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Autore: Strega_Mogana    14/07/2014    10 recensioni
Severus ha un segreto. Minerva e Albus vogliono scoprirlo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Hermione Granger, Minerva McGranitt, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Prima di postare questa storia é giusto fare un paio di precisazioni:
1) Storia scritta per la Severus House Cup - mese di Luglio, indetta dal Calderone di Severus. Categoria: Il tennis
2) Così come prevede il regolamento della sfida, questa storia é scritta solo con i dialoghi , quindi niente introspezione, niente spiegazioni della scena, dovete immaginare tutto voi.



Ora parliamo di quel succhiotto, Severus

- Ti vesti troppo, Severus!
- Oh davvero?
- Sì, sei troppo austero anche quando ti vesti. Quando vuoi abbandonare la maschera di bastardo Preside dal passato oscuro?
- Probabilmente quando i Troll inizieranno a mangiare con la forchetta. E’ questo quello che sono: il bastardo Preside dal passato oscuro. Non credo che debba ricordati tutto quello che ho fatto.
- Le cose cambiano, Severus. E tu non sei più il mago di una volta. Non lo sei da anni.
- Ma è il mio passato che mi rende quello che sono oggi.
- Lo so benissimo e ti amo anche per questo e per quello che sei stato.
- Allora non vedo perché dobbiamo parlarne.
- Perché devi mostrati agli altri come ti mostri a me.
- No. E non alzare gli occhi al cielo, ti vedo attraverso lo specchio.
- Sei maledettamente testardo.
- Anche questa è una cosa che sapevi bene prima di accettare di stare con me.
- Almeno la sciarpa di seta nera! Siamo in primavera e inizia a fare caldo! Come fai a respirare con quella sciarpa così stretta?
- Ci riesco benissimo, grazie. I sotterranei sono più freddi e umidi, la mia gola…
- E’ perfettamente guarita dal quel morso. Stai bene, perfino le corde vocali non ti danno più alcun fastidio da quando hai modificato la pozione. E il sole fa bene alla pelle e alla tua salute.
- Questo consiglio da chi arriva? Dalla Medimaga o dalla mia donna?
- Dalla tua donna che, col tempo, è diventata anche il tuo medico. Quindi potrei decidere di importi di togliergli quella ridicola sciarpa nera. E non sollevare il tuo solito sopracciglio, scorbutico mago, anch’io ti vedo riflesso nello specchio.
- Dovresti alzarti anche tu, sai. Non vorrai oziare nel mio letto tutto il giorno.
- Stavo accarezzando l’idea a dire il vero.
- Nello stesso modo in cui stai accarezzando le mie lenzuola?
- Accarezzo le lenzuola perché il suo proprietario si è alzato non appena è suonata la sveglia e non mi ha neppure dato il tempo di ricevere un bacio.
- Se iniziavo a baciarti non sarei mai sceso da quel letto.
- Posso restare qui oggi? E' il mio giorno libero e voglio passarlo qui, in mezzo alle tue cose. E ho notato un paio di libri nella tua libreria che vorrei leggere e so che non ti piace quando li porto via.
- Tu ci scrivi sopra!
- E' successo solo una volta! Allora? Posso restare? Ah! Il pavimento è freddissimo!
- Perché stai indossando la mia camicia?
- E' la prima cosa che ho trovato. Ti ricordo che i miei vestiti sono spariti nel momento in cui sono uscita da quel camino.
- Vuoi restare qui a leggere con addosso la mia camicia?
- Con solo la tua camicia, Severus.
- Così mi costringi a tornare presto.
- Lo so.
- Hai troppo potere su di me, piccola serpe.
- Se avessi tutto questo potere ti toglieresti quella maledetta sciarpa.
- Da quello che vedo sei tu che mi stai togliendo la maledetta sciarpa.
- Oh no... io ti do un motivo per non togliertela.

* * * *


- Avanti.
- Ah sei qui! Iniziavo a preoccuparmi!
- Per quale motivo, Minerva?
- E me lo chiedi? Ti ho visto di sfuggita stamattina e mi sembravi terribilmente stanco e non ti ho visto più. Non c'eri a pranzo. E nessuno ti ho visto per quasi tutto il giorno.
- Ho molto lavoro e ho mangiato un boccone veloce nella mia stanza.
- Non ti senti bene?
- Sto bene. Ho solo dormito poco questa notte. L'interrogatorio è finito?
- Sei stranamente suscettibile oggi.
- E dove sarebbe la novità?
- Oh nessuna novità se non che non hai la solita espressione.
- Quale espressione?
- Quella che hai quando non dormi la notte per colpa degli incubi. Ti conosco da quando avevi undici anni, Severus. So riconoscere le tue occhiaie.
- Minerva ha ragione.
- Grazie, Albus.
- Nonostante la stanchezza mi sembri, comunque, sereno. Sei diverso.
- Sei un quadro, Albus. Non puoi capirle queste cose.
- Potrei stupirti di tutte le cose che posso capire da questa vecchia cornice, Severus. A cosa dobbiamo questo tuo cambio d'umore?
- Io... devo lavorare, perché vuoi due non andate da qualche altra parte dove scambiarvi pettegolezzi?
- Sì, sei troppo suscettibile oggi.
- Sono sempre lo stesso. Non ho nulla. Non ho cambiato umore e sto bene! Ora vorrei solo riprendere a lavorare. Vorrei, per una volta, finire il lavoro ad un orario accettabile. E Minerva, ti prego, smettila di fissarmi con quel sorrisetto.
- Severus... è un succhiotto quello che hai sul collo mal coperto dalla sciarpa?
- Maledizione!
- Un po' tardi per cercare di coprirlo.
- Minerva io…
- La conosco?
- Chi?
- La donna che ti ha marchiato.
- Non è saggio parlare di marchi con me, Minerva. Smettila di ridere, Albus!
- Andiamo Severus! Sei troppo teso. Quanti anni sono passati dalla guerra? Sei? Sette? E ancora sei ancorato al passato?
- Ci tengo alla mia privacy.
- Adesso capisco perché stamattina sembravi così stanco.
- Minerva!
- E quando ce la presenti?
- Albus non insistere anche tu!
- Minerva, quante volte Severus, nell'ultimo mese, ti é sembrato più stanco e affaticato?
- Non lo so Albus... se ci ripenso forse una, due volte ogni settimana. Però non ho mai visto estranee girovagare per i corridoi del castello.
- Potrebbe aver collegato il camino dei suoi appartamenti con quello della donna. E' un ragionamento degno di Severus.
- Io sarei ancora qui se non ve ne siete accorti.
- Però, adesso che ci penso, è già da qualche mese che Severus ha un'altra espressione. Sembra più felice, decisamente meno imbronciato, quasi sorridente.
- Io non sorrido.
- Non con quelle labbra perennemente tirate ragazzo mio, ma con gli occhi. Non ci sono più quelle ombre e hanno una luce nuova. L'avevo notato, ma non avevo collegato questo tuo cambiamento ad un donna. Sei stato bravo a nasconderla per tutto questo tempo.
- Non l'ho nascosta. Ci stiamo solo andando piano. Ora la tua innata curiosità Grifondoro è stata soddisfatta?
- Non fino a quando non me la presenterai. Voglio ringraziare personalmente quella santa donna che riesce a sopportare i tuoi malumori. Rendendo la nostra vita più tranquilla facendoti stancare.
- Minerva... ti prego...
- Sei arrossito, Severus?
- E' imbarazzante sentirti parlare di certi argomenti.
- Mi credi una suora, Severus? Sono stata sposata anch'io, sono passati anni, ma certi argomenti me li ricordo ancora.
- Anch'io che sono morto me li ricordo!
- Durante la guerra non eravate così!
- Lo eravamo invece, sei tu che non ci ascoltavi. Non hai mai dato peso alle nostre provocazioni. Ti sei sempre chiuso come un riccio e quando si parlava di amore scappavi via come un Troll davanti all'acqua.
- Non arriverò vivo alla fine della giornata.

* * * *


- Questo libro è fantastico Severus! Metà delle pozioni non le conoscevo, possono essermi utili nel mio lavoro! … Severus è successo qualcosa? Sei pallido, come se avessi visto Silente vivo che cammina in mutande per il corridoio.
- Minerva…
- E’ successo qualcosa alla professoressa McGranitt?
- Vuole conoscerti.
- …
- …
- Ah ah ah ah!
- Perché sei scoppiata a ridere?
- La McGranitt mi conosce già!
- Sì, ma non in veste di mia fidanzata.
- Fidanzata?

- Mi sembra di aver detto questo e non ho nessuna intenzione di ripetertelo.
- Va bene, Severus. Non fare il broncio come i bambini.
- Io faccio cosa? Oggi volete tutti prendermi in giro?
- Chi ti ha preso in giro?
- Minerva… supportata dalla crosta che rappresenta Silente. Smettila di ridere! O potrei anche decidere di non far riapparire più i tuoi vestiti e costringerti ad andare in giro per il castello nuda.
- Io non credo che tu voglia veramente che io mi faccia vedere nuda da un branco di adolescenti con gli ormoni in subbuglio.
- Mi farete impazzite. Tu, Minerva, Silente… deve essere nel vostro corredo genetico Grifondoro far ammattire i Serpeverde!
- A dire il vero facciamo un giuramento segreto la prima volta che entriamo in Sala Comune dove ci impegniamo a rendere la vita dei Serpeverde impossibile.
- Giurate sulla spada di Grifondoro? E Minerva indossa l'abito d'epoca?
- Vieni qui, brontolone, ti faccio un massaggio.
- Non mi stupirei se quel giuramento fosse vero… Oh Salazar!
- Va meglio?
- Vi detesto tutti! … Un po’ più giù…
- Non è vero. E sono certa che loro sono felici per te. Anzi per noi. E, prima o poi, avrebbero dovuto saperlo.
- Lo so è solo… Leggermente più a destra…
- Solo?
- Il tuo massaggio mi ha fatto perdere il filo del discorso.
- Temi il giudizio della professoressa McGranitt?
- Odio quando riesci a capire i miei pensieri.
- E’ una donna intelligente. Capirà, Severus. Devi fidarti di lei e avere fiducia in noi.
- Se non avessi fiducia in noi non saremo a questo punto. Lo sai.
- Potrebbe aver qualcosa da dire sulla differenza d’età, ma anche tra lei e suo marito, da quello che so, c’erano parecchi anni. E poi ci sono anche Remus e Tonks, anche tra di loro c’era una bella differenza.
- Ci stai paragonando al mannaro e al disastro ambulante con i capelli color cicca masticata?
- Severus!
- Comunque non sono i commenti sulla differenza d’età che mi spaventano.
- E allora cosa?
- I suoi discutibili commenti sulla nostra vita sessuale.
- …-
- …-
- Ah ah ah ah!
- La prossima volta che inizia con quel discorso ti chiamo, così vediamo se avrai ancora voglia di ridere. Puoi salire sul collo per favore? Ho i nervi tutti indolenziti.
- Non ho mai pensato che la professoressa potesse discutere di determinati argomenti.
- Neppure io e gradirei non ascoltarla più! Le parole Minerva e sesso nella stessa frase mi fanno rabbrividire.
- E’ più o meno la stessa cosa che mi ha detto Ginny quando le ho detto di noi. Le sue parole esatte sono state “Ti prego non raccontarmi più di quanto sia fantastico il sesso con Piton che potrei dare di stomaco, e la gravidanza non c’entra!”
- E da quando la signora Potter sa di noi?
- Da un paio di settimane.
- Perché me lo dici solo adesso?
- Perché ti sto massaggiando il collo e non puoi ribellarti troppo.
- Piccola serpe.
- Ma tu mi ami per questo, vero?
- Soprattutto per questo.

FINE
   
 
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