Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Shayla_the_angel    31/08/2008    2 recensioni
Ottobre tedesco. Martedì mattina. Un pullman italiano si ferma davanti ad un lussuoso hotel berlinese. Scendono parecchie ragazze. Fanno parte di un coro, ingaggiato per alcuni spettacoli...il titolo centra poco con la storia...l'idea di partenza era un'altra, ma col susseguirsi delle vicende ho dovuto cambiare la trama...il titolo però mi piaceva...beh, spero vi piaccia la mia prima fic sui TH!!
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Viel danke a tutte le ragazze che commentano!!! Sono tanto contenta!!! Soprattuto sono felice di avere così tante fans!!! eh eh eh, ora mi esalto!!! No dai, tralasciamo...comunque mi sembra di essere fin troppo cattiva con i due gemellini, o sbaglio? Tutte a loro capitano!!! Però vabbè...loro sanno che sono solo una pazza folle...ah, lascio qui un annuncio, abbiate pietà di me...chiunque abbia uno spartito per pianoforte dei TH potrebbe mandarmelo via mail??? Grazie...e ora lascio a voi il nuovo capitolo!!! Kussen

34. Dolore, valige e tanti tanti chilometri

 

Tom potè lasciare l’ospedale quel pomeriggio stesso.

“Mi vuoi spiegare cosa diavolo è successo?”chiese, facendosi aiutare dal gemello ad infilare i jeans, sopra il gesso.

“Aspetta un secondo! E poi, vedi di metterti una cintura, altrimenti rischi di ammazzarti, con questi pantaloni!”

“Bill! Smettila di cambiare discorso!”

“Tom…dobbiamo tornare a Lipsia”

“Perché?”

“Si tratta di Gordon…”

“No…Bill, non scherzare”

“Non sto scherzando…”

“Che cazzo è successo?”

“Non lo so, nemmeno mamma lo sa”

“Allora?”.

Tom stava cominciando ad agitarsi.

“Allora, adesso è in ospedale…”

“Partiamo immediatamente!”

Gli occhi lucidi.

“Tempo di recuperare le valige in hotel…”

“Massimo dieci minuti. Voglio essere su prima di sera”

Saltellò mestamente fino alle stampelle, poi uscì dalla camera.

“Bill…”disse.

“Dimmi”

“Passami una sigaretta”

“Ma non puoi fumare in ospedale”

“Lo so…ma almeno posso accendermela da solo…altrimenti la faccenda si fa complicata se devo cercarla e poi prendere pure l’accendino”

“Ma io non ho le sigarette”

“Senti, non dire cazzate. Lo so che quando litighiamo ti metti a fumare di nascosto e so anche che hai fumato mentre dormivo, quindi ce le hai qui”

Bill sospirò. Non poteva nascondere nulla a suo fratello.

Prese una Marlboro light dal pacchetto e gliela mise tra le labbra.

“Light?”chiese il ragazzo incrociando gli occhi, per guardare la sigaretta.

“Sì…accontentati!”lo rimbeccò il moro.

“Ok, ok. Non c’è bisogno di scaldarsi tanto. Ora andiamo!”disse, premendo il bottone dell’ascensore.

Dopo cinque minuti raggiunsero l’albergo.

Georg aveva avvisato il direttore.

Bill si fiondò in camera, ringraziando che il gemello avesse causato l’allagamento dell’altro piano e che parecchie valige fossero già pronte.

Un paio di borsoni preparati in tempo record e lui poteva ritenersi pronto per Lipsia.

Uscì di corsa dalla stanza, con un paio di borse tra le mani, mentre Gustav chiudeva a chiave la sua camera.

“Tom come sta?”

“Al momento sta fumando nella macchina di Georg…a breve, quando Georg lo scoprirà, perderà l’uso anche dell’altra gamba…probabilmente a vita”

Gustavi rise.

“No, davvero…”.

“Beh, si vede che è scosso…però non ha dato segni di debolezza, se così si possono chiamare…”

“Capito…scusami, non vorrei essere invadente…”

“Che c’è?”

“Bhe, non vai a salutare Sara?”

Il ragazzo chinò il capo.

“No…meglio di no. Voglio andarmene con la speranza di poter tornare abbastanza presto, per poterla salutare in maniera decente”

“Ah, capisco…beh, ora andiamo. Non voglio perdermi Georg che strangola Tom”

“Uh? Nemmeno io”disse il ragazzo, trascinandosi dietro le borse.

*

“KAULIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIITZ!”. La voce di Georg

“L’ha scoperto”dissero i due ragazzi guardandosi in faccia e scoppiando a ridere.

Bill adorava i suoi amici. Erano in grado di tirarlo su di morale in qualunque situazione.

Raggiunta la macchina caricarono i bagagli.

“Georg, cos’è successo?”chiese Gustav, fingendo di non sapere nulla.

“Questo…animale zoppo! Stava fumando nella MIA macchina!”esclamò.

Tom era appoggiato alla macchina. Il piede ingessato steso davanti a sé. La sigaretta tra le labbra.

“Quante storie. La TUA macchina è ancora perfettamente pulita, quindi non rompere”

Georg cercò di ribattere.

“Ragazzi, calmiamoci. Ora dobbiamo andare”intervenne Bill.

I quattro Tokio Hotel salirono in macchina. Tom seduto dietro, con il piedone di gesso poggiato sulle gambe del gemello.

“Duecento km così…credo che le mie ginocchia si suicideranno prima”disse il cantante.

Gli altri tre ragazzi risero.

Forse non sarebbe stato un viaggio poi così male.

“Mi dispiace solo di non averti baciata un’ultima volta”pensò, guardando la hall, attraverso le vetrate.

Il viaggio era cominciato.

“Mamma, stiamo arrivando…aspettaci”pensò Tom, guardando fuori dal finestrino.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Shayla_the_angel