè altrimenti un mese di punizione non sarà sufficiente. E quello li non è il tuo ragazzo. Guarda come sei diventata Claudia. Cerca di cambiare perchè sennò ti faccio cambiare io.
- Stiles dai, basta urlare. - Tenta Lydia. Il marito la guarda male. 
- Ok sto zitta. Questa volta l'hai fatta grossa signorina. E per quanto non mi piaccia il tono che usa tuo padre, sono d'accordo con lui. Sei in punizione. E che non si ripeta mai più una cosa del genere. Sono stata chiara? - La riprende Lydia.
- Si mamma. - Dice lei gettandogli le braccia al collo. Poi si avvicina al padre.
- Dai, vieni qui nanerottola. - Dice dolcemente Stiles attirandola in un abbraccio.
- Ti voglio bene, papà.
- Anche io amore mio, tantissimo. Ma sei in punizione lo stesso. Adesso, perchè non ce ne andiamo tutti e quattro nel lettone e ci addormentiamo li, dopo cena? - Chiede Stiles lasciando un bacio trai capelli della figlia e sorridendo alla moglie e al figlio. Entrambi annuiscono felici e qualche ora dopo, la famiglia Stilinski è già crollata nel sogno più profondo, l'uno stretto all'altro.

 
Piccolo spazio autrice:

Eccoci! Ho deciso di eliminare i precedenti due capitoli e concludere con questo. Grazie mille a chiunque sia arrivato fin qui e alla prossima. <3
  
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