Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: 8Kanemi8    31/08/2008    3 recensioni
storia ambientata nel ventunesimo secolo..questa storia parla di una storia d' amore tra il capo di una banda di teppisti e una ragazza che dopo 12 anni ritorna nella sua terra!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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19

(19) Addio?!

 

Era strano andare a scuola senza di lui. Ormai ci aveva fatto l’ abitudine.

Aveva chiesto più volte a Miroku perché Inuyasha non fosse entrato alla prima ora. Ma quando capì che Miroku non le avrebbe risposto, gli chiese, almeno, se Inuyasha sarebbe venuto a scuola. Ma come prima non ricevette nessuna notizia.

 

FLASH BACK

- Miroku domani, probabilmente, non verrò a scuola- disse Inuyasha mentre gli altri uscivano dalla porta. La riunione con i ragazzi era finita.

- e il motivo?- chiese lui guardandolo perplesso.

- ho bisogno di riflettere-  era seduto sul letto con la testa bassa.

- tutto bene Inuyasha?- chiese Miroku visibilmente preoccupato.

- ho solo bisogno di riflettere- ripeté.

- che c’ è Inuyasha non trovi le parole per dire addio, prima, alla bambolina?- sorrise maligno Naraku.

- non sono cazzi tuoi!- duro e freddo come una pietra, fu Inuyasha.

- a scusa eh! Hahaha- rise uscendo.

- io lo ammazzo- ringhiò Inuyasha.

- stai calmo- cercò di calmarlo Miroku.

- senti domani potresti andare a prendere Kagome e riaccompagnarla?-

- certo! Allora ci sentiamo.-

- si-

- sicuro di non voler venire?-

- si-

- e va bene. Bye-

- ciao- lo salutò Inuyasha stancamente.

FINE FLASH BACK  

 

- iuuuhuu! Miroku? Tu e Inuyasha mi nascondete qualcosa?- richiese furiosa Kagome.

- ma di che parli?- fece lui facendo finta di non averla sentita.

- lascia perdere- si rassegnò Kagome.

Sango, seduta affianco a Miroku, alternava lo sguardo prima sul suo ragazzo e poi su Kagome.

Non aveva mai visto Miroku così… assente?. Qualcosa era successo.

 

Per tutto il giorno Kagome e Miroku non parlarono. Kagome era preoccupata per Inuyasha, e anche Miroku, ma per un motivo diverso Kagome. Sango li osservò e quando provò a parlare con loro, non  rispondevano o chiedevano scusa perché non la stavano ascoltando.

Finita la scuola Miroku accompagnò le ragazze a  casa e si congedò dicendo che doveva studiare. Cosa strana perché, nonostante avesse promesso, non studiava mai.

Kagome scesa dall’ auto e salutato gli amici, corse a casa sua. Quel giorno la madre lavorava fino alle otto di sera e lei era sola. Appena arrivata nella sua stanza prese il telefonino,che quel giorno aveva dimenticato, e si affrettò a chiamare Inuyasha.

 

Una voce stanca rispose al telefono – pronto?-

- Inuyasha? che hai?- chiese Kagome preoccupata.

-ciao piccola. No nulla solo un po’ di stanchezza- mentì.

-non ti credo-

- Non è NIENTE!- si infuriò.

- vedi che non stai bene?-

- scusa. Sono stanco avrò anche la febbre.-

- ma i mezzo demoni  non erano immuni alla febbre?- chiese lei tenendo un sopracciglio alzato.

Inuyasha sbuffo sconsolato.

- Kagome domani ti devo parlare – disse poi serio.

- mi preoccupi- si spaventò lei.

- ne parliamo domani ok? Ti passo a prendere io non portare la cartella non andremo a scuola-

- se fai così è troppo serio…Inuyasha ho paura, dimmelo adesso- balbettò

- stai calma Kagome. Non piangere e non preoccuparti ok?-

- no…vieni subito qua possiamo parlare, a casa mamma non c’è-

Per un momento ci fu silenzio.

-mi faccio una doccia e arrivo ok? – disse infine attaccando senza aspettare che lei rispondesse.

 Kagome cadde sul letto. Credeva di sapere cosa le voleva dirle. Anzi SAPEVA cosa le voleva dirle.

Era immersa nei suoi pensieri quando qualcuno bussò il campanello. Era impossibile che era Inuyasha, aveva appena attaccato.

Fatto sta che scese di corsa al piano inferiore e aprì di scatto la porta.

-Ciao Kagome -

- e tu che ci fai qui?- chiese a bocca aperta.

 

 

Sotto la doccia Inuyasha pensava.

Aveva preso la sua decisione. Avrebbe lasciato casa pur di stare con lei. Non gli importava di perdere tutto ciò che aveva. Aveva trovato la sua luce e adesso non voleva perderla.

Kagome era la sua strada dritta, era la sua aria.

Credeva di esagerare perché infondo poteva incontrare un’ altra che gli avrebbe fatto cambiare idea.

Ma un’ altra cosa che sapeva era che: una volta che un demone cane trovava la sua compagna ideale non la lasciava più.

 L’ acqua fredda bagnava il suo volto, apparentemente rilassato. Bagnava i suoi pettorali, gli addominali. Quell’ acqua ghiacciata  era un tocca sana.

-Adesso andiamo a  parlarle- disse a se stesso uscendo dalla doccia.

 

 

- Posso entrare, Kagome?-

- Inuyasha sarà qui tra poco, e so che tra voi no scorre buon sangue. Quindi vai via!- disse acida Kagome, chiudendogli la porta in faccia, ma lui agilmente la bloccò con un piede.

- wow bel caratterino. E comunque per informazione il tuo Inuyasha non mi fa paura- sorrise.

- Naraku cosa vuoi?-

- perché ti rivolgi così? Infondo non ci siamo mai parlati. Non abbiamo fatto altro che scambiarci sguardi.-

- si hai ragione non ci siamo mai parlati. E il fatto che tu non mi abbia mai parlato, e il fatto che tu conosca dove io abiti, mi fa dedurre che tu mi abbia spiata. E poi tu mi guardavi… di certo non io-

- e se non mi guardavi come fai a sapere che io ti guardavo?-

- me lo ha detto Inuyasha - rispose acidamente.

- hehehe il tuo ragazzo è geloso marcio. E non ha tutti i torti. Infondo sei bella, troppo bella. E con lui sei sprecata… Mmm, mi è venuta un idea- si grattò il mento – perché non lasci quel pappamolle e stai con me?- chiese sorridendo.

- neanche nell’ altro mondo –

- odio i rifiuti- si accigliò Naraku.

- e io odio i balordi come te. Adesso vattene!-

- neanche per idea. Tu devi essere mia! E lo sarai. Tutto quello che è di Inuyasha prima o poi diventa mio.- Naraku si era intrufolato in casa di Kagome che indietreggiava dalla paura.

Ma cosa voleva Naraku da lei?

-si può sapere cosa vuoi da me?- urlò quasi Kagome.

- Te!- Naraku la prese per i fianchi e la strinse a se.

Kagome spalancò gli occhi, impaurita e incapace di muoversi.

-neanche ti ribelli significa che ci stai-

- levami le mani di dosso!- sussurrò .

- No! Deve arrivare Inuyasha, così ci vedrà andrà su tutte le furie e ti lascerà. Così avrò vinto due volte- rise maligno.

- ti prego lasciami- pregò Kagome in un sussurro.

Naraku strinse di più Kagome con un braccio e con la mano libera gli accarezzò i capelli, poi la guancia, il mento e le labbra.

- Kikyo in confronto a te non è nulla…- le disse avvicinando le sue labbra a quelle di Kagome.

Lei tremava dalla paura e non riusciva a muoversi, neanche le lacrime arrivavano.

“ cazzo Kagome svegliati… Non ti farai toccare mica da questo stronzo… Liberati, liberati!”

Finalmente Kagome riuscì a riacquistare le forze e con esse riuscì a spingere via Naraku.

-ehi brutta stronza! Non riuscirai a scappare allungo… sarai mia!- Naraku si stava infuriando.

“ devo chiamare Inuyasha…No il telefonino e di sopra” pensò Kagome guardando prima le scale e poi Naraku che le si stava avvicinando nuovamente.

-lo so che stai pensando di andare a chiamare il tuo ragazzo, ma sei in trappola!- dopodiché rise maligno avvicinandosi ancora di più.

 

Una motocicletta si fermò accanto a un ragazzo che fumava appoggiato a un’ altra motocicletta.

- Finalmente! - borbottò il ragazzo spegnendo il mozzicone della sigaretta.

- allora dov’ è?- chiese l’ altro togliendosi il casco.

- Seshomaru io avevo avvertito Inuyasha, ma lui se ne è fregato. Perché lo aiuti! Sono cazzi suoi!-

- Koga ti rendi conto della grossa cazzata che hai detto? Ti rendi conto di cosa vuole fare Naraku? Ti rendi conto che tu sei un deficiente ipocrita e egoista! Quello stronzo vuole VIOLENTARE KAGOME! E TU TE NE SBATTI?  Scusa ma devo aiutare mio fratello che ha già tanti problemi, e spero che non sia troppo tardi! Con te faccio i conti più tardi!- Seshomaru era furioso e non aveva tutti i torti.

Koga lo vide andar via e si diede dello stronzo mentale. Poi prese una decisione e inseguì Seshomaru. Destinazione: casa Higurashi obbiettivo: aiutare Inuyasha e Kagome.

 

 

Toc toc

 

- Seshomaru ci sei? –

- oh signorino Inuyasha vostro fratello è uscito – lo informò un cameriere che passava per quel corridoio.

- oh! Grazie per l’ informazione-

- di nulla-

“ sarà andato di sicuro con i Devil” pensò percorrendo il corridoio lentamente. Quel giorno non avrebbe preso ne la moto ne la macchina. Sarebbe andato a casa di Kagome a piedi in modo da trovare le parole giuste per spiegargli la situazione. Quell’ orribile situazione.

Uscito si accese una sigaretta e si incammino per la strada pensando a Kagome.

 

 

-LASCIAMI!- urlò Kagome quando Naraku la raggiunse sulle scale bloccandola per un braccio.

- te l’ ho detto con me no hai scampo- la tirò a se e poi la bloccò al muro.

- STRONZO!-

- mi piaci sempre di più!- disse prima di baciarla con arroganza.

Kagome lo spinse via da se, ma lui la bloccò di nuovo al muro mantenendogli con una mano le mani tanto forte da farle stringere  i denti dal dolore.

- e inutile perché non lo vuoi capire? - disse accarezzandogli il viso.

- perché io non mi arrendo facilmente! E scommetto che dietro a tutto ciò c’ entra quella troia di Tomoko non è vero?- ringhiò Kagome guardando il suo assalitore con rabbia.

-hahahaha oltre che bella sei anche intelligente. Comunque Tomoko volevo solo che ti spaventassi, ma io ti voglio solo per me. Voglio che tu urli di piacere per me!-

- lurido porco!-

- sono maschio che ci vuoi fare e poi anche il tuo Inuyasha ti ha solo usato.-

- menzogne-

- come non ti ha detto che la settimana prossima parte?-

A Kagome cadde il mondo addosso. Era per questo che Inuyasha le voleva parlare? Era per questo che quel giorno non era venuto a scuola? Per preparare le valige? No! Erano solo bugie.

- Non ti credo- nonostante non gli credesse la sua voce era strozzata.

- faresti meglio a crederci!- sorrise ancora.

La mano libera di Naraku, che fino a poco prima accarezzava il volto di Kagome, scese sul collo e mille brividi di paura passarono sulla schiena di lei.

La mano scese sul fianco di Kagome, mentre le labbra baciarono il suo collo. La mano si infilò sotto la maglia della divisa di Kagome che era pietrificata. Naraku le teneva immobilizzate le mani e il corpo con il proprio, in modo da non potersi muovere.

La mano saliva sempre di più, e ancora una volta Kagome tremò. Perché nessuno veniva ad aiutarla? Perché Inuyasha ci metteva tanto?

“aiuto Inuyasha”

Improvvisamente la mano di Naraku si fermò e uscì dalla maglia, ma non finì lì. Infatti, prima le strappò la maglia poi scese sulla sua coscia.

- ti prego lasciami!- sussurrò terrorizzata.

- no!- disse prima di baciarla e poi scendere sui seni.

La mano si infilò sotto la gonna e Kagome chiuse gli occhi  sussultando. Era la fine?.

 Poi ci fu un boato. La porta spalancata. Naraku sbattuto sulle scale. Qualcuno che le si avvicinava chiamandola. Era un angelo dai capelli argentati e gli occhi ambrati, che la coprì con il suo giubbotto e la aiutava ad alzarsi. Le imprecazioni di Naraku che fu scaraventato fuori dalla casa. Un altro angelo dai capelli neri che chiedeva al primo come lei stesse. Poi un’ altro boato.

Kagome troppo scossa non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

- Kagome? Hei Kagome…- la chiamò il primo angelo.

- S-Seshom-maru?- balbettò lei guardandolo con gli occhi spalancati.

- Non avere paura adesso ci siamo noi-

Ci fu un altro boato che fece girare la testa a entrambi che raggiunsero alla porta.

Fuori Koga era disteso a terra e sopra di lui Naraku che cercava di colpirlo. Kagome tremava ancora e guardava la scena spaesata.

-SESHOMARU CAZZO VIENIMI AD AIUTARE!- urlò Koga scontrandosi ancora una volta con Naraku e l’ennesimo boato riempì l’ aria.

- siete deboli anche in due- disse Naraku evitando tutti i colpi di Koga, che si batteva lealmente.

Erano un combattimento diverso da quelli che accadevano a scuola.

-Kagome non ti muovere da qua capito? Inuyasha arriverà tra poco ok?- disse Seshomaru accarezzandole il viso e andando ad aiutare il suo amico.

Kagome era terrorizzata, felice che qualcuno fosse andato a salvarla e stupita. Il re dei ghiacci l’ aveva tranquillizzata e accarezzata.

Continuava a guardare i ragazzi combattere con gli occhi spalancati e continuando a tremare.

 

Inuyasha era quasi arrivato a destinazione quando dei rumori attirarono la sua attenzione.

-eh? Cos’è questo casino? E perché proviene dal tempio?- disse a se stesso Inuyasha, prima di correre in quella direzione.

In poco tempo arrivò in cima alle scale e uno strano spettacolo gli si parò d’ avanti.

Seshomaru e Koga in posizione di attacco contro Naraku.

Rimase pietrificato quando scorse Kagome spaventata, avvolta nel giubbotto di Seshomaru, e tremante sul portico di casa sua mentre assisteva al duello.

-Finalmente sei arrivato Inuyasha – disse Seshomaru senza voltarsi, continuando a guardare il suo nemico, pronto ad attaccarlo a ogni minima mossa.

Kagome e Koga invece si girarono a guardare il nuovo arrivato che era spaesato.

-Inuyasha! - disse Kagome abbracciandolo e iniziando a versare lacrime. Quelle lacrime che non riuscivano a scendere per la troppa paura.

Inuyasha rimase immobile. Perché Kagome piangeva? Perché era mezza nuda? E perché su di lei c’ era la puzza di Naraku?

-In-nuyash-sha- singhiozzo Kagome stringendosi di più a lui.

- Kagome!- sussurrò stringendola forte. Era terrorizzata e un presentimento passò nella sua testa.

- shhh…sono qui tranquilla… adesso ci sono io…- le sussurrava all’ orecchio cullandola per farla tranquillizzare. Ma lei continuava a tremare.

- Cosa Cazzo è successo qui?- domandò arrabbiato Inuyasha, senza sciogliere l’ abbraccio.

Non ricevette nessuna risposta.

-ALLORA?- urlò perdendo completamente la pazienza.

- io ti avevo avvertito Inuy…- cercò di dire Koga.

- COSA è SUCCESSO?- urlò ancora. La situazione peggiorava. E quel silenzio rendeva i suoi sospetti, reali.

- la stava per violentare Inuyasha!- rispose con calma Seshomaru continuando a guardare Naraku.

Kagome sussultò a quella parole e nuove lacrime uscirono dai suoi occhi. Inuyasha aveva abbassato lo sguardo stringendo ancora di più Kagome.

Seshomaru sapeva cosa sarebbe accaduto da li a poco.

-Koga?- lo chiamò Seshomaru.

-dimmi-

-chiama Hojo e digli di andare al posto di lavoro della madre di Kagome e avvisare quando sta per rientrare a casa. Poi va da Sango e dille di andare a prendere la signora e invitarla a casa sua e trattenerla, senza però spiegargli la situazione. Dopodiché chiama Miroku e digli di raggiungerci al più presto e di portare quella cosa. Chiaro?-

- corro…buona fortuna!-disse prima di scomparire.

-che c’è chiamate i rinforzi non ho paura di voi e neanche di te Inuyasha – ridacchiò Naraku, mal celando il suo nervosismo. Aveva dimenticato quanto fosse pericoloso Inuyasha.

 

Inuyasha neanche lo ascoltava più. Stringeva la sua Kagome ancora in lacrime. Era stato uno sciocco. Doveva immaginare quello che sarebbe dovuto accadere. Soprattutto dopo l’ avviso di Koga. Ma da stupido aveva pensato che con una semplice chiacchierata sarebbe tutto finito.

Più ci pensava più la rabbia aumentava. Più pensava che Naraku aveva osato toccare la sua piccolina più desiderava la sua morte.

-morirai- sussurrò con voce rauca dalla rabbia, ma fu un sussurrò che percepirono solo i due demoni, Kagome non lo sentì.

- non ho paura di te!- rispose Naraku perdendo il sorriso meschino.

Inuyasha stacco di poco Kagome, in modo da poterla guardare negli occhi. Occhi che, nonostante fossero rossi e gonfi, erano sempre bellissimi.

Le asciugò i fiumi di lacrime che scorrevano sulle guance. L’ accarezzo dolcemente, lei chiuse gli occhi. Poi prese le sue mani, ma senza distogliere lo sguardo dal suo volto, le accarezzo notando i lividi provocati dalla stretta  di Naraku. Ebbe un tuffo al cuore quando notò, spostandole i capelli, che c’ erano altri lividi sul collo, sulla spalla sinistra e sul seno. Infatti Naraku dopo aver baciato un punto la mordeva per pura voglia. Rabbrividì quando capì che Kagome doveva aver lottato per cacciarlo via.

Dolcemente le tocco una gamba e Kagome sussultò e ricominciò a piangere. Brutto segno. Un bruttissimo segno e questo fece aumentare il battito del cuore di Inuyasha. Il sangue pompava velocissimo, tanto veloce che si vedevano le vene delle tempi e del collo pulsare.

-cosa ti ha fatto?- le chiese dolcemente lui continuando ad accarezzarla e asciugandogli le lacrime.

A quella domanda Kagome tornò a singhiozzare più forte e si strinse di nuovo a lui.

Inuyasha alzò un po’ lo sguardo guardando suo fratello nella stessa posizione. Poi staccò di nuovo Kagome.

-amore ascoltami. Se puoi perdonami. È tutta colpa mia. Non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere.- le disse bloccandole la testa che lei scuoteva per negare le sue parole.

- N-non è c-col-p-pa tu-tua- singhiozzò e tirò su con il naso.

- si che lo è. Ti amo lo sai vero?- lei annuì.

- ti amerò per sempre… sei il mio angelo. Grazie per avermi fatto cambiare, grazie per avermi fatto imparare cosa vuol dire amare. Ma soprattutto grazie di esistere e di avermi amato per quello che sono.- Kagome non riusciva a capire.

Le lacrime continuavano uscire. Cercò di dire anche qualcosa, ma le labbra di Inuyasha impedirono ciò.

Era un bacio diverso.

Un bacio di rabbia.

Un bacio di pentimento.

Un bacio pieno d’ amore.

Un bacio che diceva tutto.

Un bacio che diceva Addio.

Quando si staccò Kagome voleva chiedere spiegazione ma lui la zittì dandole un altro bacio leggero e prendendola in braccio.

- Seshomaru - chiamò. Il fratello si girò a guardarlo negli occhi e capì.

 Si avvicinò lentamente e prese Kagome tra le braccia.

-proteggila- disse solamente Inuyasha.

Seshomaru annuì. Poi guardò il fratello negli occhi e annuì nuovamente.

Inuyasha aveva fatto una richiesta silenziosa al fratello. Una richiesta che fece stringere la mano ai due fratelli. Una stretta di mano che come il bacio diceva addio.

-cosa vuoi fare Inuyasha?- chiese Kagome.

 Inuyasha le accarezzo il viso sorridendo dolcemente. Kagome capì che qualcosa di brutto stava per accadere.

-non mi lasciare- soffiò debolmente tornando a piangere e stringendo la mano di Inuyasha.

-andate- diventò serio  quando Kagome lo supplicò.

Seshomaru iniziò a correre in direzione delle scale. Kagome vide Inuyasha guardarla con tristezza e salutarle alzando una mano.

-INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-.

 

 

Oddio scusate mille mi dispiace tantissimo. Ho fatto uno stupido errore ho dimenticato di dirvi che partivo per le vacanze. E avevo il portatile dove purtroppo non potevo scaricare quel programma per postare. Infatti lasciavo dei commenti solo alle storie! Mi dispiace un casino.

E per farmi perdonare devo aver postato questo scrivo il prossimo e lo posto anche questo oggi.

Non immaginate cm mi dispiace.

Mi metto subito al lavoro per l’altro capitolo un kizzulo

Passo hai ringraziamenti.

 

Ryanforever: prima di tutto chiedo a te super scusa. Mi dispiace di non aver scritto che sarei partita un errore da idiota proprio L mi dispiace tanto. È vero il padre è un bastardo ma hai visto Naraku? Argh che rabbiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Mikamey: chiedo scusa anche a te…heheheh visto quanto è bellino? Anche qui quando accarezza Kagome? Chi sa chi lo starà cambiando… mha non so proprio. Un kizzulo

 

Yuly: le cose qui peggiorano non migliorano affatto.

Uffa ma perché devono rompere sempre le scatolo i cattivi? (e se non lo sai tu che la storia è tua? Ndvoi)( heheheh ndme) un kizzulo spero che anche questo sia piaciuto.

 

 

 

 

  
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