20 Gennaio 1861
Ho
terminato la melodia. Era da tempo che lavoravo a questo brano e finalmente
oggi sono riuscito ad ultimarlo. Vi ho accennato nell’ultima registrazione e,
esattamente come avevo detto, vedere la piccola Christine ha riacceso la fiamma
dell’ispirazione dentro di me.
Ho
parlato con Marianne e sono riuscito ad ottenere le informazioni che volevo.
Esattamente come avevo supposto, Gustave Daaè è
morto, lasciando orfana la sua unica figlia. Non avrei pensato che non avesse
parenti che potessero occuparsi di lei. Ho visto un po’ di me stesso nei suoi
occhi tristi, pensando che anche lei, ora è sola al mondo.
L’ho
seguita ancora, in questi giorni. Per la maggior parte del tempo si reca in
cappella a pregare. Piange spesso, sommessamente. Il suo dolore sembra far
sanguinare le mura del teatro. È come se, in un certo senso, tutto l’edificio
sia diventato ai miei occhi un ‘espressione solida
delle sue emozioni. Non riesco ancora a comprendere bene che cosa mi spinga a
seguire i suoi passi come un’ ombra benefica. Comincio
a sentirmi un po’ il suo angelo custode. E il Dio in cui non credo sa se ne ha
bisogno! È così piccola e sola….
Lefevre ha pagato il mio salario proprio questa
mattina. All’idea di estorcergli una tanto cospicua somma di denaro mi sento
euforico e desolato insieme. Euforico perché, ancora una volta, sono riuscito a
dimostrare a me stesso di essere più intelligente ed abile di tutti loro. Se la
natura non mi ha donato la bellezza, mi ha almeno donato l’intelligenza. E poi,
questo denaro mi consente di mantenere uno stile di vita decoroso anche per
quel fantasma che sono. Ma mi sento anche desolato, perché ogni volta che
qualcuno parla del fantasma, oppure gli obbedisce ( cioè…mi obbedisce ) sento che
ogni brandello di umanità che mi è rimasto nel cuore svanisce lentamente.
Come deve
sembrare strano pensare che anche io ho un cuore….
Eppure è qui, nel mio petto, senza le strane deformità che si trovano sul mio
volto, che batte di umane emozioni. Per quanto io cerchi di smorzare i sentimenti,
essi rimarranno sempre con me, per tormentarmi.
Bouquet
sembra aver smesso di spettegolare su di me. In effetti, anche se credo abbia
intravisto accidentalmente la mia ombra, non mi ha mai realmente visto.
Nonostante questo ritiene di potersi pavoneggiare per attirare l’attenzione
delle ballerine. Che diamine! Se io fossi una di quelle ragazze non lo
prenderei neppure in considerazione. Ma chi sono io per parlare. Una donna non
prenderebbe in considerazione neppure me.
È
orribile sapere che, tuttavia, avrei potuto essere bello. Si,
avrei potuto. Lo vedo dal riflesso degli specchi che tanto odio. La parte
sinistra del mio volto è senza difetti, così come il mio corpo. E i miei occhi
brillano di luce propria al chiarore delle candele nell’oscurità. Avrei potuto
essere un angelo sulla terra, e invece sono un fantasma, un demone orribile che
non sa cosa voglia dire essere accarezzato da un altro essere umano.
La mia
musica è la sola compagnia che posso permettermi. Mi accetta perché non fa
distinzioni. L’arte è perfetta in ogni sua forma. In ogni suo aspetto….
Non posso
parlare oltre, perché ho molte cose da fare, molti conti da sistemare. Marianne
mi aspetta per conoscere ciò di cui ho necessità. Continua ad aiutarmi. È una
brava donna.
Christine
a quest’ora deve essere in cappella. Se potrò, andrò a vedere come sta.
Erik
Lo so che
questo chap è corto, ma tranquilli, fa tutto parte del “ piano ”. Ringrazio tutti coloro che mi
hanno recensito. In particolare Elby, che ha
analizzato la storia molto minuziosamente e mi ha detto cosa ne pensa. Chiedo
perdono per l’errore della parola privacy. L’ho scritta senza pensare e non
l’ho notata nella correzione.
Spero che
non ci siano troppi errori e che, nonostante sia un capitolo corto, vi sia
piaciuto.
Aspetto le
vostre recensioni, se vorrete lasciarne.
Baci
Masked_lady.