Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Inmichaelarms    13/07/2014    3 recensioni
Hayley ha paura del pericolo, del buio, del rumore. Cose che per Luke sono all'ordine del giorno.
Lui è pronto a rischiare, pronto per vincere un gioco che non ha regole.
La storia NON è mia, l’autrice mi ha dato il permesso di pubblicarla, la storia è originaria di watt-pad: http://www.wattpad.com/story/13607023-disconnect-luke-hemmings l’autrice è: http://www.wattpad.com/user/inashtonsarms
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Insane
Teneva lo sguardo basso mentre i piccoli sbuffi grigi del suo respiro le appannavano la vista sul ragazzo che camminava di fianco a lei.
Aveva le mani in tasca mentre spostava lo sguardo sulla strada vuota e sul marciapiede grigio, ora sembrava tutto di quel colore scuro, sporco, non chiaro.
-Mi dispiace per come si è comportato Luke oggi.-
La bionda spostò lo sguardo su quello scuro del ragazzo, aveva una voce bassa, i capelli scuri erano tenuti alzati da poco gel mentre la felpa verde scuro che indossava gli fasciava il petto magro.
Annuì per poi lasciare la parola al ragazzo.
-Era nervoso perché nelle quinte oggi facevano i controlli degli armadietti e tutto il resto, ecco perché non poteva entrare a scuola.-
Hayley annuì ancora leggermente sorpresa ma non più di tanto, sapeva che i ragazzi come lui facevano parte di un giro molto più losco e complicato. Cose che aveva già sentito nei corridoi.
-Lo conosci da tanto?-
Chiese dopo essersi schiarita la voce con un colpetto i tosse.
Calum si guardò le scarpe aumentando di poco il passo.
-Abbastanza per dirti che non sarà l’ultima volta che lo vedrai così.-
A Hayley le si asciugò la gola.
Quella parole, dette in quel modo e con quel tono, avrebbero spaventato chiunque.
Schiuse le labbra per respirare più quantità d’aria, era sempre una ragazza debole.
Il moro non le rivolse più lo sguardo fino all’inizio del vialetto di casa.
Calum tirò un leggero calcetto con la punta di plastica delle sue scarpe ad un sassolino prima di parlare.
-Credo che ci vedremo domani.-
Hayley fece una smorfia contraendo le labbra fini.
-Se non sbaglio hai perso la scommessa.-
Si chiarì il ragazzo, la bionda annuì distrattamente, non riusciva a parlare liberamente con persone che non conosceva e in più Calum la intimidiva molto.
-Se posso darti un consiglio,- farfugliò il moro agitando una mano prima di rimetterla nella tasca –non giocare più con Luke.-
Lei sapeva a quali tipi di giochi si stava riferendo, non capiva però come un ragazzo di appena 18 anni essere così conosciuto e spaventoso.
-Perché?-
Chiese spontaneamente , quella domanda trafisse la mente del ragazzo, facendo riaffiorare i pensieri come fiori all’alba della primavera.
Si alzò dall’asfalto tenendosi il ginocchio dolorante con il palmo della mano aperta, una smorfia era impressa sul suo viso mentre guardava il ragazzo biondo davanti a lui.
Lo vide avvicinarsi veloce con il braccio teso verso lo stomaco del moro che colpì poco dopo. Quest’ultimo tossì forte sputando a terra un misto di saliva e sangue che gli dava un gusto ferreo dentro la bocca.
-Reagisci!-
Urlò il biondo spingendolo e facendogli perdere per qualche secondo l’equilibrio.
-Non posso!-
Il biondo si passò una mano tra i capelli lunghi sbuffando sonoramente, era stanco di quella situazione.
-devi!- gli urlò contro –Qui funziona così!-
Il moro scosse la testa negativamente premendo la mano sullo stomaco ancora dolorante per la botta.
Sul viso del ragazzo si formò un leggero sorriso.
Un sorriso perverso, malato.
-Facciamo un gioco.-
Disse duro verso il moro che aveva ripreso lentamente fiato.
-Visto che mi stai facendo incazzare e non mi posso sfogare su di te, o mi tiri un pugno o domani andrò a scaricarmi su Amy.-
Il moro alzò il mento, sentendo il nome della sorella, trafiggendo con gli occhi il ragazzo biondo.
-Tu non tocchi mia sorella Luke.-
Il biondo sorrise.
-Fermami.- sussurrò.
Il moro si alzò prendendo un lungo respiro e trattenendo un gemito di dolore. Camminò velocemente contro il ragazzo alzando la mano chiusa in un pugno.
A contatto con la pelle liscia e morbida della guancia del ragazzo biondo si sentì meglio.
Lo vide indietreggiare e portarsi una mano sul punto convinto, un sorriso sornione decorava il suo viso.
Sputò a terra prima di muovere la mascella, aprendo e chiudendo la bocca.
-Altra cosa.-
Disse Luke indicando scherzosamente il moro.
-Non giocare mai con me Cal.-
Il ragazzo ambrato corrugò la fronte mostrando un’espressione interrogativa.
-Perché?-
Luke sorrise ancora sputando, di nuovo, verso l’asfalto di quella strada deserta.
-Perché vinco sempre.
Hayley lo richiamò al presente sfiorandogli un braccio.
-Perché?-
Richiese curiosa, in quel momento Calum pensò a Luke, sempre curioso e voglioso di una risposta.
Non poté che sorridere avvolto in quei vecchi pensieri,così disse quello che era stato detto a lui qualche anno prima.
-Perché lui vince sempre.-
 
 
 
 
Evie era andata via all’inizio della settimana e la casa sprofondò in un silenzio imbarazzante. Hayley si limitava a salutare la madre quando usciva di casa o entrava, era troppo occupata a pensare a Calum, a Luke.
Soprattutto a quello che gli aveva detto il giorno prima, accompagnandola a casa.
Ora che ci pensava, rovesciando il succo alla pera nel bicchiere di vetro, erano esattamente come li descriveva la gente, se non peggio.
La suoneria del suo telefono le fece rovesciare il succo denso e scuro sul piano bianco della cucina.
Posò il cartone colorato affianco alla macchia borbottando.
Guardò la letterina in alto a sinistra tremando.
Deglutì affannata schiacciando rapidamente ‘’Leggi’’.
Da: Sconosciuto 7:48 p.m.
Fra 2 minuti al parco.
Chiuse gli occhi sfregandosi le tempie.
Luke.
Mentre pensava a cosa fare, prese veloce uno straccio pulendo la macchia di succo.
Si mise le scarpe e andò davanti alla porta, guardandola.
Se fosse uscita sarebbe andata incontro all’ignoto e probabilmente avrebbe dato un via-libera silenzioso a Luke per i suoi giochi perversi e insani.
Ecco, insano era il termine più appropriato.
Un qualcosa di non normale ma che comunque attira l’attenzione.
Se invece fosse rimasta a casa sarebbe stata al sicuro.
Scosse la testa.
Tutte le persone evitavano le situazioni facili, andando a cercare il pericolo.
Così, dopo aver salutato sua madre, hayley si chiuse la porta alle spalle.
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Inmichaelarms